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Autore: Evelyn Wright    10/08/2010    3 recensioni
"Dreaming you" è la storia di una normale ragazza italiana che, grazie alla cugina, riesce ad andare a Los Angeles ed è lì che la sua vita prende una piega davvero inaspettata! Conosce, dopo un incidente, un attore di Hollywood di una delle Saghe più amate al mondo e man mano scopre di essersene davvero innamorata. Ma questa storia d'amore non sarà semplice perchè la ragazza si sentirà sempre inferiore a lui e il passato busserà di nuovo alla sua porta cercando di riportarla con sè. Se la storia vi ha incuriosito correte a leggerla! Si accettano recensioni di tutti i tipi.. Basta davvero che commentate!
[INTERROTTA]
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti i miei cari lettori!! Come avrete potuto notare se avete sfogliato i capitoli precedentemente pubblicati, ho apportato alcune modifiche aggiungendo immagini e anche migliorando alcune parti del capitolo stesso ^_^ quindi se volete potrete andare a dare un occhiata!

Da oggi potrete vedere realmente tutti i personaggi che ruotano intorno alla mia storia, e con più esattezza vedere i volti che mi sono immaginata per ognuno di loro! Ho creato anche la "copertina" della mia storia che potrete trovare in prima pagina! Spero che queste modifiche siano di vostro gradimento! Inoltre da adesso in poi commenterò a fine capitolo qualunque vostro commento cosicchè abbiate un dialogo più diretto con me ^_^

Spero di aver fatto cosa gradita a tutti e rammento di andare a guardare i volti assegnati ad ogni personaggio perchè così sembrerà tutto molto più reale! Ci ho messo una vita per cercarli XD non mi sembravano mai adatti una volta che li guardavo, ma poi mi sono convinta che andavano più che bene.. XD

Adesso mando un bacione a tutti e mi raccomando commentate! Buona lettura, Evelyn Wright.

 

Dreaming you

Capitolo 15:

Ero così nervosa accidenti! Era la prima volta che mi trovavo sola con Taylor, ma lui sembrava così tranquillo.. Forse perché essendo un attore mascherava bene i suoi sentimenti, o forse perché non gli importava molto di me. Questa era la risposta più ovvia. Anche se io ero un attrice non riuscivo a recitare nella vita privata, e neanche a dire una bugia! Quindi perché lui doveva riuscirci? L’unica spiegazione plausibile era che non trovava niente di strano nello starmi così vicino. Certo che a volte ero proprio stupida. Che pretendevo? Che si innamorasse di me al primo colpo? Ma certo Roberta.. continua a sognare.

Ooook. Stavo impazzendo di sicuro e quel silenzio che ci accompagnava non mi aiutava per niente! Camminavamo lungo i corridoi e Taylor mi teneva per mano come se fosse la cosa più naturale del mondo. La sua mano era molto più grande della mia, che al confronto sembrava quella di una bambina e il mio cuore continuava a battere felice nel mio petto un po’ più velocemente del solito. Mi sentivo davvero una bambina piccina piccina, con accanto un gigante grazie al mio metro e sessanta scarso. Alla fine però non mi lamentavo molto della mia altezza perché era bello a volte essere considerati piccoli da coccolare. Ma un'altra domanda mi tormentava: perché cavolo mi teneva per mano? Lungi da me l’idea di protestare, ma perché lo faceva? Non l’avevo mai visto in simili atteggiamenti con una persona appena conosciuta, e ammettiamolo, nessuno lo faceva con una persona conosciuta da diciamo, qualche oretta!

E poi quelle parole che si erano scambiati con Kellan prima del repentino cambiamento di umore, a cosa erano dovute? Tutte queste domande mi uccidevano e se non avessi trovato al più presto una risposta sarei esplosa. Ma chi ce l’aveva il coraggio di parlarne con lui? Ero troppo timida di natura per affrontarlo apertamente e chiedergli qualcosa sull’argomento, soprattutto perché non lo conoscevo abbastanza per avere il diritto di sapere dei suoi segreti. << Allora.. >> disse finalmente rompendo il silenzio e i miei ragionamenti davvero esasperanti << Adesso saliremo sulla mia limousine che si trova sul retro, e poi ti spiegherò meglio quello che faremo in questa serata. Nel frattempo, ci rilasseremo un po’ prima della festa! Non vedo l’ora di vedere cosa ti ha insegnato a fare Kellan! >> disse con un sorriso e in quel momento il cuore incominciò a battermi forte solo perché lui mi aveva parlato e aveva sorriso! Andavamo male se mi comportavo così perché sarei rimasta accanto a lui per tutta una serata << Allora andiamo no? >> dissi camminando più velocemente di prima e quasi quasi riuscivo a trascinarlo nei corridoi perché lui non se l’aspettava però.

