Splash_BK: Sono tornata con un'altro capitolooo!! Alla riscossaaaaa! (poi sei te quella che non è normale??..xD) Comunque ora sembra una cosa a lieto fine,ma,come ho già detto ci saranno alcuni colpi di scena...
AVVERTIMENTO: nei prossimi capitoli ci saranno dei colpi di scena!!! BUONA LETTURA!
CAPITOLO
37:
FINE
GIORNATA (GIOVEDì)
Abbandono
tutte le domande
e le preoccupazioni che mi stanno tormentando durante il viaggio di
ritorno al
nostro appartamento. Tom mi si è seduto
accanto,così anche Bill. Quindi sono in
mezzo ai Kaulitz,peggio di così non poteva andare. Sorrido
come un ebete.
-“Che
ti ridi eh?” mi
chiede Bill scherzoso.
-“Pensavo
che è buffo
stare in mezzo a voi due!” rispondo indicando lui e Tom.
-“Mah,che
ci trovi di
tanto buffo lo sai solo te!” si intromette Tom.
-“Ognuno
ha le sue
opinioni!” aggiunge Gustav.
-“Eccolo
che si mette a
fare il moralista!” ribatte Bill.
-“Pensa
per te!” ci
mancava solo mia sorella che difendeva il suo amore,penso. E
così inizia il
millesimo battibecco tra amici. Tra una risata e
l’altra,stessa cosa vale per
le “offese”,arriviamo all’appartamento.
Bill e Tom ci salutano con la mano e
noialtri scendiamo. Una volta in casa vado a farmi una doccia. Mi ci
vuole
proprio dopo tutto quello che è accaduto oggi. Non riesco
ancora a credere che
sono riuscita a parlare e a chiarire con Bill. Sono molto contenta di
aver
sistemato tutto,o quasi. Ora non mi resta che capire
cos’è per me Tom. Sono
certa che lo scoprirò presto.
(VENERDì)
Oggi
la giornata è trascorsa
piuttosto tranquillamente. I ragazzi sono dovuti andare a fare delle
prove per
i concerti che verranno,quindi io e mia sorella siamo rimaste sole in
casa a
guardare qualche film. Per cena Gustav è tornato,mentre gli
altri sono dovuti
andare a casa loro per controllare i cani. Tra me e Georg
c’è un forte legame
che non so come spiegarmi,la cosa che la rende ancora più
strano è che ci siamo
parlati pochissime volte. Finito di mangiare siamo andati tutti a
letto,Gustav
è stato il primo,diceva che era stanco morto. Ci credo
è stato quasi tutto il
giorno a suonare la batteria,io non sarei sopravvissuta neanche
mezz’ora.
Chissà come fa lui!
(SABATO)
(DOMENICA)
(LUNEDì)
Finalmente
sono arrivata
al lunedì,oggi inizio le prove per il video,non so cosa
aspettarmi da questa
esperienza del tutto nuova. Con i ragazzi è tutto uguale a
prima. Per quanto
riguarda Tom non ho ancora le idee chiare. Con Bill ci passo la maggior
parte
del mio tempo, è una compagnia adorabile e lo stesso vale
per Gustav. Con Georg
sento sempre questo strano legame e se n’è accorto
anche lui,a volte quando
pensa qualcosa lui la penso anche io,quando è arrabbiato lo
sento a
distanza,quando sta poco bene lo so,tutto è così
strano ultimamente.
-“Dai
Alice mangia
qualcosa!” a parlarmi è Bill,che si preoccupa
sempre per me come farebbe un
fratello.
-“Non
ho fame Bill! Non
riesco nemmeno a toccare una briciola!”
-“Sei
preoccupata! Lo
sento!” dice Georg.
-“Chissà
perché non lo
mettevo in dubbio che lo sentivi!” sorrido,ma non nel vero
senso della parola.
-“Tranquilla!
Sono solo
delle prove non devi agitarti!” Tom cerca di
tranquillizzarmi,ma i suoi
tentativi sono infondati. Non sono molto agitata,ma quel poco che lo
sono mi
basta a farmi passare la fame.
