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Autore: Lelli 91    27/09/2005    1 recensioni
Il cielo plumbeo e terso fa da sfondo all’immensa città di Tokyo in quest’insolita mattina di metà Settembre. Probabilmente il tempo riesce a riflettere lo stato d’animo di tutti i ragazzi giapponesi, costretti a ritornare sui banchi di scuola dopo tre mesi di vacanze. Ed è proprio così che ha inizio la nostra avventura. L’avventura di cinque ragazze unite dallo stesso magico destino.
P.S. Leggete il commy all'inizio! Il pairing non é il solito (ovvero, x dirne una, non ci saranno Kai-Hilary o yaoi tra Ray e Max -_-) ma vi chiediamo di leggerla ugualmente, anke se siete dei fan sfegatati delle coppie classiche, la trama é carina e, alla fine, piena di colpi di scena. Grazie! Lelli91 e Freddy90
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter eigth = “You were my joy…”

La mattina seguente, un pallido sole che irradiava Tokyo con i suoi deboli raggi si posò sulle tende appena scostate di casa Himasaki, adagiandosi sugli occhi stanchi di Franny che, contro voglia, fu costretta ad alzarsi e ad infilarsi a forza qualche vestito per andare a scuola.
Dopo un rapido bacio alla sorellina e al papà, la biondina percorse in tutta fretta il viale di casa e si diresse a scuola con passo sostenuto.
Fissando le nuvole che si rincorrevano giocose nel cielo limpido, Franny pensò con amarezza che quella sarebbe potuta essere una bellissima giornata… se non fosse stato per quella preoccupazione, per quell’orribile presentimento che le ronzava in testa…
Varcò il cancello dell’istituto con passo deciso e, salutando a mala pena compagni e professori, si diresse in classe correndo quasi con foga…
Ma quando arrivò ed entrò i suoi occhi le si riempirono di gioia e, senza remora, benedì il cielo di essersi sbagliata.
Caty, la sua amica del cuore, era seduta come sempre nel banchetto a fianco del suo e stava riordinando i libri con noncuranza.
Subito, festante, Franny le corse incontro e le si sedette accanto.
Franny: CATY!!! Come stai?! Ci hai fatto prendere un colpo ieri…! Non ricordi che avevamo un appuntamento con Ele e Fede?! Quando non ti abbiamo vista arrivare ci siamo davvero preoccupate…
Caty sbuffò con disapprovazione.
Caty: …che esagerazione… me ne sarò dimenticata, no?! Cosa c’era da preoccuparsi tanto?!
Franny: …Caty…mi meraviglio davvero di te… io mi preoccupo per la tua incolumità e tu mi parli così?! Immagina la mia preoccupazione dopo che non ho visto più tornare né te né Takao……!!! A proposito…! Ora che ci penso…che avete fatto voi due soli soletti per tutto il tempo della strada…?! Vi siete messi assieme? Vi siete…BACIATI?!
Caty: mmm…sì…è probabile…ma comunque la cosa poco mi importa…piuttosto…
Franny: come POCO TI IMPORTA?! Caty, stiamo parlando del tuo possibile fidanzato ideale…di un CAMPIONE DEL MONDO!!! Come può non…
Caty: ma ci riesci a stare zitta per qualche secondo?! Piuttosto, dammi il quaderno di matematica ché mi devo copiare le espressioni prima che arrivi quell’arpia della Imatake…
Franny fissò la sua compagna sbalordita, con gli occhi fuori dalle orbite.
Franny: CATY! Ma si può sapere cosa diamine ti è successo?! Prima mi dici che non ti impor…
Caty: STATTI ZITTA! NON TI INTERESSA, HAI CAPITO?! DAMMI QUEL QUADERNO E NON FIATARE FINO A QUANDO NON COPIO TUTTE LE ESPRESSIONI, CHIARO?!
Franny, sconvolta, si fissò le esili e candide mani che adesso stringevano convulsamente le sue ginocchia dinoccolate; aveva le lacrime agli occhi. Cosa poteva essere successo il precedente pomeriggio alla sua migliore amica tanto da provocare in lei un cambiamento così radicale?! Perché, di certo non era da Caty comportarsi in quel modo…dimenticarsi un appuntamento importante, non fare i compiti…non era da lei, così puntigliosa e precisa…per non parlare di come le aveva risposto male e di come avesse insultato la prof di matematica, che era sempre stata la sua favorita…E poi, ancora…parlare di Takao in quel modo…

