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Autore: LarcheeX    31/07/2010    2 recensioni
Aveva rotolato per una scalinata lunga. Se ne era accorto ora che si era fermato, tutto ammaccato, ai piedi di una scala. Era disteso per terra, incapace di alzarsi per il dolore che gli era stato provocato da quella caduta. Non voleva aprire gli occhi. Aveva paura. O forse l’avrebbe avuta se avesse posseduto un cuore. Non sapeva con esattezza cosa fosse successo. Provò a ricordare cosa fosse accaduto prima di essersi ritrovato lì. Il buio. Non ricordava o non voleva ricordare?
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Organizzazione XIII, Saix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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rieccomi qua, dopo un vertiginoso calo di ispirazione, con l'ottavo capitolo^^ spero piaccia.

 

Capitolo 8: Alcune scoperte…

 

Larxene li condusse in un luogo molto curioso. Sembrava qualcosa di simile a un campeggio: era una radura rotonda, con qualche tenda ammuffita allestita in cerchio sul prato con un fuocherello scoppiettante nel mezzo. Sembrava quasi di essere tornati in un mondo tranquillo dove degli amici si rilassavano andando in campeggio.

Nel bel mezzo di quel posto stranamente tranquillo c’erano tutti i membri che Saïx ancora non aveva incontrato ma che erano morti: Zexion, Lexaeus e Demyx. Mancava solo Marluxia.

Demyx era sempre stato il più allegro del gruppo, anche se Saïx non aveva mai capito da dove venisse tutta quell’allegria, dato che nemmeno lui aveva un cuore. però era sempre il primo a ridere, sempre il primo a fare qualche battuta idiota che magari sarebbe anche stata divertente, ma impossibile da cogliere per dei Nessuno.

Alla fine uno andava a pensare che persone, o Nessuno, come Demyx andavano semplicemente ignorate.

Proprio spinto, forse, da quest’allegria che il numero IX si mise a sventolare la mano guantata in segno di saluto, come se si trattasse di vecchi amici che non si vede da tempo.

“Salve! Larxene, vedo che hai degli ospiti…” scherzò, mentre Lexaeus attizzava il fuoco con un ramoscello, sospirando. Non aveva mai parlato molto, ma si faceva di più capire con i fatti. Diceva che le parole erano inutili per la maggior parte dei casi.

Zexion, invece, era seduto su un ceppo con lo sguardo perso in chissà quali pensieri e si riscosse solo alla vista di Axel ma, per quanto arrabbiato in vista di colui che gli aveva procurato la morte, non fece niente e si limitò a fissare lo sguardo su Larxene: “E loro? Che ci fanno qui? Non mi dirai che…”

“Sì, sono morti anche loro, contento?” domanda interessante… se avesse detto di sì di sicuro sarebbe stato picchiato da qualcuno di particolarmente permaloso perché significava dirsi contento di aver visto morto qualcuno, se avesse detto no sarebbe successo lo stesso perché significava non gradire la presenza di qualcuno. Probabilmente era ciò che stava pensando Zexion, poiché decise di non rispondere.

“Quindi… è rimasto solo Xemnas? E Roxas.” Constatò.

“Roxas si è riunito a Sora, ora. C’è solo Xemnas.” Precisò Saïx, e notò, con una punta di divertimento, che Axel si premurava si guardare da tutt’altra parte.

Non credi di stare esagerando?

Mmm… no.

Da un punto non ben determinato della foresta uscì fuori un Marluxia completamente pulito e sicuro di sé. Tutti gli altri che si erano avventurati in quella foresta erano sporchi, avevano i capelli arruffati e qualche foglia attaccata agli stivali, segno che erano tutti caduti almeno una volta o inciampati, ma il numero XI era totalmente pulito. Questo significava che Marluxia era in grado di controllare tutte le piante in quel posto.

