Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: eleanor89    27/07/2010    12 recensioni
Questa storia racconta dei Malandrini e di tutte le persone venute a contatto con loro a Hogwarts e negli anni successivi; tanti pezzi di vita che possono avere un significato importante nelle loro esistenze o essere episodi di normale quotidianità.
Avanti e indietro nel tempo, momenti di gioia e di dolore: ecco a voi una lunatica e pessimista Lily Evans, Un Frank Longbottom calmo e che non si lascia influenzare dai suoi pazzi amici, una Alice sportiva e dura, una Mary McDonald civettuola e allegra, e naturalmente Severus Snape, Regulus Black, i Lovegood, tutto l'Ordine della Fenice, compresi i magnifici Prewett, la spaventosa Dorcas, e tanti altri ancora.
Ultimo capitolo: Come Alice soprannominò James "Capitano": "James individua Alice da sola il giorno dopo Natale e pensa che avrebbe preferito non aver stampato sulla fronte il segno di una delle pantofole pelose di Remus, che Sirius gli ha lanciato quando ha ripreso a cantare. Le pantofole sono state trasfigurate da lui – ed è abbastanza sicuro che Remus le preferisca così – ed è ingiusto che siano state usate per tentare di stroncare la sua futura carriera."
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie '70's students.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mary's Sunday [aprile 7° anno]



