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Autore: glumbumble    29/07/2010    2 recensioni
“Un anno così, e chi ti sopporta!” esclamò mentre un pensiero si insinuava nella sua testa: un anno, l'ultimo anno e poi sarebbe finita. Niente più scherzi. Niente più battutine. Niente più inviti urlati nella Sala Grande, davanti a tutta la scuola. Niente più James Potter." Questa mia FF cerca di raccontare l'ultimo anno di Hogwarst della prima generazione, quella di James, Lily, i loro amici e il loro mondo mentre fuori la minaccia di Voldemort è sempre più concreta.
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ecco qui il nuovo capitolo, postato con enorme ritardo, spero che lo apprezzerete, buona lettura!

Capitolo 9.



Ottobre scivolò via, silenzioso e umido come era venuto. Di sicuro chi osservava i maturandi di Grifondoro avrebbe pensato non fosse successo nulla, in quanto non c'erano più state litigate furiose, scherzi sensazionali nè minacce di Mangiamorte, reali o finti. Ma in realtà molte cose erano cambiate.
Audrey era rimasta palesemente delusa quando non aveva ricevuto un invito da parte di Remus per la gita ad Hogsmeade di Halloween. Nè lei nè le sue amiche più fidate se ne capacitavano. Nelle ultime settimane erano stati visti sempre insieme, occupati a parlare fitto fra di loro, ansiosi di conoscersi meglio e imparare a fidarsi l'uno dell'altro. Lei fin dal giorno prima della gita era rimasta quasi tutto il tempo in Sala Comune, particolarmente curata e con un sorriso gentile stampato sulle labbra. Inutilmente. Remus, per motivi ignari forse anche ai suoi amici, non l'aveva cercata come al solito e il giorno della gita l'aveva salutata con un sorriso mentre usciva insieme agli altri.
Superfluo dire che la ragazza c'era rimasta malissimo, si era chiusa in camera maledicendo Remus e sopratutto lei stessa per starci così male. Beth aveva passato il tempo ripetendo quanto lui fosse strano e tira-e-molla e aggiungendo che aveva capito che qualcosa non andava in lui da quando non aveva dato segno di interessarsi a lei "Insomma, deve ancora arrivare il ragazzo che non ha come minimo pensato di spassarsela con me!" aggiunse piccata riuscendo a strappare un timido sorriso all'amica.
Lei dal canto suo non sembrava minimamente toccata dal fatto che Sirius stesse frequentando Louise Kerr, una bionda Tassorosso di quarto anno. (Annabelle era stata elegantemente scaricata dopo una settimana "Sir, io inizierei a girare con un amuleto al collo, o un giorno di questi la maledizione di una delle tue ex ti colpirà" aveva scherzato James) Quando le sue amiche le chiesero cosa ne pensasse, lei, dopo aver ribadito che non era legata in alcun modo a Sirius aveva rivelato "E comunque al momento io e Sir non ci frequentiamo, io sto uscendo con Caradoc Dearborne."
"Grazie per averci informate come al solito, eh." commentò acida Audrey. Lei si limitò ad alzare le spalle "Tecnicamente quella ad Hogsmeade sarà la nostra prima uscita e poi ormai pensavo lo sapeste, non vi informo mai prima della terza uscita." aggiunse arrossendo inspiegabilmente. Le altre si guardarono confuse "E perchè mai?" domandò Alice.
Beth fece una strana smorfia "Perchè vorrebbe dire che potrebbe essere una cosa quasi seria e non qualcosa della durata di una notte. Se non sapete di quelle non potete pensare che io sia una facile." aggiunse guardandole indifesa.
"Beth!" esclamarono ad una voce le altre. Eloise abbracciò di getto la sua migliore amica "Non pensarlo nemmeno! Noi non diremmo mai una cosa del genere!" esclamò con vigore mentre le altre annuivano. Lily era stupita: era la prima volta che Beth diceva loro una cosa del genere, mostrava di interessarsi a cosa pensavano gli altri.
In tutti quei sette anni Beth si era sempre mostrata sicura di se, fin troppo spavalda ed espansiva, anche se le sue amiche sapevano quanto quella fosse solo una facciata. Il fatto di avere una situazione dolorosa alle spalle (il padre, mago figlio di babbani era stato uno delle prime vittime di Voldemort e seguaci) l'aveva fatta crescere con un enorme senso di vuoto dentro, che tentava di colmare cercando di avere più rapporti intrapersonali possibili, ritagliandosi un posto nella vita di tutti i suoi conoscenti. Era evidente che in quel periodo di tensione, dove riaffioravano gli spettri del passato, la sua maschera cadesse facendo mostrare la sua vera personalità e la sua più grande paura: perdere di nuovo qualcuno a cui teneva.
