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Autore: Angelwings    10/10/2005    2 recensioni
Per tutti i fan degli U2 e per chi no li conosce. Questa storia mi è venuta cosi. Non so di preciso chi siano i protagonisti, non so neppure se è giusto inserirla nella sezione dedicata ad Harry Potter... Giudicate voi
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Electrical Storm -- Tempesta Elettrica

Electrical Storm -- Tempesta Elettrica


U2

 

The sea it swells like a sore head and the night it is aching

(Il mare si ingrossa come una testa dolorante e la notte fa male)
Two lovers lie with no sheets on their bed

(due innamorati giacciono senza lenzuola nel loro letto)
And the day it is breaking

(e il giorno sta arrivando)

Due giovani amanti, abbracciati, sdraiati sul letto a guardare fuori dalla finestra il mare. La stanza ha una balconata che da sulla spiaggia. Il mare si sta ingrossando, sta arrivando una tempesta con l’avvicinarsi del nuovo giorno. Il ragazzo è sveglio, nonostante l’ora, e guarda la ragazza accanto a lui. Pensa a quanto sia bella e a quanto sia difficile mandarla via di li.

“Sveglia, tesoro, devi andare, lo sai….” Un borbottio infastidito gli risponde, niente di coerente.

“Alzati, dai… sai che non puoi restare, è quasi giorno…” insiste lui.

La ragazza si gira infastidita sgranando due occhi scuri come il cielo fuori dalla finestra.

“E’ necessario? Guarda che tempo fa fuori, chi vuoi che venga qui oggi? Lasciami dormire…” disse con un tono che non ammetteva repliche tirandosi il lenzuolo fin sopra la testa.

“Non possiamo rischiare. Lo sai anche tu. Non rendere le cose ancora più difficili di quel che già non sono…” La ragazza si scrolla di dosso il lenzuolo che la copre, mettendo i piedi a terra e rabbrividendo al contatto con il pavimento freddo.

“Odio tutto questo…” disse senza degnare di uno sguardo il ragazzo ancora sdraiato sul letto.

“Lo so, anche io vorrei che le cose fossero diverse…” disse il giovane allungando una mano verso di lei e  prendendola per un polso, cercando di farla girare.

“Sai che potrebbe essere diverso se solo tu volessi!” disse la ragazza girandosi di scatto verso di lui e fulminandolo con un’occhiata gelida. Il ragazzo le lascia automaticamente il polso abbassando lo sguardo sul lenzuolo bianco, sentendosi in colpa.

“no, non ancora, non capirebbero, potrebbero farti del male…”

“Mi so difendere benissimo da sola, che credi? Non ne posso più di tutto questo! Arrivare qui di nascosto, andare via prima dell’alba per non farmi vedere… Non è questo quello che voglio! Io ti amo, ma il rapporto che volevo per noi non era questo! Lo capisci?” chiese lei strattonando il lenzuolo da sopra il letto e avvolgendoselo attorno prima di incamminarsi verso il bagno.

“io… non ce la faccio ad andare avanti cosi… questa è l’ultima volta che lo faccio, non posso continuare questa storia se vuol dire nasconderci cosi. Non posso più.”

Il ragazzo rimane solo nell’ampia camera da letto, a guardare fuori della finestra le prime gocce che di abbattono sul vetro, rabbrividendo non solo dal freddo, ma anche al pensiero di cosa sarebbe potuto accadere se l’avessero trovata con lui. Li. Ora.


On rainy days we'd go swimming out

(Nei giorni di pioggia siamo usciti a nuotare)
On rainy days swimming in the sound

(Nei giorni di pioggia, nuotando nel suono)
On rainy days we'd go swimming out

(Nei giorni di pioggia siamo usciti a nuotare)

La stanza era fredda e vuota. Lei se n’è andata sbattendo la porta, intenzionata a non farsi più rivedere. Il ragazzo è li, sempre sdraiato sul letto. Non ha cambiato posizione anche se la sua nudità lo fa sentire indifeso. Indifeso contro tutte le sensazioni che stava provando. Indifeso dalla pioggia che batte sonoramente sui vetri, facendo sembrare il mondo esterno qualcosa di indefinito, in continuo mutamento, un po’ come il suo stato d’animo. Guardando fuori dalla finestra il ragazzo si rende conto che la luce stava cambiando, che il giorno stava arrivando. Pensa che tutte le albe lo hanno trovato li da solo, e che la cosa non sarebbe potuta cambiare in futuro. Lei non era una delle tante. Lei era l’unica che lo aveva fatto sentire vivo, una persona vera. Ma proprio per questo non vuole che gli altri vengano a sapere di lei. Non vuole che possano servirsi di lei per fargli del male. Non crede di riuscire a resistere a quella situazione, stare con lei lo fa stare male dalla preoccupazione, stare senza di lei è semplicemente inconcepibile. Stare senza di lei significa perdere la briciola di umanità che è riuscito a guadagnarsi.

