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Autore: SahCapricorn    02/08/2010    2 recensioni
Chissà se mi pensi ancora... Sai , me lo chiedo spesso, io ti penso sempre, ogni giorno che passa sei nei miei pensieri, ma penso che oreamai tu sia lontano, con il corpo e con la mente, da me. Le altre ragazze mi dicono che dovrei smetterla ma lo sai anche tu, mi sono inmamorata di te, come faccio a lasciarti andare? Ieri riguardavo le nostre foto insieme, la mia preferita, che poi ho sempre pensato fosse anche la tua, è rimasta sul como' di fronte al letto cosi' ogni giorno, quando mi sveglio, siamo li' a guardarmi. Patetica, lo so, eppure mi manchi da morire. Ma sai una cosa? Tra pochi giorni ti rivedro' e faro' in modo che anche tu mi veda.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leb' die Sekunde
Hola!
In ritardo di due giorni, scusate.

 Spero che questo capitolo soddisfi le vostre aspettative! Un bacione!
Ps. scusatemi eventuali errori ma sono di fretta e non lo posso rileggere :D

Mi sono ripresa, ci saranno voluti venti minuti buoni ma mi sono ripresa. Siamo seduti su quelle due sedie di fronte alla tavolata stracolma ancora di cibo.
-Allora, posso farti io una domanda?
Mi sa che glielo devo, in fondo gli ho pianto addosso. Annuisco.
-Perchè sei venuta qui, intendo da noi, nel backstage?
Mi sa che con lui la scusa del caldo è meglio non usarla, tanto gliela devo dire la verità, volente o nolente.
-Volevo vederti. Erano quasi tre mesi che non ci parlavamo. Che non ci sentivamo. Non avevamo più contatti, dovevo trovare un modo per rivederti.
-Non commenti?
-Vorrei ma... non so come commentare.
Ah beh, che bella cosa. Ti ho appena detto che volevo rivederti e mi dici che non sai commentare? Ok, forse ti capisco.
-Ok, te la faccio io una domanda ora.
-Certo.
-Perchè semplicemente non ti sei fatto più sentire, senza dire nulla sei scomparso?
-Erin, penso che sia stato perchè... Perchè avevo paura.
E te pareva, la solita scusa.
-Paura di cosa?
-Di te, di come si stavano evolvendo le cose, vedevo che tu ci credevi davvero nella nostra storia e io.. Beh io non ero pronto a buttarmi come facevi tu, anche gli altri me lo dicevano.
-Cosa? Di non farti più vedere?
Certo che dopo l'abbraccio e tutto il resto non me l'aspettavo la litigata.
-No. Mi dicevano che eri così felice, che si vedeva che stavi bene insieme a me, che non mi volevi lasciare.
Lui rimane calmo, come fa non lo so. Io sono arrabbiatissima, non voglio urlare ma penso che lo farò, non riesco a capire cosa intende davvero, significa che a lui non sono mai interessata veramente?
-A quindi tu non vedevi l'ora di lasciarmi? Perchè diavolo mi hai detto di restare qui e non tornare in Australia se volevi lasciarmi? Mi sembri scemo. Non mi volevi eppure non sembrava proprio così la faccenda!
-Infatti non era così! Te l'ho detto, ho solo avuto paura! Paura di non poterti dare quello che tu davi a me!
Ora anche lui si sta innervosendo, siamo pari.
-Ma smettila ti prego! Ti sei espresso meglio prima! Non illudermi di nuovo!
Sento le lacrime pulsare per uscire, ma non voglio piangere di nuovo. E menomale che le avevo finite le lacrime per oggi!
-Non ti ho illusa tempo fa e non lo sto facendo adesso! Ti sto dicendo la verità! Volevo solo che tu non soffrissi!
-Ah guarda, ci sei riuscito in pieno! Infatti non ho sofferto, non ho pianto per questi passati tre mesi, non ho sperato che tu mi cercassi per tutto questo tempo! Questo è proprio ciò che non è successo!
-Speravo che senza di me saresti stata meglio! Ti saresti ripresa prima in questo modo! Se fossi rimasti insieme io ti avrei solamente deluso e ci saresti rimasta peggio!
-Come hai potuto decidere in quale dei casi sarei stata meglio?! Avrei preferito la delusione all'abbandono! Anzi avrei preferito che nessuna delle due opzioni fosse presa in considerazione! Avrei preferito stare con te e lasciarci quando anche io avessi capito che tu non potevi, o volevi, stare con me davvero!
Non risponde più, ha abbassato lo sguardo, non so cosa fare. Ho fatto la scelta sbagliata, dovevo stare a casa mia oggi, dovevo essere al lavoro! Non dovevo nemmeno pensare di venire, tempo, soldi e fatica sprecata! Ma con tutti le band del mondo David doveva stare proprio con questa? Diavolo!
Le lacrime si sono ritirate e ora c'è solo la rabbia, non so come comportarmi, continua a non guardarmi, sento i nostri respiri agitati. Basta, me ne vado di qui, e stavolta voglio vedere se qualcuno prova a fermarmi.
Lo guardo un'ultima volta e mi alzo dalla sedia, lui mi lancia un'occhiata che non so interpretare, distolgo lo sguardo e esco dalla stanza.
Il corridoio è stranamente deserto, quasi tutto lo staff ci avesse voluto lasciare un po', un bel po' di privacy. Entro nel camerino di David e Andreas e prendo le mie cose, noncurante di truccatrici e vari presenti nella stanza, vedi di sfuggiti due gemelli, Dean e Dan, seduti ad un tavolo che apportano modifiche a una specie di tuta in pelle, ecco gli outfits di Bill, ah però, cosine da niente proprio.
Sento il bisogno di salutare i Kaulitz e Georg prima di andare quindi chiedo a una donna, piuttosto bassina, dove si trovano, lei mi indica una stanza alla mia sinistra, ringrazio ed entro.
Li trovo seduti su un divanetto a chiaccherare, mi mancheranno in un modo indescrivibile, non voglio dire addio, ma so che se restassi in contatto con loro tre dovrei mantenere i contatti anche con Gustav, non ne ho la minima intenzione.
-Ragazzi...
-Erin!
Esclamano all'unisono.
-Io.. vi devo salutare.
-Te ne vai?
-Sì, non dovevo nemmeno venire. E' stato uno sbaglio enorme.
-Ma no! Non dire così! Ci siamo rivisti, questo non è uno sbaglio!
-No, questo assolutamente no.
La rabbia si è ritirata un pochino, è arrivata la tristezza, di nuovo.
-E allora perchè te ne vai?
-Ho capito alcune cose, una di queste è che non possiamo più vederci. Non è più possibile.
-Erin! Ma cosa stai dicendo?
Bill scatta in piedi. No, piccolino, non rendermi le cose più difficili.
-Bill, ti prego. Se continuo a vedere voi, devo vedere anche lui. Non è il caso.
-Ma che è successo? Di che avete parlato?
-Di noi. Semplicemente e ho capito che alla fine sono stata io la stupida.
Mi viene incontro e mi abbraccia. Georg è rimasto allibito, Tom si aggiunge all'abbraccio. Erin, no, non piangere di nuovo per favore.
-Erin, non ti vogliamo perdere di nuovo.
-Ge, devo. Devo andare.
Ho la voce rotta dal pianto che non voglio mostrare. Anche Georg mi viene ad abbracciare.
-Mi mancherete da morire ragazzi, veramente. Mi avete fatta sognare, e non intendo con la vostra musica, ma con le vostre personalità, il vostro affetto e il tempo che avete dedicato a me. Non dimenticherò mai quello che mi avete fatto vivere, mai. Grazie di tutto.
-Erin, nemmeno noi ti dimenticheremo mai. Ti prego però non sparire totalmente dalle nostre vite.
-Bill, c'è David, mio zio non lo posso rinnegare. Vi manderò i miei saluti...
Mi interrompo un attimo e ci penso.
-Vi manderò i miei saluti dall'Australia.
Si sciolgono dall'abbraccio e mi fissano con espressione triste e stupita.
-Torni a casa?
-Sì, torno a casa. Ciao ragazzi.
Tutti e tre mi stampano un bacio sulla guancia e mi elargiscono un ultimo abbraccio.
-Ciao Erin!

