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Autore: maripotter    25/09/2005    11 recensioni
Non credevo che anche solo l’idea di sposarmi mi avrebbe privato della capacità di parlare. Sul serio. Me ne stavo lì, davanti a l’unico uomo che avessi mai amato e cercavo qualcosa da dire, ma tutte le opzioni possibili mi sembravano o troppo stupide o troppo insignificanti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Do you want marry me

Do you want marry me?

 

 

Non credevo che anche solo l’idea di  sposarmi mi avrebbe privato della capacità di parlare. Sul serio.

Me ne stavo lì, davanti a l’unico uomo che avessi mai amato e cercavo qualcosa da dire, ma tutte le opzioni possibili mi sembravano o troppo stupide o troppo insignificanti.

Lui era in piedi davanti a me, con gli occhi offuscati da piccole lacrime che il suo orgoglio non aveva mai permesso di far cadere, i capelli spettinati che sembravano più in ordine del solito e la sua mano destra, che tanto amavo prendere tra le mie, aperta e rivolta verso di me.

Nel suo palmo, c’era una scatolina rivestita in tessuto blu pervinca, come il colore del vestito che indossavo quel giorno, e dentro stava un piccolo gioiello che brillava leggermente alla luce delle candele che avvolgevano la stanza e ci scaldavano con la loro fiamma.

L’anello era sottile, perfetto per il mio dito indice, placcato in oro, ma con un cuore di argento. Sopra si trovava un piccolo diamante incastonato nell’anello che rifletteva dei colori accesi lungo la scatolina che lui mi tendeva.

Quando alzai lo sguardo verso di lui, con un misto di stupore, meraviglia e gioia infinita, avevo l’immagine del gioiello stampata nella mente. Perché?

Semplice. Perché ogni volta che trascinavo il mio lui in giro per negozi, mi fermavo sempre davanti alla gioielleria londinese “Gold treasure” a fissare quel gioiello, ai miei occhi perfetto, mentre lui sbuffava, ma anche lui guardava di sottecchi quel piccolo tesoro.

E ora, quell’anello era davanti a me, e lui, lui me l’aveva regalato, ad un mese dall’ultima visita alla gioielleria.

Lo guardai nuovamente e sembrò che la gioia brillasse ancora di più. O forse era l’effetto dei miei occhi pieni di lacrime?

Feci la cosa più sensata di tutte, nonostante avevo ancora i miei dubbi: mi mossi velocemente verso di lui e gli lanciai le braccia al collo, scoppiando a piangere di felicità e ripetergli quanto lo amavo.

Lui ricambiò la stretta, ma sapevo che c’era ancora qualcosa che lui doveva fare, lo sentivo. Sentivo la sua emozione, il suo cuore battere e le sue labbra fremere, perché era quello che sentivo anche io.

Restammo un attimo immobili, l’una tra le braccia dell’altro, le mie mani intrecciate dietro il suo collo, le sue lungo la mia schiena e mi accarezzavano, provocandomi lunghi brividi di piacere che mi scaldavano il cuore.

Si allontanò da me, guardandomi negli occhi, che erano ancora rossi e sorrise vedendo la mia gioia e il mio sorriso che credo sarà intramontabile, finchè lui sarà al mio fianco.

Si schiarì la voce e arrossì imbarazzato, prendendomi le mani e legandole alle sue. Sorrisi nuovamente.

L’ultima volta che lo avevo visto imbarazzato era quando, durante il ballo a Durmstrang, si era avvicinato a me, con un mazzo di peonie, che io adoro, e mi aveva chiesto di essere la sua dama. Potete immaginare la mia risposta!

Ci eravamo da poco messi insieme e ci sembrava ancora strano camminare mano nella mano e baciarci davanti ai nostri compagni.

Anche io mi vergognavo terribilmente. Vedere Ron sorridere e prenderci in giro con la sua solita aria da buffone, era insopportabile!

La nostra prima volta...non era per niente imbarazzato, era sicuro, deciso e fu la cosa più importante che mi aiuto a lasciarmi andare, secondo solo al mio amore per lui.

Eravamo a casa mia, i miei genitori erano via e lui si era presentato bagnato fradicio alla porta dell’entrata. Lo avevo fatto entrare e lo avevo obbligato a cambiarsi usando gli abiti di mio padre. Che buffo che era!

La camicia bianca e impeccabile e i pantaloni verde militare, gli davano un’aria piuttosto ambigua, un misto tra precisione e sfasamento.

Ci eravamo stesi sul mio divano in tessuto rosso, come quello della Sala comune di Grifondoro, dove tante volte avevamo litigato e ci eravamo riappacificati.

Lui era piuttosto rigido, mentre mi circondava i fianchi con il suo braccio ancora piuttosto umido, ma non ci feci caso. Forse era per il freddo...

Ma dopo una mezz’oretta, si era seduto sul divano e aveva preso a baciarmi ed è inutile dire che risposi subito a quel bacio pieno di passione.

Tutto quello fu migliore di tutte le altre effusioni che ci siamo scambiati.

Fu dolce, delicato ed estremamente romantico mentre entrava in me e mi provocava un dolore che fu affievolito dai suoi baci e dalle sue carezze.

