CAPITOLO
9
I
giorni passavano veloci, e Hermione era sempre più
abbattuta; girava per i corridoi con lo sguardo perso, sbattendo contro
tutti,
senza curarsene.
Draco
non sapeva più cosa fare…cercava di distrarla, ma
lei, anche se cercava di sorridere e mostrarsi normale, aveva ancora
negli
occhi quella luce vuota e assente.
Da
quella sera stava con lei tutte le notti, perché
aveva paura che potesse fare qualche pazzia. Ma non ce la faceva
più a vederla
così, come l’ombra di sé stessa.
Non
voleva ammetterlo, ma gli dava enormemente fastidio
che lei, anche se non di proposito, lo ignorasse. Quando diceva
qualcosa di
malizioso, lei al posto di arrossire o sgridarlo, sorrideva distratta.
La
stessa cosa quando la baciava. Non
rispondeva…era…passiva. Questo era
l’aggettivo giusto.
Passivo.
E
lui soffriva con lei, il cuore che batteva allo
stesso ritmo stanco e indolente del suo, in sincrono.
Era
notte inoltrata. Erano stesi vicini, lui che l’ abbracciava.
Sapeva che stava fingendo di dormire, perché vedeva le
palpebre fremere, e ogni
tanto scorgeva le sue iridi nocciola attraverso le ciglia.
-Hermione.
Silenzio.
-Hermione,
so che sei sveglia, è inutile che continui a
fingere.
Altro
silenzio.
-
CAZZO
GRANGER!!!!! LA VUOI PIANTARE PER UNA VOLTA DI TENERE IL
MUSO!??COMBATTI!COSA SERVE
CHE TI PIANGI ADDOSSO??ME LO SPIEGHI?
-
Abbassa la
voce per piacere.
Sempre
lo stesso tono che trasudava apatia; quello che
lo mandava in bestia.
Draco
stava per perdere le staffe. Si sollevò, andando
a chiudere la finestra, la luce della luna che gli illuminava i muscoli
del
petto e i capelli color platino.
Si
sedette dalla sua parte, avvicinando le labbra al
suo orecchio. Quando parlò aveva una voce minacciosa.
-
Ascoltami bene, te lo ripeto. Io mi sono stufato di
vederti girare come un fantasma, anzi peggio, visto che loro sono
più vivi di
te. Tu forse non te ne rendi conto, ma mi stai ferendo! Ti ricordi il
discorso
sul mio cuore? –proseguì ancora più
irosamente –te ne ricordi??
-
si - rispose con voce flebile.
-
Perfetto. Tu immaginati la “palla di scotch”. Io
l’avevo affidata tra le tue mani, ma tu la stai facendo
cadere per terra! Ancora!
E sai cosa succede vero se cade per terra? – si
passò una mano sugli occhi - mi
fai stare male Granger…non posso vederti in questa maniera!
Draco
si sentiva un po’ vile a mettere in mezzo i suoi
sentimenti…ma cosa poteva farci? Qualsiasi cosa pur di
vederla tornare normale.
-E COSA DOVREI
FARE SECONDO TE?? - urlò lei esasperata.
-
Ci sono due possibili soluzioni: o ti dimentichi di
tutta questa storia -
alzò una mano per
fermare Hermione che stava per replicare - oppure ti alzi, la smetti di
frignare come potrebbe fare quell’idiota di Paciok, e
combatti! A te la scelta!
-
Ma come combatto? Come? – disse in tono esasperato.
-
Tesoro, io cosa ci sto a fare qui, a parte farmi
spezzare il cuore già rotto, naturalmente? Io sono al tuo
fianco oltre che per
amarti…bè, anche per aiutarti. Non voglio
più vedere queste lacrime, va
bene?- e gliele
asciugò delicatamente
con un dito - insieme troveremo una soluzione, e sempre insieme
rimetteremo le
cose a posto! Così che il mio cuore sia al sicuro, e il tuo
anche…poi magari
riusciremo a essere felici anche noi…vedremo…
Allora
cosa scegli?
