Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |       
Autore: keiko86    26/07/2010    2 recensioni
A tutti dovrebbe essere consentito di scegliere come vivere la propria vita in modo autonomo.... Almeno, questo è ciò che pensava Aeris facendolo tornare.... Ma tutti gli altri saranno d'accordo con lei?
Genere: Avventura, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Sephiroth, Tifa Lockheart, Vincent Valentine
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 01.
Happiness is a Warm Gun...

 Tifa stava lavando i piatti.

Al piano di sopra si sentiva il vociare allegro di Marlene e Denzel, impegnati forse in qualche gioco, mentre lo scrosciare d'acqua, proveniente dal bagno, indicava che Cloud con tutta probabilità stava facendo la doccia.

La ragazza sospirò, da quando 6 mesi prima tutti loro si erano riuniti ed avevano sconfitto i tre cloni di Sephiroth, e fortunatamente anche la piaga del Geostigma era sparita, in tutto il paese si respirava una tranquilla aria di pace.

Dopo aver festeggiato tutti insieme la vittoria e la fine di tutto quel periodo di caos, i membri dell'Avalance si erano separati, tornando nuovamente alle proprie attività quotidiane.

Ogni tanto qualcuno si faceva sentire per telefono, sapeva ad esempio che Vincent era partito per un nuovo viaggio errante, ma raramente erano tornati per qualche visita.

Lei e Cloud erano rimasti ad Edge, con i bambini, Tifa aveva continuato a gestire il suo Bar mentre il ragazzo era tornato ad occuparsi del suo servizio di fattorino, e anche se continuava a volte a sparire per giorni interi era molto più presente di prima, e ciò la rendeva felice.

Asciugando l'ultimo piatto sorrise al pensiero, in fondo ormai la loro era quasi una vera famiglia....

---------------------------

Sephiroth continuava ad avanzare lentamente, arrancando e sprofondando sempre di più nella neve, i capelli che a causa del vento gelido continuavano a volargli davanti agli occhi accecandolo.

Tremava vistosamente e le sue labbra, così come le unghie (prive della protezione dei guanti), stavano velocemente acquisendo una preoccupante sfumatura bluastra.

Dentro di sè, intanto, stava provando una sempre più crescente confusione, non capiva perchè mai fosse riuscito a ritornare per l'ennesima volta in vita, nè chi fosse stato, ricordava solo una luce accecante bianca e delle voci confuse, ma vagamente familiari..... Poi si era risvegliato in quel luogo ghiacciato, con addosso solo gli abiti che aveva al momento della sua vera morte, quando Strife lo aveva sconfitto proprio dentro a quel cratere.

L'unica certezza era che per la prima volta da anni non c'era alcuna voce che gli sussurrava continuamente ed ossessivamente nella testa, annebbiandogli i pensieri... Jenova era andata.

Perso nei suoi pensieri non prestò troppa attenzione a dove andasse a camminare, finchè non mise un piede in fallo e perse rovinosamente l'equilibrio, facendo un volo di parecchi metri rotolando sulla neve, finchè non si fermò scontrandosi con un masso sporgente, e rimanendo lì immobile, esausto e senza fiato, con la schiena poggiata alla roccia gelida.

Ansimando chiuse un attimo gli occhi cercando di riprendere fiato, non accorgendosi così del rapido avvicinamento di una figura ammantata di rosso (i cui passi erano attutiti dal fischiare del vento), almeno finchè non udì il familiare suono di una pistola alla quale veniva tolta la sicura.

Immediatamente aprì di scatto gli occhi verdi, trovandosi la canna della grossa arma puntata a poca distanza dal viso.

Seguendo con lo sguardo il braccio teso che reggeva la pistola, arrivò a fissare il viso dell'uomo che aveva di fronte a sè, e riconoscendolo gli scappò un sospiro:

- Valentine.....

------------------------------

Quando il lungo viaggio di Vincent lo aveva portato a varcare i confini della zona del Cratere Nord, il pistolero tutto poteva immaginarsi tranne lo scorgere un Sephiroth semi-nudo ruzzolare lungo il pendio di una delle alture, schiantandosi contro una roccia.

Senza stare poi così tanto a pensare al come o al perchè, Valentine aveva estratto la sua fidata Cerberus ed era scattato rapido in quella direzione, deciso più che mai a piantare un bel proiettile in fronte allo spadaccino dai capelli argentei, il quale stranamente non si era ancora accorto di lui, il che aveva dell'incredibile.