-“Fai
come ti pare! Poi se
ti senti male non dire che non te l’avevamo detto!”
stavolta a parlare è
Leonora. Ormai stufa dei loro istinti protettivi mi alzo bruscamente da
tavola,non mi piace essere al centro delle attenzioni. Mi dirigo
velocemente in
bagno e una volta chiusa la porta poso le mani sul lavandino,poi chiudo
gli
occhi cercando di rilassarmi. Apro il rubinetto per vedere se il rumore
dell’acqua mi aiuta un po’ nel mio intento,mi
sciacquo il viso e poi mi guardo
nello specchio. Con mia sorpresa non sono l’unica riflessa
nella superficie del
vetro. Mi scappa un piccolo urlo di spavento. La figura si muove verso
di me
facendomi voltare. Il nostri visi distanti di pochi centimetri. La cosa
che mi
rende ancor più stupita è che ultimamente non mi
considerava più di tanto e ciò
mi deprimeva.
-“Non
volevo spaventarti!”
il suo respiro è fresco e mi punge il viso. Non riesco a
muovermi o a proferire
parola,ogni mio singolo muscolo non è in grado di fare
neanche un minimo
movimento. Riesco a malapena a reggermi in piedi grazie alla presa
delle mie mani
sul lavandino. Tom si avvicina a me sempre di più,cercando
di cancellare ogni
tipo di distanza che c’è tra i nostri corpi.
Questa situazione mi fa sentire
debole e impotente,come se fossi in gabbia. Lui mi afferra per le
braccia e mi
volta dalla parte del muro,poi mi spinge verso di esso,riesco a sentire
il
freddo della parete penetrarmi attraverso la maglietta. Poi molla la
presa
sulle braccia e raggiunge i miei fianchi,tenendoli ben saldi tra le sue
mani.
La mia mente sta andando letteralmente in tilt,non riesce nemmeno a
produrre un
pensiero significativo,figurarsi una parola. Cerco con le poche forze
che ho di
allontanarlo da me,ma non ottengo risultati. Ma non voglio arrendermi
tanto
facilmente al suo fascino. Di solito è sempre stato carino
con me,ma ho
cominciato a chiedermi come mai,e le conclusioni che ho tratto non sono
tanto
carine. Ho paura di essere una delle tante! Quindi non so se fidarmi o
no. La
mia paura mi impedisce di capire bene i miei sentimenti. Ma che dico!
Se ho
paura di essere una delle tante vuol dire che non voglio esserlo,vuol
dire che
per lui voglio essere molto di più! Finalmente sto iniziando
ad avere qualche
idea chiara. Poso comunque le mia mani sul suo petto e lo spingo via.
Si
allontana minimamente,poi mi guarda negli occhi.
-“Perché
mi respingi?” e
me lo chiede anche! Mi sembra così ovvio.
-“Non
ci arrivi?” chiedo
io.
-“Con
tutta sincerità
no!”.
-“Non
voglio essere una
delle tante!”. Alla mia affermazione il suo volto si
incupisce.
-“Te
pensi che io ti
voglia solo come tutte le altre ragazze?”.
-“Si,è
proprio così!”
-“Ma
perché trovate così
impossibile che io provi qualcosa per una ragazza? In fondo anche io ho
dei
sentimenti eh!” è infuriato.
-“Non
lo trovo
impossibile,so che sei in grado di provare dei sentimenti,ma non
è facile avere
fiducia in te,sai! Con tutte quelle che hai avuto come si fa a capire
che con
qualcuno fai sul serio?” domando.
-“Come
si fa a capire?
Secondo te insisterei tanto con una se vedo che non mi vuole?”
-“Non
saprei,sei molto
imprevedibile!”
-“Ah
si! Comunque te la do
io la risposta: no,non insisterei tanto,me ne farei una ragione e
cercherei un
rimpiazzo. Mentre con te cosa sto facendo? Cosa ho fatto anche quando
mi hai
respinto?”
-“Con
me non stai facendo
niente!” sto mentendo anche a me stessa,pur di non credere
alle sue parole.
-“Basta!
È inutile parlare
con te,non vuoi capire! Vuoi sempre fare finta di niente! Con te sto
insistendo,e che cavolo! Te mi interessi veramente! Non è la
prima volta che te
lo dico,ma tutte le volte non dai importanza alle mie parole! E io sono
al
quanto stufo dei tuoi comportamenti!” mi sta urlando contro.
