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Autore: elyxyz    29/07/2010    17 recensioni
Pierrefonds, aprile 2010.
La storia è ambientata durante la prima sessione di riprese della terza stagione del telefilm “Merlin” e prende spunto da alcune discussioni riportate da chi ha presenziato alle registrazioni al castello.
“Finiranno mai di inventare cose su di noi?”
[RPS – Bradley x Colin]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Bradley James, Colin Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gossip kiss

Sorpresa: oggi, doppio aggiornamento RPS & Merlin! ^_______________________^

Note: Il seguente scritto contiene riferimenti slash.

 

 

Vorrei dedicarla a quelle persone che hanno recensito la mia precedente fic RPS:

Mindyxx, bollicina, shurei, Kimaira Malfoy, Little Fanny, chibimayu, Egle, Orchidea Rosa, tsumika83, GiulyB, angela90, Sophie_, _ichigo85_, Tao e Yuki Eiri Sensei.

E a quanti commenteranno. Ai vecchi e ai nuovi lettori.

Grazie.

 

 

Gossip Kiss

 

(Qualcosa di cui sparlare)

 

 

 

 

Era una giornata di primavera stranamente calda, a Pierrefonds.

Bradley si sistemò meglio gli occhiali da sole, godendosi i piacevoli raggi direttamente sul viso, mentre Colin – due metri a destra, di fianco a lui – faceva il secchione come al solito, ripassando la propria parte del copione per l’ennesima volta – oppure fingeva solo, visto che se ne stava abbindolato a pagina sei da almeno mezz’ora, e aveva solo una battuta in quel pezzo – pur di non rivolgergli la parola.

In sottofondo, si udiva il vociare allegro di una comitiva tedesca in visita al castello, la voce autorevole e ferma, un po’ troppo spigolosa, della guida che illustrava lo scenario e poi, altrove, gli schiamazzi delle fans che erano arrivate lì da mezza Europa per assistere alle riprese della terza serie.

 

Quella baraonda cominciava ad infastidirli, a dire il vero.

D’accordo, la notorietà si pagava. Era risaputo.

E che della gente si fosse messa in viaggio, macinando centinaia o migliaia di chilometri solo per sbirciarli mentre recitavano o per un autografo e una stretta di mano, era lusinghiero, ma questa cosa stava sfuggendo al loro controllo.

 

Lui e Colin non potevano neppure sedersi vicini o scambiarsi due parole in pace, che subito venivano assaliti dai flash e risolini assatanati o da incitamenti di dubbio gusto, perché – l’aveva letto di persona nei vari blog – quelle  maniache slashomani ci ricamavano sopra cose inesistenti e assurdamente campate in aria.

Ogni gesto, o sorriso, o bisbiglio veniva travisato e tutte ci vedevano chissà quale arcano segreto.

 

In prima battuta, ci trovavano del Merthur o dell’Artlin, o come diavolo si chiamava – Katie non era stata molto chiara al riguardo – ma poi fantasticavano anche su di loro, persone reali!

Cose pazzesche...

 

Okay, durante i Video Diaries avevano volutamente calcato la mano – lui stesso aveva scherzato pesantemente su fraintendimenti e doppisensi, subtext nei dialoghi e nelle azioni tra il futuro re di Camelot e l’altra faccia della sua medaglia: tutta la prima serie era un inneggiamento all’Ambiguità Bromance e lo avrebbe visto anche un cieco! Ma da qui a... sì, beh. Era chiaro, no?

 

Dei due, era Colin quello a soffrirne maggiormente.

Le pause, che di solito passavano assieme, adesso non c’erano più.

Cole si sedeva sempre ‘a distanza di sicurezza’ da lui, per non dare adito ai pettegolezzi.

Oppure si accomodavano in gruppo, o con almeno un terzo incomodo come deterrente alle maldicenze.

Il giovane James, invece, faceva i capricci ogni volta che poteva, oppure si comportava in modo infantile e provocatorio, come forma di protesta.

Gli mancava il suo tempo con Colin, le loro chiacchiere leggere e gli scherzi da programmare ai danni di Angel, oppure le considerazioni da trarre sui ciack appena conclusi, sull’evoluzione dei loro personaggi, o semplicemente su quanto lui amasse il cibo francese – quelle brioches al burro della colazione, per esempio – che Colin tanto osteggiava, definendole ‘Saccottini di Colesterolo’.

