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Autore: Jules    27/09/2005    2 recensioni
'Era passato quasi un anno dalla morte di Jen, gli altri ragazzi avevano dovuto per forza di cose ricominciare a vivere, cercando di accantonare la tristezza e il dolore per la scomparsa della loro migliore amica, dovevano per tirare avanti, per continuare a vivere, per non scoppiare a piangere all’improvviso.'

Ciao a tutti, questa è la prima FF che scrivo, l'ho dedicata ad uno dei miei telefilm preferiti... DAWSON'S CREEK... questa è la settima stagione che io avrei voluto! COMMENTATE!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7.6 - New York!


A Los Angeles la nuova famiglia andava alla grande: Joey e Dawson erano felici e contenti e niente sembrava turbare la loro pace, la piccola Amy cresceva e andava in giro per la casa chiacchierando e borbottando inseguita da Grams che passava ogni momento con la piccola anche perché ormai erano due mesi che era LA e voleva tornare a Capeside.
Insieme a Grams, Joey aveva visitato alcuni asili nido dove far andare la piccola mentre lei e Dawson erano al lavoro…in più le due, insieme, avevano selezionato una baby-sitter che quando Grams se ne fosse andata, avrebbe badato ad Amy quando Joey e Dawson uscivano la sera.
Joey aveva chiesto e ottenuto di lavorare in ufficio solo la mattina mentre il pomeriggio poteva lavorare a casa per stare con la piccola, non voleva che la bambina passasse tutta la giornata in una scuola, ma voleva che passasse più tempo con lei.
Dawson dal canto suo, era impegnato con la registrazione delle ultime puntate della serie ed era sempre indaffarato ma cercava di essere sempre presente: non mancava una visita con il pediatra e la mattina accompagnava sempre lui la bambina all’asilo e si divertiva da matti a cercare dei vestitini da comprare per la bambina!
Grams da quando alla mattina la piccolina aveva iniziato l’inserimento all’asilo aveva molto tempo libero e si divertiva a preparare pranzi e cene a Joey e Dawson, anche se loro continuavano a dire che non ce n’era bisogno!
Quando dovette partire, Dawson e Joey cercarono in tutti i modi di trattenerla li, ma lei disse loro:
“Ragazzi, io qui ci sto benissimo, voi siete favolosi con me, come se foste veramente i miei nipoti, ma ora devo tornare nella quiete di Capeside, non posso resistere un altro po’ qui a LA… voglio la mia casa, voglio rivedere Jack, Andie e Pecey! Voglio tornare il prima possibile, se ci fosse partirei anche domani!”
“Ok, allora chiamo l’agenzia e vedo se c’è ancora posto in un volo! Ma sappi che come cerco un volo per andare ne posso tornare uno anche per tornare qua!” disse Dawson.
“Lo so tesoro, facciamo così se nn ce la fate a venire voi prima del compleanno di Amy verrò io per il suo compleanno!”
“Perfetto!” disse Joey.
Dawson trovò il posto e il giorno seguente i ragazzi portarono Grams all’aeroporto. Erano tutti e tre tristi ma tutti sapevano che era la cosa giusta!