-“Tom,smettila!
Esci
subito di qui! Non voglio vederti ora,voglio rimanere sola!”
non se lo fa
ripetere due volte ed esce dal bagno sbattendo la porta. Non so come
cacchio
comportarmi,non ne combino mai una giusta,non è possibile!
Esco anche io dal
bagno e vado in camera a vestirmi,è fin troppo tardi,tra
venti minuti dobbiamo
trovarci con David Jost per discutere meglio del video. Una volta
vestita
raggiungo gli altri nel salotto.
-“Ti
sei tranquillizzata
vedo!” a farmelo notare è Georg,ed ha pienamente
ragione.
-“Eh
si!” gli sorrido e
lui fa altrettanto. Insieme al resto della band poi usciamo,mia sorella
rimane
a casa e più tardi andrà a fare un giro. Saliti
in macchina noto che Tom non si
è seduto accanto a me e tiene il broncio,fa sempre
così quando è arrabbiato o
incompreso. Mi fa tenerezza vederlo così. Il viaggio
è molto breve ed arriviamo
in una volata. David è fuori dall’edificio che
,probabilmente,ci aspettava.
-“Ehilà
ragazzi! Com’è?
Siete pronti per le prove?”
-“Certo”
urlano in coro i
Tokio Hotel. Poi David si gira verso di me:
-“E
te come ti senti?”
-“Prima
ero agitata,ma ora
sono più tranquilla! In conclusione mi sento
pronta!”
-“Ok,perfetto!
Seguitemi!”
così ci incamminiamo tutti dietro di lui.
L’edificio è davvero enorme,pieno
zeppo di corridoi e porte. Infine giungiamo davanti ad una porta con
scritto:”STANZA PREPARAZIONE VIDEO”. Appena la
porta viene letteralmente
spalancata la mia bocca si spalanca a sua volta per lo stupore. La
stanza è
piena di telecamere ed ogni tipo di attrezzatura collegata alla
tecnologia. Poi
ci andiamo a sedere in un tavolo e cominciamo,o meglio cominciano, a
parlare di
come fare questo benedetto video. Io non ci capisco un fico secco e
ogni tanto
annuisco senza sapere a cosa rispondo. Mi sembra di essere a scuola
durante una
lezione incredibilmente noiosa. Passano ore e ore in questo modo,fin
quando
arriva l’ora di pranzo e mangiamo un panino. Poi le
chiacchiere riprendono ininterrottamente.
-“Te
in poche parole
verrai ripresa dalle telecamere in alcuni punti delle canzoni,che ti
diremo nei
giorni a venire,e dovrai cercare di rappresentare al meglio le canzoni.
Per
essere più precisi ti faccio un esempio,sai quando la
canzone dice: “Angel
don’t you cry…ecc”?
-annuisco
leggermente – Bene,te devi avere una lacrima che ti scenda
lungo il viso e con
un dito devi asciugartela. Insomma più meno devi
recitare.” Faccio un sospiro
di sollievo perché non mi aspettavo una cosa così
semplice.
-“Naturalmente
dovrai
cercare di trasmettere tutto attraverso i gesti che fai! Ma mi
è stato detto
che sei bravissima in questo! Tanto hai una settimana per provare prima
di
arrivare alla ripresa decisiva,quindi vedremo se
c’è da aggiustare qualcosa. Ok?”
-“Si,si!
Certo! Farò del
mio meglio!” per me è come una
sfida,tirerò fuori di me il meglio che ho
dentro!” e con questo breve scambio di parole abbiamo finito
il lavoro per
oggi. Se si può definire lavoro parlare per ore e
ore,massimo rischi un mal di
testa. Così salutato David torniamo a casa.
*************************
-“Allora
com’è andato il
primo giorno?” chiede Leonora non appena varco la soglia di
casa.
-“Bene,bene.
Abbiamo solo
parlato tantissimo e fatto progetti,niente di speciale.”
-“Scusa
ma cosa ti
aspettavi?” mi chiede Gustav,gli altri sono andati a casa
loro e Tom non mi ha
più parlato.
-“Niente.
Solo che pensavo
di iniziare già a provare le riprese.”
-“Ah!
Beh hai ancora
parecchio tempo per cominciare!”.