***


Quando suonò la campanella della ricreazione, la professoressa si geografia uscì fuori dall’aula correndo come era suo solito fare e Franny, per rilassarsi, si stiracchiò comodamente sulla sua sedia.
Franny: Yawn!!! Che lezione, ragazzi! Non avrei mai immaginato che le eruzioni vulcaniche fosser…
Caty: non mi importa, meno male che è finita! Piuttosto, vieni con me…
Franny: …m-ma… perché?!
Caty: devo portarti in un posto…
Prima che la sua amica avesse il tempo di ribattere, Caty si alzò e prese a trascinare Franny fuori dalla classe, lungo il corridoio ed infine fuori nel cortile.
Franny: puoi dirmi almeno dove stiamo andando?
Caty: nell’area del cortile riservata al liceo…
Franny: cosa?! Non possiamo! L’hai detto tu stessa, "riservata al liceo", non ci possiamo andare, sono le REGOLE!
Caty: tsk! Me ne infischio delle regole!
Eh no! Questo era davvero troppo!!! Ma chi si credeva di essere, Caty?! Va bene, se tutto di colpo aveva deciso di diventare così aggressiva e negligente ne aveva tutti i diritti e le facoltà, ma non poteva trattarla in quel modo né trascinarla nelle sue assurde follie!
E poi…
Dove era finita la SUA Caty…?
La sua SPLENDIDA migliore amica?
Franny non ebbe neanche il tempo di porsi quelle domande che Caty già l’aveva trascinata nell’area a loro proibita e stava indicando freneticamente qualcuno, probabilmente colui (o coloro) il quale avrebbero dovuto incontrare…
Caty: eccoli! Eccoli! Sono laggiù! Andiamo!