Sirius si premette le dita contro le tempie, facendole ruotare in senso orario e cercando di dare un minimo di sollievo alla sua povera testa sofferente. Meno di ventiquattr'ore prima aveva rischiato di perdere le persone che aveva più care al mondo per opera dei Mangiamorte che avevano attaccato Hogsmeade.
Aveva capito che anche se non si fidava del tutto di Remus lo amava quanto amava tutti gli altri Malandrini, che adorava il viso paffuto e sorridente di Alice, la bontà e la discrezione di Frank, la voglia di aiutare di Peter, i sermoni di Remus quando si impegnava nel farli riflettere su qualcosa e naturalmente aveva confermato che James era suo fratello e una parte di lui, che senza di lui sarebbe stato diviso a metà e niente avrebbe più avuto senso. Aveva anche scoperto che la Evans, anzi, Lily, era davvero una brava persona e non lo giudicava male come aveva sempre pensato. Poteva diventare una buona amica.
E naturalmente anche che Mary era terribilmente brava a sparire dalla circolazione.
Aveva visto qualcuno morire, non sapeva se qualcuno a cui era legata o meno, glielo aveva riferito Goldestein che come lui aveva assistito all'appello in Sala Grande per controllare quanti fossero già rientrati da Hogsmeade, ma Sirius era così preoccupato per James da essere schizzato via e non aver badato a dove fosse andata a nascondersi, e ora non aveva idea di dove fosse. Gli era stato affidato il compito di cercarla dagli altri, che sapevano quanto il loro rapporto fosse particolare e che era anche l'unico tra quelli in piedi con cui si sarebbe sfogata, ma purtroppo stava venendo meno alla sua promessa di pensare a lei. La Mappa del Malandrino non l'aveva individuata, quindi era fuori dal castello. Bel problema, dato che in teoria tutte le uscite erano controllate, e lui sapeva bene quanto fossero sicuri quei controlli dato che non era neanche riuscito a fuggire da castello per andare a dare una mano agli amici.
Mary doveva aver preso un passaggio segreto, chissà quale, ed era svanita nel nulla.
Lily lo avrebbe fatto a pezzi e tanti saluti alla nascita della loro amicizia.
L'ultima volta che aveva controllato la mappa era stato un'ora prima, quindi si era deciso a darle un'altra sbirciatina.
Ora strabuzzò gli occhi nel trovarla nei dormitori, in camera sua.
Avendo già appurato che in forma di cane le scale lo avrebbero lasciato passare senza problemi, vi si precipitò prima che lei sparisse ancora. Sicuro di non essere visto si tramutò in Padfoot e sgusciò nei corridoi del dormitorio femminile, tornando poi a essere Sirius e spalancando la porta.
Mary sobbalzò e lasciò cadere un maglione a terra, spalancando gli occhi.
«Sirius?»
«Che stai facendo?» domandò il ragazzo, notando il baule aperto e i vestiti arrotolati sul letto accanto, «Te ne stai andando?»
«Sì.» rispose lei, raccogliendo il maglione e gettandolo nel baule senza troppi riguardi, «Ho scritto una lettera di saluti e spiegazioni per te e tutti gli altri. Se non ti spiace sono in ritardo, quindi...»
Sirius rovesciò il baule. Mary alzò gli occhi al cielo, aspettandoselo.
«Lo so che hai paura, posso immaginarlo.» cominciò Sirius, facendola voltare dopo averla afferrata. Ebbe uno sgradevole tuffo al cuore notando che aveva pianto e che era pallidissima. «Però Hogwarts è sicura, è l'unico posto davvero sicuro a questo mondo, probabilmente.»
«Io sapevo già che avrebbero attaccato.» disse lei.
Sirius si bloccò, poi strinse la presa sul suo polso.
«Non sapevo di preciso il giorno... beh, in realtà non sapevo neppure che avrebbero attaccato. Sapevo però che i Mangiamorte, o almeno uno di loro, sarebbero stati qui in giro.» continuò, neanche lo spettro del solito sorriso nervoso in volto.
Lui la lasciò andare.
«Questo non è sapere dell'attacco, non è sapere niente.» obbiettò perplesso.
«Mia madre mi ha detto che sarebbe venuta a prendermi e io non ho pensato al fatto che intendesse farlo durante un attacco, questo però non mi giustifica.» disse Mary, tornando ai propri bagagli, «Non posso restare. Non voglio restare.»
Sirius si costrinse a riprendersi, non era quello il momento di incantarsi, o lei se ne sarebbe andata davvero.
«Aspetta, spiegami. Quando hai parlato con tua madre?»
Mary sbuffò, chinandosi a rovistare nel baule. Ne tirò fuori dei fogli accartocciati e glieli lanciò. Alcuni gli rimbalzarono sul petto e caddero, riuscì ad agguantarne uno e si chinò a prendere gli altri.
Lei andò al proprio cassetto e ne estrasse un altro.
«Questo è l'ultimo, mi è arrivato a febbraio. Dopo il tuo litigio con Remus, quando ci siamo incontrati vicino alla guferia.» aggiunse, porgendoglielo.
Sirius lesse: «Ho aspettato fin troppo, questa è la tua ultima possibilità. Hai meno di un mese di tempo, poi verrai via con me con le buone, oppure morirai, e con te i tuoi amici. Non tollererò altra vergogna. L'Oscuro Signore è il futuro, e ormai è tempo di scegliere se vuoi farne parte o meno. Pensaci bene in queste settimane, perché è una scelta soltanto tua: vivere per il nostro padrone o morire come un insetto. Una parola di questo con qualcuno e io stessa eliminerò con gioia la feccia babbana e i traditori del loro sangue che ti porti appresso.» alzò lo sguardo e si sentì irragionevolmente liberato di un peso. Forse perché dimostrava che Mary non era dalla parte dei Mangiamorte e aveva scelto di restare anche a costo della vita, forse perché questo la scagionava dato che non avrebbe potuto immaginare davvero l'attacco a Hogsmeade che aveva quasi ucciso James e gli altri, ma si sentì meglio.
