L' INIZIAZIONE
Il giovane Auditore entrò nella stanza dove i suoi genitori lo
aspettavano.-Devo darti un' importante notizia Filippo-cominciò Ezio-domani qui avrà luogo la tua iniziazione,diventerai un vero e proprio Assassino-concluse il padre.
-Prima comincierai a svolgere i tuoi compiti da Assassino e prima si concluderà la nostra guerra contro i Templari-disse Rosa con voce ferma.
Gli avevano parlato dei Templari e gli avevano detto che loro erano nemici degli Assassini,partecipanti ad un conflitto destinato a durare nei secoli.
Filippo era un ragazzo di quindici anni,con i muscoli già sviluppati.
Era alto,con i capelli castani e gli occhi verdi.
Assomigliava in tutto e per tutto a suo padre da giovane.
Avevano lo stesso carattere.
E la stessa abilità nei combattimenti.
Il giorno dopo nella biblioteca di Monteriggioni si riunirono tutti i massimi rappresentanti dell' Ordine degli Assassini,fra cui Machiavelli,Teodora e lo zio Mario.
Quel giorno era presente anche Leonardo da Vinci,celebre artista che ricostruì la Lama Celata.
Tutti si riunirono in cerchio e cominciarono a pronunciare il Sacro Giuramento degli Assassini.
-Filippo Auditore,giuri tu di onorare l' Ordine e di combattere contro tutti i suoi nemici?-disse il padre.
-Lo giuro- rispose Filippo.
Poi si aprì un corridoio tra la folla e Leonardo avanzò per portargli la Lama,simbolo effettivo della sua iniziazione.
Gli venne poi consegnata la veste degli Assassini e la Cappa degli Auditore.
-Ricorda Filippo,"Nulla é reale,Tutto é lecito",questo é il Credo degli Assassini-gli disse Machiavelli.
A cerimonia finita,Filippo si sentì come un bambino con un nuovo giocattolo.
Andò in giro per la città saltando sui tetti.
Si fermò sulla cima della Chiesa per osservare la città dall' alto.
Tutto quello che vide furono caos e distruzione.
Da quando gli uomini di Cesare Borgia avevano attaccato la città tutto era caduto in rovina.
-Prometto di uccidere te e tutti i tuoi tirapiedi maledetto-disse con voce solenne il ragazzo.
Dall' alto riuscì ad intravedere delle guardie che stavano molestando una donna.
-E' arrivata l' ora di provare questa Lama-disse Filippo trattenendo a stento un ringhi dentro di sé.
In un attimo balzò dal tetto e colpì la prima guardia al collo.
Le guardie si avventarono su di lui con molta ferocia,ma dopo aver respinto un primo attacco,il giovane riuscì a piantare la sua Lama nel torace della seconda guardia.
Il sangue scorreva caldo sulla sua Lama,implacabile come un fiume in piena.
La terza guardia cercò di fuggire,spaventata dalla rapidità e dalla rabbia che il giovane provava nell' uccidere,ma Filippo non glielo permise.
Con molta freddezza fece scattare di nuovo il meccanismo della sua arma e tagliò la gola all' ultimo uomo.
Una folla si radunò attorno ai corpi delle guardie e Filippo si rifugiò su di un tetto.
Poi,velocemente,si avviò verso casa.