Franny rimase per un istante a fissare pietrificata i quattro ragazzi che le stavano davanti, non comprendendo PERCHÉ la sua amica l’avesse portata da loro…non poteva essere…! Era TUTTO sbagliato!
Tutto, da quella mattina, stava andando alla rovescia!
Caty: eccola, ho fatto come mi hai detto, Yuri…
Yuri: grazie, piccola…sei proprio brava…
Detto ciò, Caty si scostò e si mise accanto a Yuri, dandogli così la possibilità di guardare meglio quella pallida ragazzina tremante che gli stava di fronte.
Yuri: bene bene… tu sei Francesca, o per meglio dire… Franny… che brava che sei, ti sei fidata ciecamente della tua amica pur sapendo che ti stava portando in un luogo proibito… ma non temere, presto ti priveremo di questi sentimenti inutili e dannosi… così come abbiamo fatto con la tua amichetta Caty…
Con fare pratico, Yuri le alzò il mento con due dite, ma Franny si scostò subito e prese a fissarlo in cagnesco.
Franny: NON MI TOCCARE!
Yuri: ehi! Ehi! Questo bel caratterino è proprio un vizio di famiglia! Poco male, abbiamo eliminato anche quello da Caty…
Franny: COSA LE AVETE FATTO?!
Yuri rise… una risata sadica…
Yuri: povera sciocca! Non l’hai ancora capito?! Caty è dei nostri, adesso… e presto, dopo il nostro piccolo trattamento speciale, lo sarai anche tu…
Detto questo, il sovietico si mosse in avanti per afferrare un braccio di Franny, ma lei fu più veloce e si scansò, cominciando a correre all’impazzata, più lontano che poteva…
Correva tanto, ma non aveva idea di dove andare, né tanto meno sapeva orientarsi in quell’area che non aveva mai esplorato…stava già per disperare quando la fortuna arrivò provvidenziale: andò a sbattere contro Takao.
Takao: FRANNY!!! Ma che cosa diavolo ci fai qui?! Se ti becca qualche professore sei MORTA!!!
Franny: non c’è tempo per spiegare… Caty è nei guai, GUAI SERI! Yuri…lei…è da stamattina che si comporta in modo strano…dice delle cose…fa certi gest…
Takao: frena un secondo! Cosa c’entra Yuri in tutto questo?!
Franny: lui…oh…credo che abbia fatto diventare cattiva Caty!!!
Takao sgranò gli occhi allarmato.
Takao: dici davvero?! Cavolo! Questa non ci voleva, non ci voleva proprio…tu, adesso, aspetta qui… io vado a cercare Kai e il profess…
Franny: come?! Non te ne puoi andare! Non mi puoi lasciare da sola!!! Io non ho la più pallida idea di dove andare!!!
Takao: ma…io…ah! Per fortuna! MAX! VIENI QUI!!!!
Tra la folla brulicante di liceali emerse un giovane biondino e lentigginoso che sia Takao che Franny conoscevano troppo bene.
Max: hello guys!! Franny! Ma che ci fai qui?!
Takao: è una storia lunga e complicata, per favore prenditi cura di Franny mentre io cerco Kai e il professore…
Max: ma… che cosa…?!
Takao: Franny ti spiegherà tutto… ora devo andare…
Il giapponese si dileguò tra la folla di studenti.
Max si voltò interrogativo verso Franny.
Max: allora, procediamo con ordine… cosa ci fai tu qui?
Franny: …mi ci ha portato Caty… lei…lei… oh Max!!! È terribile!!!
Prima che l’americano potesse rendersene conto, Franny gli era già saltata al collo e gli stava versando calde lacrime sulla t-shirt…

***


Franny: …ecco…questo è quanto…
Max: mmm…capisco…e Yuri voleva…diciamo… ”incattivire” anche te?
Franny: …non lo so…so solo che ho tanta paura e…
DRIIIIIIN!!!
Il suono acuto e regolare della campanella mise in subbuglio tutti gli alunni del liceo, che si misero a camminare speditamente verso le loro classi.
Solamente Franny e Max rimasero fermi in mezzo al cortile.
Franny: …e…e adesso?!
Max: non possiamo restare qui in cortile…
Franny: ma…non pretenderai mica che io vada in classe! Io non ci ritorno da QUELLA!!!
Max: lo so…
Franny: ma allora… come…?
Max: …aspetta…
L’americano prese a fissare intensamente il volto di Franny, concentrandosi. Nel frattempo la biondina arrossiva…
Max: …forse mi è venuta un’idea…

