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Autore: Mary00    09/08/2010    4 recensioni
Il mio nome è Alessandra. Vivevo con mio nonno, fino a che non è morto d'infarto, sono stata costretta a trasferirmi in un college, che non è per niente normale: Spiriti, angeli neri bianchi e grigi, gemelli innamorati, professori matti, compagni di classe anormali, stanze nascoste e molto, molto altro. "Il Green College è un collegio che accetta solo studenti d'un certo calibro, non accettiamo feccia o barboni. Vedi di non comportarti come tale se vuoi rimanere qui ancora al lungo!"
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Green College

 

 

 

 

 

 

 

 

Capitolo 1

Let's begin!

 

 

 

 

Avevo intuito subito che qualcosa non andava in quel college, forse perché la facciata dell'edificio era troppo antica, o forse perché non c'erano ragazzi a giocare nel cortile, forse perché le aule sembravano vuote o magari perché ero arrivata in piena notte e quindi la maggior parte dei motivi citati dipendeva da questo. Appena arrivata ci fu il preside ad accogliermi, come mi aveva accennato il maggiordomo del nonno, mi accolse con un ampio sorriso e mi fece strada attraverso l'ingresso, aiutandomi coi bagagli, che erano abbastanza ingombranti e pesanti, infatti io stessa mi chiedevo come avesi fatto a trascinarmeli per quasi due chilometri fino a quel momento, sì, perché ero dovuta venire a piedi da casa del nonno, il college si trova in aperta campagna, e la casa di mio nonno è situata in un paesino, sempre in aperta campagna, e la città più vicina si trova a più di dieci chilometri da lì, ma il paesino è indipendente.

Il preside mi spiegò in breve quello che c'era da sapere sulla scuola mentre salivamo delle scale che mi sembrarono abbastanza lunghe:

<< Dunque, buonasera Alessandra, io sono il preside Johanson, benvenuta nel Green College! Speriamo che la tua permanenza sia lunga e piacevole. Ti consegno il foglio con gli orari delle varie lezioni, da seguire regolarmente, tu sei situata nel secondo anno, poiché hai già compiuto tredici anni. Leggilo con calma stasera o quando lo riterrai necessario. Il dormitorio per quelli del secondo anno è al quinto piano, insieme al foglio con gli orari c'è anche una piantina del college, che dovrai riconsegnare domani al primo docente che incontrerai, sai non ne possediamo molte e le poche che abbiamo le prestiamo ai nuovi arrivati, così la copiano e ce la riportano, anche tu farai così. Sarai in camera con una delle nostre allieve migliori, Marina Flowers, è molto simpatica, ti ci troverai bene. In camera troverai appeso alla porta un quadro con tutte le regole base da seguire qui nel college, ti consiglio di non tentare di infrangerle. Oh, ma guarda! Siamo già arrivati alla tua camera, non sono numerate, quindi cerca di non confonderti con quella di qualcun altro, perché dentro sono tutte uguali! Qui a sinistra c'è il dormitorio maschile di quelli del secondo anno, dì pure a me o ai docenti responsabili del tuo anno se qualcuno ti infastidisce, non sarebbe la prima volta. Ora và, immagino sarai stanca no? Sistema la tua roba nell'armadio e poi infilati sotto le coperte, le lezioni incominciano alle 8:30 e terminano alle 14:25, o perlomeno quelle del tuo anno hanno questi orari. Quelle pomeridiane vanno dalle 16:30 alle 19:00, il resto lo leggerai nel programma. Buonanotte! >> 

Il preside si allontanò dopo aver bussato fragorosamente ad una delle porte, da cui qualche minuto dopo si affacciò una ragazza della mia età, che mi fece cenno d'entrare, io trascinai nella camera le valigie e mi chiusi la porta alle spalle. La camera era molto accogliente, c'era una moquette rosso bordeaux a ricoprire il pavimento, tre finestre si affacciavano sul cortile, due letti, un comodino, un termosifone, un condizionatore, una lampada a muro, un'altra porta (intuii per il bagno), e poi la ragazza che mi aveva aperto la porta, che mi fissava con occhi vispi.

<< Ciao, io sono Marina. >> Si presentò con un ampio sorriso e mi porse la mano, l'afferrai.

<< Io sono Alessandra, ma chiamami Sandra per favore. >>

<< Oks! E tu chiamami Ina. >> Il sorriso si allargò di un po'. Osservai meglio la ragazza che avevo davanti:

Capelli corvini spettinati lunghi fino alle spalle, occhi dello stesso colore, leggermente a mandorla, corporatura magra, addosso aveva una specie di camicia da notte a quadri, grigia. 

