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Autore: Pacci    27/07/2010    4 recensioni
Che cosa sarebbe successo se Bree invece di seguire il consiglio di Diego, sarebbe ritornata indietro per salvarlo da Riley e dalla sua creatrice? Questa domanda è il punto di partenza di questa nuova storia: di Bree Tanner e della sua seconda vita. (SPOILER per chi non ha letto “la breve seconda vita di Bree Tanner”)
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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3° Capitolo

 

Novità

 

Garrett rimase a fissarci, in attesa di una risposta, la quale sicuramente non avrebbe ricevuto.

Guardai alla mia sinistra e vidi Diego aggrottare la fronte. Anche lui, come me, era confuso da quest’atteggiamento gentile. Perché non ci attaccava? Era vero che noi eravamo in tre e lui solo uno, ma si capiva che questo Garrett non era un vampiro con cui scherzare.

Era antico, più della nostra creatrice e, all’improvviso, mi sentii piccola.

Io avevo solo tre mesi. Potevo contare sulla mia forza e sulla mia velocità. Non avevo nient’altro.

Se fossimo arrivati a uno scontro, io sarei stata la prima a essere colpita.

Diego sembrò intercettare i miei pensieri, poiché si spostò e si mise davanti a me, in chiaro atteggiamento difensivo.

Di solito mi avrebbe dato fastidio, ma in quel momento gliene fui immensamente grata. Mi sentii protetta.

Fred, d’altro canto, era rimasto impassibile.

Non sembrava più il vampiro ironico e sarcastico che ci aveva tenuto compagnia in quei giorni. Era tornato a essere il vecchio Fred, quello taciturno e apatico.

Il suo cambiamento mi stupì. Era come se di fianco a me ci fosse dottor Jekyll o Mr. Hide, o per essere più precisi, dottor Fred e Mr. Freaky.

Si voltò verso di me e annuì impercettibilmente. Capii che avrebbe lasciato il compito di parlare con il nostro ospite a me e a Diego.

Guardai nuovamente Garrett. Non si era spostato. Era ancora lì seduto, attendendo pazientemente.

“Perché ci chiedi chi siamo?” domandai, senza riuscire a impedirmelo.

Il ringhio di Diego non si fece aspettare. Girò la testa verso di me, lanciandomi un’occhiataccia.

Io sostenni tranquillamente il suo sguardo, per poi riconcentrarmi su Garrett.

Il vampiro sorrise. A quanto pareva, il nostro nuovo amico aveva il sorriso facile.

“Perché è educazione” rispose. “ E sarebbe educazione che voi vi presentaste”.

“Non ci hanno insegnato a essere educati” ribatté Diego.

“Ma a creare scompiglio a Seattle, attirando l’attenzione degli umani, sì?”.

Diego non rispose e sia io sia Fred, rimanemmo immobili come due statue. Ogni minimo movimento avrebbe rivelato la nostra vera identità.

“Io non so chi vi ha creato, ma so per certo che con voi ha fatto un pessimo lavoro! Avrebbe dovuto insegnarvi subito le regole. I neonati vanno gestiti con attenzione” proseguì Garrett con tono serio.

“Chi ti dice che noi siamo dei neonati?” chiesi, ostentando una sicurezza che non avevo.

Garrett gettò la testa indietro e rise. La sua risata era profonda e allegra. Sembrava non finire mai e mi fece sentire una stupida.

“Perché, cara la mia signorina…”

“Non è tua” ringhiò Diego, cogliendo di sorpresa non solo Garrett, ma anche me.

“Chiedo scusa” disse il vampiro, con dispiacere sincero. “Non volevo. Posso continuare con quello che stavo dicendo prima?”.

Diego annuì, ma potei notare le sue spalle irrigidirsi.

“So che siete neonati, perché sembrate degli animali in trappola”.

Le parole di Garrett erano offensive ma vere. E solo per quel motivo che non lo attaccai.

Fred nascose il suo fastidio con una smorfia che gli deturpò l’espressione marmorea, mentre Diego lo manifestò con un breve scatto del capo.