Se i primi mesi di convivenza tra Dawson e Joey erano iniziati bene e stavano continuando ancora meglio, a New York, le cose andavano male, la convivenza solo dopo due mesi li stava logorando.
Pecey era disordinato, Andie era ordinata, Pecey amava la musica a tutto volume, Andie amava il silenzio, Pecey voleva vedere i film d’azione, Andie voleva vedere film più impegnati, solo il mercoledì sera erano tutti e due d’accordo su cosa vedere: ”The Creek”! Insomma se uno diceva bianco l’altra rispondeva nero, e le sfumature dei grigi non erano contemplate.
Una mattina, poi Andie diede di matto quando trovò biancheria intima di donna in mezzo al soggiorno, entrò in camera di Pecey e cominciò ad imprecare, urlò tanto forte che la ragazza che Pecey si era portato a casa la sera prima uscì dal bagno e si affaccio alla camera, quando Andie la vide, per un attimo non le lanciò contro un vaso!
Finito di urlare uscì dalla camera e si diresse in cucina, Pecey che ne frattempo si era ripreso la seguì e cominciò ad urlare di conseguenza:
“Andie, ma che ti prende, ma ti sembra di entrare in camera mia e montare tutto quel casino!”
“Pecey, dai un’occhiata in giro, guarda che caos che c’è, ti pare che io debba tornare e trovare tutto questo disordine, non ci abiti da solo qui!”
Nel frattempo la ragazza si era vestita, si affacciò alla cucina e un po’ spaventata salutò e disse a Pecey che si sarebbero visti la sera al ristorante!
“No. Janine, aspetta…” ma si sentì la porta sbattere, “Contenta adesso l’hai fatta fuggire!”
“Ti chiedo solo di riguardarti intorno! Non so cosa avete fatto ieri sera, ma la casa sembra essere stata passata da un uragano!”
“Ci siamo divertiti…” disse con il suo sorrisino furbo Pecey: “E comunque io sapevo che tu tornavi solamente domani e avrei messo in ordine prima del tuo arrivo!”
“A me non interessa se vi siete divertiti o no, voglio solo un po’ di rispetto, qui ci abito anch’io”
“Andie abbiamo sempre detto che non era un problema portare altre persone in casa!”
“Ohh… certo e in questi mesi nn ho detto niente!”
“Ok, forse non è bello rientrare e trovare tutto sto casino ma non farne un caso di stato, se tu fossi rientrata quando avevi detto avresti trovato tutto in ordine… davvero…cmq ti va se per farmi perdonare oggi ti invito a pranzo!” e tirò fuori uno dei suoi migliori sorrisi!
“Ok, pietra sopra, ma no oggi non posso sono tornata perché la casa d’aste mi ha fissato un appuntamento per pranzo! Quindi son tornata prima, ora vado a farmi una doccia poi vado in ufficio! Cmq domani a pranzo sono libera!”
“Perfetto allora sei prenotata per pranzare con me!”

Andie andò a farsi la doccia e poi uscì, il cliente di oggi era un giovane ereditiero che voleva mettere all’asta la collezione dei genitori, prematuramente scomparsi e Andie doveva riuscire a convincerlo a dare a lei l’incarico… Quindi si preparò con cura, anche l’apparenza è importante in un incontro di lavoro, e poi in ufficio visionò di nuovo la collezione e riuscì anche a farne una prima stima approssimativa. Alle 12 in punto si trovò al “Waterfront cafè” dove aveva appuntamento con il signor Mitchell. Era tesa, era un incarico importante, il più importante tra quelli che aveva seguito fino ad ora, ciò che la rendeva veramente agitata era il non aver visto mai in faccia il suo cliente, avevano parlato solamente al telefono. Odiava non sapere chi si sarebbe trovata davanti.