-“Si
lo so!” ribadisco.
Poi vado in camera,ma sento una voce gridare:
-“Dove
vai? Non mangi?” è
Gustav.
-“No!
Non ho fame!”
rispondo.
-“Ok.
Comunque ti salutano
mamma e papà,oggi hanno chiamato!” aggiunge mia
sorella.
-“Buono
a sapersi!” urlo
di rimando,poi mi chiudo la porta alle spalle e mi butto sul letto per
poi
addormentarmi immediatamente non appena sfioro il cuscino.
*************************
I
giorni successivi al
primo giorno di “lavoro” sono ben o male tutti
maledettamente uguali. Mi alzo
la mattina,vado negli studi con la band, discutiamo dei progetti e
giriamo
qualche scena,con Tom la situazione è sempre la
stessa,ovvero non ci siamo
ancora rivolti la parola,credo sia un comportamento infantile ma non
riesco a
fare il primo passo. E,tra una ripresa e l’altra, arriviamo
al giorno decisivo.
-“Le
varie scene sono
state tutte montate insieme per osservare bene tutto il lavoro. Ora ve
le
facciamo vedere e ci dite cosa ne pensate!” annuncia David.
Così ci accomodiamo
sulle sedie poste davanti a un maxi schermo. Poi il video parte. Le
inquadrature mi sembrano perfette,le scene con Bill e la band pure, i
colori
del video sono tutti sullo scuro,per far capire quanto è
delicato l’argomento
trattato nella canzone,ma non posso dire altrettanto delle scene in cui
compaio
io. Quando le immagini terminano di susseguirsi e il video finisce
David ci
chiede:
-“Allora
che ve ne pare?”.
-“Fantastico!”
risponde
Gustav.
-“
Credo sia venuto
proprio bene!” mentre lo dice Bill batte le mani come
è solito fare quando
qualcosa gli è venuto bene.
-“
Concordo con Gustav e
Bill!” dice Georg.
-“
Diciamo che è
carino…scherzo è venuto benissimo!”
aggiunge Tom.
-“A
me non convince!”
esclamo io.
-“Perché?
Cosa c’è che non
va?” a domandarlo è il produttore.
-“Le
scene in cui compaio
io non mi piacciono!” scoppiano tutti a ridere.
-“Sai
è normale pensare
certe cose di sé stessi. Anche noi all’inizio non
ci piacevamo,a parte Tom,che
è il solito. La modestia ti fa pensare che non fai
abbastanza! Ma non è
così,credimi. Sei stata molto brava e hai fatto proprio
ciò che ti avevamo
chiesto!” mi dice Bill. Gli vado incontro e lo
abbraccio,piena di gratitudine
nei suoi confronti.
-“Concordo
pienamente con
Bill! Sono fiero di te!” stavolta a parlare è
Georg,ancora non mi capacito del
fatto che siamo così uniti io e lui. Mah! Comunque
,nonostante ciò vado ad
abbracciare anche lui,il quale mi stritola bene bene. Poi si congratula
con me
anche Gustav,mentre Tom mi si avvicina semplicemente e mi fissa negli
occhi,con
un sorriso celestiale dipinto sul suo volto. È davvero
imprevedibile,non ci
siamo parlati per quasi due settimane ma lui viene davanti a me come se
nulla
fosse e fa crollare ogni barriera presente tra noi due. Improvvisamente
sento
di fidarmi di lui e delle sue parole. Fa un altro lungo passo verso di
me e mi
prende tra le sue braccia. Non so spiegare come mi sento in questo
momento,non
si può descrivere a parole. Io gli getto le braccia al collo
e lui abbassa il
viso verso il mio,cercando le mie labbra per poi unirle alle sue. Al
contatto
mi vengono i brividi lungo la schiena. Tom mi cinge i fianchi con un
braccio
mentre con l’altro mi tiene fermo il volto. Le nostre labbra
ormai sono unite e
si muovono in sincrono. I nostri respiri diventano uno solo,i nostri
occhi pure.
Questo è il bacio più bello che un ragazzo mi
abbia mai dato perché sento che è
lui il ragazzo della mia vita,è colui che voglio al mio
fianco. Ad un certo
punto Bill tossisce ricordandomi che non siamo soli io e Tom.