Solo quando aveva fatto scattare la sua arma Sephiroth aveva alzato lo sguardo e lo aveva riconosciuto, ed ora era ormai qualche minuto che lo fissava, immobile e silenzioso e con lo sguardo torvo, simile ad un predatore in trappola.

Ad un tratto, però, Sephiroth aveva alzato un braccio forse con l'intenzione di evocare la sua Masamune..... Vincent però non gliene diede il tempo, socchiudendo gli occhi gli poggiò rapidamente la canna della pistola alla fronte, esclamando con tono minaccioso: - Non una mossa, Sephiroth, se non vuoi ritrovarti un foro di aereazione in testa!

Lo spadaccino allora aveva fatto ricadere il braccio, e lo aveva fissato con un mezzo sorrisetto di scherno: - Perchè, se non mi muovo che fai? Non vuoi spararmi forse? Dalla tua espressione non direi proprio...

Vincent non rispose alla provocazione, ma limitandosi a fissarlo ancora più cupamente, gli chiese: - Come hai fatto a tornare in vita? E che ci fai quì?

Sephiroth abbassò lo sguardo, e scosse la testa: - Non so perchè sono tornato in vita, non ricordo altro che una luce accecante e delle voci confuse.... Invece il motivo per cui sono quì è semplicemente perchè il mio corpo si trovava dentro al Cratere Nord, esattamente dove Cloud mi aveva ucciso....

- Ma che vai dicendo?! Sei mesi fa circa sei tornato, sei apparso a Midgar, ed è lì che Cloud ti ha sconfitto per la seconda volta!

- No, quello non ero realmente io, ma mi ero semplicemente impossessato del corpo di Kadaj.... Il mio vero corpo è sempre rimasto quì....

Vincent lo scrutò con diffidenza. Certo, tutta quella storia sconclusionata della luce, e delle voci era molto improbabile, però Sephiroth non sembrava stesse mentendo, e ancora non si era dimostrato apertamente ostile.... Per qualche momento rimase immobile con la pistola puntata, indeciso se ucciderlo così, al momento, o decidere il da farsi con i suoi compagni.

Alla fine prese la sua decisione, e rivolgendosi di nuovo allo spadaccino lo apostrofò duramente: - In piedi, Sephiroth. Non so ancora se questa storia è vera o no, ma non posso permetterti di andartene così a zonzo liberamente... Verrai con me!

Sephiroth per tutta risposta lo fissò con scherno: - E allora perchè non mi uccidi subito? Mi hai preso per un trofeo?

- Mpfh. Non sono affari tuoi. In piedi, ora!

- Non posso... - Fu tutto ciò che rispose Sephiroth, che aveva di nuovo abbassato lo sguardo.

Vincent era sul punto di insultarlo pesantemente e magari di usare la forza, ma poi osservandolo meglio capì perchè l'uomo non potesse alzarsi.

Sephiroth infatti era ancora seduto a terra con la neve che andava a coprirgli gran parte delle gambe e tremava vistosamente, inoltre era di un pallore allarmante, mentre labbra e unghie erano di un netto blu, e gli occhi erano molto lucidi.

Si rese conto che l'ex generale stava avendo un principio di assideramento, cosa anche abbastanza normale visto che era completamente a torso nudo, e a giudicare da quegli occhi così lucidi forse aveva anche la febbre. Sfido che non potesse muoversi.

Con un ringhio di frustrazione lo afferrò malamente per un braccio facendolo alzare a forza, e visto che Sephiroth non aveva opposto praticamente alcuna resistenza, riuscì a legargli i polsi dietro la schiena.

-------------------------------------

Sephiroth provò a spostare un poco le braccia legate, con scarsi risultati, quindi si voltò di nuovo verso Vincent con un ennesimo sorrisetto: - A quanto pare mi hai scambiato davvero per un trofeo....

- Risparmia il fiato, Sephiroth! Dobbiamo arrivare ad Icicle Village, ed abbiamo molto da camminare! - Fu la risposta seccata che ricevette.

Valentine lo spinse un po' alle spalle, costringendolo a camminare davanti a sè, per poterlo meglio tenere d'occhio. Sephiroth scosse la testa, sospirando un po' divertito, dopotutto il pistolero stava prendendo tutte quelle precauzioni nonostante lui fosse visibilmente indebolito dal freddo.... Quindi iniziò a camminare lungo la discesa, con Vincent che lo seguiva a pochissima distanza.

Non riuscì a fare dieci passi che stramazzò lungo disteso con la faccia nella neve, e fu tutto nero.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: keiko86