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Autore: Relena_AliScheggiate    05/08/2010    3 recensioni
Cinque anni senza Sasuke erano stati duri, ma mai quanto quella manciata di mesi dopo il suo ritorno, dove la lacerazione, sempre in agguato, era stata pronta a ridurre in pezzi ogni cosa. Naruto aveva bisogno che lui capisse perché era tornato. Ma prima, aveva bisogno di capire perché fosse rimasto. [SasuNaruSasu]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Torn.

 

 

SECONDA PARTE: Drowning.

 

Era ubriaca. E il fatto che lo fosse, non era mai una buona cosa. Per cui, stanca di fare i conti con la propria bruciante inutilità, si trascinò verso il telefono e digitò un numero.

“Ino?”

I legami veri, non si spezzano così facilmente. Questo fu ciò che Sakura prese a ripetersi poche ore più tardi, mentre piangeva sulla spalla dell’amica.

--

“Sasuke”

“Hn?”

“Tu mi ami?”

--

“—Questa cosa li distruggerà. Ed io mi odierò per il fatto di non aver avuto la forza di rimanere accanto a loro a fare da mediatore”

“Sakura, non puoi rimproverarti di questo. Per te quei due sono tutto”

“E’ proprio perché sono tutto che non mi perdonerò, Ino”

--

L’espressione di Sasuke si era fatta feroce.

“Fai sul serio, Naruto?” Pensi davvero che si tratti di questo?

Naruto non permise al dolore di mostrarsi sul suo viso. Con espressione vuota, guardava un punto oltre le spalle del ragazzo.

Certo che no. Lo aveva capito, non si trattava di amore, Sasuke non era innamorato di lui.

“A me interessa solo… essere apprezzata da te”

“Tu non hai bisogno della mia approvazione”

Perché era lui, ad essersi innamorato.

Non aveva mai avuto bisogno della sua approvazione. L’unica approvazione, l’unico riconoscimento, lui lo aveva desiderato sempre e solo da Sasuke. Sakura era preziosa perchè gli aveva insegnato ad amare, ma lui, nonostante tutto, aveva scelto altrimenti.

“Tu hai qualcuno di importante?”

La sua persona più preziosa. Che ironia della sorte.

Naruto gli diede le spalle ma non riuscì a raggiungere la porta, perchè Sasuke gli afferrò un braccio.

“Non ti permetterò di uscire di qui e non tornare mai più.”

“Perché, Sasuke?”

Naruto aveva parlato con voce bassa, atona. Non lo guardava nemmeno più negli occhi. Sasuke, stringendo quel polso inerte nella propria mano e sentendo tutta la fragilità che quella persona emanava, si permise solo per quella volta di essere sincero.

“Tu sei il mio…” esitò, in cerca della parola giusta. Che non esisteva. Per cui scosse dolorosamente la testa e si limitò a sussurrargli in un orecchio “Tu sei mio”, scendendo poi a baciargli la linea del volto e il collo, mentre Naruto sentiva il proprio corpo iniziare a reagire.

No, Sasuke. Ognuno appartiene solo a se stesso. Ma pur essendo il suo non-amico, non-rivale, non-fratello, amante-non amato, non riuscì a dirglielo. Percepì solo l’affanno, i gemiti, le urla crescenti. E mentre il movimento ritmico dei loro corpi aumentava il calore, la mente sprofondò in abissi che al culmine vennero tinti di bianco; e la coscienza ne venne annegata.

--

“Naruto. Qualunque cosa stia succedendo tra te e quel nukenin, deve finire. Ora”

Naruto si girò a guardare Gaara spaesato.

“Che?!”

“Tsunade è preoccupata. E non le do torto”

Aveva pensato che la missione che lo aveva portato a Sunagakure, lo avrebbe aiutato a distrarsi. Ma qualunque cosa spingesse Gaara a farsi gli affari altrui, significava un fallimento su quel fronte.

“…Non è così semplice”

“Naruto, il mio consiglio è sempre lo stesso”

Cerca di comportarti nei suoi confronti come farebbe un vero amico.

Naruto ebbe un attimo di confusione, come se avesse realizzato qualcosa. Poi sorrise.

“Grazie, Gaara”

--

Sakura si recò da Kakashi. Se proprio doveva essere inutile, se proprio doveva fare la parte della cattiva, almeno non avrebbe fatto a se stessa un torto più grande di quello che si meritasse. Non avrebbe più guardato solo le loro schiene. Davanti a sé, avrebbe visto soltanto il cielo azzurro.

--

“Finiamola qui, Sasuke”

L’amico, seduto sul divano a leggere un libro, si voltò a guardarlo disorientato.

“Pensavo che quel giorno tutto si fosse risolto. Ma è evidente che tu mi stai usando ancora per qualcosa che non ho ben capito”

“Questo perché sei un idiota e pretendi di capire cose che non sai” disse, il tono, cattivo.

“Allora spiegami, dannazione! Pretendi sempre che qualcuno ti legga nel cervello, ma non è che ogni volta che ti gira qualcosa storto, devo arrivare al punto di ammazzarti quasi per capire!”

Sasuke tacque un attimo. Appoggiò il libro su un tavolinetto e si tirò su a sedere.

“Sei tu che non ascolti”

Che intendeva, dannazione!

“Sasuke, guardami” e così dicendo, si tirò vicino all’amico “non hai bisogno di fare… certe cose, per tenermi accanto a te. Non rimarrai solo. Nessuno andrà da nessuna parte”

“Tu non comprendi”

“Sasuke, perchè hai deviato il colpo di Madara?”