Rise nervosamente e lei lo guardò. «Mary, non hai parlato per proteggere noi! E loro sarebbero stati attaccati a prescindere, James e Lily hanno combattuto contro Voldemort, e così gli altri, tu non hai nessuna colpa! Non avresti potuto fare nulla!» le disse sollevato, «Hai persino scelto noi a rischio della tua vita, sei qui, no?»
Mary chiuse gli occhi, respirando profondamente. «Ho scelto a rischio della vostra vita. Se fossi partita sin dall'inizio voi non sareste stati possibili obbiettivi. Una ragazza mi è morta davanti, l'ha uccisa mia madre, sai cosa significa?»
Sirius tremò, impallidendo. «Tua madre?»
«Sì, l'ha uccisa lei. Si chiamava Mary Stone, era una Gryffindor del quarto anno. Figlia di babbani, aveva deciso di continuare a studiare e mi aveva chiesto una mano in Trasfigurazione, dato che Lily stava già aiutando Angelina Johnson in Incantesimi e non vi conosceva abbastanza da chiedere a te o James. Ho sentito che è morta anche Johnson, è vero?»
«Angelina... sì.» mormorò Sirius.
«Beh, Mary era al posto sbagliato. Mia madre non ha tollerato che le puntassi la bacchetta contro e ha cominciato a scagliare Avada Kedavra all'impazzata. Non so se per mancanza di coraggio o se per crudeltà non ha puntato subito me... e Mary ovviamente era lì. E non è molto diverso dall'averla colpita io, dato che è colpa mia.»
«Non è vero...» sussurrò lui, «Non è vero!» esclamò, facendola sobbalzare di nuovo, «Non è così! Perché dovete tutti darvi colpe che non avete? Lily con Angelina, tu con Mary, ora James sta cominciando a dire che se non fosse così riconoscibile come “Potter” Lily non verrebbe subito individuata, perché tutti sanno che è una figlia di babbani la ragazza con cui esce! Siete stupidi, è il suo gioco questo! Il bastardo vuole che ci dividiamo, che ci sentiamo in colpa e stiamo soli, per ucciderci più facilmente!»
Mary rise, una risata che sapeva di pianto, «Tu non volevi andare a casa di James per paura di metterlo nei guai coi tuoi, mi pare.»
«Sì, beh, però poi ci sono andato.» borbottò lui, «E non cambiare discorso! Tu non te ne puoi andare! Noi dobbiamo restare uniti e lottare assieme! Diventeremo Auror!» esclamò, sentendosi infantile. Quando era James a dirlo suonava molto meglio.
«Io ne ho abbastanza di combattimenti per tutto il resto della mia vita e faccio schifo in Pozioni, in Difesa non sono un granché e anche se sono brava in Incantesimi faccio pena nei duelli quasi quanto Peter.» disse lei, tirando fuori la voce acuta che aveva sempre quando parlava senza voler essere presa troppo sul serio.
«Veramente non te la cavi così male nei duelli e a Pozioni sei comunque più brava di Remus. Per Difesa ti aiuterò io, sono più bravo di quanto immagini. Ma non importa se non vuoi fare l'Auror, basta che resti!» insistette, speranzoso.
Mary accennò un sorrisetto: «È molto carino da parte tua, ma ho già parlato col preside e lui mi ha detto di andarmene.»
Sirius cadde dalle nuvole.
«LUI CHE COSA?»
«Sirius, calmati.»
«No!»
Sirius corse via, dimenticandosi anche delle scale incantate e finendo col rotolare giù mentre partiva la solita sirena che tutti ormai ignoravano, almeno da quando James aveva cominciato a tentare di raggiungere Lily e aveva preso a suonare quasi ininterrottamente per giorni.
Inizialmente zoppicò e poi fregandosene del dolore riprese a correre, rischiando di investire una coppia di Ravenclaw che cacciò uno strillo disumano, evidentemente tutti erano ancora tesi all'estremo per via dell'attacco, e terminò il suo viaggio verso la presidenza contro un muro, nel tentativo di scartare la McGonagall.
«Black!» chiamò incredula, «Cosa staresti facendo
«Devo parlare col preside! Lui non può... non...» farneticò il ragazzo, afferrato per la collottola come un animale. «Professoressa, lui non può espellere Mary!»
«Di che stai parlando? E modera la voce, Black.» lo ammonì la donna, sorpresa.
«Mary MacDonald! Le ha detto che può lasciare la scuola!»
«Questo è impossibile, Black.» lo contraddisse lei, «Il preside non ha parlato con nessuno studente, esclusi quelli presenti durante l'attacco di Tu-Sai-Chi. È troppo impegnato per poter ricevere altri-»
«Ma lei ha detto... ha detto...» Sirius sbiancò. «Quella piccola...» cominciò, indignato, ripartendo nella corsa.
«Black! Non si corre nei corridoi!»
La ignorò, svoltando l'angolo e tirando fuori la mappa. Mary era diretta al passaggio che portava a Mielandia; era una fortuna che la Evans si fosse tenuta per sé la storia della Mappa del Malandrino, perchè di sicuro Mary non si aspettava di poter essere rintracciata così facilmente.
E infatti lasciò cadere il baule, imprecando, quando si ritrovò Sirius che le correva incontro.
«Figlia di un troll!» inveì il ragazzo, buttandosi sul baule perché non potesse trascinarlo via. «Mi hai preso in giro!»
«Che rompibolidi che sei, Sirius. Non mi piacciono gli addii.» si giustificò lei, sbuffando. «Se Filch mi trova in giro col baule ti giuro che me la paghi.»
«Gli addii? E no, ora basta. Basta! Se te ne vai me ne vado anche io.» la minacciò.
«Okay, andiamo.» acconsentì lei, sorridendo maligna.
«Oh, tu pensi che non abbia il coraggio di andarmene? Benissimo.» Sirius frugò le tasche della veste e lei guardò incuriosita. Ne tirò fuori uno specchietto.
«E cosa vuoi fare con quello, farmi specchiare a morte?»
«Aspetta. James!» chiamò, «James! Prongs! JAMES!»
«Sei impazzito?» sbottò lei.
«Zitta. JAMES!»
«E che cavolo, UN ATTIMO HO DETTO!» urlò la voce di James dallo specchio. Mary spalancò la bocca, incredula.
«Come se potessi sentirti quando non ce l'hai davanti... ma dove lo tenevi nascosto?» domandò Sirius.
«Magari nella divisa, che è piegata accanto al letto. Ringrazia che Lily l'ha spostata poco fa o non ti avrei sentito.»
Giunse la voce di Alice in quel momento: «Stai parlando con la tua mano, James?»
