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Autore: _YeongWonhi_    13/08/2010    2 recensioni
Non avrei mai immaginato,in tutta la mia vita, che sarebbe andata a finire così....fino a qualche mese prima l'avrei considerata una cosa impossibile che una come me fosse notata da uno come lui. Eh,già! Lui,il ragazzo dei miei sogni,colui che è sempre stato il protagonista dei miei pensieri ventiquattro ore su ventiquattro,non riesco ancora a crederci,è come se stessi vivendo tra i miei pensieri,chissà forse è davvero un sogno,forse tutto ciò che sto vivendo è solo il frutto della mia immaginazione. Come andrà a finire non lo so,tutto è da vedere...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dream or Reality?'
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Splash_BK: Sono tornata con un'altro capitolooo!! Alla riscossaaaaa! (poi sei te quella che non è normale??..xD) Comunque ora sembra una cosa a lieto fine,ma,come ho già detto ci saranno alcuni colpi di scena...

AVVERTIMENTO: nei prossimi capitoli ci saranno dei colpi di scena!!! BUONA LETTURA!

CAPITOLO 37:

FINE GIORNATA (GIOVEDì)

Abbandono tutte le domande e le preoccupazioni che mi stanno tormentando durante il viaggio di ritorno al nostro appartamento. Tom mi si è seduto accanto,così anche Bill. Quindi sono in mezzo ai Kaulitz,peggio di così non poteva andare. Sorrido come un ebete.

-“Che ti ridi eh?” mi chiede Bill scherzoso.

-“Pensavo che è buffo stare in mezzo a voi due!” rispondo indicando lui e Tom.

-“Mah,che ci trovi di tanto buffo lo sai solo te!” si intromette Tom.

-“Ognuno ha le sue opinioni!” aggiunge Gustav.

-“Eccolo che si mette a fare il moralista!” ribatte Bill.

-“Pensa per te!” ci mancava solo mia sorella che difendeva il suo amore,penso. E così inizia il millesimo battibecco tra amici. Tra una risata e l’altra,stessa cosa vale per le “offese”,arriviamo all’appartamento. Bill e Tom ci salutano con la mano e noialtri scendiamo. Una volta in casa vado a farmi una doccia. Mi ci vuole proprio dopo tutto quello che è accaduto oggi. Non riesco ancora a credere che sono riuscita a parlare e a chiarire con Bill. Sono molto contenta di aver sistemato tutto,o quasi. Ora non mi resta che capire cos’è per me Tom. Sono certa che lo scoprirò presto.

 

(VENERDì)

Oggi la giornata è trascorsa piuttosto tranquillamente. I ragazzi sono dovuti andare a fare delle prove per i concerti che verranno,quindi io e mia sorella siamo rimaste sole in casa a guardare qualche film. Per cena Gustav è tornato,mentre gli altri sono dovuti andare a casa loro per controllare i cani. Tra me e Georg c’è un forte legame che non so come spiegarmi,la cosa che la rende ancora più strano è che ci siamo parlati pochissime volte. Finito di mangiare siamo andati tutti a letto,Gustav è stato il primo,diceva che era stanco morto. Ci credo è stato quasi tutto il giorno a suonare la batteria,io non sarei sopravvissuta neanche mezz’ora. Chissà come fa lui!

 

 

(SABATO)

 

 

(DOMENICA)

 

 

(LUNEDì)

Finalmente sono arrivata al lunedì,oggi inizio le prove per il video,non so cosa aspettarmi da questa esperienza del tutto nuova. Con i ragazzi è tutto uguale a prima. Per quanto riguarda Tom non ho ancora le idee chiare. Con Bill ci passo la maggior parte del mio tempo, è una compagnia adorabile e lo stesso vale per Gustav. Con Georg sento sempre questo strano legame e se n’è accorto anche lui,a volte quando pensa qualcosa lui la penso anche io,quando è arrabbiato lo sento a distanza,quando sta poco bene lo so,tutto è così strano ultimamente.

-“Dai Alice mangia qualcosa!” a parlarmi è Bill,che si preoccupa sempre per me come farebbe un fratello.

-“Non ho fame Bill! Non riesco nemmeno a toccare una briciola!”

-“Sei preoccupata! Lo sento!” dice Georg.

-“Chissà perché non lo mettevo in dubbio che lo sentivi!” sorrido,ma non nel vero senso della parola.

-“Tranquilla! Sono solo delle prove non devi agitarti!” Tom cerca di tranquillizzarmi,ma i suoi tentativi sono infondati. Non sono molto agitata,ma quel poco che lo sono mi basta a farmi passare la fame.

