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Autore: Secret    26/07/2010    3 recensioni
La morte è un puntino alle tue spalle. è pronta ad assalirti e a distruggerti in un attimo. perchè poi alla fine di noi essere umani resta questo. un corpo vuoto senz'anima. nulla resta... forse, forse solo ciò che si prova. Perchè anche s equalcosa o qualcuno andrà mia, nei nostri cuori resterà per sempre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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il canto dell'

Il canto dell’Angelo

Il fumo oscurava la vista e contemporaneamente anche la testa. Inebriava i sensi e li intorpidiva. Rendeva leggero ogni pensiero tortuoso. Regalava sospiro per il suo animo tormentato.

Durava poco, il tempo di un tiro e di nuovo la sua voce si scagliava some un fulmine nella mente vuota.

“ è questo ciò che vuoi… Prendilo!”

Stupida Granger!

Lo credeva così superficiale. Lo credeva così meschino. Lo credeva per ciò che la sua maschera mostrava… Un ignobile sfruttatore  assatanato di sesso e di belle donne. Era quello che si vedeva, che tutti vedevano.  E lei vedeva questo in lui? Non era il solo superficiale. Lei è uguale agli altri.

I sentimenti  sono la debolezza dell’uomo. Questo diceva suo padre. Era vero. Ecco cosa succede a fidarsi degli altri e cadere nella trappola  che i sentimentalismi  ti preparano.  Che idiota che era stato…credeva che fosse diversa, la credeva migliore, la credeva… chi lo sa che cosa credeva.

Questa convinzione l’aveva portato a baciarla 3 anni fa.  Come dimenticare….

Partita di Quidditch Serpeverde contro Grifondoro. Potter cercando di afferrare il boccino d’oro cadde dalla scopa, rotolò a terra e lui, Draco Malfoy,  conquistò la vittoria. I grifondoro delusi, quasi tutti preoccupati per quel coglione di Poter, soprattutto lei. Le si era avvicinato, l’aveva presa per il volto, le aveva detto che lui  era il migliore, che era un vincente e poi l’aveva baciata a lungo sotto gli occhi dei Grifondoro stupiti e sconcertati, sotto lo sguardo dolorante di un Potter  ferito nell’animo e non solo nel corpo.  Ricordava che non avrebbe più voluto smettere di baciarla. Quelle labbra così perfette, le altre non erano nulla rispetto a lei. Lei era il meglio. L’alchimia che si era creata era forte, all’inizio lei era dubitante, ma si lasciò andare. Si lasciò baciare, rimase colpito dalla forza di quella ragazzina.  L’avrebbe baciata per ore, avrebbe creato un nuovo Guinness World Record insieme a lei, ma l’aveva dovuta lasciare, staccarsi dalle sue labbra. Il suo sguardo era sorpreso ma al tempo stesso felice. Avrebbe voluto tornare indietro in quegli anni, dove il peso di essere un Malfoy non fosse stato così grande. Il ricordo fuggì via la voce della Parkinson lo portò al presente. Non era più una ragazzino di 14 anni.

-Draco… che hai? Sei così assente oggi.-

Si trovava nella sua stanza, lui adagiato sul letto con Lara Blanchwood alle spalle e la testa poggiata sulle sue tette. Pansy Parkinson, sua futura moglie, che gli baciava il collo e Daphne Greengrass al suo fianco con la testa poggiata sul suo ventre scolpito.

- non ci guardi nemmeno…-

La bionda lo guardava con l’aria di un cucciolo abbandonato

-perché fai così? Siamo le tue piccole…-

Le sue piccole? Che idiozia… loro non erano le sue piccole.

- pensi ancora a lei… a quella feccia… noi siamo il meglio per te. -

La rossa percorre lentamente con la mano il suo petto

- lei è una nullità. Lei pensa solo  se stessa. Perché accontentarti di lei se puoi avere noi? Se puoi avere… questo?-

Con movimenti lenti la Parkinson  fece gesti allusivi al suo corpo, così tonico, così perfetto, così invidiato.