***


Bidella: bene ragazzina…tu stai qui, stenditi sulla barella e stai buona fino alla fine delle lezioni… io adesso devo andare in segreteria, tanto c’è qui tuo fratello che ti terrà compagnia, ok?
Franny: d’accordo… grazie…
La bidella uscì in fretta dall’infermeria sbattendo la porta e Franny, che si trovava in piedi davanti all’uscita, si voltò verso un biondino ridente che le stringeva la mano e che avrebbe dovuto essere “suo fratello”…
Max: mmm…allora, cosa ne pensi di questa situazione…sorellina?!
Franny sorrise appena, tenendosi il petto con la mano libera per la forte emozione.
Franny: …mmm…è proprio una fortuna che anche tu sia biondo ed abbia gli occhi azzurri…!
Max: eh… i casi della vita!
Il biondino le rivolse un ampio sorriso, cercando di farle pesare il meno possibile quel momentaccio, ma in tutta risposta sentì l’amica tremare improvvisamente e stringergli la mano convulsamente, gli occhi che man mano le si riempivano di lacrime.
Max: …che hai, Franny? Non ti senti bene…?!
Franny: …ma ovvio che no!!! Come credi che si dovrebbe sentire una persona nella mia situazione?! MALISSIMO!!! Ho tanta voglia di MORIRE!!!
Max fissò la sua amica tremante con compassione, sapendo di poter comprendere il suo dolore solo se paragonato a quel periodo di tre anni prima, quando Kai li aveva traditi tutti per passare dalla parte dei cattivi…dalla parte di Yuri... dalla parte di Vorkov…
Con un gesto della mano, invitò Franny a stendersi sul lettino.
Max: …stenditi…forse…così…ti sentirai m…
Franny: …meglio?! No…non è un male fisico il mio…
Affranta ed abbattuta, la biondina sprofondò sulla soffice brandina dell’infermeria, portandosi le mani ai capelli.
Sentì Max, accanto a se, imitarla.
Franny: …certo che…non saremmo dovuti ricorrere a questo inganno se…se Caty non…
Lentamente, calde lacrime presero a colare lungo le gote di Franny, ridisegnandole il pallido volto…
Max: Franny…
Franny: ma perché capitano tutte a me?! Prima Ele, poi mia sorella, ora Caty… a volte penso che non sarei dovuta mai venire qui in Giappone… che avrei fatto meglio a restare in Sicilia, con i miei veri amici…

Solo dopo aver parlato, Franny si rese conto della cattiveria che aveva appena detto nei confronti di Max…lui, che l’aveva consolata e le aveva tenuto compagnia in quel momento difficile…
Lentamente, quasi temendo la sua espressione tremendamente offesa, Franny si voltò verso il suo amico, che fissava il pavimento con espressione greve.
Max: …allora…è così…
Solo quando il biondino si sentì gli occhi dell’amica puntati addosso, sollevò lo sguardo e, di scatto, abbandonò la lettiga dove era adagiato.
Max: …è così che stanno le cose!
Franny: …Max…ascolta…io non…
Max: beh…per me non è così! Io…sono immensamente felice che voi Master Girls siate venute qui in Giappone…anzi… sono immensamente felice che TU sia venuta qui in Giappone…e mi dispiace solo che il mio affetto non sia corrisposto e che tu sia talmente ottusa da non renderti conto che anche qui in Giappone ci sono molte persone che ti vogliono bene… che ti rispettano…e che… ti AMANO!
Prima che Franny potesse ribattere, Max girò sui tacchi ed uscì fuori dall’infermeria alla pari di un grande attore che, dopo una scena tragica piena di pathos, fa la sua teatrale uscita di scena.
E come da copione, in pochi secondi la povera giovane si era già portata una delle due mani a protezione della bocca e i suoi begli occhi color del cielo si erano già riempiti di lacrime…
Peccato però…perché quella non era proprio una scena di un film né di un tragico sceneggiato…quella era una delle mille scene di quel lungometraggio chiamato “vita”, una scena di una normale quotidianità, di una giornata che avrebbe segnato per sempre i sentimenti di Franny…