-“Fai come ti pare! Poi se ti senti male non dire che non te l’avevamo detto!” stavolta a parlare è Leonora. Ormai stufa dei loro istinti protettivi mi alzo bruscamente da tavola,non mi piace essere al centro delle attenzioni. Mi dirigo velocemente in bagno e una volta chiusa la porta poso le mani sul lavandino,poi chiudo gli occhi cercando di rilassarmi. Apro il rubinetto per vedere se il rumore dell’acqua mi aiuta un po’ nel mio intento,mi sciacquo il viso e poi mi guardo nello specchio. Con mia sorpresa non sono l’unica riflessa nella superficie del vetro. Mi scappa un piccolo urlo di spavento. La figura si muove verso di me facendomi voltare. Il nostri visi distanti di pochi centimetri. La cosa che mi rende ancor più stupita è che ultimamente non mi considerava più di tanto e ciò mi deprimeva.

-“Non volevo spaventarti!” il suo respiro è fresco e mi punge il viso. Non riesco a muovermi o a proferire parola,ogni mio singolo muscolo non è in grado di fare neanche un minimo movimento. Riesco a malapena a reggermi in piedi grazie alla presa delle mie mani sul lavandino. Tom si avvicina a me sempre di più,cercando di cancellare ogni tipo di distanza che c’è tra i nostri corpi. Questa situazione mi fa sentire debole e impotente,come se fossi in gabbia. Lui mi afferra per le braccia e mi volta dalla parte del muro,poi mi spinge verso di esso,riesco a sentire il freddo della parete penetrarmi attraverso la maglietta. Poi molla la presa sulle braccia e raggiunge i miei fianchi,tenendoli ben saldi tra le sue mani. La mia mente sta andando letteralmente in tilt,non riesce nemmeno a produrre un pensiero significativo,figurarsi una parola. Cerco con le poche forze che ho di allontanarlo da me,ma non ottengo risultati. Ma non voglio arrendermi tanto facilmente al suo fascino. Di solito è sempre stato carino con me,ma ho cominciato a chiedermi come mai,e le conclusioni che ho tratto non sono tanto carine. Ho paura di essere una delle tante! Quindi non so se fidarmi o no. La mia paura mi impedisce di capire bene i miei sentimenti. Ma che dico! Se ho paura di essere una delle tante vuol dire che non voglio esserlo,vuol dire che per lui voglio essere molto di più! Finalmente sto iniziando ad avere qualche idea chiara. Poso comunque le mia mani sul suo petto e lo spingo via. Si allontana minimamente,poi mi guarda negli occhi.

-“Perché mi respingi?” e me lo chiede anche! Mi sembra così ovvio.

-“Non ci arrivi?” chiedo io.

-“Con tutta sincerità no!”.

-“Non voglio essere una delle tante!”. Alla mia affermazione il suo volto si incupisce.

-“Te pensi che io ti voglia solo come tutte le altre ragazze?”.

-“Si,è proprio così!”

-“Ma perché trovate così impossibile che io provi qualcosa per una ragazza? In fondo anche io ho dei sentimenti eh!” è infuriato.

-“Non lo trovo impossibile,so che sei in grado di provare dei sentimenti,ma non è facile avere fiducia in te,sai! Con tutte quelle che hai avuto come si fa a capire che con qualcuno fai sul serio?” domando.

-“Come si fa a capire? Secondo te insisterei tanto con una se vedo che non mi vuole?”

-“Non saprei,sei molto imprevedibile!”

-“Ah si! Comunque te la do io la risposta: no,non insisterei tanto,me ne farei una ragione e cercherei un rimpiazzo. Mentre con te cosa sto facendo? Cosa ho fatto anche quando mi hai respinto?”

-“Con me non stai facendo niente!” sto mentendo anche a me stessa,pur di non credere alle sue parole.

-“Basta! È inutile parlare con te,non vuoi capire! Vuoi sempre fare finta di niente! Con te sto insistendo,e che cavolo! Te mi interessi veramente! Non è la prima volta che te lo dico,ma tutte le volte non dai importanza alle mie parole! E io sono al quanto stufo dei tuoi comportamenti!” mi sta urlando contro.

-“Tom,smettila! Esci subito di qui! Non voglio vederti ora,voglio rimanere sola!” non se lo fa ripetere due volte ed esce dal bagno sbattendo la porta. Non so come cacchio comportarmi,non ne combino mai una giusta,non è possibile! Esco anche io dal bagno e vado in camera a vestirmi,è fin troppo tardi,tra venti minuti dobbiamo trovarci con David Jost per discutere meglio del video. Una volta vestita raggiungo gli altri nel salotto.

-“Ti sei tranquillizzata vedo!” a farmelo notare è Georg,ed ha pienamente ragione.

