Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Sif    01/08/2010    12 recensioni
E se una banalissima serata di Capodanno si trasformasse nella Notte della vostra Vita? Tratto da una storia vera (la mia - NdA)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Ehilaus Saga' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1

17

 

Ta-ra-da-daaan

 

«E chi era questo qui di cui eri tanto innamorata?» mi chiede Daniel ostentando un tono altamente schifato sull’ultima parola. Ora più che mai, potrebbe essere tranquillamente scambiato per il fratello gemello di Daria.

«Ma dai! Io ti svelo tutti i più torbidi misteri della mia “soap opera” con Ricky e tu ti preoccupi dei miei primi amori adolescenziali?»

«Primi amori?!» sibila, scandalizzato «Perché? Quanti ce ne sono stati?»

«Mmm...» faccio finta di pensarci su, battendomi l’indice sul mento e alzando lo sguardo verso l’alto. «Non saprei. Tu che ne pensi?»

Siamo ancora sul luogo del misfatto. Dopo esserci ripresi dal torpore post orgasmo, ed esserci ricomposti alla meno peggio – il mio corpetto, soprattutto, porta ancora i segni indelebili del suo trascorso brutto quarto d’ora –, io e Daniel ci ritroviamo esattamente nella posizione iniziale: seduti sulla panchina uno affianco all’altra, con il suo braccio che mi cinge le spalle, in contemplazione del panorama notturno. La copertina patchwork ci copre nuovamente le gambe.

«Mi stai prendendo in giro, vero?»

Scoppio a ridere. Adoro giocare con lui. Adoro lui.

«Ad ogni modo, credo che Ricky avrebbe dovuto nascere donna» mi informa Daniel, cambiando argomento.

«Beh, non ti nascondo che l’ho pensato anch’io. Specialmente quando diceva di voler arrivare a pesare cinquanta chili. Ma ci pensi?»

«Cosa?!»

«Per non parlare della dedizione con cui si prendeva cura dei suoi preziosissimi capelli. Shampoo schiarente alla camomilla, balsamo naturale fatto in casa, impacchi ai semi di lino... Roba che neanche io ho mai fatto!»

«Scommetto che si vanta di avere i capelli più belli dei tuoi, ‘sto finocchio»

«Non me l’ha mai detto esplicitamente, ma credo che la pensi proprio così» confermo con rassegnazione, pensando che, effettivamente, i capelli di Ricky sono molto più curati dei miei.

«Non dirmi che hai davvero preso in considerazione l’idea di tingerti i capelli!»

«Direi di no... Tu cosa vorresti? Capelli biondi o mori?» Non si sa mai.

«Io voglio te e basta» conclude con tono basso e serio, quasi fosse indignato per l’assurdità della domanda.

Signore e signori, risposta esatta!

«Che ne dici se ti riaccompagno a casa? Così ti riposi un po’» dice riacquistando in un secondo la sua bella faccia tosta e guardandomi in modo eloquente.

Spaccone.

«Sì, grazie. Effettivamente tutta quella birra che ho bevuto mi ha messo addosso un certo sonno» rispondo sfoderando la mia migliore faccia da schiaffi. Pfui! Pivello!

Il viaggio verso casa è quanto di più soft potessi desiderare in un momento del genere. In giro non c’è quasi nessuno e noi, a bordo della Ducati, scivoliamo tranquilli e pacifici per le strade della città.

Arrivati a destinazione, dopo esser scesi entrambi dalla moto, mi levo il casco e lo poggio sulla sella.

Daniel mi guarda un po’ titubante e poi, giocherellando con il portachiavi a forma di timone, si schiarisce la gola ed inizia il suo monologo.

«Senti, so che non è necessario dirlo, ma... giusto per mettere le cose in chiaro, direi che...»

Guarda, guarda... Il bel batterista testosteronico, tutto cuoio e metallo, è arrossito sulla facciotta pucciosa.

«Beh, sai com’è, dopo quello che è successo, io pensavo di... di...»

Che bello quando i maschi tentennano. Diventano teneri come l’Orsacchiotto del Coccolino.

«E poi anche tu prima hai detto che mi... sì, insomma, che mi...»

«Che ti amo?»

Mi spiace, ma non ce la facevo più a vederlo così in difficoltà. Comunque, non pensavo fosse così timido al di fuori dell’onda passionale. La cosa mi aggrada.

