Capitolo 14
La
mia vita sta andandoin pezzi...
Tutte le certezze che aveva avuto erano
morte con Nhat, che per lui era diventato quasi come un secondo padre, nel
corso degli anni.
-Lo
vedete di cosa sono capaci i Soldier?-
Mentre Gammon faceva il suo discorso,
pronunciando tante parole inutili, gli occhi di Uriah si erano soffermati a
guardare quelli oltremodo verdi di Sephiroth. Quello era un Soldier, lui ce
l’aveva davanti. Eseguiva gli ordini del presidente della ShinRa senza fiatare,
uccideva al solo ordine di quell’uomo che deteneva un potere più grande di lui,
e magari la sera ripensava alle sue vittime con dolore, imparando a soffocarlo
con il tempo e con l’abitudine. Proprio come aveva fatto Helinor. La vide in
piedi, tra Tseng e Sephiroth, con lo sguardo rivolto al cielo nuvolo e una
totale assenza nello sguardo.
Quante cose erano cambiate...
Uriah ripensò alla loro irruzione nella
ShinRa. Sembrava che da allora fosse passato un secolo, eppure non se ne era andata che qualche
settimana, forse anche meno. Quell’azione aveva segnato una svolta nella loro
vita...
Per quanto detestasse ammettero, Uriah
aveva visto che i Soldier erano uomini proprio come lui.
-Secondo te l’hanno davvero ucciso i
Soldier?-
Uriah si riscosse e si ricordò di essere
nella piazza centrale. Gammon se n’era andato da un bel pezzo, e alcuni
gruppetti di persone si erano formati qua e là per discutere dell’accaduto.
Proprio dietro al giovane ce n’era uno, e la voce era giunta in un sussurro al
suo orecchio ben allenato. Comunque, non si stavano rivolgendo a lui, dunque
rimase immobile con le orecchie tese ad ascoltare.
-Guarda che mi sembra strano... vabbè
che Nhatan usciva spesso a comprare le erbe... però ultimamente non lo aveva
fatto più!- momorò un’altra voce distinta.
-Qui sta succedendo qualcosa- borbottò
Loi- E il maestro crede davvero che siamo così stupidi?-
-Mi sta
deludendo molto!- osservò la prima voce con fare nervoso.
-Già... non
posso che concordare. Ma ti rendi conto? Non ha punito Nara! Ha preso quella
ragazza alle spalle!- esclamò Loi.
La seconda voce
iniziò a ridere.-Ma a te non stava antipatica?-
-Beh, da quando
James l’ha lasciata ho scoperto che non è così male... e poi c’è un limite a
tutto! L’ha presa alle spalle! È il triplo di lei!- obiettò Loi, sgorbutico.
-Avrebbe dovuto
stare più attenta, con Nara nei paraggi- replicò il cinico di turno.
-Non era leale!-
-Abbassate la
voce!-
-Io scommetto
che è stato Nara a uccidere Nhat.-
-Non essere
idiota...-
Uriah smise di
ascoltare e si allontanò velocemente da quel gruppo. Sarebbe giunta anche l’ora di Nara, perché
lui l’avrebbe sconfitto in battaglia! Non sapeva se davvero fosse l’assassino
di Nhat, ma comunque doveva fargliela pagare per l’assalto a Helinor. Le passò accanto,
ma non le disse nulla.
-Non ci posso
credere...- la sentì bofonchiare.
Neanche io posso crederci, Helinor...
E se ne andò
nella sua tenda.
-Dobbiamo
parlare- fece Tseng.-So che è un brutto momento, ma non posso rimandare. Ho
solo tre giorni per continuare le indagini, e si è fatto quasi sera...-
Helinor gli
rivolse uno sguardo assente.-Di che dobbiamo parlare?-
-Di tua madre-
rispose Tseng, serio.
Helinor
dischiuse lievemente le labbra, sorpresa. Stava facendo più progressi
quell’uomo in pochi giorni che lei in una vita intera.-Andiamo.-
Il desiderio di
sapere qualcosa su sua madre soffocò qualsiasi altra cosa, e seguì Tseng nella
tenda.
(...)
Sephiroth si
sedette vicino a Genesis, che gli rivolse un sorriso tetro; Tseng si posizionò
sul suo sacco a pelo e Helinor fece lo stesso per terra. Non le importava di
stare seduta sul terreno, ci era abituata, inoltre sentire la terra dura sotto
di sè le dava una certa sicurezza.
Per un po’
nessuno parlò, ognuno immerso nei propri pensieri, poi Tseng decise di
interrompere il silenzio con un secco:-Ho contattato un mio superiore alla
ShinRa, Verdot.-
-Verdot?- fece
eco Helinor, sul chi vive.
-Esatto.
Scommetto che ti ricordi questo nome...-
-È l’assassino
di mia madre- ringhiò Helinor scattando in piedi.-Come potrei
dimenticarmelo?!?-
Tseng la fissò
con freddezza.-Ti devi calmare.-
-Calmarmi?! Ti
sembra il momento adatto per parlarmi dell’assassino di mia madre?!- gridò
Helinor, con il volto livido di rabbia e la voce tremante.