Guardando il mare in tempesta ripensa a quando loro due, abbracciati e incoscienti erano corsi sulla spiaggia e si erano buttati in mare nonostante la pioggia incessante. Lei aveva riso illuminando gli occhi castani. Era cosi bella. Gli aveva detto che nessuno li avrebbe potuto vedere sotto la pioggia e in mezzo al mare. Nessuno si sarebbe aspettato di andare a cercarli li. Cosi erano andati. Si erano buttati in acqua, tra le onde spumeggianti, tra il rombo dei tuoni e il rumore della risacca, mentre la pioggia copriva ogni altro suono. Sul lenzuolo rotola una lacrima.

 

You're in my mind all of the time

(Tu sei costantemente nei miei pensieri)
I know that's not enough

(So che non é abbastanza)
If the sky can crack there must be someway back

(Se il cielo puo crollare ci deve essere un modo per tornare)
For love and only love

(per amore e solo amore)

Erano due giorni ormai che continuava a piovere. Nessuno è andato a cercarlo a casa. I suoi “capi” lo hanno lasciato stare, forse perché intuiscono il suo malumore, forse semplicemente non hanno nessuno da fargli uccidere. Il ragazzo vaga per casa, scalzo, lanciando lunghe occhiate malinconiche al cielo plumbeo. Pensa a lei. Pensa a come lo faceva sentire bene averla vicina. Pensa a quanto gli mancava la sua presenza, il suo profumo, i suoi capelli sul cuscino. Lei non si è più fatta sentire. Ha pensato di cercarla, ma ha rinunciato all’idea. Probabilmente per paura di un rifiuto. Le aveva fatto passare momenti veramente difficili, lo sapeva. Non poteva biasimarla se lo aveva lasciato. Nonostante tutto lui rimane li, in piedi, intento a fissare le gocce che scendono come per trovare in loro la risposta a mille domande che non hanno mai trovato voce.


Electrical Storm

(Tempesta elettrica)
Electrical Storm

(Tempesta elettrica)
Baby don't cry

(Bambina, non piangere)

Car alarm won't let you back to sleep

(L'allarme dell'auto non ti lascia dormire)
You're kept awake dreaming someone elses dream

(Resti sveglio sognando qualche altro sogno)

 

Mezzanotte passata e quella maledettissima tempesta sembra non voler finire mai. Fuori da qualche parte lo spostamento d’aria provocato da un tuono ha fatto scattare l’antifurto di un’auto che continua a suonare. Il ragazzo si rigira tra le lenzuola, incapace di prendere sonno. Ha sempre lei davanti. Il suo viso dolce. Gli sembra di poterla toccare allungando la mano accanto a se. Pensa di poter sentire il suo odore abbracciando il cuscino. Perché si è ridotto cosi? Come ha fatto a non accorgersi di quanto la ama? Dandosi dello stupido il ragazzo si alza dal letto, andando verso il salone per prendere un libro. Forse leggere gli avrebbe fatto bene. Un rumore. Sembra un leggero bussare. Salta in piedi scattando verso la porta, aprendola di corsa sperando di vedere lei li, fuori come al solito, intanto che aspetta di poter entrare. Nessuno. Solo la pioggia. Solo un mondo bagnato che sarebbe stato sempre più grigio ora che lei non era li. Dandosi dello stupido il ragazzo richiude la porta, non senza lanciare un’ultima occhiata speranzosa alla strada e trovandola vuota come pochi attimi prima.


Coffee is cold but it'll get you through

(Il caffé é freddo ma andrà bene lo stesso)
Compromise that's nothing new to you.