<< Ehm.. Aspetta.. Non correre! >> disse lui bloccandomi quasi senza sforzo. Speravo troppo di riuscire a trascinarlo. Dimenticavo che la mia forza assomigliava a quella di un neonato. Incominciò ad osservarmi ancora e notando la mia espressione perplessa e un ciuffo di capelli che era scivolato proprio davanti al mio occhio destro disse ridendo << Stai andando nella direzione sbagliata! Fai guidare me.. >> e mi spostò il ciuffo continuando a sorridere, contento di un non si sa cosa che avrei decisamente voluto scoprire per continuare a ricordarglielo e farlo ridere sempre. Era una tortura per me vederlo sorridere, ma era la cosa più bella che avessi mai visto. Io ed una mia amica avevamo in mente un piano per farlo girare per sempre con una benda sulla bocca per sempre perché ogni volta che lo vedevamo in foto sorridente ci sentivamo sul serio malissimo. Era letteralmente da svenimento assicurato! E adesso che ce l’avevo davanti potevo farlo. Ma chi cavolo ne aveva il coraggio adesso? E poi era una cosa talmente tanto assurda e poco fattibile che quasi quasi mi vergognai di averla pensata, anche se l’idea principalmente era venuta alla mia amica Silvia.

Restammo così per un po’ di tempo, probabilmente perché avevo ancora una faccia sconvolta e lui provava divertimento nel vedermi in quel modo rossa come un peperone e come se non bastasse ero paralizzata dalla testa fino al busto e solo le mie gambe si sarebbero mosse a comando perché avevo voglia di sentire quello che aveva da dirmi sulla festa soprattutto perché non volevo fargli fare brutta figura naturalmente. << Bene! Allora facciamo in fretta... >> dissi e con le mani gli feci cenno di andare. << Come vuole, mia accompagnatrice! >> disse e continuando a sorridere mi trascinò lui efficacemente verso il retro, dove probabilmente c’era il parcheggio per le loro “auto” che sospettavo fossero tutte delle limousine. Ancora una volta, dopo aver svoltato il millesimo angolo e dopo aver attraversato un altro corridoio, mi domandai come cavolo era stato costruito questo palazzo e chi cavolo l’aveva progettato. Non ci capivo niente! Era un vero e proprio labirinto! E mi girava la testa a furia di girare da una parte e dall’altra. Ma non mancava molto, ne ero certa o se no mi avrebbe dovuto reggere Taylor, cosa da prendere seriamente in considerazione dato che il primo viaggio tra le sue braccia me l’ero perso a causa dello svenimento.

<< Ci siamo! >> mi disse sempre con un sorriso stampato in faccia e svoltato un corridoio, vidi finalmente una porta e una brezza leggera proveniente dalla porta aperta incominciò a far volteggiare i miei capelli mossi e a far frusciare il mio vestito color cobalto. Ora che non potevo sbagliarmi lasciai la mano di Taylor, cosa che non avrei mai fatto se avessi avuto la mente lucida, e corsi fuori per prendere una boccata d’aria. << Aaaaaaaaaaaaaaah!!! >> sospirai felicemente non appena il vento leggero cominciò a sfiorarmi le guancie e a scompigliarmi i capelli in maniera molto più violenta rispetto a prima. Era già buio e io mi sentivo così libera e felice, quasi come il vento, ed era in quelle situazioni che credevo seriamente che se avessi spiccato un balzo sarei riuscita a volare sul serio. Quanto adoravo poi l’aria fresca che mi sferzava il viso. Non c’era sensazione migliore al momento. Con il freddo o con il caldo in macchina tenevo sempre aperto il finestrino, anche perché soffrivo di mal d’auto. E l’unico rimedio era l’aria e tenere la mente occupata, magari a fantasticare con un sottofondo musicale grazie al mio adorato mp3 che portavo sempre con me.