«Sì, appunto! Hai detto che anche tu mi ami...»

Adoro quel “anche”.

«...e, quindi, da oggi posso considerarti la mia...»

«La tua ragazza?» Suona così bene!

«A dire la verità» dice con quel suo mezzo sorriso da infarto fulminante «stavo per dire la mia “donna”, ma credo che “ragazza” sia ugualmente appropriato»

Oh, beh. Non è proprio il caso di fare i fiscali, no?

Comunque non penso ci sia bisogno di aggiungere altro. La mia faccia starà sicuramente parlando per me in questo momento. Perché non riesco a staccare il mio sguardo dal suo, mentre lo dice. E neanche quando finisce di dirlo. E neppure quando mi avvicina a sé mettendomi una mano dietro la schiena e l’altra sulla guancia arrossita.

Le mie palpebre ipnotizzate si abbassano solo e soltanto quando le mie labbra, già socchiuse, avvertono il contatto con la sua bocca. Una bocca particolarmente dolce, rispetto ai precedenti. Ma pur sempre mozzafiato.

«Uuuuuuuuuuhhh...»

Bisbigli, risatine, qualche fischio.

Agghiacciata, alzo la testa, già sicura di quello che vedrò: i miei vicini di casa, bardati con giacche e piumini, si stanno godendo la scena accalcandosi alle finestre e sui balconi della palazzina.

Alcuni, con la faccia più tosta rispetto ad altri, stanno sgranocchiando fette di pandoro o pistacchi.

Fra costoro, ovviamente, sono presenti anche mia madre e mio fratello. Quest’ultimo, in particolare, sfidando il gelo invernale con indosso un bel paio di short da mare verde smeraldo ed una t-shirt di Goldrake, cerca conforto termico – tenendosi abbracciato ad una gigantesca scodella piena di pop-corn – e conforto morale – guardando in giù verso le piastrelle del balcone scotendo la testa con aria sconfitta e annientata – tentando, al contempo, di mimetizzarsi tra i vasi di elleboro. Con la coda dell’occhio, vedo Daniel guardarlo a bocca aperta.

No comment.

«Amore della mamma, hai lasciato Ricky?» Il tono festoso di mia madre riesce a farmi staccare gli occhi dalla surreale figura di mio fratello.

Mia madre ha sempre detestato il piccolo Narciso. Lo prende sempre in giro. Dice che ha la verve di un novantenne dentro ad un corpo da tredicenne.

Sono pronta a scommettere che sarebbe comunque al settimo cielo se le dicessi che, in realtà, gli sto solo mettendo le corna.

«Ma’, per favore» inizio a supplicarla ad alta voce, in modo da farmi sentire fin lassù «Ne parliamo dopo, ok?»

«Ok!» mi risponde gasatissima facendomi l’occhiolino ed alzando entrambi i minuscoli pollici per enfatizzare il suo assenso.

Non oso guardare la faccia di Daniel, questa volta.

«E voi fatevi i fatti vostri, impiccioni!» abbaio all’indirizzo dell’intero condominio.

Sbuffi, mugugni e qualche “uffa” qua e là. Roba da non credere. Se ne approfittano perché ho grande ed annosa confidenza con tutti loro. Opportunisti.

«Allora ciao e buon anno, anche se non so come ti chiami!» cinguetta mia madre ad un atterrito Daniel agitando le braccia per salutarlo, mentre il suo primogenito la trascina dentro casa.

Dopo qualche manciata di movimentatissimi secondi, tutte le finestre vengono finalmente chiuse ed il silenzio – leggermente imbarazzato, devo dire – torna ad avvolgerci.

«Ehm... Vi divertite parecchio da queste parti, eh?» cerca di sdrammatizzare Daniel, trattenendo un risolino.

«Su, dai. Dillo pure che vorresti rotolarti per terra dalle risate» gli rispondo con aria tetra.

«Va bene. Vorrei rotolarmi per terra dalle risate» mi sorride, riavviandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio «Ma, prima di tutto, vorrei ricominciare da dove ci ha interrotti il pubblico» conclude in un sussurro, ad un centimetro dalla mia bocca.

Purtroppo, però, il male è sempre in agguato.

«Scusami un secondo» gli dico arretrando leggermente e alzando la testa «Mamma! Ti vedo!» urlo verso una delle finestre, da dove si intravede l’oscura sagoma di una testa riccioluta.