-Devi
ascoltarmi!- le impose Tseng, che non aveva alcuna voglia di insistere troppo
sul’argomento. Aveva fatto dei notevoli passi avanti su Karima, e lei aveva
tutto il diritto e il dovere di sapere.-Siediti- ordinò.
-Voi non ce
l’avete un cuore...- sibilò Helinor a denti stretti.
-Siediti- scandì
Tseng, allungando una mano vero il terreno arido.-Non lo ripeterò.-
Helinor lo
guardò negli occhi, fremendo di rabbia. Non voleva ascoltare, tuttavia la
curiosità era talmente tanta da avere il sopravvento, e lei si sedette con
atteggiamento stizzito.
Tseng
sospirò.-Bene. Adesso dobbiamo partire da quindici anni fa, se vogliamo
ricostruire la storia.-
Helinor lo fissò
senza dire nulla. Stava lottando contro il desiderio di alzarsi e scappare via.
-Quindici anni
fa, Harila Nhame e Karima Hinari partirono alla volta della nostra compagnia
per portare a termine una missione: rubare alcuni documenti al professor Hojo-
raccontò Tseng, con voce piatta.-Tuttavia, la missione non andò a buon fine,
perché le ragazze vennero catturate e gettate in prigione. Furono tre persone a
condurre l’interrogatorio: il presidente Shinra, il professor Hojo e il leader
dei Turk: Verdot. Tre persone di spicco nella compagnia.-
Helinor pensò
che quell’accozzaglia di nomi non le sarebbe mai entrata in testa. L’unica
certezza era il nome dell’assassino di sua madre. A quel pensiero il suo viso
si adombrò.
Tseng lo notò,
ma per non perdere tempo continuò a parlare.-Fu allora che il capo di
quest’accampamento, Gammon in persona, portò molti dei suoi uomini alla ShinRa
con lo scopo di liberare Harila e Karima.-
-Gammon voleva
salvare mia madre?- domandò Helinor.
-Così pare. Ma
non era l’unica ragione. Voleva anche tentare di recuperare quei documenti di
cui abbiamo parlato- disse Tseng.
-L’ha salvata?-
chiese Helinor, speranzosa.
-Sì. Non so
come, ma sembra che voi dell’Ombra siate degni di questo nome. Le vostre azioni
di guerriglia rimangono sempre nascoste, anche a noi Turks. Adesso capisco
perché il presidente vorrebbe che passaste dalla sua parte...-
Helinor abbassò
la testa.-E poi...?-
-Fuggirono e
tornarono all’accampamento, tuttavia Karima disertò l’Ombra qualche giorno
dopo, portandosi dietro sua figlia.-
-Me...- sussurrò
Helinor, stringendo le mani l’una sull’altra con forza.
-Esatto.-
Genesis si
sporse in avanti e disse:-Io non ho ancora capito perché Karima ha
disertato...-
-Ci arriveremo-
rispose Tseng, con calma.-Per adesso ragioniamo sugli avvenimenti come sono
accaduti, poi parleremo delle supposizioni.-
Il rosso annuì
lievemente.
-Karima era
molto debole, e sembra che mesi dopo la sua fuga, abbia abbandonato la figlia
nel Gold Saucer, dove sperava che qualcuno la trovasse. Non poteva sapere che
la bambina si sarebbe incontrata proprio con Gammon.-
-Ovviamente dopo
tutto quello che era successo, Karima era ricercata dai Turks e da Gammon. Fu
costretta ad usare tute le sue abilità per rimanere nascosta e far peredere le
proprie tracce. In due anni, nessuno seppe mai dove fosse.-
-Puoi smetterla
di parlare di me in terza persona?- domandò Helinor, tagliente.-Sono qui.-
-Andiamo
avanti.- S’intromise Sephiroth.-Non possiamo perdere tempo.-
Helinor gli
lanciò un’occhiataccia, ma non replicò.
Tesng
proseguì:-Beh, a questo punto dobbiamo saltare due anni, perché nessuno sa cosa
fece Karima. So soltanto che era malata.-
-Era sempre più
debole...- mormorò Helinor.
-Te lo ricordi?-
chiese Tseng.
-Vagamente.-
Rispose lei.
-Arriviamo a
tredici anni fa, quindi- osservò Genesis.
-La malattia era
avanzata, e da come mi ha detto Verdot,
Karima sarebbe morta da un momento all’altro. Comunque, ripartiamo con ordine-
disse Tseng, guardando tutti uno ad uno in un attimo di silenzio.
Sephiroth
detestava quelle pause per aumentare la suspence. Era solo una perdita di
tempo.
-Verdot cercò
Karima ovunque, quando un giorno arrivò l’illuminazione: una donna aveva
chiamato per fare una soffiata.-
-CHI?!- tuonò
Helinor, alzandosi di nuovo.-Quella donna è un’ assassina al pari di Verdot!-
Tseng sembrò
esitare nello svelare l’identità della spia, così lo fece Sephiroth al posto
suo.-Harila Nhame.-
Silenzio.
