Torn.
SECONDA
PARTE: Drowning.
Era
ubriaca. E il fatto che lo fosse, non era mai una buona cosa. Per cui,
stanca
di fare i conti con la propria bruciante inutilità, si
trascinò verso il
telefono e digitò un numero.
“Ino?”
I
legami veri, non si spezzano così facilmente. Questo fu
ciò che Sakura prese a
ripetersi poche ore più tardi, mentre piangeva sulla spalla
dell’amica.
--
“Sasuke”
“Hn?”
“Tu
mi ami?”
--
“—Questa
cosa li distruggerà. Ed io mi odierò per il fatto
di non aver avuto la forza di
rimanere accanto a loro a fare da mediatore”
“Sakura,
non puoi rimproverarti di questo. Per te quei due sono tutto”
“E’
proprio perché sono tutto che non mi perdonerò,
Ino”
--
L’espressione
di Sasuke si era fatta feroce.
“Fai
sul serio, Naruto?” Pensi davvero
che si
tratti di questo?
Naruto
non permise al dolore di mostrarsi sul suo viso. Con espressione vuota,
guardava un punto oltre le spalle del ragazzo.
Certo
che no. Lo aveva capito, non si trattava di amore, Sasuke non era
innamorato di
lui.
“A
me interessa solo…
essere apprezzata da te”
“Tu
non hai bisogno della
mia approvazione”
Perché
era lui, ad essersi innamorato.
Non
aveva mai avuto bisogno della sua
approvazione. L’unica approvazione, l’unico
riconoscimento, lui lo aveva
desiderato sempre e solo da Sasuke. Sakura era preziosa
perchè gli aveva
insegnato ad amare, ma lui, nonostante tutto, aveva scelto altrimenti.
“Tu
hai qualcuno di
importante?”
La
sua persona più preziosa. Che ironia della sorte.
Naruto
gli diede le spalle ma non riuscì a raggiungere la porta,
perchè Sasuke gli
afferrò un braccio.
“Non
ti permetterò di uscire di qui e non tornare mai
più.”
“Perché,
Sasuke?”
Naruto
aveva parlato con voce bassa, atona. Non lo guardava nemmeno
più negli occhi.
Sasuke, stringendo quel polso inerte nella propria mano e sentendo
tutta la
fragilità che quella persona emanava, si permise solo per
quella volta di
essere sincero.
“Tu
sei il mio…” esitò, in cerca della
parola giusta. Che non esisteva. Per cui
scosse dolorosamente la testa e si limitò a sussurrargli in
un orecchio “Tu sei
mio”, scendendo poi a baciargli la linea del volto e il
collo, mentre Naruto
sentiva il proprio corpo iniziare a reagire.
No,
Sasuke. Ognuno
appartiene solo a se stesso.
Ma pur essendo il suo non-amico, non-rivale, non-fratello,
amante-non amato, non riuscì a dirglielo. Percepì
solo l’affanno, i gemiti, le
urla crescenti. E mentre il movimento ritmico dei loro corpi aumentava
il calore,
la mente sprofondò in abissi che al culmine vennero tinti di
bianco; e la
coscienza ne venne annegata.
--
“Naruto.
Qualunque cosa stia succedendo tra te e quel nukenin, deve finire.
Ora”
Naruto
si girò a guardare Gaara spaesato.
“Che?!”
“Tsunade
è preoccupata. E non le do torto”
Aveva
pensato che la missione che lo aveva portato a Sunagakure, lo avrebbe
aiutato a
distrarsi. Ma qualunque cosa spingesse Gaara a farsi gli affari altrui,
significava un fallimento su quel fronte.
“…Non
è così semplice”
“Naruto,
il mio consiglio è sempre lo stesso”
Cerca
di comportarti nei
suoi confronti come farebbe un vero
amico.
Naruto
ebbe un attimo di confusione, come se avesse realizzato qualcosa. Poi
sorrise.
“Grazie,
Gaara”
--
Sakura
si recò da Kakashi. Se proprio doveva essere inutile, se
proprio doveva fare la
parte della cattiva, almeno non avrebbe fatto a se stessa un torto
più grande
di quello che si meritasse. Non avrebbe più guardato solo le
loro schiene. Davanti
a sé, avrebbe visto soltanto il cielo azzurro.
--
“Finiamola
qui, Sasuke”
L’amico,
seduto sul divano a leggere un libro, si voltò a guardarlo
disorientato.
“Pensavo
che quel giorno tutto si fosse risolto. Ma è evidente che tu
mi stai usando
ancora per qualcosa che non ho ben capito”
“Questo
perché sei un idiota e pretendi di capire cose che non
sai” disse, il tono,
cattivo.
“Allora
spiegami, dannazione! Pretendi sempre che qualcuno ti legga nel
cervello, ma non
è che ogni volta che ti gira qualcosa storto, devo arrivare
al punto di
ammazzarti quasi per capire!”
Sasuke
tacque un attimo. Appoggiò il libro su un tavolinetto e si
tirò su a sedere.
“Sei
tu che non ascolti”
Che
intendeva,
dannazione!
“Sasuke,
guardami” e così dicendo, si tirò
vicino all’amico “non hai bisogno di
fare…
certe cose, per tenermi accanto a te. Non rimarrai solo. Nessuno
andrà da
nessuna parte”
“Tu
non comprendi”
“Sasuke,
perchè hai deviato il colpo di Madara?”
Rimase
zitto, a guardare il nulla davanti a sé.
“Sasuke…
Perché quella volta mi hai protetto da lui?”
Ancora
silenzio.
“Perché
lo hai tradito proprio in quel momento—”
Naruto
sentì la voce morirgli in gola. Quindi prese a spogliarsi.