“E se me lo concedete, potrei dirvi, senza alcun’ombra di dubbio, chi di voi è il più giovane e chi il più vecchio”.

“Ah, sì?” lo sfidai.

Garrett mi sorrise.

“Tu sei la più piccola e il ricciolo davanti a te il più vecchio. Il vostro amico enorme e silenzioso non dovrebbe avere più dei sei mesi. Lo posso capire dai vostri occhi. I tuoi, cara, sono molto rossi. Scintillano, quasi. Questo vuol dire che sei vampira da poco. Tre mesi, forse?”

Ma come diavolo aveva fatto? Che possedesse anche lui un potere come Fred?

Per fortuna che non ero più umana. Se lo fossi stata, la mia bocca si sarebbe spalancata dallo stupore.

“Merda” sussurrò Fred a bassissima voce, in modo tale che solo io e Diego potessimo sentirlo.

“Non voglio farvi del male” ripeté Garrett con tono conciliante. “Permettetemi di aiutarvi”.

Non m’incantò. I vampiri non si aiutavano fra loro, si uccidevano.

Fred mostrò i denti, e intuii che i nostri pensieri fossero sulla stessa lunghezza d’onda.

“Ok, mi hai convinto” disse Diego, rialzandosi e rilassando i muscoli.

“Ma cosa cazzo stai facendo?” sbottai.

Gli afferrai una spalla e lo girai verso di me con furia. “ Sei impazzito?”.

Diego sorrise e mi fece l’occhiolino. “ Fidati di me, Bree. Non ti capiterà niente di male”.

Lo fissai sgomenta. Questa era l’ennesima dimostrazione che io, quel vampiro, non l’avrei mai capito.

“Diego” lo chiamai, usando un tono calmo. “ Non credo che sia …”.

Mi appoggiò un dito sulle labbra, azzittendomi, e scosse leggermente la testa.

“Fidati” ripeté, ed io mi arresi.

Se proprio dovevamo morire, almeno saremmo morti sapendo qualcosa in più sul nostro nuovo mondo.

Gettai un’occhiata a Fred. Il mio amico era esattamente come prima. Non mostrava nessuna emozione. Avrei voluto che assumesse il controllo della situazione. Aveva un’intelligenza straordinaria e poteva usufruire del suo potere. Bastava che distraesse Garrett, per poi scatenare la sua nauseante invisibilità.

Ma quando Diego si sedette, Fred lo imitò senza esitazione. No, si sarebbe limitato ad ascoltare. 

Sbuffando, mi sedetti tra i due vampiri, e prima di portare il mio sguardo su Garrett, guardai Fred.

Cercai di comunicargli di stare attento e di tenersi pronto a usare il suo potere. Non so se il messaggio lo avesse ricevuto, giacché mi strinse la mano e puntò i suoi occhi sul nostro ospite.

Sapendo ormai che non c’era più niente da fare, mi concentrai su Garrett.

“Allora, chi siete?” domandò, sorridendo.

Diego prese un inutile sospirò e alzò la mano per indicarci.

“Io sono Diego, lei è Bree e lui è Fred”.

“Piacere di conoscervi. Ben arrivati tra noi vampiri”.

“Ehm, grazie” disse Diego a disagio.

“Siete i neonati di Seattle?”.

Diego prese tempo. Forse si stava domandando la mia stessa cosa: Garrett faceva parte dei vampiri incappucciati?

“Se siete voi” continuò Garrett, notando la nostra riluttanza, “ vi conviene scappare. I Volturi sono molto arrabbiati, visto che il compito di sterminare i neonati é già stato portato a termine da un altro clan”.

“Che cosa vuol dire che il compito di sterminare i neonati è già stato portato a termine? Non starai mica dicendo che tutti gli altri sono stati uccisi?” esclamai, incredula e spaventata.

Non era possibile. Erano in diciannove, più Riley e la nostra creatrice.

Garrett abbassò la testa ed io compresi la verità. Erano morti, fatti a pezzi e arsi nel fuoco.

Guardai Fred e Diego. Anche loro, come me, erano sconvolti.