***


DRIIIINN!!!
Ancora una volta, la campanella vibrò forte, rimbombando in tutti i corridoi e, anche se lievemente, nella cassa toracica di Franny.
La biondina dovette attendere qualche secondo prima che, seguito dal solito stuolo di ragazzine urlanti, Takao riuscisse ad introdursi nell’infermeria assieme al professor Kappa, a Kai e a Fede.
Fede: Franny! Come stai?
Franny: …bene…
Takao: ma… dov’è Max?! Non era con te?
Franny: …lui…è già andato via…
Takao: davvero? È molto strano da parte sua…sei sicura che…
Kai: vogliamo smettere di perdere tempo?! Abbiamo una nostra amica da salvare dalle grinfie di quegli impostori…
Franny si voltò e sorrise grata a Kai, sia perché aveva mostrato interesse al problema della sua amica, sia perché così gli aveva evitato di rispondere a Takao.
In segno di ricezione, Kai increspò leggermente le labbra.
Takao: …sì…giusto… prof, a te la parola…
Con il suo solito fare pratico, il piccolo Professor Kappa estrasse da sottobraccio il suo fidato portatile e lo adagiò ai piedi della brandina, aprendolo.
Prof: dunque…gli effetti delle vasche stimolatrici della Borg sono violenti ed immediati, stimolano le terminazioni nervose del cervello con impulsi che inducono l’individuo a loro sottoposto a divenire uno spietato calcolatore senza etica morale…
Franny: @_@ ?!?!? Calma, procediamo per gradi… innanzitutto… tu come diavolo fai a sapere tutte queste cose?!
Prof: …em…perché…
Takao: …perché Kai tre anni fa è stato esposto più volte agli effetti delle vasche stimolatrici e…
Kai: …e non ci voleva proprio l’occhio di un esperto per capire che ero talmente spietato da sembrare posseduto…
Quella frase fu seguita da un lungo e teso silenzio.
Dal canto suo, Franny tremava come una foglia.
Franny: …e…e… c’è modo di GUARIRE da questa… da questo stato?
Prof: in teoria sì, perché l’effetto della vasca semplicemente addormenta tutti i pensieri positivi e morali del blader… in termini pratici, tuttavia, la GUARIGIONE richiede una grande forza di volontà da parte del blader sottoposto…
Franny: …e…noi…io… cosa posso fare?!
Kai: ciò che fecero per me Takao e gli altri…!
Franny: …o…ovvero?
Takao: cercare di farle capire che non è la forza spietata che ci rende veramente forti… ma che i valori fondamentali… l’amicizia, l’amore, la solidarietà e l’unità sono più importanti…
Franny: …ma…ma come posso fare?! C’è Yuri che le sta sempre appiccicato…!
Fede: non temere! A quello ci penso io!
E senza aspettare il consenso dei compagni, Fede si alzò di scatto dalla sua sedia ed uscì dall’infermeria, il suo Fenix alla mano, pronta allo scontro.
Franny: FEDE!!!
Takao: EHI!!! ASPETTA!!!