Lily aveva da tempo intuito tutto questo perciò le disse semplicemente "Beth, noi non ti lasceremo mai, specialmente per una sciocchezza del genere."
La ragazza la guardò da dietro la cortina di capelli biondi, gli occhi neri incastrati in quelli smeraldo di Lily. Annuì delicatamente, e lei si ritrovò a pensare che per la seconda volta in poco tempo erano le uniche due a centrare in pieno i loro problemi.
Per quanto riguardava quest'ultima, il suo comportamento negli ultimi tempi era un mistero per chiunque la conoscesse.
Dopo la gita notturna di Hogsmeade trattava i malandrini con garbata gentilezza, li salutava ovunque li incrociasse e sembrava sforzarsi di non scoppiare per ogni sciocchezza. Poteva sembrare un cambiamento positivo ma le sue amiche sospettavano ci fosse qualcosa sotto. Personalmente, Lily aveva deciso di rinchiudere i suoi sentimenti per James Potter in uno "scompartimento" ben nascosto del suo cuore e, ripromettendosi di non pensarci più e iniziare di nuovo a negarlo anche a se stessa, era riuscita ad arrivare ad una tregua, come se di nuovo non le interessasse nulla di lui. I momenti di massima tensione si avevano durante le ore di aritmanzia: le altre, memori di una vecchia lezione, redevano che fosse peggio all'inizio, quando le continuava ad uscire il numero 7 ma lei si era sentita quasi morire quando questo non era più comparso lasciando posto al 2. Immediatamente aveva cercato di scoprire il possessore di quel numero, paventando che fosse Malcom, ma alla fine era arrivata all'agghiacciante scoperta che era lei stessa.
"Fantastico, il mio destino è rimanere da sola... non so se essere più spaventata da questo o dal fatto che la mia altra unica alternativa fosse James e me la sono fatta scappare." scoppiò un giorno con Audrey, rivelandole finalmente tutta la verità.
"Oh, Lily, non fare così ti prego!" aveva esclamato quest'ultima accarezzandole i capelli.
"Come potrei? Il mio destino è segnato, morirò da sola sommersa dai gatti." ribattè lei melodrammatica. Audrey rise tra i suoi capelli "No che non succederà, sciocchina! Ricorda che ci sono sempre io che farò la tua stessa fine, saremo in due e cercheremo di non far prendere ai gatti il sopravvento."
Lily tirò sul col naso violentemente "Dimmi solo una cosa." continuò Audrey sedendosi meglio "Posso sapere perchè la mia migliore amica ha aspettato così tanto a rivelarmi la verità su cosa le frullasse per la testa?" l'altra incrociò il suo sguardo e con sollievo si accorse che non era arrabbiata "Mi vergognavo..."
"Di me?"
"Si, come potevo dirti che mi piaceva James Potter, insomma... è James Potter!" esclamò sentendosi nello stesso tempo molto più libera, come la prima volta che lo aveva ammesso a se stessa.
"Ricordati che io al primo anno pensavo che Xenophilus Lovegood fosse carino e insomma, non so se hai visto come si conciava negli ultimi tempi!" ribattè Audrey. Si riferiva a un loro vecchio compagno di scuola Tassorosso che si era distinto per ricercare animali bizzarri e aggiungere alla sua divisa orpelli di strani materiali che lui attribbuiva direttamente ai mitici fondatori di Hogwarst.
Stavolta Lily scoppiò finalmente a ridere "Vero, ma ti prego, non parlare così di lui è davvero gentile!" aggiunse tornando seria. Audrey sbadigliò sonoramente "Si, lo so, soprattutto la sua fidanzata è davvero brillante..." continuò con il solito discorso che l'amica tirava fuori quando Xeno veniva preso in giro.
Ci fu un attimo di silenzio "Lily?" domandò poi cauta.
"Dimmi."
"Ti piace tanto?"
La ragazza si spostò sul letto, come se fosse stata morsa da un Doxy e si morse un labbro "Tecnicamente mi ero ripromessa di far finta di nulla..." "...ma mi sembra evidente che così peggiori solo la situazione, quindi avanti, dimmi la verità." concluse Audrey seria.
"Abbastanza..." rispose allora lei, evasiva "D'accordo, parecchio!" continuò ad un'occhiata scettica dell'amica "Speravo che me lo dicessi!" esclamò quest'ultima. "E perchè mai?"
"Perchè ho un piano per la gita ad Hogsmeade, fidati di me Lily Evans, se tutto andrà come previsto James cadrà di nuovo ai tuoi piedi più perso che mai!".