Bradley era stanco di dover rimandare tutto quello alla sera, rinchiusi in una camera d’albergo come ostaggi della loro stessa notorietà, quando erano così stanchi che il cervello si sconnetteva appena varcata la soglia e l’unica cosa che riuscivano a fare era l’augurarsi la buona notte prima di crollare sul letto dal sonno, fino al mattino dopo.

Gli sfuggì una smorfia seccata. Altro che sesso bollente, come fantasticava qualche malata di mente!

 

Giusto quella mattina, sul pulmino che li aveva condotti lì, Richard li aveva informati che la Produzione stava ponderando l’idea di blindare il set dalla seconda turnata di riprese, che si sarebbe tenuta dalla fine di maggio sino al 24 giugno, e questo avrebbe reso loro la vita più facile; ma, da un altro lato, era un dispiacere arrecato ai tanti fans, senza contare gli accordi presi con l’amministrazione del castello, che aveva investito parecchie aspettative economiche su tutta la ‘Faccenda Merlin’. E loro lo sapevano.

 

Uno sbuffo infastidito di Colin lo distrasse dai suoi pensieri.

 

“Finiranno mai di inventare cose su di noi?” sibilò il compagno, a denti stretti, senza sollevare il naso dal copione, in risposta al grido di una ragazza un po’ più sfrontata delle altre, che aveva urlato al loro indirizzo qualcosa di irripetibile e altamente erotico.

 

“Oh, non credo.” Gli rispose Bradley, giocherellando con i lacci della casacca di scena. E, prendendo la palla la balzo, afferrò la sedia da sotto il sedere e gli si accostò, fin troppo vicino.

 

Numerosi flash e videocamere – più o meno ingombranti, sfacciati e invadenti – immortalarono il momento.

 

“Ecco, vedi?” sospirò Cole. “Avremo mai un momento in pace per noi, senza falsi gossip?”

 

“No, non credo.” Gli ripeté Brad, sogghignando. “A meno che...”

 

“Cosa?” s’incuriosì Morgan, degnandosi finalmente di dedicargli un po’ d’attenzione.

 

Sul volto dell’attore comparve il ghigno degno delle peggiori malefatte dell’erede al trono, e Merlin sapeva che quell’espressione significava guai.

 

“Se lo vogliono davvero...” – Bradley se lo tirò contro a tradimento, con una mano gli bloccò la testa tenendolo per la nuca. E si mise a baciarlo lì, davanti a tutti.

Lo scroscio di applausi riempì l’aria, assieme ad un coro estasiato e ad un tripudio di scatti. – Sussurrò, direttamente sulle sue labbra: Diamo loro qualcosa di cui parlare.”

 

 

 

- Fine -

 

 

 

Disclaimer: Non conosco personalmente gli attori citati in questo racconto, niente di ciò che scrivo fa riferimento a fatti reali e non vi è alcuna forma di lucro da parte mia.

 

Ringraziamenti: Un abbraccio a Tao, che sopporta i miei scleri. X3

E che pensa ai sottotitoli! XD

 

Note: questa fic è nata mesi fa, leggendo i primi spoiler e i vari resoconti di chi è andato a vedere le riprese a Pierrefonds.

Chiaramente, non essendo stata presente in prima persona, non ho modo di verificare personalmente la veridicità di certe affermazioni, che tuttavia sembrano verosimili, perché raccontate contemporaneamente da persone diverse.

Si è parlato, ad esempio, del malcontento dovuto all’invadenza delle fans: alcune hanno stressato un po’ troppo Brad e Colin, a tal punto che i due si sedevano davvero lontani, per avere un po’ di pace; poi del fatto che, realmente, si era ipotizzata una blindatura del set, anche se (da quanto so) era solo una minaccia senza effettiva realizzazione; c’è una foto di Brad che si crogiola al sole, così come ho raccontato io all’inizio della fic e quella di Colin che finge di studiare il copione. Per il resto, è tutta fantasia della mia mente malata.

 

Per chi non lo sapesse, le turnate di registrazione sono tre:

Dall’8 al 20 aprile, dalla fine di maggio fino al 24 giugno. Poi a settembre dall’1 al 16.

 

 

 

Bene! Alla prossima! ^.^

 

 

L’altro aggiornamento di oggi su Merlin è la long-fic “The He in the She (l’Essenza dentro l’Apparenza)” buona lettura!

 

 

 

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Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
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