***


Arrivata correndo nel cortile, proprio come due giorni addietro Fede trovò Yuri a passeggiare svogliatamente con la sua cricca che si avviava verso l’uscita dell’istituto…
Solo che quella volta il suo gruppo contava un elemento in più: Caty.
Fede: tu, Yuri Ivanov, FERMATI IMMEDIATAMENTE!!!
Al richiamo di quella voce tanto odiata quanto ormai conosciuta, il russo dalla chioma infuocata si voltò di scatto, sorridendo sornione.
Yuri: toh! Guarda chi c’è? Buongiorno anche a te, pivellina…!
Fede: non ti conviene fare tanto lo strafottente, Ivanov, non ti permetto mica di prenderti gioco di me…! Credevo che una volta ti fosse bastata per imparare la lezione…! Prima Ele, adesso Caty… lascia in pace i miei amici! Lasciala andare!
Yuri: e chi saresti tu per dirmelo?! Guarda… sto tremando di paura…!
Fede: frena la lingua, ti ricordo che ti ho già battuto una volta, Ivanov…
I due, fissandosi in cagnesco, estrassero i loro bey e si prepararono al lancio, quando…
Takao: SSSTOOOP!!!! FEEEERMI!!!
Fede: Takao! Ma che…?!
Takao: eh…no! Così non va, Fede!!! Yuri lo voglio sfidare IO!
Fede: m…ma… perché?!
Takao: perché Cat… cioè, perché… non puoi combattere sempre tu!!!
Fede: -_-“ vabbé… fai come vuoi…tanto tu sei il campione del mondo…!
Takao: perfetto…non chiedevo di meglio…
Yuri: nemmeno io… sarà per me un enorme piacere strapparti davanti agli occhi la TUA piccola Caty…
Takao arrossì violentemente, sentendo gli occhi di tutti puntati addosso.
Takao: questo…questo è ancora da vedere…
Yuri: già…vedremo…diamo inizio all’incontro, allora…chi vince…se la tiene…
Stavano per lanciare, quando…
Caty: eh no!
Tutti: che c’è ancora?!
Caty: non ho certo intenzione di restare a guardare mentre questi due decidono su di me…! Ho una volontà io…
Takao: ma Caty… lo stiamo facendo solo per poterti portare via da lui…!
Caty: …e chi te lo dice che io non voglia stare con lui?!
Takao sgranò gli occhi.
Takao: …m-ma…ma tu…
Caty: forse ancora non hai capito, io non ho NESSUNA INTENZIONE di lasciare Yuri, grazie a lui e alla sua banda ho trovato la mia vera ragione d’esistenza, ho trovato la massima forma di potenza che riesce ad appagarmi completamente ed ho capito cosa mi piace fare di più, ovvero rubare e distruggere i Bit Power altrui… quindi, perché mai dovrei lasciare i Demolition Boys?!
Takao: Caty…tu… non capisci…tu…
Caty: oh, sì! Io capisco benissimo! Anzi, sai che ti dico? Credo proprio che combatterò io al posto di Yuri… così, tanto per provare sul campo la vera potenza del mio nuovo bey… decidi tu la posta in gioco… tanto sono sicura di vincere…
Sogghignante, Yuri si fece indietro facendo spazio a Caty che si posizionò di fronte a Takao e si preparò a lanciare il suo Master Dragoon.
Ma il Dragoon Blader, sconfortato, aveva abbassato le braccia.
Takao: …io…non posso…
Fede: Takao! Ma che ti prende?!
Takao: …io…non posso…
Caty: che c’è, Takao?! Hai paura, forse?!
Takao si voltò dall’altro lato, sconfortato. Era vero, aveva una paura matta di affrontare la sua piccola Caty, quella stessa Caty che adesso aveva paura di guardare per non scorgerne gli occhi spiritati, la stessa Caty che non sembrava neanche riconoscerlo…
Aveva paura di amare… e di non essere ricambiato…
Yuri: beh…! Pare che qui nessuno abbia il fegato di sfidarti, Caty… andiamo via… lasciamo perdere…
Ma né i Demolition né Caty ebbero il tempo di voltarsi e di fare un passo che la flebile vocina di una terza persona rimasta per tutto quel tempo ad ascoltare in silenzio si fece avanti prepotentemente, rompendo bruscamente quell’orribile silenzio.
Franny: ASPETTATE!!!
Caty e Yuri si voltarono nuovamente.
Yuri: che vuoi?!
Franny: contro Caty ci combatto IO!!!
Yuri sgranò gli occhi per la sorpresa.