*

Fu con una certa ansia perciò che le ragazze affrontarono la gita di quella Domenica 30 Ottobre.
"Alice, ci vediamo stasera?" domandò Lily mentre con un colpo di bacchetta si asciugava i capelli. La ragazza annuì "Si, anche se non vorrei, insomma con Frank ci posso stare sempre, non voglio lasciarvi sole oggi..." spiegò guardando soprattutto Lily e Audrey.
"Oh, puoi stare con noi molto più tempo che con Frank e poi queste sono le ultime gite ad Hogsmeade, non le vorrai sprecare con noi?" rispose Audrey girandosi sulla sua sedia per incrociare lo sguardo colpevole dell'amica "Non le sprecherei con voi..."
"Audrey sei sempre la solita che usa termini a casaccio su cui gli altri si possono arrampicare! Alice, goditi questa giornata con Frank, noi staremo insieme stasera!" tagliò corto Lily.
"D'accordo." si arrese l'altra, poi si guardò allo specchio "Eloise, mi rifaresti quell'incantesimo ai capelli dell'altra volta? Erano venuti perfetti..." domandò attorcigliandosi una ciocca marrone attorno al dito. Di sicuro Eloise era la migliore in termine di incantesimi di moda, infatti in un secondo arricciò alla perfezione la chioma di Alice che si guardò soddisfatta "Per me hai un futuro..." commentò.
Eloise storse la bocca "Si, i miei genitori saranno entusiasti di vedermi lavorare in un centro bellezza dopo sette anni di spese..."
Nessuna delle altre rispose, sapevano quanto fossero rigidi i genitori della ragazza "Abbiamo finito con le chiacchere?" si intromise brusca Beth "Dobbiamo andare!" aggiunse sbrigativa spintonando Alice ed Eloise, le uniche già pronte, fuori dalla porta "Ci vediamo fuori!" esclamò alle altre prima di scomparire chiudendo violentemente la porta.
Lily sbuffò "Un giorno di questi la romperà di sicuro... comunque non sono sicura." aggiunse guardando la sua amica "E perchè no?"
"Perchè lo conosco! E orgoglioso come è servirà molto di più..."
"Vero, James è molto orgoglioso ma è ancora più innamorato! Fidati di me e non tirare di nuovo fuori la storia che ha una ragazza che non ci crede più nessuno!" continuò bloccando sul nascere le obiezioni di Lily "Piuttosto... come sto?" le domandò guardandosi con attenzione nello specchio; indossava una veste magica di un rosso deciso che risaltava il suo incarnato pallido "Perfetta." commentò l'altra "Hai pensato a un piano diabolico anche per te?"
"No." ammise mesta "Questo non toglie che devo essere uno schianto, così se non riuscirò a colpire nemmeno in questo modo Remus almeno farò colpo su qualcun altro." "Siamo arrivati a questo punto?"
"Si. Ed ora andiamo anche noi e smettila di tormentare quella veste, stai benissimo." la rimproverò severamente. Era da quando Lily aveva indossato titubante quella veste blu scuro regalatale dai genitori pochi mesi prima che se la aggiustava di continuo cercando un pretesto per toglierla "Il fatto è che sono abituata alla mia divisa..." si difese debolmente "Lily, portiamo la divisa praticamente sempre, puoi goderti uno dei pochi momenti in cui c'è permesso tenere i capelli come vogliamo e indossare qualcosa che non ci faccia assomigliare a tanti Dissennatori? Grazie!" esclamò prendendola per un polso e uscendo finalmente dalla stanza.
*

"Che dite, proviamo a vedere che aria tira ai Manici di Scopa?" propose James Potter appena entrarono al villaggio.
Gli altri due ragazzi annuirono. Sirius era ovviamente ad un appuntamento dove si era recato non prima di aver rimproverato i suoi amici per il fatto che avevano la possibilità di uscire con delle ragazze e, per motivi noti solo a loro, avevano preferito starsene soli "come un branco di Troll ritardati."
La verità ufficiale per cui James non aveva invitato Any quel giorno era che la ragazza si era rivelata troppo asfissiante e lui aveva sentito la necessità di prendersi più spazio, almeno per un giorno. In realtà, da quando aveva realizzato che per quella falsa relazione aveva perso la sua unica possibilità con Lily, aveva iniziato a maledire la sua idea e, nonostante si rendesse conto che aveva fatto una buona impressione su quest'ultima, non aveva potuto fare a meno di iniziare a mal sopportare la ragazza attribuendole tutte le colpe, comportamento ovvio, dato che gli risultava inconcepibile biasimare se stesso, in realtà l'unico colpevole di quella situazione.
Per quanto riguardava Remus... beh, era Remus, e le sue paure avevano vinto ancora una volta sui suoi veri desideri, cosa per cui i suoi amici potevano arrabbiarsi ma che alla fine accettavamo, riducendosi semplicemente a dispiacersi per lui.
Perciò loro tre si erano incamminati abbastanza presto quella mattina tra le vie gelide di Hogsmeade e adesso stavano per entrare nel pub per la prima volta dopo gli eventi tragici di Settembre.
"Sapete, pensavo lo chiudessero..." mormorò a bassa voce Peter mentre apriva la porta con cautela, non sapendo bene cosa aspettarsi là dentro.
"Impossibile, per quanto ricordi loro momenti terribili questa locanda è tutto per i Coleman..." ribattè saggiamente Remus. D'improvviso un fiotto di aria calda colpì il volto dei ragazzi che si ritrovarono partecipi di un clima festoso. Il locale era pieno di studenti felici di festeggiare la prima gita dell'anno, maghi e streghe che si bevevano qualcosa tra una spesa e l'altra in vista della festa e soprattutto loro, i proprietari, che sfoggiavano un sorriso invitante mentre versavano le bevande più disparate. Se in un angolo non ci fosse stata una piccola corona di fiori con la foto di Frederick Coleman ad osservarli serio, ai ragazzi sarebbe parso di ritrovarsi indietro nel tempo, quando ancora non era successo nulla.
Si sedettero in un tavolo in disparte "Ma non ha senso..." mormorò incredulo Peter guardandosi intorno "Ce l'ha eccome." commentò Remus "La gente vuole tranquillità e serenità, non ricordare tragedie, e i negozianti si comportano di conseguenza."
"Ottima osservazione." fece una voce alle loro spalle facendoli sobbalzare.
"Non nego che i primi tempi siano stati difficili." spiegò con un mezzo sorriso madama Loren, la vedova del signor Coleman "La gente ci guardava con sospetto, avevano paura di apparire legati a noi. Poi però il buonsenso ha stranamente prevalso sulla paura, hanno capito che l'omicidio di mio marito era un avvertimento per chi si era avvicinato troppo alle idee di Silente e ha ricominciato a venire. Non so quanto tutto questo sia un bene, ma ho una figlia e devo essere in grado di assicurarle il meglio." continuò con un'espressione amara negli occhi. I ragazzi si guardarono stupiti, non capendo perchè lo spiegasse proprio a loro: si, erano suoi fidati clienti da quando frequetavano il terzo anno, ma non si spiegava lo stesso...
"Oh, scusate vi ho messo in imbarazzo!" esclamò la donna indovinando i loro pensieri "Non ho resistito alla tentazione di spiegare i dubbi di Peter e poi lo sapete, noi abbiamo avuto sempre un debole per voi, specie mia figlia..." aggiunse con un sorriso "Le fate sempre venire il buonumore e ultimamente ne ha così bisogno..."
Remus sorrise gentile "Manca uno dei nostri intrattenitori migliori ma proveremo lo stesso a fare del nostro meglio." promise mentre tutti e tre si alzavano e si dirigevano verso il bancone.

