Capitolo 7
“Hermione!” sorrise felice Ginny andando incontro alla giovane che era rimasta seduta al suo posto aspettando pazientemente che la premiazione avesse fine.
“Ciao Ginny” sorrise timidamente la ragazza, un po’ titubante. “Stai bene? Quel maledetto bolide ti ha presa in pieno.... Aspetta, fammi vedere.” Il suo lato professionale uscì immediatamente fuori.
“Tranquilla, mi hanno già medicata, sono solo un po’ ammaccata, ma l’osso è già stato rinsaldato. ”
“Ho avuto paura che cadessi... Se non fosse stato per Harry... ”
“L’eroe eccolo qui! Non avrei mai potuto lasciar cadere nessuno dalla scopa, figuriamoci una mia amica! E’ stata una cosa naturale. Sono contento che alla fine tu e Cat siate venute!” sorrise il cercatore avvicinandosi alle due ragazze.
“E sono contenta che qualcuno abbia notato me!” disse con un finto broncio Catelyn.
“Hermione ha dimenticato le buone maniere! Piacere, io sono Cat , un’amica di questa maleducata nonché la sua paziente coinquilina” disse la bionda tendendo una mano verso Ginny che glie la strinse con il braccio sano sorridendo a Hermione che si stava scusando per la negligenza.
“Piacere mio! Io sono Ginny, lui è mio fratello Ron” disse indicando il portiere che era rimasto in silenzio ad assistere alla rimpatriata.
“Piacere....” disse laconicamente Ron stringendo la mano a Cat .
“Beh, loquace tuo fratello ..... ”
“Credo sia rimasto sorpreso nel vedere qui Hermione. In fondo è praticamente dall’ultimo anno di scuola che non ci vediamo e loro non si erano lasciati , come dire... bene...”
“Lo so...” disse sottovoce Catelyn a Ginny.
“Hermione...” disse Ron guardando l’amica.
“Ciao Ron . Ti trovo davvero bene, come vanno le cose?” chiese Hermione per spezzare il silenzio che regnava tra di loro.
“Bene, tutto bene... Malfoy ci paga a fine mese , faccio una delle cose che amo di più al mondo, sono diventato famoso...”
“Sono contenta per te! Era tanto che volevo chiedere vostre informazioni, ma non sapevo a chi rivolgermi, non mi sembrava carino chiedere a vostra madre alla Tana. Dopo che ci siamo lasciati non abbiamo più avuto contatti...”
“Beh, ora tutto è passato! Ho capito che con mio fratello non avresti potuto fare quello che volevi, ho visto come ha trattato le altre ragazze che ha avuto dopo di te... diciamo che era un po’ dispotico!Ti chiedo scusa per come mi sono comportata... una volta cresciuta ho capito anche io cosa vuol dire dover fare quello che gli altri vogliono che tu faccia e non quello che vorresti fare tu... Mia madre avrebbe voluto che diventassi una medimaga, ma invece ho fatto di testa mia ed eccomi qui!” sorrise comprensiva la bella cercatrice.
Alla fine delle presentazioni e dei chiarimenti i giocatori andarono verso gli spogliatoi e l’agognata doccia dando appuntamento alle due ragazze per la sera stessa alle 21:00 per una cena in un ristorante sul lungofiume.
Le due giovani andarono a casa a prepararsi per la serata, Cat assolutamente entusiasta di andare a mangiare con “dei
magnifici ragazzi che in più giocano anche a quidditch”
ed Hermione felice per aver ritrovato, almeno in parte i vecchi amici.
Arrivate a casa le due tirarono a sorte a chi spettasse usare per prima il bagno e vinse Hermione che
prese il suo accappatoio con i girasoli, la sacca in cui teneva l’occorrente
per la doccia e si infilò in bagno facendo le linguacce alla sua coinquilina.
Invece della solita doccia Hermione optò per un bagno rilassante.
Riempì la vasca di acqua calda, aggiunse l’immancabile bagnoschiuma alla mela e
cannella, si legò i capelli e scivolò nel caldo abbraccio dell’acqua. Rimase
ammollo fino a che Cat non venne a bussare alla
porta, dicendole che era il suo turno di entrare in bagno, così la ragazza uscì
controvoglia dalla vasca, fece scorrere via l’acqua e si lavò i capelli con uno
shampoo con la stessa essenza del bagnoschiuma. Uscita dal bagno portò con se
il phon e andò in camera a finire di prepararsi lasciando Catelyn e i suoi
rimproveri chiusi fuori dalla porta “ora mi toccherà
fare una doccia veloce invece del bagno, ci hai messo una vita!”.
Intanto che l’asciugamano che aveva sui capelli asciugava la
parte più consistente dell’acqua che li impregnava, Hermione scelse
l’abbigliamento. Una gonna corta, nera con una camicia bianca lasciata aperta e
con sotto una canottiera della stessa tinta della gonna. Come scarpe recuperò
dall’armadio un paio di sandali con i tacchi alti e decise per una giacca nera
lunga fino alle ginocchia come soprabito. Tirò fuori dal
suo cassetto delle gioie un paio di orecchini di diamanti molto fini e un punto
luce con la stessa pietra e collana in oro bianco da abbinare a un braccialetto
rigido sempre in oro bianco.
Soddisfatta della scelta finalmente si dedicò ai suoi
terribili capelli. Negli anni Hermione era cambiata molto, ma i capelli
purtroppo per lei no. Sempre indomabili, sempre
disordinati.
Ma quella sera voleva far vedere a tutti quanto era
cambiata, quanto era diventata più sicura di se, che non era più la bambina che
loro ricordavano ma un’affermata ricercatrice, una donna fiera di quello che
era diventata. Prese il phon, impugnò la spazzola come
una spada e guardò bellicosa i suoi capelli dicendo sottovoce “a noi…”.
Dopo più di mezz’ora di lotta indiscriminata era palese che
sarebbero stati i capelli ad averla vinta, al che Hermione uscì dalla camera e
sfoderando gli occhioni più innocenti che le riuscirono si presentò spazzola in mano in camera
della sua coinquilina che, nel frattempo, era riuscita ad asciugarsi, vestirsi
e pettinarsi.
“Caaat , aiuto… .. ”
disse con voce da bambina spuntando ancora in
accappatoio dalla porta socchiusa.
“Herm , non sei ancora pronta?”
chiese Catelyn voltandosi e vedendo lo stato in cui era l’amica.
“Ti pregooooooo , aiuto! Non ne
vogliono sapere di stare a posto!” esclamò con aria
disperata la brunetta.
“Ok , però la prossima volta ci
vado io in bagno per prima e mi presti anche il ciondolo azzurro che con questi
pantaloni sta benissimo!”
“Ok , ok ,
promesso. Con i pantaloni di quella tinta e la maglia grigia, insieme al
ciondolo se vuoi puoi prendere anche la mia cintura azzurra e grigia, direi che
sarebbe perfetta! Ma ti prego, aiutami a far stare a
posto questa massa di rovi!”
Accettando lo scambio Cat si mise
all’opera e nel giro di venti minuti, dopo aver usato oltre alla spazzola anche
un attrezzo che i babbani chiamavano piastra lisciante, i capelli di Hermione
furono sistemati e i cinque minuti successivi vennero
impiegati dalla giovane per vestirsi in fretta e usare la magia per truccarsi
leggermente.
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Rieccomi alla sezione dei ringraziamenti!!!
Partiamo da
marco!
la prossima volta mi impegnerò a scrivere più grosso, promesso!! e.. si direi che sono decisamente sadica!