-
La seconda! Anzi! Mi metterò al lavoro da
subito…- si
era già alzata in piedi di scatto, quando poi ricadde seduta
- se sapessi da
dove iniziare e cosa fare…
-
Allora, mia piccola e sperduta mezzosangue…prima di
tutto vorrei ricordarti che sono le 3 di notte, seconda cosa ne
riparleremo
domani, che tanto non c’è lezione e abbiamo la
giornata libera…e per terza
vieni qui… - e
l’abbracciò stringendola
forte.
-
Te l’ho detto che mi faccio schifo da sola?
-
No…ma lo avevo immaginato…! Sapevo che quando ti
avrei svegliata dalla tua trance l’avresti detto!
-
E, di grazia, perché tu, essere dotato di più
cervello di quanto avessi sospettato, non mi hai svegliato prima?
-
Semplice, essere dotato di meno cervello di quanto
tutta la scuola creda, perché uno aspettavo che lo facessi
da sola, due ci ho
provato ma tu non te ne sei nemmeno accorta!
-
Mmmm…allora mi sa che devo ringraziarti….
– e si
sporse per baciarlo – sei un amore di serpe!
-
Grazie!
Il
cuore di Draco, che fino allora era “in letargo”,
ricominciò a battere dalla gioia, tanto che lui si sentiva
capace di smuovere
tutta Hogwarts ora che la sua mezzosangue era tornata normale.
Il
giorno dopo Draco scese nella sua camera per
cambiarsi e vi trovò Blaise, che, del resto, era pur sempre
anche in camera
sua. La cosa preoccupante era il suo cipiglio in stile McGranitt due,
se non
peggio.
-Ma
che piacere rivederti in questa stanza, Draco
Lucius Malfoy, cosa ti porta a tornarci?
Oh
oh…l’ultima cosa che voleva era una scenata di
“gelosia” da parte di Blaise, seguita da un
interrogatorio approfondito. Anzi,
molto più probabilmente sarebbe stato il
contrario…
-Forse
credi che sono così stupido da non accorgermi che
non dormi qui…ma ti sbagli! Posso capire che tu abbia
finalmente trovato
qualcuna che ti scaldi un posto a letto…ma da qui a non
tornare più per un
mesetto! Perché non credo proprio a quella storia con la
Granger, tra
parentesi…E alla fine delle lezioni scappi sempre via, e non
riesco mai a
acciuffarti, sgusci via come una serpe…e non in senso
metaforico!-
Cavolo…devo
ammettere che mi sono sbagliato…è riuscito
a mischiare interrogatorio e scenata in un unico
discorso…notevole! Ora, per
completare l’effetto “abbandonato e solo come un
cane”, gli mancano il labbro
che trema e gli occhi lucidi.
-
Blaise, Blaise, Blaise…vorresti venirmi a dire che ti
senti…abbandonato?- si morsicò il labbro per
mascherare le risate, e sfoderò la
sua perfetta faccia da poker.
-
Esatto!-
eccolo il tremore al labbro…decisamente
scontato…poteva fare di meglio.
-
Senti amico…io ho fretta. Se vuoi sapere qualcosa
chiedi senza fare scene per piacere.
Blaise
strinse gli occhi, riducendoli a fessure – ma…non
dirmi che tu la ami davvero…?
-
Santo Merlino, per non dire peggio…ti ricordo che non
sei mia madre- distorse
la bocca al
pensiero di Narcissa interessata alla scuola o alla sua vita in
generale,
magari mentre gli accarezzava i capelli e gli parlava in tono dolce...
-
Sono curioso…dai dai dai!
Tutto
pur di farlo smettere – va bene. L’hai voluto
tu…non venirmi poi a dire che sto diventando
sdolcinato…la amo sul serio, sì.
Blaise
iniziò a tossire, indeciso tra il ridere o il
piangere o il soffocarsi con il cuscino che si era premuto sulla bocca.
-Che…che…che
cosa…dici?-ansimò
-Puoi
arrivarci Blaise, sono due semplici parole: la
amo. È così difficile da credere? Pensavo ne
fossi convinto…
L’amico
si buttò sul letto, respirando rumorosamente
-
Va bene. Lo sapevo che avevi strani gusti…sì,
sempre
saputo…ma da lì alla
Granger…cioè, io pensavo che fosse una cosa
passeggera
l’altra volta…una cottarella leggera o
è davvero solo una distrazione? Tu non
la ami sul serio…tu NON puoi amarla sul serio…non
hai mai amato nessuno!