*

"E così mi sono alzato in piedi e le ho detto "Professoressa, sono più che sicuro che questo incantesimo funziona così, l'ho testato personalmente su Sirius e si è ricoperto interamente di pelo, dovevate vedere la faccia della sua ragazza!" la voce di James si spense sommersa dalle risate di mezzo locale.
"Ma cosa succede?" domandò Lily mentre si faceva strada nel locale affollato.
"I malandrini tengono banco." rispose Audrey alzandosi sulle punte dei piedi per vedere meglio; in effetti James, Remus e Peter erano in piedi vicino al bancone, gli occhi scintillanti di chi ha appena terminato di ridere e tre idromele in mano.
"Ciao!" esclamò Audrey rivolta a James appena si riuscirono ad avvicinare abbastanza. Fu ben attenta a non incontrare lo sguardo di Remus, in fondo anche lei aveva un enorme orgoglio!
James la guardò per un secondo prima di sorriderle "Ciao a te! Cosa ti porta qui?"
"Volevamo prendere qualcosa da bere." spiegò lei indicando con la testa Lily, che era rimasta pochi passi indietro. Gli occhi di James seguirono il movimento della ragazza e sentì un tuffo al cuore guardando Lily: era bellissima.
Stranamente non indossava la divisa ma una veste da giorno, di un azzurro cupo in magnifico contrasto con la sua chioma fulva e allo stesso tempo in sintonia con i suoi occhi. "Emh...ciaocomestai?" chiese di getto sentendosi improvvisamente molto stupido.
Lei sorrise timidamente "Infreddolita."
"Due birrobirre!" fece allora rivolto a madama Loren che lo guardò con un sorriso accondiscente "Subito."
"Ci sediamo?" chiese Peter vedendo che tutti gli altri erano rimasti stranamente immobili e per niente interessati a compiere un'azione.
"Come? Certo." si riscosse Remus che era rimasto per le sue fino a quel momento. Si era accorto con una morsa al cuore che Audrey non lo aveva degnato di uno sguardo e con un'altra, ancora più dolorosa, che era davvero bella.
"Ma non volevamo disturbarvi!" esclamò veloce Audrey, disperata: Remus non l'aveva invitata e ora lei lo obbligava a passare il giorno insieme, sarebbe parsa una stupida. "Non lo fate." ribattè James che non aveva ancora levato gli occhi da Lily mentre questa si guardava in giro a disagio.
"Sembravate occupati." disse infine decidendosi a guardarlo "Vero, ma penso che hanno intrattenuto a sufficienza i miei clienti, possono prendersi una pausa." si intromise madama Loren porgendo le due bottiglie fumanti.
"Allora?" chiese Peter.
"D'accordo..." acconsentirono le ragazze.