Helinor
indietreggiò di un paio dipassi guardandolo come se fosse un fantasma, con gli
occhi spalancati.-Harila......-
Tseng chinò il
capo.
-Riprendi il
controllo- intimò la voce di Sephiroth.-Non perdere la calma.-
Helinor fece per
girarsi e uscire dalla tenda, quando si ritrovò il giovane Soldier a sbarrargli
il passo. Non si soffermò più di tanto nel pensare a come avesse fatto a
muoversi così velocemente, ma si gettò contro di lui nel tentativo di farlo
spostare.
-Vattene!- gridò
lei.-Io voglio vendetta!-
-E come pensi di
averla?!- chiese Tseng, alle sue spalle.
Sephiroth le
diede una spinta e la fece cadere a terra, ma lei si rialzò e sguainò il
pugnale, fuori di sé.-Togliti dai piedi!- gli urlò contro.
-Helinor!-
intervenne Genesis.
-Come pensi di
vendicarti, eh?- domandò Sephiroth, sprezzante.-Cercando di uccidere me?-
-Se non ti togli
di mezzo lo faccio!- sbraitò Helinor.-E ti giuro che non scherzo!!!-
Tseng le si
avvicinò.-Cosa voi fare?-
-Voglio la testa
di quella gallina di sua figlia!- gridò lei, in risposta.-La voglio veder
chiedere pietà in ginocchio!- e scagliò un colpo contro Sephiroth, che dovette
spostarsi di lato.
Helinor ne
approfittò per passare, ma ancora una volta lui fu più veloce e la afferrò per
un braccio, tirandola di nuovo al centro della tenda.-Vuoi stare calma?!-
-NO!-
-Non vuoi sapere
la verità?- domandò Tseng.-Non vuoi sapere il meccanismo degli eventi?-
Helinor cadde a
terra, raccolse le ginocchia al petto e ci nascose la testa, chiudendosi in un
silenzio ostinato.
-Perché tredici
anni fa, Harila non spifferò soltanto la posizione di Karima, ma anche quella
dei genitori di Uriah, che spesso l’avevano accolta nella loro casa...-
-Io
l’ammazzo...- continuò a mormorare Helinor, con sguardo assente.
-Tua madre
sarebbe morta comunque. Nhatan l’aveva seguita molto negli ultimi tempi, per
questo, quel giorno si trovava a Midgar insieme a lei...-
-Sei sicura di volerlo fare?- domandò Nhat,
guardando la finestra del secondo piano di una casa seminascosta dal telo
bianco di un gazebo.
Karima scoppiò in un accesso di tosse, tuttavia si
schiarì la voce e aggiunse.-Io salterò da lì. Se sarò sola, vuol dire che non
avrò compiuto la mia missione.-
-Quel povero bambino...- sussurrò Nhat, poi si
riscosse e chiese:-E se dovessi morire anche tu? Sei troppo debole per affrontare
Verdot e i suoi.-
-Me la caverò. E comunque ho i giorni contati, lo
sai- disse Karima, con aria di rasegnazione.-Voglio rendermi utile finchè
posso.-
-È una pazzia. Perché lo fai?- domandò Nhat,
commosso.
La donna sorrise.-Perché ho da farmi perdonare i
peccati che ho commesso.- Ripensò a sua figlia e a come l’aveva abbandonata,
lasciandola in balia di ciò che avrebbe voluto evitarle: una vita da reietta.-A
volte il destino è proprio strano.-
Nhat le posò
una mano sulla spalla.
-Non c’è più posto per me in questo mondo- bisbigliò
Karima.-E devo prenderne atto.- Poi Nhat la lasciò, e lei entrò in quel piccolo
emporio di erbe che tante volte era stata la sua casa prima di trasferirsi
negli Slums.
Helinor alzò il
viso e guardo il Turk con disperazione.-Mia madre... era una donna coraggiosa.-
Tseng abbozzò un
sorriso. Ogni tanto Helinor poteva essere un po’ isterica, ma poi tornava in
sé. Era anche comprensibile un comportamento del genere: i pesi che si erano
aggiunti negli anni dovevano gravare molto sulle sue giovani spalle.
-I genitori di
Uriah vennero uccisi, ma lui ebbe una sorte diversa: tua madre lo prese e lo
portò in una stanza, dopodichè lo gettò dalla finestra, sperando che Nhat lo
prendesse con sé.-
-Tuttavia,
Karima non scappò. Verdot le era arrivato alle spalle, e lei preferì lasciarsi
uccidere. Disse così: “Uccidimi tu, almeno non arrendermi al destino”.-
-Si lasciò
uccidere?- domandò Helinor, sgomenta.
-Era arrivata al
capolinea- rispose Tseng.-Non sarebbe sopravvissuta comunque alla malattia.
Preferì lasciare che la uccidesse Verdot, e con ultime forze si lanciò dalla
finestra, proprio come aveva detto che avrebbe fatto.-
-Questo è tutto.
La tua storia parte da quel giorno.- concluse Tseng.