Così ci separiamo
e ci guardiamo ancora una volta negli occhi. Poi iniziamo a ridere
seguiti
dagli altri,tranne che da Bill. Ho fatto davvero questo davanti agli
occhi di
Bill? È vero che ormai sa che lui lo vedo come miglior
amico,ed è così,ma lui
ci tiene tantissimo a me,lo sto facendo soffrire. Mi allontano dal
resto dei
ragazzi e mi avvicino a Bill:
-“Posso
parlarti un
attimo?”
-“Dimmi
pure!” risponde
lui.
-“Volevo
dirti che ho
capito cosa provo per Tom! Credo che due settimane siano bastate,anche
se non
ci siamo parlati molto ultimamente! Ma ho capito che io amo lui! E non
posso
farci niente! So che per te non è facile da accettare,ma per
favore fallo per
me! Sono sicura che troverai una ragazza che ti merita! Una ragazza in
grado di
darti tutta se stessa!” poi lo abbraccio.
-“Tranquilla!
Lo so! Io
non ridevo per un altro motivo!”
-“E
quale sarebbe?”
-“
Non voglio farmi
trascinare dalla mischia! Devo essere unico!” poi
sorride,trattenendo a stento
le risate. Io gli tiro una gomitata scherzosa.
-“Mi
hai fatta preoccupare
scemo! Ora scappa se non vuoi che ti meno!” esclamo. Lui
indietreggia
lentamente ,poi inizia a correre urlando a squarciagola:
-“Tomi!
Tomi! La tua
ragazza mi vuole picchiare! Aiuto!” io lo rincorro ma poi mi
fermo di botto.
-“Come
hai detto scusa?”
chiedo.
-“Ho
detto,in poche
parole, che tu sei la ragazza di Tom!” spalanco la bocca.
-“Non
è forse vero?”
aggiunge Bill,facendomi una linguaccia.
-“Cero
che è vero!
Altrimenti non l’avrei baciata,quello era la mia ultima
speranza e lei
accettando il bacio ha acconsentito all’impegnarsi con
me!” poi mi sorride
malizioso.
-“Beh
la cosa non mi
dispiace affatto!” annuncio “Ma siccome
l’hai fatto senza che io ne sapessi
niente ti conviene scappare,seguito da Bill!”. E
così ci rincorriamo tra noi
nella stanza dei video e alla corsa si aggiungono anche Gustav e Georg
che
cercano di proteggere i loro amici. Arriviamo a casa stravolti. Leonora
ci ha
preparato le lasagne e stasera ceniamo tutti insieme,visto che
è anche il mio
compleanno e per inaugurare il video che uscirà domani 7
marzo. A tavola si
apre una nuova discussione:
-“Ma
scusa perché
te,Alice,non rimani a vivere qui? In fondo ora hai 18 anni! Sei
maggiorenne!
Chiedi ai tuoi genitori! È ovvio che potranno venire tutti i
fine settimane e
tutte le volte che vogliono e le spese le pagheremo noi!”
propone Tom. Vi
chiederete perché ho 18 anni e frequento la terza liceo,beh
è semplice,sono
bocciata a causa di troppe assenze,quando ci fu l’incidente
con James. Comunque
rispondo a Tom:
-“Bell’idea!”
cos’ mi
precipito a chiamare i miei e,dopo alcune discussioni, cedono. Io urlo
dalla
gioia e inizio a saltare sul posto.
-“Hanno
detto si?” urla di
rimando Tom.
-“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!”
urlo. Lui mi corre incontro prendendomi in braccio e facendomi
volteggiare in
qua e là. Ora a dominare nella stanza è la
felicità,persino mia sorella è
contenta,nonostante lei dovrà tornare a Lucca e separarsi da
Gustav,ma la
tranquillizza il fatto che hanno ancora sabato e domenica insieme e poi
tutti i
fine settimana. Si accontenta di poco lei. Poi mi ricordo di una cosa:
-“Ah!
Quasi
dimenticavo,domani vengono mamma e papà!” dico
rivolta a mia sorella. Siamo al
settimo cielo,soprattutto io e il “mio” nuovo
ragazzo.
-“Stiamo
insieme! Staremo
insieme!” e
così continua a canticchiare
Tom tenendomi le mani.