*

Peter era in grande difficoltà. Normalmente era quello che rimaneva in silenzio e ascoltava i suoi amici scherzare e ricevere l'ammirazione degli altri. Non che questo lo disturbasse o ne soffrisse, quella era la sua natura. Ma adesso, seduto tra quattro ragazzi immobili, che sorseggiavano le loro bevande senza spiccicare parola, troppo presi dai loro pensieri, si trovava costretto a portare avanti la conversazione.
"Avete fatto molti giri fino ad ora?" chiese timidamente rivolto alle ragazze.
"No, volevamo andare da Mielandia ma appena ha cominciato a piovere ci siamo precipitate qua dentro." rispose Lily, assente.
"Oh, mi dispiace, siete a corto di dolciumi?"
"Si, ma fino a quando Beth non scoprirà che è finita la sua scorta di gommebolla bollenti non siamo in pericolo." disse Audrey.
"Tranquille, James ne ha a grandi quantità, non è vero?"
"Scusa?"
"Tu hai molte gommebolla bollenti!" esclamò esasperato Peter.
"Oh, si, vero."
"E come mai?" chiese allora Lily mentre Minus sospirava di sollievo, forse avevano ingranato...
"Emh... mi piacciono..." rispose evasivo il ragazzo.
"E te ne compri così tante?"
"Si..."
"Non è vero, in realtà quasi tutti i dolci glieli regalano le sue ammiratrici, tra cui ovviamente spicca la signora Potter!" spiegò allegramente Peter.
"Le tue ammiratrici?" chiese Lily con un cipiglio severo.
"Tua mamma?" domandò invece Audrey divertita.
"Grazie, Peter..."
A complicare ulteriormente le cose, in quella entrò Any seguita da Gwen, il prefetto Tassorosso.
La ragazza si guardò intorno e si fermò sul tavolo dei Grifondoro, mentre il sorriso scivolava veloce dalle sue labbra.
"Cosa ci fai qui?" chiese con voce incredibilmente acuta.
"Beh, Any, solitamente in un pub si viene a prendere qualcosa da bere..." rispose lui sarcastico.
"Avevi detto che oggi non saresti uscito..." continuò lei ignorando la risposta di poco prima.
"No, io non l'ho mai detto. Io ti ho detto che non sarei andato da Madama Piè di Burro con te e tu sei saltata alla conclusione che io non volessi uscire affatto." rispose lui cauto, cercando di resistere alla tentazione di cercare lo sguardo di nessuno.
Any evidentemente non trovò nulla da ribattere su quel punto per cui tacque per qualche secondo, fino a quando non realizzò chi fossero le due ragazze sedute al tavolo con il suo fidanzato "Quindi, non volevi uscire con me per essere libero di uscire con Lily Evans e la sua amica!" esclamò trionfalmente, come se avesse appena trovato l'ingrediente segreto di una pozione, quasi non rendendosi conto di ciò che aveva appena capito.
"No, Any! Dio, quando la smetterai di essere così paranoica?" esclamò il ragazzo alzandosi in piedi, mentre la sala poco a poco ammutoliva.
"Questo è il motivo per cui non sono voluto uscire con te, oltre al posto in cui volevi portarmi! Sei ossessiva, da una parte sei terrorizzata dal fatto che ti possa tradire, ma dall'altra quasi speri che accada, aspetti quel momento con stupida morbosità!"
"James, forse è meglio se uscite..." si intromise cauto Remus, notando come tutti gli avventori del pub avessero gli occhi puntati su di loro.
Il ragazzo lo guardò per un secondo poi acconsentì "Si, ci vediamo dopo." mormorò alzandosi e uscendo.

*

Lily era confusa. Non sapeva spiegarsi la sensazione che provava se non come stupefatta felicità. Era inutile negarlo, era felice del fatto che James avesse litigato con Any, che probabilmente si sarebbero lasciati di lì a poco ma questa sensazione portava con se i sensi di colpa, sia per quello che provava, sia per la consapevolezza di essere una delle ragioni del battibbecco. Bevve il resto della sua burrobirra inquieta, poi si alzò "Io vado a vedere se ha aperto l'ufficio postale." decise.
"Vengo con te." propose Audrey "No, tranquilla, piove ed è solo una commissione per mamma, ci vediamo dopo." la fermò immediatamente lei allontanandosi veloce.
Le dispiaceva lasciarla là ma aveva una folle idea in mente e poco coraggio, ogni attimo sprecato l'avrebbe riportata alla ragione.
Oltrepassò l'uscio e si ritrovò in strada, con la pioggia fina tipica dell'autunno a penetrarle nelle ossa. Si guardò intornò e non vide nessuno per parecchi metri, si diede mentalmente della stupida, pensava di trovarlo lì, davanti al pub?
Prese una strada alla sua sinistra diretta da Zonko: sapeva che quello era il suo luogo preferito per il fatto che i primi anni le regalava sempre qualche oggetto proveniente dal famoso negozio di scherzi.
Arrivò davanti al locale e si guardò intorno, nulla.
Sentì un fiotto di delusione espandersi nel corpo, era quasi sicura di trovarlo lì. Immediatamente pensò che si era chiarito con Any e che forse stavano tornando al castello insieme, aspettando di riconciliarsi del tutto.
"Cosa ci fai qui?" la voce la strappò bruscamente dai suoi cupi pensieri.
Lily si girò mentre realizzava vergognandosi che le guance le si accendevano "Ti stavo cercando."
James la guardò confuso, quasi non credesse alle sue parole "Perchè?"
Eccolo là il momento decisivo. Era ad un bivio, o dire subito la verità o continuare a mentire per salvare il suo orgoglio. Decise di optare per un compromesso "Volevo sapere come era andata con Any, mi era sembrata piuttosto arrabbiata e dato che sono una delle ragioni principali della sua sfuriata..." avrebbe detto tutto ma prima voleva informarsi meglio. "Ci siamo lasciati, o meglio, io l'ho lasciata." la informò lui con un'alzata di spalle.
Lei non riuscì ad impedire agli angoli della sua bocca di alzarsi, perciò si affrettò a parlare "Stai bene?"
"Alla grande. Ti va di andare in un posto asciutto?" chiese poi all'improvviso.
Lily si levò i capelli bagnati da davanti il viso, stavolta non sarebbe riuscita nemmeno volendo a camuffare il suo sorriso "Volentieri."