Non appena li vide spalancò gli occhi, con finto fare innocente, e piegò le labbra in un lieve sorriso: “Oh, a quanto pare siamo aumentati… che c’è, è arrivata la morte anche al Castello Oscuro?” chiese, ironico. Forse gli dava ancora un po’ fastidio il fatto di essere stato trasferito lì. Non gli era mai andato a genio il fatto di essere stato sbattuto lontano da Kingdom Hearts.

“Già…” rispose Luxord, mentre si sedeva, insieme agli altri, e cominciò a raccontare…

EUREKA!

Esclamò una voce mentale, non sua, così forte da farlo sobbalzare, anche se gli altri, presi dalla storia di Luxord, non se ne accorsero, ma Zexion posò i suoi gelidi e calcolatori occhi color indaco su di lui, evidentemente sorpreso dal fatto che Saïx sobbalzasse da solo. O forse non era quello. Il suo naso sembrava essere entrato in azione, come se avesse captato qualcosa che prima non c’era. Saïx si chiese se anche una voce mentale che non era al posto suo potesse odorare differentemente da chi la portava…

Si alzò all’improvviso, allontanandosi dalle dieci persone assorte ad ascoltare la voce leggermente britannica di Luxord e se ne andò in un posto appartato.

Potresti rimandare gli urli di giubilio a quando sarai fuori dalla mia testa? Mi hai fatto prendere un accidente!

Scusa caro, ma ho trovato quello che stavo cercando da almeno una settimana.

[mmmf… caro] cioè?

Ho trovato un libro che parla di dove finiscono i Nessuno quando muoiono.

E dove finiscono?

Si chiama Limbo dei Nessuno, e da quello che pare è un luogo dove predomina il nulla.

In effetti sì, o almeno è così per la maggior parte dello spazio.

E c’è anche una profezia che parla del modo in cui si può uscire…

A Saïx venne un colpo. Uscire? Significava che poteva andarsene da quel posto infernale? Significava che poteva rivedere il suo Sir? E forse un’altra possibilità per riavere il suo cuore…?

Zut! A quello ci penso io. Ti ho detto che te lo riporterò io il cuore! Li riporterò a tutti.

Ma potrei… potremmo uscire tutti quanti da soli senza…

Farmi scomodare? Non servirebbe, fidati. Non potete uscire da soli, non l’hai letta la frase sulla porta?

Saïx fece uno sforzo di memoria… porta… la porta dalla quale era caduto…

…davanti a lui si ergeva un’ enorme porta: era tutta d’oro, alta almeno due volte lui, con le maniglie dorate e lucide. Aveva le ante lisce, tanto che avrebbe potuto specchiarcisi, solo, all’altezza degli occhi, era incisa una frase:

NESSUNO che varchi questa soglia sappi che non puoi tornare indietro. Abbi CUORE per uscire.

Era una frase molto stupida e senza senso…

… o almeno lo era in quel momento.

Quindi…

Quindi se ti riprendi il cuore non sei più un Nessuno e puoi tranquillamente uscire…

Senza essere rispedito giù.

Esatto.

E tornerei a vivere?

Sembrerebbe di sì.

Wow.

E ho scoperto anche un’altra cosa.

Cioè?

Che i Nessuno che sono morti in teoria cominciano a sentire alcune emozioni, come se sentissero nel loro inconscio di essere vicini al loro cuore.

In effetti Saïx non se ne era nemmeno accorto… da quando era caduto era riuscito a simulare perfettamente, rabbia, anche divertimento e, a pensarci bene, amore… amore verso Xemnas.

Sto solo aspettando Sora che venga a uccidermi, almeno così potremo rivederci.

Saïx aveva sempre avuto paura, o quantomeno timore, che Sora potesse arrivare e ucciderli tutti come aveva fatto al Castello dell'Oblio, ma, per una volta, non vedeva l’ora che arrivasse.

 

perdonatemi per il ritardo!

partirò (di nuovo) per tutto il mese, stavolta

BUONE VACANZE^^ da Larchy

  
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