Helinor distese
le gambe e fissò il Turk.-Dopo, io incontrai Uriah e iniziai a vivere con
lui... le nostre vite erano legate da principio e noi non lo sapevamo,
attaccati com’eravamo al nostro passato...-
Tseng
annuì.-Tuttavia, mancano parecchie parti in questo puzzle.-
-Che intendi?-
domandò Helinor, frastornata.
Sephiroth
rispose per Tseng:-Manca il motivo per cui Karima disertò, quello per cui
Harila fece la stessa cosa e quello che la portò a fare la spia.-
-Senza contare
perché Gammon vi abbia mandato ad assassinare il presidente e perché ti abbia
ordinato di uccidere il padre di Gofna e non la madre!- aggiunse Genesis, con
l’aria di chi la sa lunga.
Helinor lo
guardò.-Hai ragione. Abbiamo ancora tanto da scoprire.-
Comunque, adesso abbiamo scoperto il motivo per cui
Harila chiedeva perdono alla fotografia, pensò Tseng, sollevato. Era un
bel passo avanti in quella melma di misteri, inoltre sembrava che tutti si
fossero dati da fare per ingarbugliare i fatti.
Peccato che Nhat sia stato ucciso, poteva essermi
molto utile...
-Voi siete
persone sveglie.- Disse Helinor improvvisamente.-E vi devo molto...-
-C’è anche
un’altra cosa che non capisco- disse Sephiroth, interrompendo il discorso di
Helinor.
Tseng lo guardò.
Era sicuro che stessero pensando la stessa cosa.
-Nhatan. Perché
e stato ucciso? E da chi?- domandò il Soldier.
-Non sono stati
i Soldier- rispose Genesis, indicando se stesso e Sephiroth.-Secondo me è stato
qualcuno dell’accampamento.-
-Un’idea me la
sono fatta in realtà- disse Tseng, posandosi una mano sul mento con aria
assorta.-Anche Nhat sembrava molto immischiato con le faccende del
passato. Forse qualcuno
nell’accampamento aveva da temere qualcosa...-
-Nhat mi ha
detto che aveva litigato con Gammon- proruppe Helinor, fissando Tseng con
intensità e curiosità.-Credi che c’entri qualcosa...?-
-Gammon è un
tipo strano- sentenziò Tseng, spostando lo sguardo su Genesis senza in realtà
vederlo.-Ho avuto modo di notare, in questi giorni, che ognuno si è fatto di
lui un’idea diversa.-
-Già...- mormorò
Helinor, abbassando il capo.-Ma è il gran maestro...-
-Questo non vuol
dire che la mia ipotesi sia errata- replicò Tseng, scuotendo il capo.-Anzi, io
temo che Nhat avesse deciso di fare qualcosa... qualcosa che a Gammon non è
andato giù.-
-O di dire
qualcosa- precisò Sephiroth, in tono piatto.-Forse Nhatan aveva scoperto la
nostra identità...-
-Ma allora
Gammon avrebbe dovuto premiarlo! Non ucciderlo!- esclamò Helinor, rivolgendosi
al Soldier con veemenza.
Lui le rivolse
un’occhiata eloquente.-Allora è possibile che dopo la loro litigata, Nhatan abbia
deciso di dire qualcosa che avrebbe messo in pericolo la figura di Gammon...-
-Sì, è
plausibile- rispose Tseng.-Forse è successo qualcosa in passato che Gammon non
vuole far sapere...- guardò Helinor.
-Lui è il mio
maestro...- bisbigliò lei, socchiundendo gli occhi con aria stanca.-Credevo...
insomma... non posso immaginare... che abbia fatto una cosa del genere.-
-La nostra è
solo una congettura- le disse Tseng.-Ma non è un’ipotesi da escludere. Non
conosciamo Gammon, e da ciò che ho visto non sarebbe proprio fuori dal suo
stile. Senza contare Nara...-
-Potrebbe essere
stato lui- fece presente Genesis.
-Nara non fa mai
niente senza l’autorizzazione del maestro. Pensandoci bene...- mormorò Helinor,
afflitta- Guardando in faccia la realtà, potrebbe essere stato veramente il
maestro. Io devo parlargli.-
Tseng esitò:-Non
so se sia una buona idea. Già Gofna gli ha detto il suo vero nome...-
-E lui non ha
reagito? Eppure me l’aveva segnalato come obiettivo!- esclamò Helinor,
tirandosi in piedi di scatto.-E di persone con quel nome non ce ne sono molte!-
-Era sorpreso,
niente di più- la informò Tseng, stringendosi nelle spalle.
-Sapete cosa
penso?- disse Sephiroth, guardando prima Tseng poi Helinor.-Che Gammon sappia
molto più di ciò che sta dando a vedere.-
Helinor sbarrò
gli occhi.-Vuoi dire che... che lui sa del piano? Che vi ha riconosciuti e che
sta facendo finta di niente?-
-Esattamente-
rispose Sephiroth.-Altrimenti non si spiega.-
No, è assurdo...