*

"A Lily piace James, non è vero?" domandò a bruciapelo Remus fissando Audrey.
Questa arrossì, già non era brava a raccontare bugie, figurarsi se poi doveva dirle a Remus!
"Non saprei, di sicuro si comporta in modo strano..." rispose quindi evasiva, guardandosi intorno "Volete qualcos 'altro da bere?" chiese con voce leggermente acuta che non passò inosservata ai due malandrini "Quindi tu pensi che le piaccia..." continuò Peter, gli occhi scintillanti. La ragazza si mosse a disagio sulla sedia "Di certo non lo odia." rispose mentre per sua enorme fortuna la cameriera si accorgeva di lei e si avvicinava sollecita "Un'acquaviola per me, voi volete qualcosa?"
I due ragazzi si guardarono con l'aria di chi la sapeva lunga "Un bicchiere di idromele per me." ordinò Remus con un sorriso.
"Una burrobirra." fece invece Peter.
Pochi secondi e furono di nuovo da soli "Bene, questo cambia le cose."
Audrey alzò un sopracciglio "Come?"
Remus la guardò come fosse un'ovvietà "A James piace Lily, e questo lo sappiamo da sette anni, ma la novità è che a Lily piace James, e questa è una novità."
"Ma io non ho detto questo!" esclamò agitata Audrey.
"Vero, ma non lo hai nemmeno negato." rispose serafico Remus, sapeva di averla in pugno.
La ragazza guardò in basso, contorcendosi distrattamente le mani "Non so di cosa tu stia parlando, io non so nulla." ripetè con voce piuttosto stridula, era stata messa con le spalle al muro e lo sapeva benissimo.
"Audrey, si vede lontano un miglio che tu sai qualcosa e cerchi inutilmente di nasconderlo, ammettillo!"
"Mai!" esclamò con vigore, realizzando un secondo più tardi che si era scoperta da sola.
"Lo sapevamo!"
"Vi prego non ditelo a nessuno, mi ucciderà." li pregò allora a bassa voce.
"Tranquilla, non diremo nulla, devono sbrigarsela da soli." promise Remus.
Peter li guardò stupefatto "Che cosa? Sei matto? James ci ucciderà!"
"Se non riescono nemmeno a chiarirsi non penso avranno un futuro." spiegò Remus. Audrey lo guardò a lungo poi lasciò che il suo impulso la vincesse "Sei bravo a dispensare consigli sulle situazioni sentimentali degli altri." commentò semplicemente.
Il ragazzo la guardò stupito "Non capisco..."
"Ti piace dirigere le loro mosse dal piedistallo su cui sali sempre e ti da ancora più soddisfazione scoprire che avevi ragione."
"Non mi sembra di comportarmi così..." riuscì a difendersi lui.
"Si invece! Ti diverte così tanto dare suggerimenti agli altri quando sei così imbranato per quanto riguarda te stesso!" Audrey non sapeva bene cosa le stesse succedendo, era come se la diga che conteneva tutta la sua delusione era crollata all'improvviso.
Remus guardò sconcertato Peter, poi rispostò lo sguardo sulla ragazza non sapendo bene cosa dire, anche se era evidente che a lei non interessasse nessun tipo di risposta "O forse." continuò infatti con una leggera risatina "Forse non è vero che sei un inetto con le ragazze, forse, molto più semplicemente, sono io che non ti interesso." alzò i suoi occhi marroni sul ragazzo che non accennava ad aprire bocca. Lo prese come un consenso "Sono io la stupida, non posso credere che ho sprecato tutto questo tempo." disse alzandosi in piedi ed andandosene.
"Audrey, aspetta!" fece lui andandole dietro di fretta.
"Ecco qui le ordinazioni!" esclamò allegra la cameriera "Ma dove sono gli altri?" chiese poi stupita notando che c'era solo un ragazzo seduto al tavolo che sorrideva "Non si preoccupi, pago io." la tranquillizzò Peter con un sospiro.