-“Eh si!” gli sorrido e lui fa altrettanto. Insieme al resto della band poi usciamo,mia sorella rimane a casa e più tardi andrà a fare un giro. Saliti in macchina noto che Tom non si è seduto accanto a me e tiene il broncio,fa sempre così quando è arrabbiato o incompreso. Mi fa tenerezza vederlo così. Il viaggio è molto breve ed arriviamo in una volata. David è fuori dall’edificio che ,probabilmente,ci aspettava.

-“Ehilà ragazzi! Com’è? Siete pronti per le prove?”

-“Certo” urlano in coro i Tokio Hotel. Poi David si gira verso di me:

-“E te come ti senti?”

-“Prima ero agitata,ma ora sono più tranquilla! In conclusione mi sento pronta!”

-“Ok,perfetto! Seguitemi!” così ci incamminiamo tutti dietro di lui. L’edificio è davvero enorme,pieno zeppo di corridoi e porte. Infine giungiamo davanti ad una porta con scritto:”STANZA PREPARAZIONE VIDEO”. Appena la porta viene letteralmente spalancata la mia bocca si spalanca a sua volta per lo stupore. La stanza è piena di telecamere ed ogni tipo di attrezzatura collegata alla tecnologia. Poi ci andiamo a sedere in un tavolo e cominciamo,o meglio cominciano, a parlare di come fare questo benedetto video. Io non ci capisco un fico secco e ogni tanto annuisco senza sapere a cosa rispondo. Mi sembra di essere a scuola durante una lezione incredibilmente noiosa. Passano ore e ore in questo modo,fin quando arriva l’ora di pranzo e mangiamo un panino. Poi le chiacchiere riprendono ininterrottamente.

-“Te in poche parole verrai ripresa dalle telecamere in alcuni punti delle canzoni,che ti diremo nei giorni a venire,e dovrai cercare di rappresentare al meglio le canzoni. Per essere più precisi ti faccio un esempio,sai quando la canzone dice: “Angel don’t you cry…ecc”?  -annuisco leggermente – Bene,te devi avere una lacrima che ti scenda lungo il viso e con un dito devi asciugartela. Insomma più meno devi recitare.” Faccio un sospiro di sollievo perché non mi aspettavo una cosa così semplice.

-“Naturalmente dovrai cercare di trasmettere tutto attraverso i gesti che fai! Ma mi è stato detto che sei bravissima in questo! Tanto hai una settimana per provare prima di arrivare alla ripresa decisiva,quindi vedremo se c’è da aggiustare qualcosa. Ok?”

-“Si,si! Certo! Farò del mio meglio!” per me è come una sfida,tirerò fuori di me il meglio che ho dentro!” e con questo breve scambio di parole abbiamo finito il lavoro per oggi. Se si può definire lavoro parlare per ore e ore,massimo rischi un mal di testa. Così salutato David torniamo a casa.

                            *************************

-“Allora com’è andato il primo giorno?” chiede Leonora non appena varco la soglia di casa.

-“Bene,bene. Abbiamo solo parlato tantissimo e fatto progetti,niente di speciale.”

-“Scusa ma cosa ti aspettavi?” mi chiede Gustav,gli altri sono andati a casa loro e Tom non mi ha più parlato.

-“Niente. Solo che pensavo di iniziare già a provare le riprese.”

-“Ah! Beh hai ancora parecchio tempo per cominciare!”.

-“Si lo so!” ribadisco. Poi vado in camera,ma sento una voce gridare:

-“Dove vai? Non mangi?” è Gustav.

-“No! Non ho fame!” rispondo.

-“Ok. Comunque ti salutano mamma e papà,oggi hanno chiamato!” aggiunge mia sorella.

-“Buono a sapersi!” urlo di rimando,poi mi chiudo la porta alle spalle e mi butto sul letto per poi addormentarmi immediatamente non appena sfioro il cuscino.

                            *************************

I giorni successivi al primo giorno di “lavoro” sono ben o male tutti maledettamente uguali. Mi alzo la mattina,vado negli studi con la band, discutiamo dei progetti e giriamo qualche scena,con Tom la situazione è sempre la stessa,ovvero non ci siamo ancora rivolti la parola,credo sia un comportamento infantile ma non riesco a fare il primo passo. E,tra una ripresa e l’altra, arriviamo al giorno decisivo.

-“Le varie scene sono state tutte montate insieme per osservare bene tutto il lavoro. Ora ve le facciamo vedere e ci dite cosa ne pensate!” annuncia David. Così ci accomodiamo sulle sedie poste davanti a un maxi schermo. Poi il video parte. Le inquadrature mi sembrano perfette,le scene con Bill e la band pure, i colori del video sono tutti sullo scuro,per far capire quanto è delicato l’argomento trattato nella canzone,ma non posso dire altrettanto delle scene in cui compaio io. Quando le immagini terminano di susseguirsi e il video finisce David ci chiede:

-“Allora che ve ne pare?”.