Non sapevo che emozioni provare.

Non ero dispiaciuta, ma non ero neanche felice. Ero attonita, scombussolata e grata.

Grata di aver preso la decisione di tornare indietro. Grata di aver scelto due compagni meravigliosi come Diego e Fred. Grata di essere viva.

“Da chi è composto quel clan?”.

La domanda di Diego mi riscosse da quel vortice di emozioni.

Garrett assunse un’espressione pensierosa.

“Non lo so, ma deve essere estremamente potente se è riuscito a battere un esercito di neonati!”.

“Come fai a sapere tutte queste cose?” chiesi, incuriosita.

Garrett sorrise.

“Con il passare del tempo, imparerete a leggere i segnali. La faccenda di Seattle ha interessato tutti i vampiri che popolano questo mondo. Lo sapevamo che il problema doveva essere risolto e ci domandavamo quando i Volturi sarebbero intervenuti. Poi, è giunta la notizia che i Volturi erano stati preceduti, e questo voleva dire solo una cosa”.

Garrett s’interruppe, adocchiandoci divertito.  Gli piaceva avere un pubblico.

“Cosa?” domandò Diego.

“Di levare le tende. Il più velocemente possibile. I Volturi sono già temibili e incontrarli quando sono furiosi, è un suicidio assicurato”.

“Ma chi sono i Volturi?” dissi, esasperata.

Quella domanda riuscì a prendere in contropiede Garrett. Sbarrò gli occhi, scioccato, e scosse la testa, come se non credesse alle sue orecchie.

“Non sapete chi sono i Volturi!” esclamò. “ Adesso capisco. Questo spiega molte cose”.

Sbuffai infastidita e attirai su di me gli sguardi di Fred, Diego e Garrett.

Fred e Garrett mi guardarono straniti, mentre Diego mi rivolse un sorriso radioso.

Risposi al sorriso e lui mi prese per mano.

“Sei sempre la solita” sussurrò.

“è per questo che mi adori, BFF” gli mormorai di rimando.

Diego ridacchiò ed io feci per togliere la mano, ma lui aumentò la stretta. Lo fissai. Aveva lo sguardo rivolto verso Garrett e  potevo notare il ghigno che aleggiava sulle sue labbra.

“Chi sono i Volturi?” domandò.

Garrett scosse nuovamente la testa, incredulo.

“è un miracolo che voi siate ancora vivi” esordì, puntando i suoi occhi su di noi. “ I Volturi sono Marcus, Caius e Aro. Sono i nostri capi. I nostri re”.

Le parole di Garrett erano piene di disprezzo e non le presi sul serio.

“ I nostri re?” ripeté Fred ironico, prendendo finalmente la parola.

“Sì. Loro mantengono l’ordine e la giustizia fra noi vampiri. Sono coloro che hanno creato le nostre leggi”.

“No, aspetta. Noi dobbiamo rispettare delle leggi?” lo interruppi.

“Sì. E si possono riassumere in una sola: mai farci scoprire dagli umani. La nostra esistenza deve rimanere segreta”.

Finalmente, ricevemmo una riposta alle molteplici domande che avevano affollato la mia mente e quella di Diego. Ecco perché gli umani non sapevano niente dell’esistenza dei vampiri, perché c’era qualcuno che lo proibiva.

“è per questo motivo che sono venuti a Seattle. Gli umani si stavano avvicinando alla verità” disse Garrett.

“Ma chi gli ha dato il potere? Dove stanno? Com’è possibile che solo tre vampiri incutano tutto questo timore fra noi?” domandò Fred, tirando fuori il suo lato accademico.

“Chi ti ha detto che sono solo in tre?” ribatté Garrett con fare innocente.

“Come sarebbe a dire? Sei stato tu a dirlo!” esclamai, seccata.

“Io ho detto che sono tre, ma non che siano solo loro. Questi tre vampiri millenari hanno anche un corpo di guardia, composto da persone che hanno un potere supplementare. Come il vostro amico taciturno”. Garrett indicò Fred.