«No, è uno specchio.»
«Certo, questo spiega tutto.»
Sirius sbuffò, «James, cazzo, fa attenzione! Mary sta lasciando il castello!»
«Sirius!» protestò la ragazza
«Mary sta lasciando il castello?» ripeté James incredulo.
«Che diavolo significa? Aho!» gridò Lily.
«No, stai ferma, mi avvicino io!» la bloccò il ragazzo e Sirius lo vide muoversi, poi si ritrovò a guardare il pavimento dell'infermeria. Un attimo dopo ecco gli occhi infuocati della Evans, spaventosi a vedersi tanto sembrava trasfigurata dalla rabbia, e dietro di lei James che voleva evidentemente solo scappare.
«Dov'è, Sirius?» domandò con voce pericolosamente simile a quella di sua cugina Bellatrix.
«Qui con me, l'ho bloccata per il baule. Sentite, se non riesco a convincerla io la seguo.»
«Non ci posso credere...» mormorò Mary, incerta se ridere o piangerne.
«Che cazzo vuol dire che la segui?» strillò James.
«Sirius!» urlò da lontano Remus.
«Tu non seguiresti Lily, James?» ribatté Sirius.
«Giusto. Beh, scrivimi.» concordò James, sarcastico.
«No, ehi! Mary! Mi senti, Mary?» si intromise Lily, furibonda.
«Suppongo di sì.» rispose la ragazza, avvilita.
«Tu non hai il permesso di andartene da castello! Non mi interessa che stronzate stai pensando, tu adesso vieni qui e ne parliamo!»
«Signorina Evans!» strillò la voce scandalizzata di Madama Pomfrey.
«E LEI NON SI INTROMETTA! SO COSA STO DICENDO!»
«È ancora scioccata... Colpo alla testa...» la giustificò Remus, sicuramente steso a letto per via delle gambe rotte ma comunque attento alla situazione.
«Lily...» pigolò James, esterrefatto. Sirius era a bocca aperta e Mary era scattata per cercare di vedere dallo specchietto, e si poggiava sulla sua spalla.
«Lil, calmati!» la pregò l'amica.
«No! Non mi calmo! Ti lascio sola un giorno e tu sei già in Scandinavia! E ti trascini pure Sirius! Ci stavo finalmente parlando civilmente con Sirius, se lo porti via ora come diavolo farò a tenere a bada James da sola? Tu lo sopporteresti un James senza Sirius per tutto il giorno? Non puoi permetterlo!»
«Scappare via per che cosa, per paura?» si aggiunse Alice, spedendo via un recalcitrante James, «Io non ti ho cresciuta così, signorinella. Ora tu vieni da noi in infermeria e ne parliamo, Poppy non farà storie.»
L'infermiera ovviamente si stava lamentando già in quel momento.
«È “Madama Pomfrey”! In tutti questi anni non è mai... mai...»
«Calma, calma, sono ragazzi...» la tranquillizzò una voce maschile che Mary riconobbe subito.
«Fabian?» cinguettò. Poteva anche essere Gideon in realtà, ma Fabian era il suo preferito.
«Sì, è lui. Vedo che quando si tratta dei miei cuginetti ritorni a ragionare...» constatò Alice.
«Sirius, se lei riesce a scappare allora sì, seguila. Da sola non ce la fa neanche ad allacciarsi le scarpe. Ma poi riportala qui, ci penserò io a conciarla per le feste. Se necessario ti do il permesso di schiantarla ora.» stabilì Lily, imperiosa.
«Che cosa?» s'indignò Mary, mentre Sirius si rendeva conto solo in quel momento di poterla fermare con la magia e si batteva una mano in fronte.
«Ricevuto.» terminò il ragazzo, «Grazie del supporto.»
«Di niente!» risposero in coro, mentre lui rimetteva lo specchietto in tasca. «Vedi, non te ne puoi più andare e in ogni caso io ti seguirei e schianterei, ora ho anche il permesso della signora Potter.»
Mary lo fissò.
«Stai facendo amicizia con Lily, ho capito bene?»
«Qualcosa del genere.» tagliò corto lui, «Rimettiamo il baule a posto.»
«Sirius, io non posso. Quando gli altri sapranno di me...»
«Si preoccuperanno da morire e si arrabbieranno perché non li hai informati di essere in pericolo, tutto qui. Non ti daranno certo la colpa.» concluse per lei.
Mary esitò. «Non l'ho uccisa.»
«Certo che no.»
«È mia madre, non ci sono riuscita.»
«E anche volendo l'hai detto tu che fai pena nei duelli.»
Si squadrarono.
«Lo sai che quando meno te lo aspetti non mi troverai più a scuola, vero?»
«Cambierai idea.» promise lui, «Siamo troppo fantastici, non riuscirai ad andare via a cuor leggero.»
«Non sarebbe a cuor leggero comunque, credi che non mi uccida anche ora?» replicò lei debolmente.
«E allora perché lo fai? Se soffri non è la cosa giusta!»
«Ragionamento troppo semplicistico. A volte la cosa giusta è quella che fa più male.» disse Mary, «E comunque prima o poi dovrai dirmi addio. È solo che ora sono troppo stanca per lottare anche con te.»
«Non ti dirò mai addio, Mary MacDonald.» proclamò Sirius, sorridendo furbescamente, «O forse, quando diventerai Mary MacDonald Black, allora diremo addio in parte a Mary MacDonald.»
«Quando sposerò Regulus, giusto.» concordò lei, annuendo. Sirius si incupì. «Dai, non ero seria... Sono per i fidanzamenti lunghi prima del matrimonio, lui lo sa...»
«Non è quello. Hai visto Regulus a Hogsmeade?»
«Non è rientrato?» domandò lei, preoccupata. Era pur sempre il fratello di Sirius, ed era sicura che lui avrebbe sofferto se gli fosse successo qualcosa.
«Sì, c'era. Ma volevo sapere se per caso l'hai visto... combattere. Da una parte o dall'altra.» mormorò. Non era riuscito a chiederlo neppure a James.
«Mi dispiace, non ho visto nulla.» rispose lei.
«Se lo avessi visto me lo diresti?»
«No, certo che no!» rispose lei scandalizzata.
Lui inarcò un sopracciglio, poi la colpì alla testa con una manata leggera ma che le scompigliò i capelli. Lei gli afferrò la mano e dopo un momento di lotta gliela morse. Ignorando i suoi strilli poco virili fece levitare il baule, sentendosi improvvisamente felice, a dispetto di tutto.
Durò poco, almeno finché l'immagine della ragazzina morta non si riaffacciò nella sua mente, ma fu abbastanza perché decidesse di restare ancora un po'.