Yuri: CHE COSA?! Tu vorresti sfidare Caty?! La tua AMICA?!
Franny sbuffò.
Franny: tsk…quella lì non è mia amica… mi è bastato cogliere poche sue frasi per comprendere che questa non è la vera Caty ma un essere avido e subdolo, di molto inferiore a colei che io considero la mia migliore amica…
Caty: come ti permetti?! Io sono 1000 volte meglio di quella rammollita! E poi, mi dispiace dirtelo ma quella stupida della tua amichetta non esiste più… adesso vive solo la grande, l’unica e vera Caterina Mitsugory!!
Franny: non ti permetto di parlare in questo modo!!! Vai!!! ATTACCA MASTER DRACIEL!!!
Caty: FORZA!!! VAI DARK PEGASUS!!!
Finalmente, iniziò la tanto agognata battaglia.
Neanche il tempo di fiondarsi in campo che il bey di Caty prese a brillare… ma non era la solita luce bianca che caratterizzava la fuoriuscita di ogni Bit Power, ma era una luce scura, quasi elettrica che faceva accapponare la pelle.
Franny: ma… cosa sta succedendo?!
Caty: AMMIRA LA POTENZA DEL MIO NUOVO BIT POWER, DARK PEGASUS!!!
Dal Bit Chip del bey di Caty venne fuori un cavallo alato dal manto nero come la pece e dagli occhi color rosso fuoco.
Tutti coloro che potevano vedere quella creatura, ne rimasero spaventati. Franny e Fede urlarono.
Fede: NON È POSSIBILE!!!
Franny: COSA STA SUCCEDENDO?! DOV’È IL VERO PEGASUS?!
Caty: tsk… quel cosino sdolcinato ed inutile non mi serviva più… grazie a Yuri adesso ne ho uno molto più potente ed aggressivo!
Franny: questo non dovevi farlo… NON DOVEVI FARLO!!! ATTACCA SILVER DELPHIN!!! (no, non è un errore… il Bit Power si chiama veramente così anche se in inglese delfino si scrive Dolphin… Nd Lelli)
Dal Bit Chip di Master Draciel venne fuori un bellissimo delfino d’argento.
Caty: ehi, ehi?! Perché ti scaldi tanto?! Non ti ho ANCORA fatto nulla! Piuttosto, risparmia la tua rabbia per quando ti avrò sconfitto e ti avrò privata del tuo insulso pesciolino…
Franny sgranò gli occhi, troppo disgustata per riuscire a sentire una parola di più.
Franny: adesso smettila, Caty!!! Torna in te, ti prego!!! Ricordi come eravamo felici prima che Yuri ci distruggesse l’esistenza?! Eri buonissima, dolce, sensibile e…
Caty: …una rammollita…!
Franny: smettila! Cerca di sforzarti! Eri indomabile, nessuno al mondo ti poteva comandare! Agivi sempre con la tua testa, con i tuoi pensieri un po’ pazzi ma sempre buoni… eri speciale, ed aiutavi tutti… ti piaceva tanto giocare con me, Ele e Fede a pallavolo, coi bey…non puoi non ricordare!!! Rammenti ieri pomeriggio quanto ci siamo divertite insieme, siamo andate nel nostro fast food preferito…e adesso… guardati… così presuntuosa ed arrogante… per colpa tua ho perfino ferito la persona che AMO!!!
A quelle parole, un ragazzino dai capelli biondi e la pelle nivea sentì lo stomaco che gli si attorcigliava per l’emozione ed il cuore che gli balzava in petto…
Franny: Caty… non è possibile che tutto questo sia finito… non è possibile che adesso tu ti sia piegata a tal punto da farti comandare a bacchetta da degli esseri così infimi!!!
A quelle parole, fu come se qualcosa nei circuiti del cervello di Caty si fosse rotto… di colpo, la sua mente fu attraversata da un’ondata di ricordi, sensazioni…
Ricordò la prima volta che aveva lanciato il suo Master Dragoon, i compiti a scuola, gli allenamenti di pallavolo, i pomeriggi a ridere con Franny, il bacio con Takao, la cattura e la ribellione a Yuri…
Caty: IO SONO L’UNICA ED INSOSTITUIBILE CATERINA MITSUGORY!!! NIENTE E NESSUNO HA IL DIRITTO O IL POTERE DI DECIDERE AL MIO POSTO O COMANDARMI!!! ATTACCA PEGASUS!!! ATTACCO ALA DI VENTO!!!
Come una furia scatenata, il bey di Caty scaraventò via il suo avversario aggiudicandosi la vittoria.
Gli occhi di Franny, allora, si fecero stranamente vuoti. La biondina cadde a terra.