*

"Audrey, aspetta!" gridò di nuovo Remus correndo per la via principale del paese.
"Perchè? Dammi un buon motivo per cui dovrei aspettarti adesso." fece lei girandosi verso di lui "Dopo che sono stata anni ad aspettarti, a mettermi in mostra come una sciocca e ad essere continuamente delusa da te!"
Lui la raggiunse ansimando "Mi dispiace per tutto questo."
"Non ti devi dispiacere, non è colpa tua se sono stata così sciocca da innamorarmi di te!"
Remus la guardò sbalordito, mai nessuno gli aveva detto una cosa del genere "Tu non sai di cosa parli... non è vero."
"Si invece! Mi piaci dal quinto anno, quando ti sei offerto di riscrivere tutti i miei appunti perchè Sirius e James li avevano distrutto per l'esattezza." ribattè lei con forza. "Audrey, ti prego smettila..."
"Perchè, mi sono già umiliata abbastanza, fammi terminare le cose per bene."
"Non è questo." Remus era davvero in crisi, la vedeva soffrire e soffriva insieme a lei. L'unica cosa che voleva era abbracciarla, dirle quanto piacesse anche a lui ma sapeva che non era possibile.
"E allora cosa è? Non ti piaccio, non ti preoccupare me ne farò una ragione." replicò lei, gli occhi fissi sul rivolo d'acqua che formava un serpente ai suoi piedi. "Audrey tu non capisci."
"Cosa c'è da capire, non ti piaccio!" ripetè, perchè non capiva quanto questo la facesse soffrire? Gli importava così poco di lei?
"Smettila, non dire così! Perchè non capisci? Tu mi piaci, mi piaci ancora da prima che io piacessi a te ma questo non toglie che non posso stare con te, per il tuo bene!" esclamò esasperato.
Audrey alzò immediatamente lo sguardo su di lui, stupefatta "Per il mio bene?"
Il ragazzo si mosse fino ad arrivarle vicino, la mano tesa a tracciare il profilo della ragazza "Se tu sapessi la verità, non saresti innamorata di me, tu scapperesti e ne avresti tutto il diritto." sospirò sul suo volto, l'indice poggiato sulle sue labbra. Audrey era immobile, non sbatteva nemmeno gli occhi per liberarsi dalla pioggia che ormai le annebbiava la vista "Mai." disse infine sulla sua mano.
Remus si staccò da lei, lo sguardo triste "Dici così perchè non sai."
"E allora dimmelo! Dimmi il motivo per cui dovrei avere paura di te, dimmi il motivo per cui dovrei disprezzarti perchè io non capisco più nulla!" esclamò.
"Non posso."
"Remus smettila, non sono una bambina, non mi devi proteggere da nulla!" urlò lei. Dato che il ragazzo non accennava a parlare lo scosse violentemente "Remus!"
Niente "Come non detto, ci vediamo al castello." aggiunse poi, delusa.
"Sono un licantropo!" esclamò lui. La frase quasi uscì da sola dalle sue labbra. Era stanco di vivere in quel circolo vizioso, stanco di nascondere i suoi veri sentimenti e di ferirla.
Audrey rimase immobile sul posto "Come?"
"Sono stato morso da bambino e da allora vivo con questa maledizione. Non voglio coinvolgerti in tutto questo, sono un reietto, tutta la comunità magica mi disprezza ma soprattutto sono pericoloso e non intendo metterti nemmeno per un secondo in pericolo. Come ho detto, io ci tengo a te. Se adesso vuoi andartene e non rivolgermi più la parola sei libera di farlo, non ti biasimerò. Però ti chiedo di mantenere il segreto." rimase in silenzio, guardando in basso senza accorgersi del fatto che lei si era avvicinata fino a quando non sentì le sue mani prendergli il volto "Tutto qui?" domandò.
"Cosa?"
"Questa è l'unica obiezione che hai su una nostra relazione?"
Lui la guardò stupefatto "Hai capito cosa ti ho appena detto?"
"Ogni parola. Adesso rispondi alla mia domanda."
"Si." fece lui confuso. Audrey si allargò in un enorme sorriso "Io direi di andare al castello, siamo entrambi fradici e non ho nessuna intenzione di farmi vedere dal mio ragazzo con il naso arrossato e gli occhi gonfi dovuti dall'influenza."

*

"Dove vorresti andare?" domandò Lily a James.
Lui guardò la strada davanti a lui, cercando di farsi venire un'idea, inutilmente. Era così sorpreso, contento ed eccitato di star trascorrendo del tempo che non fosse quello delle ronde con Lily, una Lily che sembrava contenta di essere lì con lui a dirla tutta!, che non riusciva a farsi venire nemmeno un'idea. Prese gli occhiali cercando di pulirli per ingannare il tempo e farsi venire in mente qualcosa di brillante, non voleva fare la figura dello stupido, l'occasione era troppo assurda perchè si ripetesse!
"Tu hai qualche preferenza?" rigirò la domanda, sperando che lei magari sapesse che fare.
Lily arricciò le labbra, valutando le opzioni "Alla Testa di Porco?" propose.
James scoppiò a ridere "Evans, non ti facevo una ragazza così trasgressiva!"
"Non vedo altre opzioni! Madama Piè di Burro lo escludo a priori, Ai Manici di Scopa ci prenderebbero per pazzi, che altro rimane?" si difese lei.
"Oh, non fraintendermi, non potevi avere idea migliore, il vecchio Ab ha un debole per me." commentò James non smettendo di sorridere.
Lily inarcò un sopracciglio "C'è qualcuno che non ha un debole per te, secondo la tua opione ovviamente?"
"Non penso." rispose lui e per una volta Lily, invece di rispodere a tono, ricambiò il sorriso.