- lei è solo una mantide religiosa  che ti allontana dal mondo e da noi, per poi mangiarti…-

La mora lentamente si spogliava…

- noi ti amiamo, noi siamo le tue bambine cattive… noi ti daremo tutto ciò che vuoi… chiedi e te lo daremo…-

La Greengrass si mise su di lui, a cavalcioni, mentre le dita eliminavano l’impiccio della lampo dei jeans del bel biondo, ma fu bloccata, con un gesto repentino, dalla mano affusolata del biondo

- ah, si? Tutto ciò che voglio?-

Si mise a sedere e guardò dritto negli occhi di Daphne Greengrass ghignando.

- Datemi la granger…-

La bionda su sorpresa e stupita, ma per il suo Draco questo ed altro. Iniziò a mormorare frasi in un lingua antica oscura. Altro che pozione polisucco, quest’ incantesimo è più facile e veloce. I capelli lisci e dorati di  Daphne si scurirono e s’ arricciarono. Il seno più piccolo, i fianchi più larghi, la vita un po’ più stretta, gli occhi d’aquila in due occhi da cerbiatta e le labbra più carnose.

Eccola li… ora Daphne Greengrass era sparita… Ora c’era Hermione Granger.

- perdona ciò che ti ho fatto, Draco-

Si avvicinò al viso e posò sul collo diafano del ragazzo un leggero bacio.

Lui la scostò malamente, lasciandola stupida sulla  sponda  del letto.

- non chiamarmi così… lei non lo farebbe mai.-

La Parkinson si avvicinò

- tienimi solo per te. Voglio essere la tua piccola…-

Anch’ella si mise su di lui,  cercando di far aderire il proprio corpo al suo.

- lei non si abbasserebbe  a questo livello. Spostati Pansy non respiro..-

La Blanchwood gli alzò il capo e lo baciò lascivamente.

- non toccatemi, non baciatemi. Voglio solo fumarmi questa roba e basta!-

Le ragazze si scostarono, gli si misero davanti e lo guardavano ferite.

- non farci questo, Draco…-

La loro voce nella testa urlava, quella droga gli ustionava il cervello.  I loro volti si trasformavano in lei.  la confusione si tramutava in lui. 

 - BASTA!-

Quella voce fermò tutto.

Eccola!

La sua ancora di salvezza.

- cosa stai facendo, Malfoy? sfoghi la tua frustrazione sessuale su di loro e sulla copia di me? -

- che cazzo ci fai qui, Granger? Chi ti ha fatto entrare? Non sei la benvenuta qui tra le serpi-

Pansy Parkinson si alzò per fronteggiare la Grifona.

- è stato lui-

Dalla porta usci il finto volto ingenuo e sorridente di Blaise Zabini che faceva piano segno di “ciao Ciao” con la mano.

- BLAISE! Perché hai fatto entrare lei- lo schifo e le sue parole erano la stessa cosa- nella nostra casa?-

Blaise si avvicinò alla Parkinson, le prese il volto tra le mani e incatenò il suo sguardo migliore da cucciolo bastonato agli occhi azzurri di lei.

- non essere gelosa… lo sai che ho occhi solo per te…-

 La Parkinson scostò malamente la mano. Indossò la sua vestaglia e lasciò la stanza seguita a ruota dalle altre due.

Draco ancora sdraiato su letto, guardò il suo migliore amico

- Perché l’hai fatta entrare ?-

-Perché?  Perché? Ero stanco di vederti ridotto in questo stato-

- Vaffanculo Blaise…-

- si. Si … anch’io ti voglio bene-

La porta si chiuse… Restarono solo lei e lui.

- sei un idiota malfoy… ti distruggerà questo!-

Prese lo spinello da bocca e  lo spense  a terra.

- mi dispiace Granger… è colpa tua se mi sto distruggendo la salute.-

Era dura, fredda, distaccata. Il tipo di voce che strugge il cuore. La voce della verità.

Dell’acqua colpì in pieno viso il ragazzo.

- Che cazzo fai Granger? Non osare mai più hai capito?-

 Si alzò minacciosamente come il tono della sua voce. Le prese il polso e la sbatté contro il muro.