Rimase zitto, a guardare il nulla davanti a sé.

“Sasuke… Perché quella volta mi hai protetto da lui?”

Ancora silenzio.

“Perché lo hai tradito proprio in quel momento—”

Naruto sentì la voce morirgli in gola. Quindi prese a spogliarsi.

Se era inutile parlare con Sasuke, se con lui si trattava di agire, di strappargli una reazione, lo avrebbe fatto. Avrebbe infranto anche la loro piccola “regola”. Prima la maglietta, poi i pantaloni… Sasuke, che aveva preso a fissarlo sorpreso, distolse lo sguardo.

“Smettila” sibilò.

“Rispondi”

“Non c’è bisogno di fare tutto questo” e allungandosi verso di lui, gli bloccò le mani prima che potesse liberarsi anche dei boxer.

“Rispondi Sasuke”

“Non è ovvio?”

Stavi per morire.

“No, non lo è. Dimmelo”

 

            Il mio corpo si è mosso da solo.

 

Sasuke aprì la bocca, poi la richiuse.

In realtà, neanche lui era sicuro di quello che era accaduto in quel momento. Forse era perché non gli era sembrato giusto. O forse, era perché vedere il cadavere di Naruto avrebbe ucciso un’altra parte di sé, complementare a quella che viveva in funzione di Itachi. Sasuke non sapeva che sentimento fosse, quello. Non era nemmeno sicuro che non fosse una strana forma di egoismo.

“Perché tu…”

“—Io?”

Sasuke imprecò, poi lasciò la presa su di lui. E alzandosi per guardare fuori dalla finestra, gli diede le spalle.

“…Non ti dirò quello che vuoi sapere”

Naruto, io— Non puoi capirlo da solo?

“Allora non mi lasci molta scelta” sussurrò, sorridendogli tristemente “finiamola, ok?”

Se Sasuke non riusciva nemmeno ad ammettere a se stesso di volergli bene, era meglio finirla. Se non riusciva nemmeno a reggere la vista del suo corpo maschile nudo, era meglio lasciar stare. Se dopo tutto quello che era successo, ancora aveva delle remore ad aprirgli il suo cuore, forse non ne valeva la pena.

E dato che lui lo amava, quel legame era solo squallido.

Cerca di comportarti nei suoi confronti come farebbe un vero amico.

Almeno, avrebbe potuto fare questo.

“Sasuke, ricorda che io non andrò da nessuna parte. Mai. Io sono tuo

Tu sei mio.

“Te ne stai andando”

“No. Semplicemente smetteremo di distruggerci a vicenda”

“Io non ho mai—” sbottò, arrabbiato.

“Io si, Sasuke”

E Naruto sorrise ancora vedendo la sua espressione perdersi, per un attimo, per ricomporsi subito dopo.

“Esci di qui”

Naruto annuì, iniziando a rivestirsi. Quando fu sulla porta, sussurrò un “Ci vediamo domani”, ma l’incontro promesso non venne mai. Il giorno dopo Naruto trovò la porta dell’appartamento sigillata.

--

 

 

Aside

Un enorme ringraziamento a tutti coloro che hanno commentato e letto la mia storia! Spero che abbiate apprezzato anche la seconda parte, “Drowning.”, per cui rinnovo l’invito a lasciarmi un piccolo commento, giusto per sapere se vi piace che direzione ha preso la storia, le vostre aspettative per la conclusione, persino cosa vi piacerebbe leggere in futuro (si, ho già in mente un’ideuzza che mi piacerebbe sviluppare, ma non si sa mai). Ma grazie di essere qui, prima di tutto.

La terza parte sarà più lunga rispetto alle altre due, lo scioglimento ha preso più spazio del previsto (LOL). E come sempre, l’appuntamento è tra una settimana!

 

 ryanforever: Anch’io adoro Naruto, è uno dei pochi protagonisti su Jump che non ho voglia di strozzare (anche se qui ci pensa Sasuke^^”). Hai centrato perfettamente il punto della vicenda, fin quando non riusciranno ad avere coscienza del loro rapporto, non inizierà e non finirà mai niente. Spero ti soddisferà il modo in cui disferò la matassa! E grazie mille per il bel commento.  

vivvinasme: Sono contenta che ti preoccupi per Sakura. Mi dispiace per il ruolo sgradevole che occupa (e soprattutto per il clichè, LOL), quindi ho cercato di darle una maturazione che procedesse parallelamente a quella dei suoi due compagni di squadra, senza lasciarla troppo ai margini della vicenda. C’è ancora qualcosa da dire su di lei, però. E Chartraux piace molto anche a me! Grazie per il commento, quel “magnifico” mi ha fatto molto piacere (ma va? :P)!

BlueAngel: Ahah, grazie! Sono d’accordo su Sasuke, anche se… vedremo. Grazie per il commento!

Sarhita: Essendo una short-fic, ho dovuto far evolvere ad un ritmo serrato i sentimenti dei personaggi, quelli di Naruto in primis. Però sono contenta che tu abbia colto il mio tentativo di tenere l’aspetto amoroso all’esterno, di considerarlo quasi un aspetto secondario, perlomeno all’inizio. Per Sasuke dovrai aspettare la terza parte invece, sperando di riuscire a restituire bene i suoi pensieri e sentimenti. Grazie per la bella recensione!

Chartraux: Grazie per le tue bellissime parole, tesoro! Se sono riuscita restituire le varie sfaccettature dell’amore, allora posso ritenermi pienamente soddisfatta del mio lavoro. Dedicata a te che con la tua “Memories” sei riuscita a ispirarmi! *abbraccione*  

  

  
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