-Mi rifiuto di
crederci!- gridò Helinor con quanto fiato aveva in gola.-Il maestro è... a
volte è severo, anche in modo ingiustificato... ma non è cattivo!-
-Vuoi vedere che
la persona che ci stava spiando l’altra volta gli ha detto tutto?- fece
Sephiroth, in tono di sfida.
-E perché non mi
ha ancora punita?- replicò Helinor, confusa e infastidita.
Sephiroth non
seppe cosa rispondere e Helinor lo guardò con un sorrisetto sornione sulle
labbra.
-Qual è il vero
scopo di quell’uomo?- si chiese Tseng, a bassa voce.-Non abbiamo abbastanza
elementi, e il tempo stringe.-
-Ve ne andrete?-
domandò la ragazza.
-No. Tra tre
giorni arriveranno i Soldier a spazzare via quest’accampamento.-
Helinor abbassò
la fronte e guardò il terreno sotto di sé, incapace di pensare. C’era come un
blocco nella sua testa, qualcosa che le impediva di ragionare lucidamente,
inoltre non le era mai successo, eciò le metteva addosso una terribile dose di
ansia.
Soldier
nell’accampamento...
-Mi avevi
promesso che avresti condotto le indagini senza fare del male a nessuno! Era il
nostro patto!- esclamò infine, con voce infuriata.
Tseng non fu in
grado di guardarla negli occhi per più di pochi secondi, allorchè fu costretto
a gettare lo sguardo su Genesis.-Lo so.-
-Mi sono fidata
di te, Tseng- sibilò Helinor.
-Hai fatto la
scelta giusta.- Ribattè Tseng.
Lei gli rivolse
un’occhiata glaciale, poi gli diede le spalle e uscì senza aggiungere altro.
Sephiroth
aspettò che l’ingresso della tenda si chiudesse, poi vi si parò davanti e
disse:-Faremmo meglio a tenerla d’occhio...-
-Sì, forse
dovremmo.- Asserì Tseng, annuendo.-Ma prima, dobbiamo discutere delle ipotesi.-
-Ipotesi?- fece
eco Genesis, interessato. Finalmente sarebbe arrivata la parte delle risposte
in quell’intricata storia?
Tseng sorrise
enigmatico e incrociò le braccia sul petto.-Tutto ciò che dobbiamo usare, è
questo.- E posò un dito su una tempia. - La testimonianza di Verdot è stata un
grande passo avanti nella nostra indagine, tuttavia ci sono molti buchi neri
che anche lui sta cercando di tenerci nascosti.-
-Buchi neri-
ripetè Sephiroth. Quel termine gli piaceva. E inoltre Tseng sembrava un tipo
sveglio, che sapeva agire in modo molto professionale.
-Abbiamo
focalizzato la nostra attenzione sulla cattura di Harila Nhame e Karima Hinari,
ma ci siamo lasciati sfuggire qualcosa che non è meno importante.-
-I documenti.-
Rispose prontamente Genesis.
Sephiroth lo
guardò beffardo:-Allora non c’è solo robaccia in quella tua testa...-
-Cosa stai
insinuando, amico?- replicò Genesis in un sibilo.
-Basta così.-
Ordinò Tseng.-Qui serve concentrazione, smettetela di stuzzacarvi!-
Sephiroth
arrossì lievemente.-C-Certo...-
Genesis
sghignazzò.
-I documenti
sono una parte importante della storia- proseguì Tseng- perché sono il motivo
per cui Gammon si è dato tanto da fare per infiltrarsi alla ShinRa. Probabilmente, sono legati al motivo per cui
Karima disertò.-
-La domanda è:
cosa c’era scritto in quei documenti? E cosa riguardavano?-
Sephiroth ci
pensò, ma non gli venne in mente nulla, quindi tentò di seguire un ragionamento
a caso.-Abbiamo detto che i documenti furono rubati al professor Hojo, giusto?
Quindi potrebbero riguardare l’ambito scientifico... magari un esperimento o
qualcosa di simile.-
-Esatto- fece
Tseng, annuendo- è l’unica soluzione a cui possiamo giungere.-
-Già...-
borbottò Genesis- ma è anche la più complicata. Alla ShinRa si fanno miriadi di
esperimenti, e non abbiamo modo di sapere quale interessasse a Gammon.-
-Genesis ha
ragione- concordò Sephiroth.
-E invece no- li
contraddì Tseng, sorridendo nuovamente con sicurezza- Abbiamo tutti gli indizi
necessari, dobbiamo solo metterli insieme e restringeremo il campo.
L’organizzazione di Gammon è molto piccola, eppure lui conta di affrontare i
Soldier... alle condizioni in cui si trova però, non potrebbe mai raggiungere
un obiettivo del genere. Quindi c’è solo un tipo di esperimenti che potrebbero
interessargli: l’alterazione delle capacità fisiche. È ben conosciuto, infatti,
che una trentina di Soldier potrebbero mettere sottosopra un intero esercito di
fanti.-
Sephiroth si
sentì stranamente a disagio nel sentire quell’affermazione.