Probabilmente Taylor mi aveva vista con la mia solita espressione da “persa nel vuoto” e per questo mi scosse una volta che si fu avvicinato, ma sinceramente non mi ero neanche accorta che mi aveva raggiunta e guardandomi in modo preoccupato mi disse << Va tutto bene? Avevi una faccia strana.. >> e io di nuovo rossa mi affrettai a rispondere << Tranquillo è tutto apposto! Stavo solo pensando…>> e lui allora di nuovo sorridente mi indicò la limousine che dovevamo prendere. Mai una volta che fossi una persona normale! Per forza che poi non gli piacevo e che all’inizio mi aveva trovata antipatica! E mentre di nuovo ero persa nei miei ragionamenti, mi prese ancora per mano e mi portò davanti alla limousine da cui scese un autista in uniforme e professionalmente ci aprì la portiera. << Prego >> disse lui e per prima salii io dato che Taylor si era fatto elegantemente da parte sorridendomi e prendendomi la mano mi aiutò a salire. Mi sentivo completamente persa in quel mondo così diverso dal mio e dove rischiavo di fare delle vere e proprie figuracce. Non ero abituata a tutto quel lusso.

Non potevo credere che davvero stesse accadendo! Mi arrampicai su per il sedile, e mi buttai a peso morto accanto al finestrino dalla parte opposta rispetto a dove ero entrata per permettere a Taylor di sedersi. Cavoli come era difficile! Era tutta colpa del vestito che si impigliava sotto le scarpe perché era troppo lungo! E poi c’era un caldo quasi insopportabile, probabilmente dovuto alla sua presenza che mi faceva salire i bollenti spiriti, come si dice dalle mie parti. Dovevo per forza abbassare il finestrino e ci provai, ma non si muoveva di un millimetro! << Ehm.. Aspetta.. Prima si devono sbloccare.. >> disse lui e prese il telecomando da una tasca nascosta accanto al suo posto. << Ora puoi >> mi disse e allora aprii il finestrino. Ma c’era ancora caldo naturalmente e la brezza leggera aiutava solamente a stare un tantino meglio. E così mi tolsi il copri spalle. Ma non volevo levarlo perché la scollatura del vestito si notava di più! Maledizione! Perché accidenti non potevo essere più disinibita?! Più mi agitavo più caldo c’era. Se continuava così l’unica soluzione era quella di spogliarmi… Ma che stavo pensando?!?!? Ero ufficialmente matta…

<< Caldo eh? >> disse lui. Ma dannazione doveva notarlo per forza?! << Un po’.. Però ora passa.. >> dissi io torturandomi le mani e il labbro per il nervosismo che mi era venuto all’improvviso. Quando cavolo si decideva a parlare? Stavo andando letteralmente nel pallone, ma lui era così calmo e in quel momento lo invidiavo da morire. << Autista.. Possiamo andare! >> e quasi immediatamente l’autista fece fare la retro marcia alla limousine per uscire dal posto in cui era parcheggiata e con un'altra girata di sterzo ci trovammo davanti alla porta d’entrata al parcheggio mentre io mi distraevo guardando fuori dal finestrino. Ora che ci pensavo i finestrini delle limousine erano quelli che permettevano alle persone all’interno della vettura di vedere fuori, ma nessuno poteva vederli se si guardava dall’esterno! Una cosa favolosa perché si poteva fare quello che si voleva e nessuno poteva vederti.. L’avrei voluti per l’auto di mia madre... Ogni tanto c’erano persone dalle mie parti che si divertivano a guardare appositamente l’interno delle altre auto. Restammo così in silenzio per un tempo indefinito mentre piano piano incominciavo a rilassarmi sempre di più perché alla fine Taylor non mi avrebbe mangiata quindi dovevo stare calma.