Si presentò al metre che l’accompagnò ad un tavolo, dove era già seduto il suo ospite. Il metre disse:
“Signor Mitchell la sua ospite è arrivata!”
“Grazie, Daniel!” detto questo si alzò e si voltò verso Andie: quando Andie incrociò lo sguardo del signor Mitchell, rimase esterefatta era bello di una bellezza triste, però, i suoi occhi azzurri erano velati da un alone di malinconia e anche quando le sorrise, sembrava sforzarsi: “Buongiorno signorina McPhee, è molto puntale, prego si accomodi, vuole un drink?”
“Buongiorno a lei” sorrise Andie, prese posto di fronte al giovane e poi si rivolse al cameriere e disse: “per me un analcolico alla frutta!”
“Due!”
Il pranzo scorse via tranquillo e i due presto cominciarono a darsi del «tu» e oltre della collezione chiacchierarono di tutto e un po’ come se si conoscessero da anni, Andie si sentiva veramente bene e in sintonia con lui, con la sua tristezza, con la sua malinconia e anche Julian così si chiamava il ragazzo si trovava veramente bene con lei:
“Lo so che può sembrare un po’ da sfacciato,” disse mentre pagava il conto, “ma se non hai impegni per il pomeriggio mi farebbe molto piacere, se tu volessi fare un giro in centro con me!”
“Bhe, non ho da fare a parte dire all’ufficio se hai accettato di diventare nostro cliente!”
“Per questo basta una telefonata,” e fece segno al cameriere di portare il telefono, “Chiama e di che sono estremamente felice di essere un vostro cliente, ma che mi devono assicurare che lavoreremo insieme altrimenti non se ne fa niente!”
Andie sorrise e rispose: “l’ultima parte forse è il caso che gliela dici tu”… Andie fece la telefonata e i due uscirono dal locale e si incamminarono verso il centro, visitarono tutte le gallerie d’arte che incontrarono e anche qualche mostra, alla fine camminando e chiacchierando si fece ora di cena:
“Vieni andiamo a cena nel miglior posto del mondo!” disse lui.
“E quale sarebbe?” chiese stupita Andie.
“Casa mia naturalmente…” sorrise maliziosamente Julian
“Signor Mitchell non le sembra di correre un po’ troppo! Un invito a casa sua la prima sera…” sorrise Andie
“Signorina McPhee, per che genere di uomo mi ha preso…” disse il ragazzo e poi sfoderò un sorriso a 32 denti.
“Credo di non avere scelta il tuo sorriso mi ha ammagliato!”
“Se bastava solamente quello lo avrei sfoderato prima. Andiamo non siamo molto lontani!” disse scherzoso.
“Ok!” Andie era felicissima di andare da lui, non voleva andare a casa per trovare il caos di Pecey, sapeva che non avrebbe mai messo in ordine…
Quando entrarono in casa, Andie fu stupita dall’eleganza della casa, Julian andò in cucina e disse alla cuoca che aveva ospiti e poi tornò da Andie con due bicchieri di vino bianco:
“Per iniziare la serata!” disse lui porgendole il bicchiere!
I due bevettero e poi Andie prese coraggio, e lo baciò teneramente sulle labbra!
Lui la guardò e ricambiò il bacio con uno molto più caloroso e pieno di passione, i due furono interrotti dalla cameriera che disse loro che la cena era pronta. La cena durò pochissimo, ben presto i due si ritrovarono sul divano del salotto, avvinghiati in appassionati baci:
“Resta qui stanotte!” disse lui tra un bacio e l’altro.
“Va bene” rispose lei e i due si spostarono dal salotto alla camera da letto.