Se
era inutile parlare con Sasuke, se con lui si trattava di agire, di
strappargli
una reazione, lo avrebbe fatto. Avrebbe infranto anche la loro piccola
“regola”. Prima la maglietta, poi i
pantaloni… Sasuke, che aveva preso a
fissarlo sorpreso, distolse lo sguardo.
“Smettila”
sibilò.
“Rispondi”
“Non
c’è bisogno di fare tutto questo” e
allungandosi verso di lui, gli bloccò le
mani prima che potesse liberarsi anche dei boxer.
“Rispondi
Sasuke”
“Non
è ovvio?”
Stavi
per morire.
“No,
non lo è. Dimmelo”
Il
mio corpo si è mosso da solo.
Sasuke
aprì la bocca, poi la richiuse.
In
realtà, neanche lui era sicuro di quello che era accaduto in
quel momento. Forse
era perché non gli era sembrato giusto. O forse, era
perché vedere il cadavere
di Naruto avrebbe ucciso un’altra parte di sé,
complementare a quella che
viveva in funzione di Itachi. Sasuke non sapeva che sentimento fosse,
quello.
Non era nemmeno sicuro che non fosse una strana forma di egoismo.
“Perché
tu…”
“—Io?”
Sasuke
imprecò, poi lasciò la presa su di lui. E
alzandosi per guardare fuori dalla
finestra, gli diede le spalle.
“…Non
ti dirò quello che vuoi sapere”
Naruto,
io— Non puoi capirlo
da solo?
“Allora
non mi lasci molta scelta” sussurrò, sorridendogli
tristemente “finiamola, ok?”
Se
Sasuke non riusciva nemmeno ad ammettere a se stesso di volergli bene,
era
meglio finirla. Se non riusciva nemmeno a reggere la vista del suo
corpo
maschile nudo, era meglio lasciar stare. Se dopo tutto quello che era
successo,
ancora aveva delle remore ad aprirgli il suo cuore, forse non ne valeva
la
pena.
E
dato che lui lo amava, quel legame era solo squallido.
Cerca
di comportarti nei
suoi confronti come farebbe un vero
amico.
Almeno,
avrebbe potuto fare questo.
“Sasuke,
ricorda che io non andrò da nessuna parte. Mai. Io sono tuo”
Tu
sei mio.
“Te
ne stai andando”
“No.
Semplicemente smetteremo di distruggerci a vicenda”
“Io
non ho mai—” sbottò, arrabbiato.
“Io
si, Sasuke”
E
Naruto sorrise ancora vedendo la sua espressione perdersi, per un
attimo, per
ricomporsi subito dopo.
“Esci
di qui”
Naruto
annuì, iniziando a rivestirsi. Quando fu sulla porta,
sussurrò un “Ci vediamo
domani”, ma l’incontro promesso non venne mai. Il
giorno dopo Naruto trovò la
porta dell’appartamento sigillata.
--
Aside
Un
enorme ringraziamento a tutti coloro che hanno commentato e letto la
mia
storia! Spero che abbiate apprezzato anche la seconda parte,
“Drowning.”, per
cui rinnovo l’invito a lasciarmi un piccolo commento, giusto
per sapere se vi
piace che direzione ha preso la storia, le vostre aspettative per la
conclusione, persino cosa vi piacerebbe leggere in futuro (si, ho
già in mente
un’ideuzza che mi piacerebbe sviluppare, ma non si sa mai).
Ma grazie di essere
qui, prima di tutto.
La
terza parte sarà più lunga rispetto alle altre
due, lo scioglimento ha preso
più spazio del previsto (LOL). E come sempre,
l’appuntamento è tra una
settimana!
ryanforever:
Anch’io adoro Naruto, è uno dei pochi
protagonisti su Jump che non ho voglia di strozzare (anche se qui ci
pensa
Sasuke^^”). Hai centrato perfettamente il punto della
vicenda, fin quando non
riusciranno ad avere coscienza del loro rapporto, non
inizierà e non finirà mai
niente. Spero ti soddisferà il modo in cui
disferò la matassa! E grazie mille
per il bel commento.
vivvinasme:
Sono contenta che ti
preoccupi per Sakura. Mi dispiace per il ruolo sgradevole che occupa (e
soprattutto per il clichè, LOL), quindi ho cercato di darle
una maturazione che
procedesse parallelamente a quella dei suoi due compagni di squadra,
senza lasciarla
troppo ai margini della vicenda. C’è ancora
qualcosa da dire su di lei, però. E
Chartraux piace molto anche a me! Grazie per il commento, quel
“magnifico” mi
ha fatto molto piacere (ma va? :P)!
BlueAngel:
Ahah, grazie! Sono d’accordo
su Sasuke, anche se… vedremo. Grazie per il commento!
Sarhita:
Essendo una short-fic,
ho dovuto far evolvere ad un ritmo serrato i sentimenti dei personaggi,
quelli
di Naruto in primis. Però sono contenta che tu abbia colto
il mio tentativo di
tenere l’aspetto amoroso all’esterno, di
considerarlo quasi un aspetto
secondario, perlomeno all’inizio. Per Sasuke dovrai aspettare
la terza parte
invece, sperando di riuscire a restituire bene i suoi pensieri e
sentimenti.
Grazie per la bella recensione!
Chartraux:
Grazie per le tue
bellissime parole, tesoro! Se sono riuscita restituire le varie
sfaccettature
dell’amore, allora posso ritenermi pienamente soddisfatta del
mio lavoro.
Dedicata a te che con la tua “Memories” sei
riuscita a ispirarmi! *abbraccione*