<< Ecco.. E’ inutile aspettare ancora.. Iniziamo da quello che volevo dirti perché così più tempo abbiamo per istruirti meglio apparirai agli occhi di tutti no? >> disse lui e il cuore di nuovo incominciò a battere furiosamente nel petto e tutta la tranquillità che avevo acquisito in quei momenti di silenzio se n’era andata in un batter d’occhio. << Certo, sono pronta per la lezione! >> dissi io con un tono di voce più entusiastico possibile, anche se in realtà non potevo dire di esserlo sul serio. << Perfetto allora.. Mmm.. Per prima cosa dovrai affrontare la prova telecamere, ed è quella più difficile perché devi essere sempre perfetta in ogni momento perché scattano foto continuamente.. Non hai tempo di sistemarti una volta uscita dalla macchina, quindi il mio primo consiglio è quello di non guardare affatto le telecamere e fare come se niente fosse.. Al massimo guarda me! >> disse prima serio e poi gli scappò un risolino quando disse che potevo guardare lui al posto delle telecamere. Oh certo, per inciampare prima! Soprattutto se mi avesse tenuto per mano come aveva fatto nei corridoi, cosa di cui dubitavo o avrebbero potuto pensare che fossi la sua ragazza. Quelli del mondo dei gossip riuscivano a tirare fuori una notizia anche dal nulla se proprio volevano e quindi probabilmente non dovevo dare alcuno spunto, anche se probabilmente ci sarebbero state delle voci.

<< Messaggio ricevuto.. Non si guardano le telecamere.. Anche se sarà più difficile del previsto dato che non capirò niente con tutti i flash! >> e lui continuò a sorridere prima di stringermi la mano e mormorare << Tranquilla.. ci sono passato anche io e la prima volta è un po’ da brivido perché non sai come comportarti, ma se segui me andrà tutto bene! Assecondami in tutto e sorridi il più possibile con tutte le persone che incontri.. E se qualche giornalista ti importuna basta che dici “No Comment” e corri da me, ma probabilmente succederà solo se ci separiamo, cosa di cui dubito fortemente.. >> disse ancora continuando a stringere la mia mano con fare protettivo. Probabilmente davvero gli ricordavo un po’ lui il giorno della sua prima volta nel mondo dello spettacolo, e per questo gesto gliene fui grata e non pensai con malizia a quel gesto. Era semplicemente un gesto di affetto. << Certo.. Ho capito.. Ma ho paura di sbagliare se mi dimenticherò tutto per il nervosismo.. Ma ci sarai tu quindi sono piuttosto tranquilla! >> dissi facendo anche io un grosso sorriso togliendo la mia mano da quella di Taylor per scostare un'altra ciocca di capelli che mi era ricaduta proprio davanti al viso.

<< Brava Roberta! >> disse dandomi un pizzicotto sulla guancia e io fintamente arrabbiata per quel gesto gli feci una linguaccia massaggiandomi la guancia dolorante e rossa. Non l’aveva fatto molto forte ma l’avrò detto chissà quante volte che sono proprio deboluccia e che basta davvero poco per farmi male ma feci finta di niente mentre sentivo che probabilmente la mia guancia nel punto in cui mi aveva dato il pizzicotto, era diventata rossa e questa volta non per l’imbarazzo. << Adesso un'altra cosa che devi sapere è che all’interno di queste feste principalmente si balla, ma ci sono anche dei tavolini comodi per conversare e ad un certo punto della serata alcuni attori comici ci delizieranno con alcuni sketch e la maggior parte delle volte sono improvvisati sul momento… Tipo quelli che ho fatto io al Saturday Night Live! >> disse mentre con le mani imitava alcune mosse di karate che aveva effettuato quella sera per divertire il pubblico e far vedere la sua bravura nelle arti marziali, perché era davvero bravo, soprattutto con i bastoni come si era visto nel telefilm “My own worst enemy”.

<< Oh beh, allora sarà veramente divertente! Mi sono divertita un sacco a vederti per quello sketch, anche perché sei bravo.. >> dissi con un sorriso mentre lui continuava a fare karate in macchina con più vigore di prima ma anche con scarsi risultati. Va bene che era bravo, ma nessuno era così bravo da riuscire a fare karate dentro una macchina! << Già.. Ero tempi diversi, e allora ero fidanzato con Taylor Swift… Probabilmente lo sai che ci eravamo conosciuti sul set di “Valentine’s day” ed è stato amore a prima vista, ma qualcosa è andato storto nel nostro rapporto >> e si bloccò per un attimo, mi guardò intensamente e di botto, come se prima non avesse mai voluto dirlo, esclamò << Ma me ne pento amaramente e voglio tornare con lei! >> e ritornò perfettamente in silenzio un po’ scosso. Io sinceramente non sapevo che dire, anche perché cavolo era inutile negare che io ero completamente innamorata di Taylor Lautner, anche se chiamarlo amore forse era un po’ troppo dato che non lo conoscevo abbastanza. Sapevo solo che se anche prima nutrivo una certa speranza di riuscire a piacergli, ora era definitivamente crollata perché se era innamorato di un'altra non avrei mai potuto conquistarlo, ma non so il perché ancora non demordevo e avevo la sensazione che magari le cose si sarebbero aggiustate a seconda dei miei desideri.