Alice e Frank sono gli unici che non rientrano nella tipologia: adolescenti che si fanno troppi giri mentali, sì. Una specie a rischio.
(Tecnicamente è così anche Dedalus, ma qui non compariva, e Fabian e Gideon uguali.)
Il prossimo capitolo è “l'ex migliore amico [inizio giugno 7° anno]”.


 Annibalina [Contatta]

Segnala violazione

 27/07/10, ore 08:04 - Capitolo 24: James and Lily's Saturday.

Eccoti qui!

Incubi e sogni era buttato sul comico in effetti, tienitelo stretto perchè stanno arrivando i tempi infelici XD Decamollata sono i colpi di genio di James XD Lily che respinge Voldemort così più che altro mi è stato ispirato dai film di Harry Potter che non sono esattamente i miei preferiti – o meglio, lo sarebbero se non fosse che i libri per me son mille volte meglio – ma in cui mi piaceva il fatto che Harry posseduto abbia visto Ron ed Hermione e questo gli abbia dato la molla per liberarsi, con tutto l'amore che sente per loro.

O comunque il fatto che nel libro speri che Voldemort lo uccida perchè così raggiunge Sirius. Sirius → amore → bella scena. Certo, avrei evitato il discorso alla Mulino Bianco dopo.

Frank sarebbe stato un grande ministro, sì!

Mary è tornata XD se per monaca di Monza intendi una monaca che se la fa con un bruto e progetta delitti okay XD

 carota [Contatta]

Segnala violazione

 27/07/10, ore 03:46 - Capitolo 24: James and Lily's Saturday.

Anche per me la scena in cui Remus scappava era la parte migliore, mentre scrivevo facevo mentalmente il tifo per lui XD anche Lily e James però sono abbastanza fuori di testa XD e se ci pensi anche lui deve “sopportare” le frecciatine di Lily tutto il tempo XD lui è quello buono della coppia, lei lo maltratta! Però si amano così, lui ama il suo spirito maligno e lei ama il suo essere così spontaneo anche quando si tratta di essere stupido senza vergogna o fare il buffone (finchè non tocca gente innocente).

E poi nei momenti peggiori James fa l'uomo serio, quindi va bene XD

Frank spiazza Alice malamente, solo che fa le cose con calma quanto Ron XD

Anche per James è adorabile, comunque! XD





   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: eleanor89