-Solo
perché prima avevo gli occhi chiusi. Ora che li
ho aperti…è cambiato tutto –
replicò il biondo con aria filosofica.
-Mamma…Draco…
Blaise
non riusciva a capirlo…lui l’aveva sempre
odiata! E per di più lei era una mezzosangue. Una sporca
mezzosangue saputella
e…e tutto il resto. Sul fatto che ora fosse diventata carina
non c’erano dubbi,
ma da lì a innamorarsene…
-
Quindi state insieme?
-
diciamo di sì…per ora la cosa non è
ufficiale…e tu-
gli si avvicinò minaccioso- contribuirai perché
rimanga tale, giusto?
-
Giustissimo fratellino! Giustissimo…
-
Bene, ora vado.
-
Aspetta! - e lo afferrò per un braccio – prima
racconti, e poi vai!
-
Ma si può sapere cos’altro vuoi??
-Allora…-
si mise un dito sulle labbra, pensieroso.
Quando faceva così sembrava un bambino piccolo –
chi si è dichiarato prima?
-
Non lo so…credo insieme…un secondo prima stavamo
parlando, e un secondo dopo…
-
Uh! Chi l’avrebbe mai detto che la Granger
fosse così intraprendente?
-
Smettila!
-
Scusa scusa…procediamo. Cosa ci fai tutte le notti da
lei?
-
Oh citrullo! Devi sempre giungere a conclusioni
sbagliate? Non faccio niente di quello che pensi!
-
Strano…e perché, di grazia?
-
Questi non sono cazzi tuoi!
E
uscì veloce, prima che l’amico potesse continuare.
Certo che quando si ficcava…chi lo toglieva più!?
Rimuginò
sulla storia tra lui e Hermione.
Entrambi
erano d’accordo su un punto: per adesso non
volevano che la cosa fosse ufficiale. Lei perché aveva il
terrore dei
pettegolezzi, lui perché non voleva ferire lei e
perché non voleva essere sotto
i riflettori come due mesi prima, appena iniziata la scuola.
Era
presto, i corridoi semi deserti. Erano ancora tutti
a letto, per godersi al meglio una meritata giornata di pausa dalle
lezioni.
Anche
la sala grande era vuota, fatta eccezione per lo
Sfregiato e Lenticchia. Disgustato, si voltò
dall’altra per evitare di vedere
il rosso che si abbuffava con uova e succo di zucca.
Lui
si accontentò di trangugiare in fretta il suo succo
e di prendere al volo una fetta di pane imburrata.
Stava
per correre via quando entrò Hermione, che si
sedette lontano, vicino a un ragazzo di cui non sapeva il nome.
Qualcosa
nel petto che premeva…
Gelosia
forse?
Draco,
no! Ora anche geloso di quello sbarbatello? E
poi è del quarto anno…non può
competere con me!
Mentre
vigilava sulla ragazza come una chioccia con i
suoi pulcini, lei si girò, giusto il tempo di fare
l’occhiolino e sillabare
“biblioteca”, per poi tornare a addentare una pesca.
-Scusa
per il ritardo
Erano
in biblioteca, Draco che aspettava da dieci
minuti mollemente appoggiato a un tavolo, lei rossa per la corsa e con
i
capelli in disordine.
Sbuffò
- avevo quasi paura che ti stessi intrattenendo
con quello…
-
Il mio serpentello è anche geloso?
-
Ma va…su, ora sbrighiamoci. Cosa dobbiamo cercare?
-
Oh no…Draco, io pensavo che lo sapessi tu!
-
E io pensavo lo sapessi tu!
Si
misero a ridere, subito fulminati da Gazza, che
stava perlustrando la sala in cerca di altri petardi, che sembravano
essere
seminati un po’ per tutto il castello.
Ogni
tanto nella notte si sentiva uno scoppio, e allora
tutti che correvano fuori…ma di giorno non si vedeva nessuna
traccia.
Si
sedettero a un tavolo, uno di fronte all’altro, a
guardarsi negli occhi, finchè Hermione non si diede una
botta in testa,
alzandosi di scatto
-
Draco!
-
Sì?