<< Ti aiuto a sistemare la roba Sandra? >> Mi chiese Marina osservando i bagagli dietro di me.

<< Sì, grazie. >> Le sorrisi, sembrava una tipa simpatica, come aveva detto il preside.

Quando mi voltai per prendere una delle valigie notai il quadro appeso alla porta, quello con le regole, mi misi a leggerlo, senza accorgermi che Marina stava mettendo i miei vestiti nell'armadio al posto mio. Cominciai a leggere il quadro:

 

 

 

Regole da seguire nella permanenza al Green College

 

 

 

 

 

 

 

1. Non andare in giro per la scuola di notte.

2. Portare rispetto a docenti e compagni.

3. Non visitare stanze inutilizzate della scuola.

4. Attenersi alle punizioni decise per una qualsiasi violazione delle regole.

5. Non uscire dall'ambiente scolastico senza permesso.

6. Non usare il cellulare senza permesso.

7. Non utilizzare un linguaggio volgare verso compagni e docenti.

8. Presentarsi alle lezioni e alle riunioni nell'arco di tempo stabilito.

9. Seguire le istruzioni del capogruppo qualora il docente responsabile fosse assente.

10. Seguire le regole.

 

"Wow, che regole parzialmente inutili!" Pensai fra me e me.

Quando mi voltai Marina aveva sistemato tutti i miei abiti alla perfezione nell'armadio che fino a pochi minuti prima era completamente vuoto da qualsiasi indumento, e si stava soffermando sulla foto dei miei genitori, che avevo piazzato in fondo a una valigia, assieme al libro che stavo leggendo. 

<< Ehm, Ina? >> Lei alzò lo sguardo e poi si scosse un attimo, come fosse stata in uno stato di trance.

<< Ops! Scusami tanto Sandra, mi piace molto vedere le foto, ti prego scusami. >> Detto questo poggiò la foto sul comodino che avremmo condiviso, dalla parte del mio letto, proprio dove l'avrei messa io. 

Mi cambiai velocemente e mi misi sotto le coperte, come mi aveva consigliato di fare il preside, le valigie le mollai in un angolo inoffensivo della camera e con quelle anche il libro, quindi afferrai il programma della settimana dal comodino e mi misi a leggerlo, mentre Marina pensava ad una nuova pettinatura per il giorno dopo.

 

 

 

Programma della settimana

Materie

 

 

 

 

Lunedì mattina:

 

Colazione alle ore 7:30

 

Aritmetica

Inglese

Educazione fisica

Antologia

Grammatica

Educazione civica

Pranzo alle ore 14:40

 

Lunedì pomeriggio:

 

Attività sportiva a scelta (tennis, nuoto o basket) x2 ore, fino alle 18:30

Riunione nella sala comune

Cena alle ore 19:30

Attività notturna per il primo anno (escursione)

 

Mi bastò leggere quello, per gli altri giorni l'avrei letto dopo, e poi mi sentivo abbastanza stanca.

<< Ina? Vorrei spegnere, posso? >>

<< Sì sì. Eccomi, anche io sono stanca. >> Si mise sotto le coperte con un salto e sbadigliò.

Spensi l'interruttore e poi le chiesi:

<< Ina? Di che segno sei? >>

<< Gemelli, perché? >>

<< Così, per chiedere. >>

<< E tu? >>

<< Bilancia. >>

<< Wow. >>

<< Perché? >>

<< Perché anche il fondatore del college era della bilancia. >>

<< Ah. E pensa che anche mio padre era dei gemelli. >> Ma non mi sentì, si era addormentata.

Quel college non mi sembrava il migliore dei posti, ma sicuramente era meglio che passare giornate intere con mio nonno, a tenergli compagnia ora per ora, ma adesso quei tempi erano finiti, e mi aspettava qualcosa di più terribile e molto meno noioso...

 

 

 

***

 

 

 

Ciao ciao ciaoooo!!! Eccomi qui con una nuova storiaaa!! Spero che come inizio vi sia piaciuto =) 

Ho scritto questa storia perché avevo un'ispirazione su qualcosa di... Collegiale! xD

Sì, è così. 

Spero d'avervi incuriositi abbastanza da lasciare un commentino = > anche piccolo piccolo va bene!

Grazie per aver letto fin qui ^^

Mary00

 
  
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