(Un compromesso, non é niente di nuovo per te)

 

Ormai non ha senso tornare a letto. E’ quasi mattina, la terza da quando lei se n’è andata. Il giovane passeggia distrattamente per casa, pensando a come poter affrontare la situazione. Arriva in cucina dove un bricco di caffé ormai freddo e rimasto li chissà da quanto lo aspetta. Il ragazzo prende una tazza e la riempie pensando a quanto sarebbe stato bello avere accanto lei e poterle portare la colazione a letto. Scacciando quei pensieri da debole il giovane cerca di riscuotersi assaggiando il liquido scuro e trovandolo amaro e nero come il suo umore. Sorride pensando a quanto non le sarebbe piaciuto quel caffé. Lei lo prendeva dolcissimo e ci aggiungeva sempre del latte. Ricaccia quel pensiero in fondo al cuore e si prepara per uscire. L’avrebbe cercata. Avrebbe chiarito. E’ deciso a sistemare le cose.


Let's see colours that have never been seen

(Andiamo a vedere i colori che non sono mai stati visti)
Let's go places no one else has been
(Andiamo nei posti dove nessuno é mai stato)

 

Dove cercarla? Di certo non poteva aspettarla a casa, o andare al suo posto di lavoro. Non avrebbe potuto farsi vedere accanto a lei in pieno giorno. Sarebbe stata una follia. Doveva trovare un modo di avvicinarla senza farsi notare, in un posto affollato, dove avrebbero potuto incontrarsi per caso. Ma dove? Per le strade nessuna traccia di lei. Niente al suo ristorante preferito, niente alla mensa, niente in piscina o in palestra. Trovarla sarebbe stato come trovare un ago in un pagliaio. Non sarebbe stato facile, la voleva farcela. Sapeva di doverlo fare. Sfinito dopo una mattina di ricerche inutili il ragazzo si mette a sedere su una panchina umida, in riva al fiume. Le nuvole ancora cariche di pioggia passano sopra la sua testa mentre il ragazzo chiude gli occhi cercando di trovare un’idea e assopendosi. All’improvviso l’illuminazione. Venuta in sogno, mentre non la stava cercando. Il giovane scatta in piedi come una molla e inizia a correre verso la sua meta, sperando di non sbagliarsi. Facce stupite guardano correre il ragazzo attraverso le strade, incurante degli altri pedoni che lo incrociano o della pioggia che ha cominciato a cadere copiosa, nascondendo nell’ombra i dettagli del paesaggio. Infine, dopo una corsa estenuante, bagnato in ogni atomo, eccola la. Proprio dove l’aveva vista in sogno. Bella come non l’ha mai vista. I capelli castani bagnati le ricadono sulle spalle attaccandosi ai vestiti fradici. Il trucco non c’è più, lavato via dalla pioggia. Ha lasciato delle leggere tracce scure attorno agli occhi, o forse a farlo sono state le ora di pianto.  Eccola li, sulla collina del parco botanico. Immersa nella contemplazione di un cespuglio di rose scarlatte.


You're in my mind all of the time

(Tu sei costantemente nei miei pensieri)
I know that's not enough

(So che non é abbastanza)
Well if the sky can crack there must be someway back

(Se il cielo puo crollare ci deve essere un modo per tornare)
To love and only love
(per amore e solo amore)

 

Electrical storm (Tempesta elettrica)

Electrical storm (Tempesta elettrica)
Electrical storm (Tempesta elettrica)
Baby don't cry (Baby non piangere)

 