Franny: non è possibile…ho perso…
L’italo nipponica sentì qualcuno che le posava una mano sulla spalla ma non si voltò per vedere chi fosse, scoppiò a piangere ed allontanò il suo consolatore con una manata.
Franny: andate via!!! Ho perso!!! Non ho diritto alla pietà di nessuno!!! Ho perso l’unica occasione per far si che la mia amica tornasse da me! Ed ho perso anche il mio fedelissimo Bit Power!!!! Non è giusto!!!
Fede: Franny…
Franny: lasciami stare!!!
Fede: no! Franny guarda!
Spinta da una forza misteriosa, Franny levò lo sguardo e vide il bey di Caty che ancora girava sormontato da un enorme cavallo alato bianco come la neve e dagli occhi color azzurro cielo. Al di là del maestoso Bit Beast una Caty adesso dolce e calma le sorrise affabile.
Franny: PEGASUS!!! CATY!!!
Caty fece qualche passo avanti e raccolse il suo bey blade.
Caty: grazie Franny… non so come avrei fatto senza di te…
La brunetta porse una mano alla sua amica e l’aiutò a rialzarsi.
Franny: Caty!!!
Così, le due ritrovate amiche si abbracciarono accompagnate da uno scroscio di applausi e dalla fuga silenziosa di Yuri e i suoi compagni.
Takao: em…em…
A quel richiamo, Caty si staccò prontamente da Franny e corse verso Takao saltandogli in braccio e baciandolo, strabiliando tutti compresa se stessa.
Caty: scusami per prima… ti avrò detto delle cose orribili…!
Takao: abbastanza, ma adesso è tutto passato… andiamo a casa?
Caty: si… Franny, tu non vieni?
Franny: …certo, prima però devo passare in classe a prendere la cartella… aspettatemi qui, faccio in un attimo…
Caty: sbrigati!!!
La biondina, adesso sorridente, corse in classe ed aprì la porta sbattendola senza troppi complimenti… la credeva perfettamente vuota, infatti… peccato che non fosse così…
Franny: …Max!!!
Max: ciao, Franny…
Di colpo, Franny sentì il suo sorriso svanire e si rese ben presto conto di quanto quella condizione la mettesse a disagio…
Franny: …em…s…senti Max…io… volevo chiederti scusa per prima, ho detto delle cose davvero orribili…
Max: n…non è colpa tua… io… immagino come ti sentivi e so che in quei casi spesso si parla a sproposito… è solo che… da quando ti ho conosciuta non posso più fare a meno di te e sentirti dire quelle cose…io…
Franny: scusami…è colpa mia, hai ragione…
Max: c…che ne diresti di fare pace?
Franny sorrise, felice.
Franny: certo!!!
Correndo, Franny percorse l’aula ed abbracciò il suo ritrovato amico, sentendo che adesso la sua felicità era completa… stava quasi per perdersi in balia di quel contatto, quando…
Max: comunque… hai disputato un bellissimo incontro…
A quelle parole, Franny si staccò dall’amico bruscamente, color peperone.
Franny: t-tu…hai assistito all’incontro?! “cavolo! Allora è come se mi fossi dichiarata!!!”
Max, allora, assunse una strana e furba espressione…
Max: già… sorpresa? Mica potevo perdermi questo incontro sensazionale…!
Franny: …i…io…io…
Max: che ti succede?! Hai perso la lingua?!
Prima che Franny riuscisse a balbettare una risposta di senso compiuto, Max le si era già avvicinato e le aveva stampato un tenero bacio sulle labbra.
Max: non c’è nulla di cui avere paura ormai, no?!
Sempre con quel furbo sorriso, Max si voltò divertito ed uscì dall’aula lasciando da sola una Franny tanto felice quanto sbalordita.
Franny: m…ma…ehi! ASPETTAAAA!!!


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Bene! Ecco le anticipazioni: il prossimo capitolo sarà ambientato ad Halloween, Takao e Max decideranno di fare a Fede un orrendo scherzo che si concluderà con un litigio furioso, al quale prednerà parte indirettamente anke Yuri...credo che abbiamo detto tutto.
Grazie a tutti coloro che leggono!

By Ele&Fede (Lelli&Freddy)
  
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