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Autore: daddadda    30/07/2010    2 recensioni
Per prima cosa misi la torta in frigorifero e poi versai i pasticcini appena comprati in un vassoio di vetro trasparente. Lo portai in salotto e lo poggiai sul tavolino, Reita assaggiò un pasticcino e rimase affascinato. R: wow! Sono speciali, buonissimi. Dove li hai comprati? K: li ho presi alla Tawashimo Iiwotaki… mi piaceva molto il loro aspetto e ho pensato di prenderne qualcuno. R: hai fatto davvero bene. Assaggiane uno! Ne prese uno e me lo mise in bocca. Quelle dita che toccarono le mie labbra erano come lame bollenti, sentivo che mi bruciavano la pelle… chiusi gli occhi e assaporai quel pezzo di cioccolata. Mi mandava in estasi, o forse era Reita?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Cinema Bizarre, The GazettE
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Oddio non so usare l'HTML -.-
Scusatemi infinitamente... sono un disastro -.-
Beh, che dire... qua la storia inizia a movimentarsi :) Buona lettura!

-: striiiiiiiiiiify sono finite le scorte di cibo, puoi fare un salto al supermarket qua sotto per favore?

Che bel risveglio eh... Ero nel mio letto, qualcuno mi ci doveva aver portato la notte prima... Chiunque sia stato, lo ringrazio... Ma ciò non bastò per attutire le urla mattutine dei due egocentrici della band... Credo che insieme starebbero bene quei due.

Mi alzai ancora assonnato ed entrai in salotto blaterando qualcosa che da lucido non mi sarei mai sognato di dire…

K: ehy, ehy... Ci vado io tra mezz'ora a fare la spesa. Basta che la piantate di sbraitare, per favore...

Mi sedetti a tavola pensando che quei due potevano almeno aver preparato la colazione, ma mi ricredetti presto… Che sfaticati.

Mi guardarono con uno sguardo stranito come per dire “ma che cavolo stai aspettando?” e io roteai gli occhi stufo.

E così, eccomi per le strade gelate di Tokyo alle 7 di mattina.

Forse non era stata una brillante idea andare in Giappone a novembre, ma tanto da lì a Berlino non c'era molta differenza di clima in quel periodo.

Entrai nel market e con mio sollievo sentii che era riscaldato, si gelava là fuori...

Allora, di cosa abbiamo bisogno... Inanzitutto la pasta per la pizza.

Girai un po' di corsie guardando la mia lista della spesa e fui così maldestro da andare addosso a un uomo... Che sbadato.

Chiesi subito scusa e cercai di giustificarmi blaterando inutilmente, ma quando questi si girò... Restai immobile, non respiravo quasi... I suoi occhi mi penetrarono l'anima come coltelli affilati.

Profondi.

Sorrise.

Che bel sorriso... Portava una fascetta all'altezza del naso, cosa buffa. No?

-: stai bene?

Mi porse una mano per aiutare ad alzarmi in piedi e... Lo riconobbi subito.

K: ma tu sei...

-: si, sono chi pensi tu... Reita, piacere

Mi si illuminarono gli occhi... Non ci credevo.

Gli strinsi la mano emozionato e sentii che mi batteva forte il cuore.

R: beh, felice di averti conosciuto ehm...

K: kiro.

R: che bel nome! Beh, io devo scappare... Ho un po’ di fretta. I miei coinquilini aspettano ancora la colazione, scusa. Ciao kiro!

K: arrivederci... Reita.

Ero così emozionato che non sono neanche riuscito a chiedergli un autografo... Stupido, stupido kiro!

Un’occasione preziosa bruciata.

Ricominciai a pensare alla spesa che stavo facendo prima di quell’incontro inaspettato.

Girai qualche scaffale per cercare il latte, ma non ci capivo niente. Tutte le bottiglie erano uguali e i cartoni bianchi avevano solo qualche scritta che li distingueva, le quali non capivo minimamente.

Presi il primo cartone da litro che mi capitò sott’occhio e lo infilai nel carrello. Stavo facendo progressi.

Pagai velocemente e uscii per ritornarmene a casa al caldo.

Arrivato a casa misi le cose appena comprate in frigorifero e nella dispensa e mi guardai intorno.

Decisi che quella casa aveva bisogno di una sistemata e mi offrii di risistemarla, tanto non avevo altro di importante da fare.

Così mi misi a mettere in ordine quel caos e finii con il mangiarmi un intero sacchetto di biscotti al cioccolato che avevo trovato per caso in dispensa e che non mi ricordavo nemmeno di aver comprato.

Presi il telecomando e mi scaraventai sul divano cambiando i canali a casaccio.

Direi che il Giappone è organizzatissimo ed efficiente in tutto, ma la televisione è un po’ il suo punto debole, non parlando dei loro film certo… Quelli sono stupendi.

Spensi la TV scocciato dal fatto di non capire il giapponese, come molte volte avevo già fatto ormai quella settimana, e mi chiesi che fine avevano fatto gli altri. Me ne ero ricordato un po’ troppo tardi…

Mi guardai in giro spaesato e mi accorsi di un messaggio a penna lasciatomi da qualcuno sul tavolino del soggiorno

“Caro kirooooo,

noi siamo andati a farci un giro nelle vicinanze

perché non sapevamo che fare senza di te a

casa da soli.

Abbiamo pensato di prendere poi qualcosina

del luogo da mangiare per pranzo, quindi

ci pensiamo noi a quello!

Ci vediamo più o meno alle 13.00

Ciao!

                                    Shin <3”

Beh, non sapevo che altro fare a casa da solo così decisi di uscire di nuovo. Lo so che sono monotono, ma cosa altro potevo fare in quella casetta solitaria?

Presi le chiavi, una bella sciarpa pesante e me ne tornai fuori in strada. Che cosa potevo fare di interessante?

Presi a camminare, qualcosa avrei trovato.

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Grazie a chi ha letto questa schifezza .-. scusate per gli errori >.<

  
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