Dopo
lo scherzo [gennaio 5° anno]
I Gryffindor mormoravano di uno scherzo da parte di ignoti, e quindi probabilmente da parte di Potter e Black, ai danni di Snape, che gli era quasi costato la vita. Ciò che cozzava con tutte le versioni del possibile tentato omicidio, ed era tra l'altro l'unico particolare certo, era che James Potter aveva salvato Snape da qualsiasi cosa ci fosse sotto il Platano Picchiatore.
Lupin era bloccato in infermeria da giorni e Black se ne andava in giro con aria particolarmente abbattuta, sorprendentemente lontano da Potter e Pettigrew, il primo visibilmente duro nei suoi confronti.
Lily aveva colto la discussione avvenuta appena fuori dallo studio di Dumbledore, stando nascosta dietro un gargoyle in attesa che Severus uscisse e lei potesse controllare le sue condizioni di persona, e aveva scoperto la verità, prima di fuggire incapace di guardare l'amico in faccia.
Dopo mesi di insinuazioni da parte del ragazzo da lei regolarmente smontate nonostante condividesse le sue idee, ora non poteva pensare di sentirlo confermare tutto, magari a gran voce.
Lupin era amico di Potter, quel bulletto arrogante e imbecille, ma non aveva mai dato fastidio a nessuno. Anzi, era stato fatto Prefetto, e nonostante non apprezzasse minimamente le sue compagnie Lily doveva ammettere che svolgeva sempre i suoi doveri puntualmente e senza creare problemi, escluso quando si trattava di punire i suoi amici, come prevedibile.
In definitiva non si fidava di lui e non le piaceva, ma poteva sentire che era un bravo ragazzo e che ce la metteva tutta, che di sicuro doveva essere difficile per lui convivere con la sua condizione, e che sarebbe stato stroncato dal disastro che sarebbe avvenuto quando Severus, sempre accecato dall'odio nei confronti di Potter e Black, avrebbe rivelato a tutti il suo segreto.
Inizialmente aveva pensato di parlargli, ma si era resa conto subito che l'avrebbe considerato un tradimento e non le avrebbe dato retta, quindi cercava una soluzione valida. Severus era, come molti, terrorizzato e nauseato dall'esistenza dei licantropi, e non avrebbe voluto sentire ragioni.
I giorni erano però trascorsi senza che un solo pettegolezzo riguardante Lupin si facesse strada tra le lingue biforcute della scuola.
Lily non capiva come mai non avesse aperto bocca ma soltanto continuato a cercare di mettere in guardia lei. Forse aspettava che Lupin uscisse dall'infermeria?
Ci pensava così intensamente da finire nei dintorni del regno di Madama Pomfrey. Se ne accorse soltanto perché Potter aspettava davanti alla porta, testardamente convinto che la donna l'avrebbe fatto entrare a ogni ora se solo avesse insistito abbastanza.
Perché Lupin era bloccato lì? Di solito ne usciva quasi subito...
«Evans?» chiamò la voce irritantissima del ragazzo poco lontano da lei.
Lily gli scoccò un'occhiataccia, ignorandolo. Si stava già passando le mani nei capelli, per darsi arie da grand'uomo sicuramente.
«Che fai da queste parti?» le domandò quando si fu avvicinata, con voce più matura di quella che usava di solito per prendere in giro Severus o per dire stupidaggini al suo amichetto Black.
Lily stava per rispondergli che non erano affari suoi, quando scorse Madama Pomfrey vicino alla porta, dentro l'infermeria, sicuramente lì per assicurarsi che non entrasse di nascosto a disturbare i pazienti.
«Mi sento male.» rispose, alzando un po' la voce e premurandosi di suonare convincente. Dovette funzionare, perché Potter assunse subito un'aria preoccupata.
«Poppy! C'è una ragazza che sta male!»
«Non mi chiami...» cominciò l'infermeria, scorgendo poi Lily, «Oh, signorina Evans, prego.» la invitò con gentilezza. Si erano incontrate qualche tempo prima quando Avery e Mulciber avevano avuto la brillante idea di sperimentare magia nera su Mary MacDonald.
James sembrava molto sorpreso all'idea che si conoscessero.
«Grazie.» mormorò affranta, portando una mano a un fianco. L'infermiera chiuse la porta bruscamente, ignorando una lamentela di Potter.
«Che succede?»
«Ho un forte dolore al fianco, credo siano problemi da donna.» sussurrò, guardandosi attorno come se fosse davvero preoccupata che qualcuno potesse sentirla e cercando Lupin. Lo trovò subito, concentrato su un grosso libro che teneva aperto sulle gambe.
«Ci penso io, non si preoccupi. Si sieda pure, prendo la pozione. Non viene spesso qui, vero?»
«Cerco di essere forte.» rispose drammatica, scivolando verso il letto di Lupin.
Il ragazzo alzò la testa subito, e si fissarono stupefatti.
Aveva una brutta cicatrice che gli solcava il viso da un lato all'altro passando per il naso, e altre due meno visibili, una sulla fronte e una sul mento. Nel complesso sembrava reduce da un combattimento contro due ippogrifi impazziti.
O contro un lupo mannaro, pensò Lily con un brivido. Lupin fece un gesto inconsulto con una mano, come se per istinto volesse coprirsi, ma poi la lasciò scivolare di nuovo contro il libro, stringendolo con forza.
Lily si rese conto che in quel viso spaventato, in quelle cicatrici e in quel suo istintivo cercare di nascondersi, vi era tutto il suo essere un licantropo.
«Signorina Evans?»
Lily lo salutò con un cenno, avendo cura di non mostrare alcun segno di turbamento, e andò verso l'infermiera.
«Ecco qui, ne prenda metà ora e metà prima di andare a letto.»
«Grazie.» disse gentile, andando alla porta per prima. Quando aprì Potter rischiò di cadere nell'atto di origliare, ma si raddrizzò subito con la solita faccia da schiaffi.
«Tutto bene ora?» si informò il ragazzo.
Lily lo squadrò con disgusto, poi ci ripensò.
«Sì, grazie.», Potter la guardò con stupore, «Cos'è successo a Lupin?»
Ebbe la netta impressione che lui fosse sul punto di morire.
Possibile che fosse così idiota da non aver elaborato un alibi?
«Perché ti interessa?» domandò baldanzoso, chiaramente prendendo tempo.
«Scommetto che si è ferito anche lui nel tentativo di salvare Severus. O è stato un calderone?» fece lei, offrendogli una via di fuga. Si rese conto di aver appena scelto da che parte stare per quella volta.
«Tu cosa ne sai di quell'incidente?» domandò lui, sospettoso, formulando con attenzione la parola “incidente” e rendendola perfettamente certa che non lo fosse.
«Ne parlano tutti, Potter. Inoltre sono sua amica, ricordi?»
«Amica di Snivellus... Ancora mi fa ribrezzo l'idea, Evans. Sì, certo che si è ferito per andare a salvare quel piccolo ingrato. Remus è un bravo ragazzo.»
«Di lui non dubito.» disse lei, avviandosi.
E, nonostante tutto, non mentiva. Che Lupin fosse un mannaro o meno, se Dumbledore aveva fiducia in lui allora ne avrebbe avuta anche lei.
I prossimi sono un po' corti come capitoli, anche se più lunghi di questo, mi spiace! Ma vi mancheranno quelli corti, in futuro, vedrete XD
Il prossimo capitolo è “Argento Liquido [aprile 6° anno]”
James fa schifo a mantenere i segreti con Lily, e Lily qualunque cosa dica o pensi coscientemente ha già Remus in simpatia, già XD
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