Lei non lo sente avvicinarsi, o forse si perchè rabbrividisce appena, o forse è solo per la pioggia. Il giovane si avvicina da dietro e resta li, fermo immobile sotto la pioggia a guardarla accarezzare i petali di una rosa. Nonostante sia bagnata fradicia è bellissima, o forse è proprio per questo che gli sembra cosi bella. Alla mente riaffiorano ricordi delle loro nuotate notturne, dei loro baci appassionati al sapore di mare. La voglia di correre ad abbracciarla è fortissima. Ma lui si trattiene. Riesce a trovare la forza di non correre da lei, sempre timoroso che qualcuno possa vederli. “So che sei li, sento il tuo respiro” dice lei senza neanche voltarsi. Senza smettere di accarezzare la seta scarlatta che ha tra le mani. Senza pronunciare il suo nome. “Io… ti prego, troviamo un modo, troviamo un modo per poterci rivedere. Non riesco a smettere di pensarti, anche se so che non potrai perdonarmi, anche se non posso offrirti niente di diverso da quello che gia avevamo.” La voce esce improvvisamente dal ragazzo, senza neppure il tempo per lui di pensare a cosa dire. E’ uscito tutto cosi. Spontaneo. “Vuoi che torni a scappare dal tuo letto e dalla tua vita prima dell’alba? Vuoi che si faccia finta di essere estranei durante il giorno o accanto ad altre persone? Vuoi che non cambi niente? Sai quello che mi chiedi? Sai che per me questa è una tortura?” chiede la giovane stringendo la mano  attorno alla corolla del fiore. “Credi davvero che quello che voglio sia ricominciare a soffrire vedendoti con altre al braccio durante il giorno mentre la notte mi dici che ami solo me?” il suo pugno si stringe sempre di più e della rosa ora non si intravedono altro che lo stelo e le spine. Strana somiglianza con il sentimento che prova la giovane. Prima amore e passione, soffice e dolce e profumato come i petali della rosa, poi dolore e rabbia, pungente e crudele come le spine del fiore. “Ti prego, non posso vivere senza di te, non posso perdere l’unica cosa che mi lega alla mia umanità. Non posso fare a meno di te, ma non posso neppure averti sempre al mio fianco, proprio per la paura che ho di perderti. Troviamo un modo. Ti prego” le sue parole si mescolano allo scroscio della pioggia sulle loro teste. La mano della ragazza allenta la presa sul fiore. I petali della rosa rispuntano tra le sue dita. Stropicciati e martoriati, ma sempre rossi e pronti a schiudersi al tocco del sole e della rugiada. “Il modo…. E’ sempre lo stesso. Lasciali. Non farti più coinvolgere da loro. Non farti più usare. Non diventare un loro burattino. Decidi di lasciare questa vita. Se vuoi ce ne andremo, ma se vuoi che io torni devi promettermi, giurarmi che li lascerai. Domani, ora, subito.” La mano della ragazza trema visibilmente intanto che scosta i capelli bagnati dalla fronte e si gira verso di lui mostrando due occhi tristi e speranzosi. “Si, troverò il modo, ce ne andremo. Staremo assieme”.


It's hot as hell, honey in this room

(Dolcezza é caldo come l'inferno in questa stanza)
Sure hope the weather will break soon

(Certo spero che il tempo cambi presto)
The air is heavy, heavy as a truck

(L'aria é pesante, pesante come un autocarro)
We need the rain to wash away our bad luck

(Abbiamo bisogno della pioggia per lavar via la nostra sfortuna (amore?))

 

La mattina arriva, sempre tetra e cupa. Nella stanza i due innamorati sono sul letto abbracciati. Fuori continua a piovere, sembra non voler smettere mai. Nubi cariche sovrastano il mare che spumeggia irritato, voglioso di sole e quiete. Lui si sveglia sentendo il respiro di lei sul collo. Sorride e dolcemente le scosta i capelli dal viso. Non sente freddo nonostante sia nudo. C’è lei accanto. E’ li. Questa volta non l’avrebbe mandata via. Questa volta l’avrebbe fatta restare. Per sempre. “Piove sempre?” chiede la voce assonnata della ragazza. “Si, tesoro mio. Ma lascia che piova ancora un po’”. “Ma sono stufa… non vuoi che smetta? Ho bisogno di un po’ di sole…” “Si, ma per ora lascia che la pioggia li tenga lontani, lascia che noi si possa restare cosi ancora per un po’. “ sorride lui baciandole la fronte. “Vuoi dire che potrò restare qui fino a che pioverà?” chiede del tutto sveglia e con un tono preoccupato la giovane. “No, voglio dire che quando smetterà di piovere, la nostra vita si complicherà sempre di più. Dovrò andare da loro e dire che li lascio, dovremo nasconderci perché non vorranno lasciarmi andare. So troppe cose. Dovremo scappare. Sicura di volerlo?” “Si, non voglio essere scacciata dalla tua vita. Un’altra volta” “Tu non te ne sei mai andata” dice il ragazzo abbracciandola forte.


Well if the sky can crack there must be some way back

(bhe, se il cielo puo crollare ci deve essere un modo per tornare)
To love and only love

(per amore e solo amore)

Electrical storm (Tempesta elettrica)

Electrical storm (Tempesta elettrica)

Electrical storm (Tempesta elettrica)
Baby don't cry  (Baby non piangere)
Baby don't cry  (Baby non piangere)

Baby don't cry  (Baby non piangere)

Baby don't cry  (Baby non piangere)

 

  
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