Non ho nemmeno salutato mio zio e Andy, Bruno mi ha riaccompagnata fuori e anche lui mi ha abbracciata.
Mi sembra di essere stata lì dentro un settimana mentre sono solo le tre di pomeriggio. Cammino come un fantasma tra le Fan ancora fuori fila e per poco non urto contro due ragazze, sui quindici anni penso, mi guardano un po' male, mi scuso e proseguo.
Mi sento stralunata, non ricordo nemmeno dov'è la macchina. Non so dove andare, non so cosa fare. Non mi sento più me stessa.
-Erin! Dove diavolo eri finita?!?
Mi volto e per un secondo non la riconosco nemmeno.
-Roos..
-Ma che ti è successo?
-Ehm.. niente di che..
-Mi hai fatto preoccupare! E' da questa mattina che sei sparita! Hei, ma hai preso delle magliette!
-Sì infatti. Comunque scusa. Ah, un'altra cosa, ho venduto il biglietto. Devo andare Rosjie.
-Come devi andare? E dove? Hai venduto il biglietto??
Sbuffo, anche lei ci si doveva mettere.
-Torno a casa mia, in Australia, sono successe troppe cose!
-Aspetta ti prego!
Mi volto e la fisso.
-Cosa?
La vedo prendere un pennarello e il libretto con i testi di Zimmer 483 da una tasca della borsa, ci scrive sopra qualcosa e me lo passa.
-Un indirizzo?
-Ti prego, scrivimi quando arrivi in Australia. Solo per dirmi che stai bene.
Che strana questa ragazza, quasi non so il suo nome e mi da il suo indirizzo, ma.. aspetta, è un indirizzo di Rotterdam.
-Torni in Olanda?
Annuisce nervosa.
-Va bene, ti scriverò. Ciao Roos.
-Ci vediamo, Erin.


LaPiccolaFra: Amore che scema che sei :) Povero il mio orsacchiottino XD E se questo capitolo non ti è piaciuto ti picchio :D <3

Splash_BK: Ma caraaa *-* Che bella la Croazia! (Forse sono di parte visto che Tomo dei 30StM è croato XD)
Già, l'incontro tanto attesso.. E il seguito beh.. Giudicalo tu! Hahah :D Grazie della recensione! Un bacione! :-*


   
 
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