2^ capitolo

restammo seduti per un po’ di tempo a parlare.. mi raccontò  cosa l’aveva spinto a fare quello che ha fatto.. menzogne, sempre e solo bugie. Decisi di perdonarlo, voglio ricominciare, anche se so già che mi costerà un’altra grandissima delusione. Ma.. stavolta sono pronta, sono preparata, ce la farò..

Passarono mesi, ma lui ancora sembrava non essersi stancato di me. Sembrava amare, amare veramente, e ogni giorno sempre più, come fosse ancora il primo, forse.. mi ha sempre amata, forse.. voleva davvero ricominciare, forse.. mi ha sempre amata, forse..

I miei pensieri si fermarono qui, quando sentii suonare alla porta.

Guardai l’orologio “le sette e dieci” – dissi con voce assonnata – “chi può essere?”

Aprii la porta, e me  lo vidi davanti, era strano, più strano del solito, con in mano un vassoio di.. dolci? E delle rose, rose blu – quanto adoro le rose blu – pensai – le mie preferite –  Mi fissa.

-         Posso entrare? – chiese come se fosse intontito, ma.. allo stesso tempo felice.. di vedermi? Di parlarmi? Forse aveva capito che sto iniziando a crederci, boh chi lo sa, sono confusa, molto confusa!!

Continuavo ad essere confusa, non sapevo più che fare, non avevo ancora capito cosa tramava in quella testa, okay basta divento paranoica, lo feci entrare. Era.. calmo, sereno – vorrei   essere così anch’io – e nella mia testa continuavo sempre più a convincermi del fatto che fosse cambiato veramente, forse davvero non è mai cambiato, non è mai stato diverso, e me ne sto accorgendo solo ora, che stupida.

Valentina di fede