Mi sussurrava parole che mi tranquillizzavano e non passava minuto in cui non mi dicesse o mi dimostrasse il suo amore verso di me.

Fu uno dei giorni più belli della mia vita e penso che sia anche il suo.

- Herm...-

mi riscossi dai miei pensieri e lo guardai, mentre pronunciava quelle parole, che mai scorderò e tanto amerò finché qualcuno deciderà di privarmi della vita.

-...mi vuoi sposare?-

Non posso spiegare la mia felicità, perché ancora non sono state create parole che potrebbero rendere giustizia per ciò che provavo in quel momento.

Lo abbracciai di nuovo, baciandolo su tutto il viso, coprendogli il volto di lucidalabbra alla ciliegia, quello che lui preferiva. Sembrava che l’unica cosa che sapessi dire fosse:- sì, sì, sì, sì!!!-

Non posso crederci ancora e sarebbe inutile dire...CHE SONO FELICE!!! Ti amo Harry.

 

 

Hermione aveva detto di sì!!!

Non sapete quanto ho sudato e mi sono maledetto per aver sprecato così tanto tempo per la lotta contro Voldemort e per i miei ripensamenti nascondendo e oscurando i miei sentimenti verso di lei!

Sapevo che, attraverso quell’anello, sarei riuscito a trovare il coraggio per chiedergli di essere mia moglie...e lei ha accettato!

Quando mi abbracciò e mi baciò ovunque, con la sua fragranza alla ciliegia sulle labbra che adoro mordicchiare, dicendomi solo di sì!

Quanto l’amo...e non riesco a pensare che molte volte avrei potuto perderla...avrei potuto perdere l’unica ragione che mi fa andare avanti, la mia dolce e piccola Hermione....

Voglio stare al suo fianco per sempre, voglio sentire il suo profumo delicato quando mi sveglierò nel nostro letto, voglio vederla mentre si affaccenda in cucina per creare qualcosa di speciale, per noi, voglio sentire un bambino dentro di lei, voglio poterlo abbracciare e vivere e assecondarlo giorno per giorno...

Voglio poter toccare le sue mani, anche quando saranno rugose per la vecchiaia, continuerò ad amarla...

Perché non è solo la bellezza che mi ha fatto innamorare di lei. E’ tutto il suo essere, tutto ciò che è.

I minimi particolari, le ciocche ribelli che le cadono perennemente davanti al viso, il naso all’insù e sempre immerso nella lettura di un libro infinito, gli occhi grandi e scuri che scintillano ogni volta che c’è qualcosa di cui è innamorata, quando mi guarda, le mani affusolate e i denti piccoli e bianchi...amo tutto di lei.

Il suo carattere a volte un po’ imbronciato, ma pieno di vita di sorrisi, felicità e coraggio...

Quando poi stringe le labbra, con quel visetto da volpe, astuta e elegante...mi fa impazzire!

Tutto il tempo passato con lei non faceva altro che accrescere il mio amore per lei, seppur inconsciamente.

Poi, nel sesto anno, il mio cuore è esploso. Una bomba di sentimenti e emozioni mi ha travolto e con fatica sono riuscito a domare tutto ciò che provavo.

Ma poi non riuscii più a sopportare il desiderio di averla vicina, non più come amica, ma come compagna per la vita. E mi dichiarai.

Nei suoi occhi vidi gioia, felicità, paura, amore…

E da quel giorno siamo una coppia. Una coppia con tutti i consueti tormenti del fidanzamento, con la stampa ficcanaso, le litigate…ma anche le riappacificazioni, i baci, le carezze, le chiacchierate spensierate in riva al lago…

Insomma, credendo, da ragazzino, che il mio amore sarebbe rimasto sempre così forte, non avrei mai pensato che, crescendo, sarebbe diventato ancora più potente!

Ora eccomi qua, davanti a lei, le mani sudate, la gola secca e il cuore che faceva capitomboli e batteva all’impazzata, come se volesse scappare dal mio petto.

Lei, bellissima.  Il maglione a collo alto, la gonna nera impeccabile, i capelli ordinati in splendidi boccoli  e le piccole mani strette dietro la schiena.

Gli occhi scuri, brillanti e intelligenti come lei. E’ proprio vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima.

Ma sono comunque stupito che lei non si sia accorta, attraverso i miei occhi, quanto la amavo e quanto avevo bisogno di lei.

Che sciocco che sono! Ma in fin dei conti, non posso assolutamente lamentarmi. Lei, è qui, con me e per me, e da come si muove allegra, penso proprio che sarà così per sempre.

La mia vera magia, il mio vero miracolo, la mia vera arma, è l’amore. L’amore che provo per lei. Hermione Jane Granger.

 

 

Finita anche questa! E’ cortina lo so, spero che comunque recinsiate: una domanda a tutti voi.

“Preferite che continui questa one-shot, inserendo il matrimonio dei nostri due ciccini (^^)?

Per me sarebbe carino, ma chiedo a voi, dato che ho preferito non inserirla qui, perché preferivo concentrarmi solamente sui loro sentimenti!

RECENSITE NUMEROSI, please!

_Maripotter_

 

  
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