La mattina dopo quando Andie si svegliò trovò sul cuscino una rosa e un biglietto:
“Buongiorno,
scusa ma son dovuto scappare, ho detto all’autista di essere a tua disposizione, ci vediamo al Waterfront cafe alle 13. Un bacio Julian” nel biglietto c’era anche il suo numero di cellulare.
Andie guardò l’ora era tardissimo, si preparò in fretta e scese al piano di sotto, dove fu accolta dalla cameriera:
“Buongiorno signorina, se vuole seguirmi la colazione è pronta!”
“Guardi mi spiace ma sono in ritardissimo!” si scusò Andie.
“Allora chiamo l’autista che l’accompagnerà dove vorrà!”
“Grazie!”

Dopo mezz’ora e con mezz’ora di ritardo entrò in ufficio, dove il suo capo non aspettò neanche che si fosse tolta il cappotto che la raggiunse nel suo ufficio:
“Andie, lei è in ritardo, ma visto la telefonata entusiasta del signor Mitchell che ho ricevuto stamani, la perdono! Ora si metta al lavoro.”
“Certo, e mi scusi per il ritardo ma non ho sentito la sveglia!”
La mattinata passò tranquilla, Andie continuava a pensare Julian, ma fu riportata bruscamente alla realtà dalla telefonata che le arrivò al cellulare:
“Ciao Andie, sono Pecey, allora visto che mi ha chiamato Jack e mi ha detto che viene a NY, ho invitato anche lui a pranzo…ci vediamo alle 13 davanti al mio ristorante! Ok?” ma senza aspettare una risposta di Andie riattacco il telefono. Era un po’ dispiaciuta, non avrebbe voluto certo dare buca a Julian ma certo non poteva mollare Pecey e suo fratello, quindi se pur a malincuore compose il numero di Julian:
“Ciao Julian, sono Andie!”
“Ciao, non mi aspettavo mi chiamassi…”
“Scusa non volevo disturbarti, ma purtroppo devo declinare il tuo invito a pranzo!”
“Ok, posso sapere il perché?”
“Certo, non è un mistero, è che il mio coinquilino mi ha invitato a pranzo e ha invitato anche mio fratello, che viene di proposito a NY per stare con me…”
“Certo tranquilla, non ci sono problemi…anzi ce n’è uno…io purtroppo stasera non posso vederti, devo andare a una cena di lavoro!” disse un po’ rammaricato Julian.
“Non ti preoccupare se oggi non ci vediamo, ci vedremo domani e poi io come ogni mercoledì sera, ho un appuntamento con la mia infanzia…”
“Scusa ma non ti capisco…” disse Julian estremamente confuso!
“Hai presente il programma della FOX, “The Creek”?”
“Si certo è un caso nazionale… ne ho visto anche qualche puntata…”
“Bhe in quel telefilm si parla anche di me, di mio fratello e dei nostri migliori amici!”
“Cosa?!?” disse sempre più confuso…
“Il produttore, regista e primo sceneggiatore è uno dei miei migliori amici e in questo telefilm racconta la sua storia e quella di noi amici, hai presente Sam, Colby e Petey, in realtà si chiamano Joey, Dawson e Pecey!”
“Ora è tutto più chiaro… deve essere bello vedere la propria storia in un telefilm!”
“Certo, anche se ti posso assicurare che può essere molto triste, Dawson, è estremamente realista, fa rivivere sullo schermo il meglio e il peggio della nostra storia!”
“Bhe ma se ti fa soffrire perché lo guardi?”
“Perché è un modo per sentire i miei amici vicini, visto che non abitiamo più così a portata di mano! E poi mi fa sentire vicino chi non c’è più!”
“Credo proprio che allora tu non debba mancare a questo appuntamento! Ti chiamo quando è finita la mia cena… bacio!”
“Bacio!” e attaccò!
L’ora del pranzo arrivò velocemente e Andie all’una si trovò davanti il ristorante di Pecey:
“Ciao Pecey!”
“Ciao Bionda,” e si avvicinò e la baciò sulla guancia, “dimmi una cosa, stamani sei uscita presto oppure, come io credo, non sei tornata a dormire!”
“Indovinato, sono stata fuori, ti ricordi che ieri a pranzo avevo un appuntamento con un cliente, bhe, Julian è fantastico…”
“Chi è fantastico?” chiese Jack, arrivando alle spalle della sorella!
“L’ultima conquista di tua sorella…” disse Pecey.
“Ahh, però e non dici niente al tuo fratellino?!”
“E’ che l’ho conosciuto solo ieri e…” ma fu interrotta da Pecey..
“E…stanotte non è tornata a dormire!”
“Pecey!!!” disse Andie…”Ma perché non pensi a te…”
“Tranquilla Andie, sei grande abbastanza per fare quello che vuoi!” disse Jack abbracciando la sorella.
“Dai ragazzi andiamo, ho scoperto un ristorantino italiano niente male a Little Italy!”
“Perfetto! Andiamo!” dissero i gemelli McPhee in coro!
La giornata passò piacevolmente, Andie raccontò di Julian e anche se non lo voleva dare a vedere Pecey era geloso, da quando era tornata, lui aveva sempre pensato che si sarebbero ritrovati, ma da come lei parlava di Julian sembrava avesse trovato l’anima gemella… e certo la colpa era anche sua, se non si fosse fatto vedere con tutte quelle ragazze, e si fosse dimostrato più interessato forse adesso non si sarebbe trovato in questa situazione, ma ormai non ci poteva fare nulla, Andie sembrava veramente felice e questo era l’importante!
Jack, era molto felice per la sorella, si vedeva che era proprio felice, come se avesse trovato l’anima gemella, non l’ha vedeva così entusiasta e felice per una storia, da tanto tempo, e anche se era presto per dire come sarebbero andate le cose, lui ora voleva che Andie fosse felice, anche se in cuor suo credeva che presto oltre al ritorno di fiamma tra Joey e Dawson ci sarebbe stata anche la riunione di Pecey e Andie, ma ora non era importante quello che credeva, ma solo ciò che rendeva felice Andie…
Andie, dal canto suo, era al settimo cielo, anche se era poco sentiva che dentro di lei stava nascendo un sentimento importante per Julian, anche se non riusciva ancora a cancellare i sentimenti che provava per Pecey, ma che ci poteva fare, infondo lui non aveva dato un minimo segnale di interesse da quando erano NY insieme, e lei non poteva certo passare tutta la vita ad aspettarlo, non era Dawson che per Joey avrebbe aspettato anche tutta la vita… no lei no, lei voleva una storia importante ora, lei voleva essere felice ora, non in futuro lei voleva avere qualcosa di concreto subito, non poteva aspettare che Pecey mettesse la testa a posto e che capisse che erano fatti l’uno per l’altro… d’altro canto, Julian era perfetto e per molti aspetti migliore di Pecey…quindi lei adesso voleva vivere la sua storia con lui!

  
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