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Autore: Saya chan    24/09/2005    7 recensioni
Kagome diventa improvvisamente triste ed assente...i suoi sorrisi sono forzati e i suoi gesti sono così innaturali...cosa c'entra Naraku con lei?Perchè la vuole portare via con sè?Dietro quegli occhi spenti e rassegnati si nasconde un terribile segreto portato nel cuore per tre lunghi anni...E Inuyasha dovrà combattere per scoprire finalmente chi ama davvero..Kikyo o Kagome...
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il segreto di Kagome

Il segreto di Kagome

 

Capitolo 19

 

 

-Kikyo, che bello rivederti…- sentenziò placido l’haynou.

 

-Naraku… maledetto…- ringhiò furiosa la sacerdotessa.

 

Si trovavano l’uno davanti all’altra, a pochi metri di distanza. Kagura osservava la scena con un velo di piacere sulle labbra, un sorriso intenso e provocante che diceva tutto e niente.

 

-Ebbene, sei venuta a vedere in che condizioni pietose si trovano i tuoi amichetti?- domandò Naraku con un accento di malizia.

 

La donna non si fece intimorire da quella superiorità, e gli rispose con altrettanta, aggiungendoci del sadico sarcasmo.

 

-No Naraku, sono solo venuta a vedere per l’ultima volta la tua faccia, prima di farle le condoglianze…-

 

L’altro scoppiò in una risata nervosa.

 

-Ah, ah, ah! Kikyo, non ti facevo così ironica! E dimmi, cosa pensi di fare? Intendi portarmi negli Inferi con te?-

Kikyo incrociò le braccia, poi schioccò la lingua, ghignando malignamente.

 

-Non serve spiegarti niente allora, dato che hai già capito tutto…-

 

L’haynou non smetteva di ridere.

 

-Ah, Kikyo Kikyo…- sospirò - … che ingenua che sei… tu non hai alcun potere contro di me, sei morta ormai, come puoi pretendere di vincere? Tu sei sola Kikyo, SEI SOLA, e inutile…-

 

Ciò che diceva era vero. In fondo, lei non aveva nessun valido compagno su cui contare, nemmeno le anime che si portava appresso potevano aiutarla. Non poteva definirsi forte, il suo spirito non era completo, solo una bricola ne rimaneva nel suo corpo, il resto si trovava in Kagome. Già, quella ragazza, la sua reincarnazione, un animo gentile, e agguerrito, così pura, e così testarda… Invece lei era così incompleta, così futile… Ora che ci pensava però, quell’anima così importante la possedeva lei, dato che la ragazza era morta, e poteva benissimo usarla per sconfiggere Naraku, rivelandosi molto efficace. Nello stesso tempo così avrebbe potuto resuscitare, diventare nuovamente se stessa, rinascere Kikyo, e vivere un’esistenza felice, come una donna vera… Poteva, ma… Si odiò per questo. Per aver pensato solo un momento ad una cosa così spregevole e disumana. No, lei non meritava tale premio, non meritava di poter rivivere, lei era morta ormai, e il suo destino si era compiuto… Perché voler realizzare tale bestemmia? Quella carne astratta, doveva ritornare nel corpo a cui apparteneva, e in questo caso corrispondeva a quello di Kagome. Ne era certa, solo quella fanciulla avrebbe potuto cambiare le sorti di quel destino, solo lei… Lei non aveva diritto di intromettersi, lei doveva solo compiere un ultimo sforzo, per poi essere libera, per sempre… E morire senza avere più paura, espiando i suoi peccati… Kikyo abbassò lo sguardo, rilfettendo attentamente su quella decisione. Era inevitabile. Solo così, la pace avrebbe potuto regnare e quel mezzodemone sarebbe sparito dalla faccia della Terra… Però, però, perché doveva sacrificarsi? Perché doveva vendere la sua anima a quella ragazza? Lei voleva vivere ancora una volta, voleva sfruttare quella possibilità… Perché buttare tutto all’aria? Trovò la risposta. Ciò cui stava desiderando era puro egoismo. Non si poteva più tornare indietro, la sua vita l’aveva vissuta, e aveva sprecato l’occasione di vivere felice. In quanto a Kagome… Arrivò alla conclusione che lei aveva i pieni diritti e i pieni poteri di vendicarsi su Naraku. Lei era più degna di salvare la sua vita, perché lei AVEVA PIENAMENE DIRITTO DI CONTINUARE A VIVERE. Ormai Kikyo era morta da tempo, ciò che l’aspettava in futuro era essere un’anima esente da tutto, quindi solo Kagome poteva realizzare il suo sogno… Vendicarla. È questo ciò che voleva. Vendicare per vendicarsi. E solo quella ragazza, venuta da chissà quale epoca, poteva farlo. Quella che prese in quel preciso istante fu una decisione molto difficile. Però era l’unica, che forse veramente sarebbe riuscita a funzionare… Se fosse rinata, forse non sarebbe stata felice, insieme ad Inuyasha. Purtroppo era stata costretta ad accorgersene. Da troppo tempo ormai l’haynou l’aveva sostituita, mettendo al primo posto Kagome. Non poteva più negarlo. Al solo pensiero le veniva una tremenda fitta al cuore, ma d’altronde cosa poteva farci lei? Ormai l’aveva dimenticata… E gliel’aveva dimostrato quella stessa mattina, all’alba, dicendole apertamente ciò che pensava. Per lui era solo un’amica… E non poteva più nasconderlo. Quindi, se fosser rinata, sarebbe stata vittima per tutta la vita per un grande senso di colpa, di cui sarebbe stata sicuramente accusata da Inuyasha. E questo non lo voleva. Non voleva il suo male, non voleva il male di nessuno. L’unica cosa che poteva fare dunque, era semplicemente sacrificarsi per rendere felici tutti. E per rendere felice se stessa. Solo questo sarebbe potuto servire per cambiare le cose… Ed è quello che fece successivamente. Restituire completamente l’anima alla sua legittima proprietaria, Kagome. Lei non poteva più tenerla, non le serviva più da tempo. Essa poteva essere usata in maniera utile, da un’altra persona, non da lei. Così avrebbe potuto compiersi il destino di quelle vite. Sopraffare il male, combattendo con una nuova energia…

 

-Kikyo, cara, ti sei addormentata?- chiese Naraku derisorio, vedendola in uno stato di semiestasi.

 

La donna alzò lo sguardo pian piano, e lanciò un’occhiata accesa e convinta al mezzodemone. Non le era mai capitato da quando era morta, era la prima volta dopo cinquant’anni. Si sentiva eccitata, agguerrita al massino, era come se del fuoco le bruciasse dentro. Anche Kagura rimase impressionata da tale comportamento, sconosciuto in lei. Da dove proveniva? Naraku la osservò incredulo, ma non ebbe nemmeno tempo di pronunciar parola, che la sacerdotessa lo bloccò sul nascere, urlando disumanamente ciò che voleva dirgli con tutto il cuore.

 

-IO RESUSCITERò KAGOME, E LEI TI ELIMINERà!-

 

 

Eccomi, finalmente dopo un po’ di tempo ho scritto anche il cap 19… lo so che è corto, ma vi prego di avere pietà, è da un po’ che non scrivo… CIAO CIAO!!!

 

Saya chan.

 

  
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