-Ah! Questo vuol
dire che Gammon stava cercando i documenti riguardanti l’energia Mako!- esclamò
Genesis, battendosi un pugno sul palmo dell’altra mano.
-Sbagliato- fece
Tseng.-Il tuo ragionamento sarebbe corretto se non tenessimo conto del fatto
che la ShinRa ha il monopolio su tutte le sorgenti Mako. E se dico tutte, intendo tutte.-
-Quindi cosa
stava cercando Gammon?- si arrese a chiedere Genesis, leggermente irritato che
il suo ragionamento non fosse corretto.
-Credo di avervi
parlato di Taiji e della sua vera identità, giusto?- domandò Tseng, con un
sorrisetto che su Sephiroth ebbe l’effetto di un fulmine che colpisce un campo
di grano in un giorno di sole.
-Esperimenti con
la Materia?!- esclamò Sephiroth.
-Esatto- concluse
Tseng. Lasciò che la sua voce si perdesse in un silenzio ammirato, poi riprese
con le dovute spiegazioni.-La materia si trova abbastanza frequentemente in
giro per i continenti, e non solo. Possiamo dedurre anche che l’accanimento di
Gammon verso il Wutai sia dettato dal fatto che tra loro ci sono dei
Cercamateria... e che probabilmente, l’unico motivo per cui Gammon si è alleato
con il Wutai, è stato quello di poter sfruttare quella gente al fine di trovare
la Materia.-
-Ma non c’è modo
di provarlo, giusto?- domandò Sephiroth.
-Ovviamente no-
disse Tseng.
-E quindi queste
rimangono solo congetture- concluse Genesis, in tono ascetico.
-... sì. Però
seguendo questa linea di logica, non sembra che ci siano grosse “falle”...-
fece Tseng, spostando lo sguardo in alto con aria assorta.
-Mmmm... è vero.
Gammon potrebbe aver saputo da Taiji della possibilità di impiantare la Materia
negli esseri umani, e forse da allora si è messo in testa di poterlo fare... ma
qual è la ragione per cui Helinor e Uriah avrebbero dovuto uccidere il
presidente?- domandò Genesis.
-Bella domanda-
sospirò Tseng.-Ci ho pensato molto anche io... ma la cosa non assume un senso.-
-Vorrei sapere
cosa passa per la testa a quell’uomo.- Sbottò Sephiroth.-Aspetta un attimo... i
documenti che cercava di recuperare Gammon, sono ancora alla ShinRa?-
Tseng scosse la
testa.-Verdot mi ha detto che sono spariti il giorno dell’infiltrazione di
Gammon.-
-Quindi dobbiamo
supporre che il capo dell’Ombra possegga quei documenti?- fece Sephiroth.
Il Turk ebbe un
tuffo al cuore.-Impossibile, perché altrimenti avrebbe già tentato un modo per
eseguire gli esperimenti... aspetta... possibile che Gammon...-
Genesis non gli
lasciò terminare la frase e la completò da sé:-... Voglia uccidere il
presidente per avere il controllo sulla compagnia e sui laboratori al suo
interno?-
Tseng scosse la
testa.-No, perché altrimenti non avrebbe più senso fare gli esperimenti...
Gammon avrebbe già il controllo sulla ShinRa e a quel punto potrebbe usare il
Mako... a meno che...-
Il rosso
sorrise.
-A meno che
Gammon non abbia più i documenti e stia agendo per ordine di qualcun altro...- mormorò Tseng.
-Qualcun altro?- fece Sephiroth,
scettico.-Il Wutai?-
-No. Non il
Wutai. Hai mai sentito parlare di Avalanche?-
-Avalanche?- fece
eco Genesis. Adesso da dove saltava fuori quel nome?
-Le informazioni
su questo gruppo sono state occultate a chiunque tranne a poche persone della
compagnia, i Turks del mio dipartimento e i Soldier di prima classe. Avalanche
sarebbe una nuova banda di rivoluzionari che vorrebbe mettere fine al monopolio
della ShinRa sul mondo.- Disse Tseng.-In termini normali, sarebbe la
“resistenza”, ma loro si fanno chiamare Avalanche.-
Tseng aveva
l’impressione di aver già sentito una frase del genere, prima d’ora... una nuova banda di rivoluzionari che
vorrebbe mettere fine al monopolio della ShinRa sul mondo.
-Quindi Gammon
starebbe contrattando con questa gente?- domandò Sephiroth, confuso.-Ma non era
alleato con il Wutai?-
-Sì, ma forse
Gammon non si interessa molto delle alleanze o con chi le stringe. E comunque
il Wutai potrebbe anche sapere del patto.-
-Sempre che il
nostro ragionamento sia corretto- fece Sephiroth, scettico.-Non abbiamo prove.-
-Già... però
teniamolo tra le possibilità, ok?- disse Genesis.
-Eppure ho la
sensazione che se Gammon odia tanto Karima è anche per via di quei documenti.-
Riflettè Tseng.
-Intendi dire
che Karima sapeva dell’intenzione di Gammon di eseguire esperimenti e che sia
scappata con i documenti?- domandò Genesis, sbigottito.