*

"Ora mi spiegate per bene ciò che è successo, senza tralasciare nemmeno una parola!" esclamò Beth appena riuscì a parlare con le sue amiche in tranquillità.
Lily e Audrey si guardarono per un secondo, prima di scoppiare a ridere "Non capisco tutta questa agitazione..."
"Non capisci?! Vediamo di ricapitolare per bene, vi lascio imbronciate in questa camera, Audrey con il cuore distrutto e tu che piangi perchè destinata a morire da sola e quando torno trovo la prima con la faccia appiccicata a quella di Remus su una poltrona della Sala Comune e te che entri dal buco del ritratto chiaccherando allegramente con James! Esigo una spiegazione!"
"Che dire... ho semplicemente confessato tutto a Remus e lui mi ha detto che ricambia ogni cosa!" rispose Audrey con voce sognante.
"Tutto qui?"
"Tutto qui! Non capisco perchè mi facevo tutti quei problemi a dirgli la verità, è stato così semplice e...bello!"
Beth guardò sbuffando Lily "Penso che ce la siamo giocata per un pezzo, ormai vede il mondo rosa!"
"Lasciala in pace!"
"Giusto, dimenticavo che adesso stai sulla stessa onda, racconta!"
"Ti stai esaltando troppo, non è successo davvero niente, abbiamo solo bevuto una cosa insieme..."
"Solo? Ma oggi siete tutte impazzite? Da quando Lily Evans che beve qualcosa con James Potter è una cosa da niente? Se me lo raccontasse qualcuno penserei che si è bevuto una Pozione Rimbambente!"
"Tu invece? Non ti abbiamo visto da nessuna parte..." si intromise Audrey nella speranza di farle cambiare argomento.
"Tutto bene, grazie." rispose Beth arrossendo.
"Beth che arrossisce, deve essere qualcosa di grosso!"
"Non lo è davvero, siamo andati da Madame Piè di Burro e ci siamo presi una tazza di caffè." spiegò sbrigativa lei fuggendo lo sguardo delle amiche.
"Come scusa? Non eri tu a dire che quel posto è frequentato solo da troll innamorati?"
"Davvero?" domandò lei facendo finta di nulla ma davanti all'insistenza delle sue amiche si arrese "D'accordo, il posto non mi andava molto a genio ma Caradoc ha insistito, poi pioveva, e comunque siamo solo prevenute, è carino e accogliente e il caffè con la panna è squisito." tagliò corto lei.
"Chi era che vedeva il mondo con gli occhiali rosa?" domandò beffarda Lily.
"Piantala, piuttosto come è finita?" fece Audrey.
Beth si aprì in un sorriso timido "Bene, mi ha chiesto se volevo uscire ancora con lui ed io ho acconsentito."
"Non ci credo, sarà la terza persona a cui concedi un secondo appuntamento!"
"Si, sapete? Caradoc mi piace veramente..." rivelò Beth arrossendo ancora di più "Che dire, viva gli occhiali rosa!" esclamò allora Audrey.
Un bussare agitato interruppe le loro risate "Ragazze scendete immediatamente!" disse Alice entrando di corsa.
"Che succede?" chiese Lily improvvisamente preoccupata.
Alice guardò bene lei, con labbra tremanti "Stavamo tornado da Hogsmeade quando Remus ha informato Frank, la signora Potter è morta."


* * *

La storia per il momento termina qui. Volevo dire una cosa, il capitolo lo ho scritto tra una vacanza e un'altra, quindi temo che magari delle parti non sono collegate tra di loro, se così fosse mi dispiace tanto! Rispondendo alle recensioni:
- @ saki 94,
ahahahah devo dire che le tue personalità sono molto particolari ma forse preferisco ndtaky, adoro le personalità malandrine! Beh, penso di averti accontentata almeno per quel che riguarda Remus e Audrey, dimmi che ne pensi ;)
- @ mayetta, grazie per i complimenti! Come vedi si stanno (forse) avvicinando al tanto atteso bacio, per quanto ci provi non riesco a farli stare lontani, sarà destino?!
- @ _Delena_, grazie per i complimenti! Sono contenta che i caratteri non ti diano fastidio, da grandissima talpa quale io sono ti capisco in pieno x_x
Visto il numero di persone che mi ha aggiunto tra storie preferite e seguite (ok, così sembro davvero arrogante, argh) comunque, il numero era consistente e stava diventanto un elenco disordinato quindi ho preferito toglierlo... tutte queste chiacchere per dire che vi ringrazio uno a uno, tantissimo, ma ho deciso di levare i nomi, scusate la decisione e questo panegirico piuttosto confuso, sarà il troppo sole...
A presto, aspetto con ansia le vostre recensioni! _glumbumble_
  
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