CAPITOLO 14: PASTO CON
TENTATO OMICIDIO
-Tenete-
Benedetta porse a Beatrice e Leonardo il loro piatto di spaghetti al ragù. Un piatto semplice. Tre bicchieri e tre forchette erano già sistemate sulla tovaglia. Il silenzio regnava sovrano.
-Avete sete?- chiese il ragazzo alle compagne, che scossero la testa.
Quello si versò dell'acqua gasata nel proprio bicchiere e bevve.
Quindi riprese a mangiare.
Dopo qualche forchettata si sentì male.
-Stai bene Leo?- chiese Benedetta guardandolo
-Non molto, sarà lo …-
Svenne.
***
-Deve stare a letto per i prossimi tre giorni. E‘ stato
avvelenato- sentenziò il medico, rivolto a Genot e Blissard.-Avvelenato?- chiese il detective.
-Si.Wistaria Sinensis.-
-Ovvero?-
-Glicine. Radici, corteccia e semi sono tossici. Possiamo dire con certezza che le polveri, sminuzzate e tritate in parti invisibili erano nel suo bicchiere.-
-Letale?-
-Dipende in che quantità-
-In questo caso?-
-Con un bambino avrebbe potuto esserlo senza dubbio. Per un adulto dipendeva dai casi. In questo no, ma di poco.-
***
-Due omicidi ed un tentato omicidio. Si rende conto Blissard che se non
capiamo cosa succede ci mandano tutti e due a pulire cessi?--Lei non aveva avuto una brillante intuizione?-
-E lei non doveva essere il grande detective che avrebbe risolto il caso?-
-Fatto sta che un folle sta ammazzando anche con noi in casa.-
-Ci sono dei glicini in giardino?-
-Pieno zeppo.-
-I bollettini meteo non coincidono neppure con le mie idee.-
-Confermo.-
-E i guanti per il primo omicidio? Che fine hanno fatto?-
-Nessuno li ha trovati, ancora.-
-E il secondo omicidio com’è avvenuto?-
-Non so.-
-E chi ha messo i bicchieri in tavola?-
-La Cartoli stessa.-
-Ma il medico dice che non ha la forza per compiere un delitto come il primo, no?-
-Dice anche che alcune ferite potrebbero essere state compiute da una donna. Ma ciò implicherebbe smontare due alibi inconfutabili. Il suo e quello dell’assassino. Impresa impossibile.-
-E dunque.-
-E dunque ci mettiamo a tavolino e interroghiamo le due rimaste sane.-