-
Come ho fatto a non pensarci prima? Dobbiamo cercare
qualcosa sulle manipolazioni della volontà, o qualcosa di
simile…io inizio a
guardare nello scaffale destro, tu vai con il sinistro.
-Come
vuoi…- Draco era tutt’altro che entusiasta di
passare la mattina a spulciare polverosi volumoni, tanto più
per far rinsavire
quei due! Ma l’immagine della sua mezzosangue apatica era
più forte di ogni pigrizia
o rancore, così si mise all’opera.
Dopo
un’ora l’unico risultato era il tavolo pieno di
libri aperti e una nuvola di polvere nell’aria.
Hermione
era frustrata. Perché mai nessun mago aveva
avuto a che fare con una magia simile? Certo, era pur sempre una
formula
proibita…e quindi avrebbe potuto essere nel reparto dei
libri proibiti…e quindi
le sue speranze si fermavano lì. Quei libri erano
spaventosi, oltre che ben
custoditi.
Espresse
i suoi pensieri a Draco, che intanto era
giunto alla stessa conclusione
-Su,
vieni fuori…andiamo a prendere un po’
d’aria dopo
tutta questa polvere.
Si
sedettero a guardare la scura superficie dell’acqua.
Fuori l’aria iniziava a essere più fredda, del
resto mancavano solo due mesi a
Natale, e il tempo fino adesso era stato clemente
-
Tesoro
-
Mmm?
-
Mi sa che l’unica soluzione è andarlo a dire alla
McGranitt. Non sai quanto mi peserebbe farlo, ma…
-
Non so…lei del resto insegna trasfigurazione, cosa
c’entra?
-
Cara, ti dimentichi che lei è la preside? E poi ne
saprà sempre più di
noi…avrà almeno un centinaio d’anni!
-
Sono ancora indecisa…e se ci dicesse di lasciare
perdere? O peggio, mandasse loro due a Azkaban? O se…
-
O se semplicemente ci desse una mano a capire? Mi
secca dirlo ma quella donna è tutt’altro che
stupida. Di sicuro non li manderà
via, in attesa dell’evolversi della situazione. E poi se sono
sotto l’effetto
di una magia non sono consapevoli di quello che fanno.
-
Hai ragione…sì, non ci resta altro da fare che
andare
da lei.
Draco
la scrutò. Di solito quando prendeva una
decisione si illuminava, era attiva, ma ora la sua espressione era
ancora
corrucciata.
La
abbracciò, baciandole la massa arruffata di ricci.
-
A cosa pensi?
-
Mi sto ancora chiedendo perché proprio loro due…
-
Non per niente dobbiamo arrivare fino in fondo…solo
così si scoprirà la verità…
Alethwriter’s
space:
Ma
ciao cari lettori e lettrici! Ovviamente non sto nemmeno qui a scusarmi
per il tremendo ritardo, però ho l’attenuante di
essere andata in vacanza!
Molto
bene, cos’altro dirvi…si infittisce il mistero!
Scusatemi
solo per la pessima grafica, ma davvero sono sicura che non
capirò mai come funziona nvu!!
Ma
passiamo a voi…
OoOTrilli
and DracoOoO: ciao!! Hai visto che il nostro Blaise perde colpi?
J
Del resto c’è da dire a sua discolpa che
è davvero un po’
difficile da credere che uno come Draco possa essersi innamorato di una
come
Hermione!! Alla prossima, baci!
Rebussiii:
ciao!! Innanzi tutto grazie per essere rimasta a recensire, non
sai come mi fa piacere! Comunque noooo…non si vede per nulla
che ti piace la
coppia Ginny-Blaise!! Il punto è che Ginny ama troppo Harry
e quindi sorvola un
po’ sulle sue attività…ma chi dice che
non si stufi anche lei prima o poi!! Baci!!
J
hermgrenger:
ciao anche te! Anzi, ben tornata! Non importa…del resto
anche
i miei strepitano sempre perché sto troppo al computer! Ma
spero che troverai
lo stesso un pizzico di tempo per dirmi due parole!! Baci anche a te!!
Molto
bene…spero davvero che non vi stia annoiando!!
Alla
prossima, cercando di essere un po’ più celere!!
Ale