Un attimo dopo, una seconda sagoma – ben più grossa e più oscura della prima – appare alle spalle di mia madre per ritrascinarsela dietro.

Una parola: sconcertante.

Guardo Daniel e scoppiamo a ridere tutti e due.

«Posso, adesso?» mi chiede con ancora il sorriso sulle labbra, avvicinandosi nuovamente.

«Puoi sempre, a meno che mia madre non decida di andare a prendere la videocamera» gli sorrido prima di gettarmi sulla sua bocca accogliente, ansiosa di sentire il suo ormai familiare sapore e le sue braccia attorno a me.

Che sensazione meravigliosa. Penso che questo sia uno dei momenti più felici di tutta la mia...

«Ma che bella scenetta romantica...»

...vita. Porca. Di. Quella. Vacca. Porca.

Ricky.

 

°°*°°

Spazietto Autrice:

Aggiornamento al volo per augurarvi Buone Vacanze! Un bacione!

Morgana Ah ah ah!!! Sì, è vero! Leggendo, uno direbbe che la protagonista (Stella, a proposito) è stata sotto sostanze stupefacenti per tutto il suo "periodo Ricky"! Un bacione!

romina75 – Ciao carissima! Sono contenta che tu abbia capito appieno i sentimenti descritti nello scorso capitolo! Anche perché, probabilmente, essendo così rivelatore, è stato il capitolo più importante di tutta la storia! Alla prossima! Cri

Maharet Ciao Cla! Com'è? Eh, sì... mannaggia a 'sti uomini ingannatori! Prima sono in un modo e poi nell'altro... Spero, invece, di averti fatto divertire almeno un po' in questo capitolo! Un bacione e alla prossima! Cri

Marcie Hai ragione! Ricky è proprio un orrido lombrico (uso il lombrico come esempio perché, purtroppo, l'altro giorno ho avuto un incontro ravvicinato con un gigantesco bruco e mi è venuto quasi un infarto). Grazie per aver letto! Alla prossima!

fallsofarc Ciao Chiara, tesoruccia mia! No, purtroppo la storia delle lenti a contatto non è inventata (né la tinta ai capelli, daltronde). Che ci vuoi fare... Purtroppo mi è toccata! Ma sì, acqua passata! Piuttosto, che ne pensi del fratello della protagonista? Sono curiosa di avere un tuo parere! Un bacio, per ora, e buone (ottime!) vacanze! Cri

Semolina81 Allora? E' stato abbastanza succoso il capitolo? Ti è parso divertente come spero?? Grazie per la bella recensione, Erica! Un bacio anche a te! A presto! Cri

Kukiness Ciao Erica! Beh, non so perché ma questo capitolo mi è uscito un po' incasinato! Forse ho mischiato troppa roba tutta insieme (momenti cuoricinosi, un po' di comicità demenziale, colpo di scena finale...). Tu che dici? Wow! Ti è piaciuto davvero lo scorso capitolo? Sono contentissima! Sì, anch'io - nonostante tutto - trovo il personaggio Ricky molto interessante e, soprattutto, stimolante quando è il momento di scrivere di lui! Grazie per la recensione! Alla prossima, Cri

Mirya Ah ah ah!!! Sì, purtroppo sono stata insieme ad uno così (anche se devo ammettere di aver leggermente accentuato certe sue fisse ed abitudini, giusto per rendere più interessante ed incisivo il personaggio). Per fortuna, appunto, adesso "sto insieme" ad uno come Daniel, quindi... Non c'è molto altro da aggiungere, direi XD!!! Grazie per la sempre preziosa recensione, carissima! Un bacione e alla prossima! Cri

mokuren078 - Te l'ho già scritto in una recensione, ma devo ripetermi per forza: GRAZIE!!! Dieci recensioni tutte insieme sono decisamente troppe per una storia come questa (se si pensa, poi, che sono state scritte da uno dei miei Autori Preferiti... insomma, eh...). Spero continuerai a seguirmi! Ciao!

Un particolare grazie a chi ha letto e/o inserito la storia tra le preferite e/o le seguite e/o quelle da ricordare.

Un bacio, infine, ai temerari che mi hanno inserito tra gli autori preferiti.

A presto!

- Sif -

 

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Sif