-Bella pensata,
Genesis!- esclamò Tseng, euforico.-Dev’essere così! Karima ha letto i documenti
e ha pensato bene di andarsene...-
-Codarda- fece
Sephiroth.
-Non
dimenticarti che aveva una figlia!- disse Tseng con entusiasmo- Forse Karima
aveva conosciuto la storia di Taiji e aveva deciso che sua figlia non avrebbe
dovuto soffrire il suo destino... che non sarebbe dovuta diventare un mostro. E
neanche gli altri ragazzi dell’Ombra avrebbero avuto la stessa sorte, in questo
modo...-
Sephiroth fece
un passo indietro, ma tentò di mantenere la sua solita compostezza. Dovette
impegare uno sforzo sovraumano per non far trapelare il disagio e
l’inquietudine che si stavano impossessando di lui, quindi strinse i pugni
tanto da far affondare le unghie nella carne e abbassò lo sguardo. Anche lui
era un mostro?
-E a questo
punto posso anche dire che Karima rubò quei documenti per salvare anche il
resto dell’accampamento!- disse Tseng, trionfante.-Per questo Gammon la
diseredò dall’Ombra e la cercò in lungo e in largo: non solo perché voleva
punirla, ma perché aveva con sé i documenti che tanto gli servivano!-
-Ah!- esclamò
Genesis.-Vuoi dire che Karima era ricercata da Gammon perché aveva i
documenti?!?-
-Questo è
proprio quello che ho detto. E a questo punto, anche Verdot la stava cercando
per riavere la stessa cosa, ne sono certo.-
-Quindi Verdot
dovrebbe averli recuperati! Non era lui ad aver ucciso Karima?!- domandò
Sephiroth, con voce lievemente affannata.
-Certo... Ma il
fatto che non li abbia trovati, vuol soltanto dire che Karima li ha nascosti da
qualche parte! E che sono ancora lì!- disse Tseng, mentre si immaginava tutta
una serie di scene che secondo lui sarebbero avvenute in passato.
-Beh, allora
abbiamo Gammon in pugno- scherzò Genesis, sollevando una mano e avvicinandosela
alla fronte per simulare un saluto militare.
-Harila...-
mormorò Tseng.-Mi viene in mente una spiegazione per cui avrebbe fatto la
spia... spiegazione che, tra l’altro, si adatta anche al motivo per cui Gammon
avrebbe fatto uccidere suo marito.-
-Una relazione
sentimentale con il capo, scommetto- disse Sephiroth, incrociando le braccia
sul petto e battendosi l’indice di una mano sull’avambraccio.-Sarebbe una
spiegazione più che logica. Harila era gelosa di Karima, e Gammon del marito di
Harila.-
-Non credo sia
così semplice, perché se ci pensi bene, Harila spifferò la posizione di Karima
ai Turk dopo aver disertato l’Ombra.-
Gli ricordò Genesis, scuotendo il capo a destra e a sinistra.
-Genesis ha
ragione. Io penso che ci fosse qualcosa tra Gammon e Harila, ma non è certo
questo il motivo per cui Harila fece la spia...-
-Io invece credo
di sì- insitè Sephiroth.-Abbiamo visto Gofna com’è... forse sua madre era
ingenua e credeva che i Turk avrebbero protetto Karima dall’Ombra, invece di
ucciderla. Dopotutto erano amiche.-
-No- disse
Tseng.- Altrimenti Harila non avrebbe chiesto perdono alla fotografia.-
Sephiroth decise
di ignorare l’ultima, strana, affermazione di Tseng per risparmiare tempo, ma
comunque si chiese che cosa avesse voluto dire.
-Diamo una
scossa ai nostri ragionamenti- disse Tseng, improvvisamente.-Dobbiamo pensare
ad una possibile relazione Gammon-Harila-Karima-
-E cosa se non
un triangolo amoroso?- rise Genesis, che voleva fare una battuta, ma che invece
ebbe l’effetto di far trasalire Tseng.
-Un triangolo?-
ripetè Sephiroth, disgustato.
-Perché non ci
abbiamo pensato prima? Karima e Gammon. Harila e Gammon. Forse Gammon era
sposato con Harila!-
-Sposato con
chi?!- esclamò Genesis, strabuzzando gli occhi.
Tseng
sorrise.-Certo! Forse Harila e Gammon erano sposati, ma Karima ebbe una
relazione con lui! Karima disertò, e forse Harila venne a saperlo, quindi seguì
l’esempio dell’amica e in seguito spifferò tutto ai Turk per vendicarsi! E non
solo: Gammon era ancora innamorato di lei, quindi decise di far uccidere il
marito in modo da poter avere una chance... ecco com’è andata.- concluse.
Erano finalmente
venuti a capo del mistero! Tutti i pezzi del puzzle andavano al loro posto, e
il quadro che veniva fuori combaciava perfettamente!
-No- proruppe
Sephiroth, con una sicurezza tale che fece piombare il silenzio
all’istante.-Non sono convinto. C’è ancora un dettaglio che mi sfugge.-
-Quale?- domandò
Tseng, che ormai era certo della correttezza della soluzione che aveva
proposto.
