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Autore: StarlessNight    03/08/2010    4 recensioni
"Severus Piton si accasciò sulla tomba, annientato dal dolore. Non aveva nessun senso vivere in un mondo così; un mondo senza la sua risata, senza il suo adorabile broncio, senza i suoi splendidi occhi verdi. Non poteva sopravvivere, sapendo che in quel mondo il suo respiro si era spento." Severus Piton fa visita alla tomba dei Potter, qualche tempo dopo la loro morte.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gone.
Gone.

Il primo rintocco della mezzanotte squarciò come un tuono l’imperturbabile silenzio in cui era immersa la cittadina; le strade erano deserte, illuminate solo dal chiarore lunare.
All’improvviso, una figura alta, avvolta in un lungo mantello nero, sbucò da un cespuglio e si stagliò innanzi alla luce chiara, proiettando una lunga e netta ombra sulla strada davanti a sé; poi si mosse, dirigendosi verso il cimitero della città.
Arrivato a destinazione, si bloccò, esitante, prima di posare la mano lunga e affusolata sul cancelletto e spingere, lentamente, per entrare, lasciandosi alle spalle il cartello che recava scritto, a semplici lettere grigie, ‘Godric’s Hollow Cemetery’.
Camminando tra le lapidi, gli pareva di lasciarsi dietro un pezzetto del suo cuore ad ogni passo; quando giunse a destinazione, si sentì mozzare il respiro.
Cadde in ginocchio, il dolore che invadeva ogni singola cellula del suo corpo, straziante; in breve tempo, il corpo fasciato da stoffa nera fu scosso dai singhiozzi. Soltanto singhiozzi, niente lacrime; non ne aveva più, ormai.
Aveva pianto, nelle settimane precedenti, distrutto dalla sofferenza, fino a sentirsi totalmente svuotato.
Non gli era rimasto più nulla, ormai; il mondo non gli era parso mai così freddo e inospitale. Si tirò indietro il cappuccio, scoprendo il volto allungato, olivastro, e lunghi capelli neri d’inchiostro che gli ricadevano scompostamente ai lati del viso.
Severus Piton si accasciò sulla tomba, annientato dal dolore. Non aveva nessun senso vivere in un mondo così; un mondo senza la sua risata, senza il suo adorabile broncio, senza i suoi splendidi occhi verdi. Non poteva sopravvivere, sapendo che in quel mondo il suo respiro si era spento.
Aveva potuto sopportare di vederla tra le braccia di un altro uomo, nonostante l’uomo in questione fosse il suo peggior nemico; aveva potuto sopportare di vederla sorridere mentre lo baciava, innamorata e in pace con se stessa. Il fatto che lei fosse sì lontano da lui, ma al sicuro e felice, gli aveva dato un po’ di conforto.
Adesso, invece, si chiedeva incredulo perché il cielo non piangesse, le piante non appassissero e gli animali non mugolassero straziati, alla notizia che Lily Evans aveva lasciato quel mondo.
Straziato, allungò una mano tremante verso le iscrizioni sulla lapide, coprendo il primo nome con un ramo d’edera, in modo che soltanto il secondo fosse visibile.

Lily Evans, nata il 30 gennaio 1960, morta il 31 ottobre 1981

Strinse disperatamente le mani sui bordi della lapide, finché le nocche non gli furono diventate bianche.
Era tutta colpa sua. Lui aveva riferito la profezia della Cooman all’Oscuro Signore; lui aveva ucciso Lily.
Avrebbe dovuto esserci lui, sotto quella dannata lapide.
L’aveva sempre amata, sin da quando era solo un bambino timido che la spiava da dietro una siepe; aveva continuato ad amarla, durante gli anni a Hogwarts e dopo quel giorno in cui l’aveva allontanata da sé con una stupida, dannatissima parola. L’aveva amata ancora, quando aveva sposato James Potter, l’amava ora che l’aveva perduta per sempre e l’avrebbe sempre amata, finché avesse smesso di respirare.
Ancora più forte del dolore era il rimorso: il senso di colpa per averla persa senza aver chiarito tutto, per non esserle stato vicino come doveva e voleva, per non essere stato capace di proteggerla neppure in punto di morte era intollerabile, e l’avrebbe perseguitato per tutta la vita.
Si sentiva perso, senza di lei; lei era il suo punto di riferimento, il suo faro. Ogni volta che si trovava dinanzi a una scelta, si chiedeva cosa avrebbe fatto Lily al suo posto; per crudele ironia, l’unica volta in cui non se l’era domandato era stato quella dannata sera in cui l’aveva tradita, firmando la condanna a morte sua e della sua famiglia.
Lily era stata la sua salvezza in un mondo crudele e gelido che non gli donava alcuna gioia; i suoi occhi verdi, o il ricordo di essi, l’avevano sorretto nei momenti difficili e avevano scacciato la sua solitudine.
Con lei si sentiva integro, completo; ora, invece, si sentiva come se si stesse autodistruggendo dall’interno, pezzo per pezzo, lentamente, in un’agonia che sarebbe durata per sempre.
Rimpiangeva, adesso, di essere stato tanto codardo da aver avuto timore di abbracciarla, di toccarla, di dirle che l’amava con tutto se stesso; e ora l’aveva persa per sempre. Era rimasto solo, di nuovo, come da bambino negli angoli bui della sua casa di Spinner’s End.
Si alzò, curvo, le spalle cariche di una sofferenza troppo intensa da sopportare. Agitò la bacchetta, e sulla tomba comparve un solo fiore: un giglio, candido e puro com’era stata lei, la sua Lily.
Si voltò, riponendo la bacchetta nella veste.
“Severus” un piccolo sorriso increspò le labbra del ragazzo, quando la sentì dire il suo nome.
Si voltò a guardarla, e lei sorrideva, facendo risplendere i suoi meravigliosi occhi verdi.
Severus Piton uscì dal cimitero, davanti agli occhi il fantasma di quella Lily sorridente che non l’avrebbe mai più abbandonato.

Angolo autrice
Non so dirvi quanto sono felice e soddisfatta. Scrivere qualcosa di bello è gratificante, ma lo è ancora di più vedere che qualcuno apprezza il lavoro che hai fatto. Aggiornerò questa one-shot solo per rispondere alle eventuali recensioni.

Leah Wood
: Non ha idea della gioia che mi hanno suscitato le tue parole *-* Grazie, di cuore, davvero.

Deppendent94: Grazie mille. Temevo di essere caduta troppo nel drammatico, ma a quanto dite, sono andata nel giusto. Thank you!

daffodil: Sono molto, molto felice che ti sia ricreduta a causa mia! Questa è la prima one-shot che mi azzardo a scrivere, proprio perchè fermarmi a un solo frammento di una storia mi riesce difficile; a quanto pare, l'esperimento è riuscito ^^ Mi dispiace, non avrà un seguito; probabilmente scriverò qualche altra one shot, però con questa penso di aver chiuso il discorso, per così dire. La storia Severus/Lily non può, purtroppo, avere un seguito; mi sembrerebbe forzato, ma questo è solo il mio pensiero ^^ Grazie mille!

elyl:
Grazie mille elyl, davvero! Sei molto gentile! *-* Anch'io adoro Severus per quello che è, col suo amore ma anche con i suoi errori e i suoi difetti, è il mio personaggio preferito in assoluto perchè penso che sia il più 'umano' e completo. Seguo da un po' la tua 'Father Be With Me Tonight' da lettrice silenziosa, ma al prossimo capitolo prometto di cominciare a recensire, mi piace troppo *w*
  
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