<< Ehm.. Ma sei sicuro di volerla ancora? Perché se l’hai lasciata sicuramente c’era un motivo.. >> dissi titubante sperando che quello che aveva detto prima fosse solo una cosa detta sul momento che non aveva un vero e proprio senso. << Si.. Ora più che mai ne sono convinto! Ma il vero punto non è questo. Il problema è che tu assomigli molto a lei, ovviamente caratterialmente parlando. Per questo credo di non poter essere un buon amico per te perché mi ricordi troppo lei.. Mi dispiace davvero tanto per questo perchè tu mi stai simpatica adesso.. prima ero scorbutico con te perchè ero arrabbiato con lei e l'ho trasferita a te... La amo ancora.. >> Adesso capivo tutto. Era così ovvio. Non era ovvio che secondo lui ero molto simile alla sua ragazza, ma era ovvio che non potevo piacergli. Ma mi aveva fatto male con le sue parole. Avevo voglia di piangere perché evidentemente non ero all’altezza di Taylor Lautner e non avevo fatto breccia nel suo cuore. Feci appello a tutte le mie abilità di attrice che però scomparivano ogni qual volta ne avevo bisogno. Non volevo farmi vedere a pezzi dalle sue parole. Almeno volevo tenerlo come amico. Era già un miracolo che gli stessi così vicino. Anche se non potevo averlo come fidanzato, almeno come amico. Ero un po’ masochista. E lo sapevo da sempre. Che tristezza comprendere di non meritare una persona come Taylor. Ma dovevo dire qualcosa adesso. Lui si era aperto e io no.

<< Non ti devi dispiacere. E’ meglio che tu abbia detto queste cose così ti sei sfogato. Mi dispiace molto che tu abbia litigato con Taylor.. Sai è una tra le mie cantanti preferite e conosco tutte le sue canzoni! Ma se vuoi mi racconterai quello che hai combinato con lei e ti aiuterò a rimediare! Se siamo così simili, come dici, ti posso aiutare no? >> e gli tesi la mano per stringere il patto. Certe volte ero proprio brava. Sapevo recitare alla perfezione! Mi ricordavo ancora che una volta, durante una lezione di biologia, il professore stava per interrogarmi e avevo finto il vomito così non avrebbe mai chiamato il mio nome. Ero stata davvero una canaglia perché il professore si era preoccupato davvero per me perché ero davvero credibile! Mi sono sentita uno schifo per 2 giorni. Ma questa volta mentivo per rimediare e per tenermi stretto un amico. Quindi era lecito dire bugie per questa volta, no? << Quindi da adesso in poi mi impegnerò per farti tornare insieme a lei! Promesso.. >> dissi facendo il sorriso più luminoso che potessi fare, anche se dentro ero amareggiata e tristissima. << Grazie davvero Roberta.. Te ne sono davvero grato.. Stringiamo il patto allora, perché così sarà tutto più ufficiale! >> e così mi tese la mano. Non potevo credere di aver proposto a Taylor di aiutarlo a conquistare di nuovo la Swift, ma una donna innamorata fa quel che può per tenersi stretto il suo uomo, anche se questo lo metteva automaticamente tra le braccia della rivale. << Certo! >> e così gli strinsi la mano suggellando il patto, ma nel mio cuore soffrivo.

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Ringrazio LupaTay e MerySelena95 per aver messo la mia fanfiction tra i preferiti!!

E adesso passo a ringraziare anche tutte le altre che hanno commentato pazientemente la mia storia: Paramour, LupaTay, CelesteBlackMaR, GilmorGirl_, Strawberry,Giu24, MerySelena95, Amy19 ed infine Kiky_Cullen96. Un bacione enorme a tutte!!

   
 
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