-Abbiamo detto
che Karima disertò ben quindici anni fa, giusto? Ma allora dobbiamo supporre
che prima abitava nell’accampamento. Se prendiamo in considerazione il lasso di
tempo tra i diciassette e i quindici anni fa, possiamo giungere alla
conclusione che Helinor era qui con la madre.-
Teng corrugò le
sopracciglia. Non ci aveva pensato, ma Helinor era già nata diciassette anni
prima, dunque pteva voler dire solo una cosa: era figlia di qualcuno
dell’accampamento. Strano che non si ricordasse niente dei suoi primi due anni
di vita.
-Suo padre è di
qui.- Terminò Sephiroth.- Non abbiamo nessuna informazione riguardo alla
nascita di Helinor?-
Genesis si
sporse in avanti:- Aspetta, aspetta, aspetta!-
-Karima aveva un
legame molto saldo con Nhata, se non sbaglio.- Ricordò Tseng.-Questo vuol dire
che...-
-Che Nhat era il padre di Helinor!-
esclamò Genesis.
Angolino dell’autrice:
E anche il quattordicesimo capitolo è andato XD. È dedicato alle riflessioni di Tseng, che però vi assicuro non sono tutte giuste XD. Comunque, nei prossimi capitoli ci si avvierà verso una conclusione, ma visto che, come ho già detto, questa storia appartiene ad una serie, non tutte le domande troveranno risposta.
Intanto, rispondo alle recensioni ^^
the one winged angel: nipote, mi fai piangere con tutti questi complimenti *-*! Io ti ringrazio tanto *abbraccia*. Ma andiamo con ordine:
per quanto riguarda Helinor e Uriah, avevo detto all’inizio che i due si volevano bene, anche se non lo dimostravano apertamente ^^, quindi quella scena è tra le mie preferite e ci tenevo molto a descriverla al meglio che potevo. Cioè, in pratica aspettavo di scrivere quel capitolo da quando ho iniziato la storia XD. Uno dei miei preferiti, senza dubbio, dunque ho cercato di esprimere quelche emozione scrivendo… spero di esserci riuscita.
Anche la scena di Nhat, ho adorato scriverla. Sì, anche secondo me è la più triste, anche perché se ne è andata una delle persone più importanti per Uriah, e questa cosa sarà fondamentale per la sua prossima decisione. Ma niente spoiler XD ho già parlato abbastanza.
No, non è stata Gofna a dire tutto a Gammon. È stato Kay. XD è lui la spia. Se leggi bene la fine del capitolo, Gammon dice che lo ripagherà per tutte le informazioni che gli ha dato. Il bastardo...
Intanto mi preparo il terreno per Gammon. Sì, c’è un motivo per cui non li sta uccidendo subito, un po’ perché nel suo carattere fare le cose senza che gli altri se ne rendano conto, un po’ perché ha qualcosa in mente. Ma questo si vedrà poi.
Nara da un parte mi fa pena, dall’altra lo trovo odioso. È anche vero quello che hai detto, però, anzi verissimo *le sagge parole della nipote* e per questo mi fa un po’ pena. Quello che mi dà fastidio è l’eccessivo servilismo nei confronti di Gammon.
Infine, il sogno di Sephy mi servirà per i prossimi episodi della serie. Ci tengo a fare una storia diversa da quella del gioco, soprattutto perché il motivo per cui ho iniziato questa fic, la cui storia sto curando da circa un anno (ebbene sì), è perché avevo voglia di scrivere qualcosa di più elaborato di quello che scrivo di solito. Lo so, sono pazza XD non ci si puù fare niente. E un po’ perché volevo allenarmi con lo scrivere, e questa fic è perfetta per lo scopo.
Beh, ti saluto nipote, e spero che ci abbia capito qualcosa XD come già tutti sappiamo i pensieri comprensibili non sono il mo forte. XD Un abbraccione.
Kairih: bravissima!!!!! Solo le undici O.o hai fatto dei progressi enormi! XD Ma passiamo alle cose serie… … … XD non mi viene in mente niente di serio XD
Sì, infatti avevi indovinato la relazione tra quei due! Solo che allora non potevo dire niente, altrimenti non c’era suspence XD
Alla fine Gammon è proprio il padre di Helinor, però mi sta sempre più antipatico >.< cioè, si può trattare una figlia in quel modo? E poi povero Nhat. Sigh, è vero quello che hai detto, le persone buone finiscono sempre col soffrire... mi è dispiaciuto un sacco farlo morire così ingiustamente… però devo ammettere che è una delle mi scene preferite. Ce l’avevo in mente da non so quanto tempo. Comunque... beh, spero che questo capitolo ti sia piaciuto, anche se non è niente al di fuori dei dialoghi senza senso del nuovo detective Tseng XD. Ha parte gli scherzi, tra poco Gammon passerà all’offensiva.
Un bacio tesoro *smack* e spero che riusciremo a sentirci presto ç_ç