- qui nessuno ti protegge sai?  Posso farti mia anche subito… tanto è solo il tuo corpo che voglio o mi sbaglio?-

Il suo ghigno diabolico… 

- fottiti!-

- ci sei tu qui. È un invito, sai? –

Abbassò lo sguardo su di lei. Tutti i muscoli tesi…

-  Fallo! Su granger. Lo so che lo vuoi. Da quando sei entrata i tuoi pugni sono serrati… vuoi darmelo. Picchiami!-

 La mezzosangue la guardò negli occhi. La rabbia ribolliva dentro.

- sei.. un … IDIOTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-

Un calcio diritto ai gioielli di famiglia. Malfoy si piegò in due dal dolore…

- cazzo Granger!credevo  uno schiaffo o al massimo un pugno. Cavoli! Ma non un calcio ai testicoli!-

 Dagli occhi della mezzosangue fuoriuscirono delle piccole lacrime…

- ti odio, Malfoy! Ti odio! –

Il volto del bel principe si tramutò in dolore, non per il calcio, ma bensì per le parole della mezzosangue… Della sua mezzosangue.  Si girò di spalle per non permetterle di vedere quel dolore

“non odiarmi Granger… tutto il mondo lo fa. Almeno tu non odiarmi…”

La muta frase rimastagli in gola. Non pronunciata. Rimasta li… In un tacito accordo con il proprio cuore.

- mi odi? Bene allora vattene! È li la porta. Nessuno ti costringe  a stare qui. Tu hai voluto stare con me e quindi arrangiati!-

La Granger l’abbracciò da dietro e appoggiò la sua faccia sulla schiena.

-vorrei riuscire ad odiarti, ma non ci riesco…

Ti amo, Draco.-

Che armonia perfetta. Il suo nome non aveva mai avuto tanta dolcezza, mai nessuna l’aveva pronunciato così... Era una sinfonia dolce, era il canto dell’Angelo sceso solo per lui.  Per calmare la tempesta dentro se, per riportare la quiete, per riportare l’amore, per far germogliare una terra sterile da troppo tempo. 

Perché  quelle semplici parole gli avevano scaldato il cuore ghiacciato…

 

 

 

P.S.: è orribile lo so… non riuscivo a scrivere nulla, l’ispirazione è morta in un antro oscuro della mia casa stregata   e il caldo non aiuta molto se hai un buco come camera e il computer fisso. Se poi includete anche il fatto che c’era puntualmente mia sorella alle spalle che rompeva perché le serviva una mano con la sua di storia e che non sopporta la musica, cosa che mi aiuta molto, stiamo a posto!  Non mi stupirei se arrivassero commenti super negativi, ma i prossimi saranno  migliori perché ho già in mente ciò che accadrà. Qui mi è  stata molto d’aiuto, di nuovo, “Alejandro” di Lady Gaga. Non so, ha qualcosa che mi stuzzica. All’inizio avevo intenzione di far rappresentare a quelle tre, cioè la Parkinson, la Greengrass e la Blanchwood , tre peccati capitali come  nel video di Gaga. Avevo pensato all’avarizia per la Parkinson, la lussuria alla Greengrass e alla Blanchwood  la superbia. Ma per mancanza di ispirazione non sono uscite fuori frasi che potessero essere collegate a questi tre peccati. Ho cercato di farlo, ma credo che mi sia riuscito solo per la Greengrass.

 Missione fallita….

 Come avete notato Lara Blanchwood me la sono inventata.  Non mi veniva un nome di un'altra serpeverde. C’era Milly Bulstrot (non so nemmeno come si scrive) ma è bruttissima quindi…  

Le vostre risposte mi sono piaciute molto e avevo preso in considerazione alcune proposte ma mi sono messa nei panni di Draco Malfoy e lui si sentiva ferito da lei, perché la ama troppo e quella frase l’aveva quasi distrutto, quindi  il miglior metodo per lui per dimenticare era sicuramente  il sesso, la droga  e l’alcool. Quindi…

Vi ringrazio tantissimo per aver commentato…

Un commento però mi ha incuriosito

Hollina: cosa ti ricordano i discorsi di Draco? Sono curiosa *.* Grazie di averla letto e spero che continuerai a seguirmi.

Ora vi lascio. Mi sa mi sa che la nota dell’autrice ora è più lunga della storia. XDXDXD

Un bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita.

Secret

 

 

   
 
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