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Autore: pralinedetective    26/07/2010    3 recensioni
[Vassalord] Johnny/Charlie
«Oh, Chris... Amerei poter giocare ai piccioncini, però per ora posso solo essere il tuo pasto».
Genere: Introspettivo, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Riferimenti ai capitoli dodici e tredici cercando di non andare troppo pesante, relativamente fluff, magari hurt, decisamente poco yaoi rispetto a come l’ho immaginata, forse OOC ma non credo. Non spero. CHERRY-SAMAAA!
Vassalord mi ha ipnotizzata XD, sono brave persone tutti quanti~~ Regalatemi un Ray seme, vi prego XD È completamente e assolutamente seme, e mi rifiuto di... Nyaaao. Primo capitolo più Rayflo!centric, ne avremo forse un secondo per Charlie. Mah.

Buona lettura *^*















-feel it in my bones-

«Oh, Chris... Amerei poter giocare ai piccioncini, però per ora posso solo essere il tuo pasto».
Il respiro eccitato di Charlie, i suoi denti come aghi di ghiaccio, le mani che esplorano, attirano, respingono come farebbero con un amante. Forse è un bene che rifiuti di nutrirsi se non del suo Padrone: se qualcuno scoprisse questa faccia del pericoloso diletto del Vaticano potrebbe essere problematico, in molti sensi.

— (Meno cinque)


Johnny offriva se stesso a Cherry con uno sguardo pieno d’amore e un sorriso compiaciuto.
Poteva sentirsi una madre, una balia, un’ancora di salvezza, una sgualdrina – ma finché Cherry non avesse desiderato altro al di fuori di lui sarebbe andato bene.
Nulla cambiava: restavano due idioti con molte cose in comune e altrettante nozioni nascoste al fine di non turbare quella serenità illusoria. Rayflo beveva unità destinate alle trasfusioni come nel più squallido dei telefilm, Charlie beveva da Rayflo sino a lasciarlo esausto sul letto, faceva l’amore con il suo sangue, si ferivano nell’animo però restavano insieme come promesso.

«Cherry? Sono passati cinque giorni, non voglio che tu rischi troppo quando non è necessario – prenditela con calma, ragazzo: è pronto in tavola~»

— (Meno quattro)


Indubbiamente, la convivenza con Chris era sempre stata una prospettiva terribilmente romantica, quasi umana.
Una casa grande, due o tre affascinanti cameriere, un viaggio di lavoro di tanto in tanto, una vacanza o due all’anno in qualche capitale notturna, l’eternità da trascorrere insieme. Al progetto aveva anche aggiunto qualche animale domestico, del tipo una graziosa gatta bianca e un cane da guardia perfettamente addestrato.

Poi, Johnny si accorgeva che in tutto questo non aveva contato Rayfelle e Cheryl (Bellinaaa! La voglio in casa, la voglio a letto, la voglio...! Cheryl-chan ), mr. Asshole dal paese di Polizia, un inquietante e assai poco carino ragazzetto dai capelli rossi e tutt'una lista infinita di altre complicazioni.

Problemi, imprevisti, ombre che rendevano il tutto più interessante eppure meno godibile.
«Dov’è il mio viaggio di nozze?»

— (Meno tre)


La prima volta che si erano incontrati – quando Johnny ancora non era il Padrone e Chris non era neppure del tutto vivo, Ray non aveva reputato favorevole quella situazione.
Non era capace di soffrirne, però sentiva la discreta aria fredda della notte attraverso gli abiti e riconosceva che quel pulcino, sotto la massa di capelli sporchi e disordinati, doveva esser davvero irrecuperabile per muoversi indossando solo quella camicia e pantaloni strappati. Non avrebbe dovuto chiedersi come i suoi pasti avessero vissuto fino al loro ultimo giorno, perché altrimenti il senso di colpa gli avrebbe impedito di cibarsi per qualche giorno e questo avrebbe potuto rivelarsi un problema nel caso di un attacco.

Eppure quello non era che un bambino. Piccolo, piccolo e indifeso, affamato, magari anche malato.
Non lo avrebbe mangiato: lo avrebbe spaventato e fatto fuggire, sperando per lui in un epilogo migliore, ricoverato in un convento o finito sotto i denti di qualche lupo.

— (Meno due)


Se sbagli una volta è colpa tua, [«Padrone, non andare via!»]
se sbagli due volte la colpa è mia. [«Io... voglio rimanere col Padrone».]  

Rayflo non è certo di volersi allontanare per sempre da Charlie, anzi, preferirebbe non lasciarlo affatto: hanno superato anni prima il punto di non ritorno ed è davvero troppo buono (?) per permettere a Chris di ricorrere all’egoismo e costringerlo a non abbandonarlo ancora.
Rayflo non vuole lasciare Charlie, però è altrettanto sicuro di non voler essere lasciato da lui, e definitivamente. Prima di dare una pacca sulla spalla di quel bravo figliolo e sorridergli, «io non scomparirò», vuole esser certo che tutto sia al suo posto, che la rassicurante oscurità da cui Chris era tanto attratto esista ancora una volta e per sempre.

— (Meno uno)


«Hi. CHERRY?»

Ogni volta che Charles affonda i denti nel suo collo, il vampiro si convince ad abbandonare tutto ciò che può in qualche modo turbare il suo animo e guastare il sapore del suo sangue – lasciar perdere Barry è sempre positivo, il solo pensiero di quel viso e della voce di marzapane sicuramente lo riempirebbe di veleno tanto da stordire il figlio.
I ricordi lo sopraffanno e per un secondo il suo corpo pare irrigidirsi.

«Ahh, Padrone, per piacere...»
«O-ho, ti basta una settimana scarsa per dimenticare come si slacciano questi pantaloni? Ma per te, Cherry, faccio in un attimo».

— (Zero)

  
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