“è la cosa più ridicola che abbia mai sentito” sbottai, guadagnandomi una risata da parte di Garrett.

“Hai ragione, Bree! I Volturi possiedono un non so che di ridicolo. A partire da come vanno conciati in giro. Con quegli stupidi mantelli scuri”.

La paura m’invase. Allora quei vampiri incappucciati erano i Volturi.

Diego si voltò verso di me e potei giurare di vedere il suo volto impallidire. Mi ricordai della conversazione che Riley e la mia creatrice avevano avuto con loro. Di com’ero rimasta spiazzata dalla voce senza vita del loro capo.

“Li avete già incontrati?” indagò Garrett, decifrando le nostre espressioni terrorizzate.

Diego ed io ci limitammo ad annuire.

“Quando è successo?”.

“Cinque giorni fa” risposi e mi ritrovai a stringere più forte la mano di Diego. Avevo bisogno di sentirlo vicino.

“E come mai non vi hanno ucciso?”.

“Eravamo nascosti” rispose Diego, scuotendo la testa. “ Tu li conosci tutti?”.

Garrett si mosse a disagio.

“No, conosco solo Aro, Caius e Marcus. So che Marcus possiede il potere di individuare i legami tra le persone e Aro ha la capacità di leggere i pensieri di una vita intera con un semplice tocco della mano. Vivono a Volterra, in Italia. E la maggior parte di noi preferisce stare lontano da quel piccolo stato a forma di stivale”.

“Comprensibile” disse Fred.

“Già. Hanno acquisito il potere battendo due vampiri rumeni, secoli e secoli fa”.

“Rumeni?” chiese Diego, divertito.

Garrett rise di gusto.

“Non so se hanno un castello in Transilvania, ma vivono in Romania. Quei due vampiri sono ancora vivi e anche parecchio arrabbiati”.

Ridacchiai e Garrett mi fece l’occhiolino.

“Quindi, non sai chi possa essere il capo della loro guardia?” insistette Diego.

Garrett lo fissò guardingo.

“Perché t’interessa tanto? Siete vivi, e questo che conta”.

“Sì, è vero. Ma quel piccoletto, o piccoletta, mi ha fatto venire i brividi”.

Il nostro nuovo amico annuì.

“ Sì, ti capisco perfettamente. I Volturi vengono considerati dai più come i nostri benefattori. Governano con discrezione e puniscono chi non rispetta la legge. È grazie a loro, se noi vampiri siamo ancora in circolazione. Se gli umani dovessero scoprire la nostra esistenza, è molto probabile che ci uccidano senza pietà”.

“Come noi facciamo con loro” commentò Fred, sogghignando.

“Perché a te non piacciono?” domandai, e mi fece piacere vedere Garrett colto di sorpresa.

“Diciamo che sono uno spirito libero e che non approvo i loro metodi” mi rispose dopo un po’. “ Sei acuta, ragazzina”.

“Grazie, lo so”ribattei.

Diego mi guardò in tralice e vidi una ruga formarsi all’angolo della sua bocca.

“Credo che sia giunto il momento di salutarci, Garrett” disse con tono serio, alzandosi.

Fred ed io lo imitammo, seguiti subito dopo dal nostro nuovo amico.

Il vampiro rimase a fissarci per un istante, per poi stendere la mano e avvicinarsi a noi.

“è stato un piacere conoscervi” disse, mentre stringeva una dopo l’altra le nostre mani protese. “ Mi permette un ultimo consiglio?”.
“Se proprio insisti” dissi, alzando le spalle.

“Andate via dal Nord America. Almeno per un po’. Date tempo alla faccenda di sgonfiarsi. I Volturi sono ancora qui e se dovessero scoprire che alcuni dei neonati di Seattle sono ancora vivi, be’, potete immaginare cosa vi farebbero”.

“E dove potremmo andare?” domandò Diego scettico.

Garrett sorrise.

“Ovunque. Il mondo vi aspetta!”.

“Il Giappone, potrebbe andare?” chiesi, ignorando le occhiate stupite dei miei compagni.

