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Autore: JeanBobby    02/08/2010    2 recensioni
Il vero diario di Mirtilla Malcontenta.~
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                             ~Il Diario di Mirtilla Malcontenta, capitolo 2~

 

                                  Hogwarts, Bagno delle ragazze del secondo piano, 9 luglio 1999

Ho deciso che non inizierò più un pensiero con “Caro diario” perché trovo che se tu sei il mio –per ora- unico amico dobbiamo avere un rapporto meno informale, ti devo trattare come una conoscenza che ho da tanto tempo. Per cui intendo adesso iniziare spiegandoti cosa mi è successo in sole tre ore dallo scorso paragrafo. Lo so che sole tre ore sono poche, soprattutto se comparate a cinquant’anni, ma non ho resistito. La noia mi pressa, e tu per me stai diventando quasi una droga. Ancora adesso quasi mi pento di non averti raccolto la prima volta in cui ti ho visto, circa sei anni fa, quando ancora eri integro. Mi pare che tu sia quello che è stato gettato in un gabinetto; se è così, è stata l’ultima Weasley, Ginevra, ad aver cercato di liberarsi di te. Chissà per quale motivo! Certo, avrei fatto bene ad appropriarmi di te in quella occasione, prima che la stessa Ginny, come è chiamata Ginevra, ritornasse per recuperarti. Una nuova domanda mi sorge: cosa l’aveva spinta a compiere quei gesti? Comunque, a quel tempo non mi parve di vedere in te un’occasione di compagnia e svago, se non d’amicizia. Non mi ricordo come tu sia tornato in questo bagno, magari non ero qua: sai, io ho l’abitudine di residenziale anche al bagno dei Prefetti, che è molto più lussuoso, ma non potrei mai abbandonare questo definitivamente perché in fondo è il luogo in cui sono morta, in cui ho abbandonato per sempre il mio corpo. E’ pur vero che ciò mi fa ricordare dei momenti orribili, gli occhi terribili e trafiggenti del basilisco e quel bastardo di Tom Riddle, che ha poi deciso di farsi chiamare Lord Voldemort. Come sono stata soddisfatta quando sono venuta a conoscenza del fatto che è stato ucciso una volta per tutte ad opera di Harry Potter!! Finalmente sono stata quasi del tutto vendicata! Ora mi manca solo dare una lezione a quella vacca di Olive… ma prima o poi ci riuscirò!

Dicevamo che non ricordo come tu sia tornato in questo bagno, e soprattutto chi ti abbia fatto recapitare a me, che sono ormai l’unica che frequenta ancora questo bagno. Devo ringraziarlo, ma se fosse una specie di trappola? Ormai non mi si può più far del male fisico (me ne è già stato fatto tanto), ma una derisione mi butterebbe ancora più giù di morale. Spero proprio non sia così. E non dovrei pensarci, non dovrei pensare che qualcuno sia così perfido da darmi fastidio nonostante tutti non mi degnino di considerazione. Non ci penserò.

Devo anche dirti che cerco sempre e con più vigore di farmi coraggio e uscire da uno di questi due bagni. Dopo aver posato la penna (ah! Non te l’ho ancora detto, ma l’ho presa da terra quando è caduta dai pantaloni di un prefetto che se li era tolti per farsi il bagno), mi sono riposata un poco –ho lasciato vagare la mia mente in pensieri dispersi- e poi sono scesa attraverso i tubi fino al fondo del lago.

Lì ho fluttuato nella città dei Marini cercando di non dare importanza agli sguardi minacciosi dei suoi abitanti. Nessuno ha cominciato a parlarmi, e io neppure. Ho provato ad attraversare la città con fare impettito, ma non è cambiato nulla. Non è servita come esercitazione, questa uscita al lago. E’ noto che non sono molto amichevoli, queste creature, neppure per i maghi, ma con i fantasmi pensavo fossero più socievoli. Vabbè. Evidentemente devo subito cercare di iniziare i rapporti con le persone adatte. Sai, da quando ho iniziato a scriverti mi sento già più estroversa, devo solo dimostrarlo iniziando a parlare con queste persone.

In fondo chi o cosa me lo fa fare di rimanere segregata in questi luoghi chiusi, bui e umidi? Come ti ho già scritto prima, nessun male fisico mi può essere arrecato, ma solo la mortificazione data da prese in giro. Quindi, so che devo tentare. Va bene, ma con chi? Non so bene… penso che se gli altri mi vedessero uscire con qualcuno, ridere e scherzare, cambierebbero idea sul mio conto. Sì, devo fare così. Perciò ti saluto, caro amico di carta umida, ci vedremo poi, e ti scriverò i progressi che ho compiuto.

                                                                                                                                Tua Mirtilla       

 

~~~

Ecco il secondo capitolo. La lunghezza dei capitoli può variare, come un diario vero. Spero non ci siano inesattezze e incongruenze! E anche che vi piaccia!

 

  
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