“Giappone? Perché no! Personalmente il sangue asiatico non mi fa impazzire, ma il Giappone è abbastanza lontano. Quindi, direi che è perfetto!”.

Risi di cuore e lo ringraziai.

Garrett ci fece il saluto militare e salì sul parapetto.

“Arrivederci, che possa capitare tra qualche giorno o tra qualche secolo” e detto questo, saltò giù dal tetto del palazzo.

Lo seguii con lo sguardo, finché non lo vidi sparire.

Mi voltai verso Fred e Diego. Entrambi erano persi nei loro pensieri. Garrett ci aveva dato molto a cui pensare.

Trovavo ancora ridicola l’idea di una stirpe reale tra noi vampiri, ma poi il ricordo di quella voce, tramutò la sensazione di ridicolo in terrore.

Qualsiasi cosa sarebbe successa in futuro, avrei cercato di tenermi il più lontano possibile da loro.

Dovevamo andarcene subito.

Cercai l’orizzonte e vide albeggiare. Il sole stava facendo capolino. Avremmo dovuto aspettare ancora per un’altra notte.

“Bree, dobbiamo nasconderci. Seguitemi. C’è una casa sfitta a poche miglia da qui”.

Fred saltò giù dal tetto e Diego ed io lo seguimmo.

 Mentre correvamo verso il nostro momentaneo nascondiglio, Diego mi si avvicinò.

“Giappone?” disse, sorridendo.

“Sì, Giappone” confermai.

“Perché? Di sicuro, non sarà per la cucina”.

Ridacchiai. “Noi due abbiamo fondato il club supersegreto dei ninja. Dobbiamo imparare tutto quello che possiamo. È per questo motivo che ho proposto il Giappone”.

“Finché il soggetto della frase rimane noi due, sono disposto a fare qualsiasi cosa con te”.

Mi baciò sulla guancia e aumentò l’andatura.

Anche se non volevo ammetterlo, anch’io avrei fatto la stessa cosa per lui.

Ridendo lo raggiunsi, e insieme incominciammo a fare dei progetti per il nostro viaggio verso il Giappone.

 

 

 

 

 

 

Ecco a voi, il terzo capitolo. Che cosa ne pensate? Io, personalmente, adoro Garrett, da quando ho letto di lui in Breaking Dawn. Spero che vi sia piaciuto, e grazie a tutte le persone che seguono questa FF.

 

 

 

Angolo riposte recensioni:

 

Nina95: GRAZIE! GRAZIE! Troppo buona. Non me li merito tutti questi complimenti! Sono contenta che la FF ti piaccia e che ti abbia stupito. A essere sincera, stupisce anche me. Perché ogni volta che scrivo un capitolo, mi sorprendo di come la storia si evolva, ma è questo il BELLO! Le cose inaspettate sono le migliori! Il mio più grande difetto è ringraziare sempre, quindi… =)  Grazie mille, di nuovo.

jenny cullen: grazie mille! È vero, Diego è da ricoverare ma, come hai detto tu, è pur sempre uno schianto di vampiro. =) Di solito io adoro i licantropi, ma lui ha quel certo non so che! Come Fred! Sono due personaggi fantastici ed è un peccato che la Meyer gli abbia dedicato così poco spazio!

Questo compito spetta a me… ahahah, scherzo. Grazie ancora!

aleinad93: esatto, quel Garrett! Non ho saputo resistere! Dovevo mettercelo da qualche parte! Grazie per i consigli riguardanti la parodia di Eclipse. La gelosia di Nessie e Edward ovviamente ci sarà. Infatti, mi sto riguardando il film, ma se l’ispirazione non bussa alle porte della mia immaginazione, la vede difficile da scrivere. Grazie!

_Bri: Grazie! Anch’io, come te, speravo in una storia alternativa di Bree, Fred e Diego, ma poi mi sono detta: “ Ale, perché non la scrivi tu?”. Ed eccola qui, solo per voi. Mi fa piacere notare il tuo apprezzamento per questo mio tentativo e spero di non averti deluso con questo nuovo capitolo! Grazie!

 

 

Alla prossima!

  
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