-“Fantastico!” risponde Gustav.

-“ Credo sia venuto proprio bene!” mentre lo dice Bill batte le mani come è solito fare quando qualcosa gli è venuto bene.

-“ Concordo con Gustav e Bill!” dice Georg.

-“ Diciamo che è carino…scherzo è venuto benissimo!” aggiunge Tom.

-“A me non convince!” esclamo io.

-“Perché? Cosa c’è che non va?” a domandarlo è il produttore.

-“Le scene in cui compaio io non mi piacciono!” scoppiano tutti a ridere.

-“Sai è normale pensare certe cose di sé stessi. Anche noi all’inizio non ci piacevamo,a parte Tom,che è il solito. La modestia ti fa pensare che non fai abbastanza! Ma non è così,credimi. Sei stata molto brava e hai fatto proprio ciò che ti avevamo chiesto!” mi dice Bill. Gli vado incontro e lo abbraccio,piena di gratitudine nei suoi confronti.

-“Concordo pienamente con Bill! Sono fiero di te!” stavolta a parlare è Georg,ancora non mi capacito del fatto che siamo così uniti io e lui. Mah! Comunque ,nonostante ciò vado ad abbracciare anche lui,il quale mi stritola bene bene. Poi si congratula con me anche Gustav,mentre Tom mi si avvicina semplicemente e mi fissa negli occhi,con un sorriso celestiale dipinto sul suo volto. È davvero imprevedibile,non ci siamo parlati per quasi due settimane ma lui viene davanti a me come se nulla fosse e fa crollare ogni barriera presente tra noi due. Improvvisamente sento di fidarmi di lui e delle sue parole. Fa un altro lungo passo verso di me e mi prende tra le sue braccia. Non so spiegare come mi sento in questo momento,non si può descrivere a parole. Io gli getto le braccia al collo e lui abbassa il viso verso il mio,cercando le mie labbra per poi unirle alle sue. Al contatto mi vengono i brividi lungo la schiena. Tom mi cinge i fianchi con un braccio mentre con l’altro mi tiene fermo il volto. Le nostre labbra ormai sono unite e si muovono in sincrono. I nostri respiri diventano uno solo,i nostri occhi pure. Questo è il bacio più bello che un ragazzo mi abbia mai dato perché sento che è lui il ragazzo della mia vita,è colui che voglio al mio fianco. Ad un certo punto Bill tossisce ricordandomi che non siamo soli io e Tom. Così ci separiamo e ci guardiamo ancora una volta negli occhi. Poi iniziamo a ridere seguiti dagli altri,tranne che da Bill. Ho fatto davvero questo davanti agli occhi di Bill? È vero che ormai sa che lui lo vedo come miglior amico,ed è così,ma lui ci tiene tantissimo a me,lo sto facendo soffrire. Mi allontano dal resto dei ragazzi e mi avvicino a Bill:

-“Posso parlarti un attimo?”

-“Dimmi pure!” risponde lui.

-“Volevo dirti che ho capito cosa provo per Tom! Credo che due settimane siano bastate,anche se non ci siamo parlati molto ultimamente! Ma ho capito che io amo lui! E non posso farci niente! So che per te non è facile da accettare,ma per favore fallo per me! Sono sicura che troverai una ragazza che ti merita! Una ragazza in grado di darti tutta se stessa!” poi lo abbraccio.

-“Tranquilla! Lo so! Io non ridevo per un altro motivo!”

-“E quale sarebbe?”

-“ Non voglio farmi trascinare dalla mischia! Devo essere unico!” poi sorride,trattenendo a stento le risate. Io gli tiro una gomitata scherzosa.

-“Mi hai fatta preoccupare scemo! Ora scappa se non vuoi che ti meno!” esclamo. Lui indietreggia lentamente ,poi inizia a correre urlando a squarciagola:

-“Tomi! Tomi! La tua ragazza mi vuole picchiare! Aiuto!” io lo rincorro ma poi mi fermo di botto.

-“Come hai detto scusa?” chiedo.

-“Ho detto,in poche parole, che tu sei la ragazza di Tom!” spalanco la bocca.

-“Non è forse vero?” aggiunge Bill,facendomi una linguaccia.

-“Cero che è vero! Altrimenti non l’avrei baciata,quello era la mia ultima speranza e lei accettando il bacio ha acconsentito all’impegnarsi con me!” poi mi sorride malizioso.

-“Beh la cosa non mi dispiace affatto!” annuncio “Ma siccome l’hai fatto senza che io ne sapessi niente ti conviene scappare,seguito da Bill!”. E così ci rincorriamo tra noi nella stanza dei video e alla corsa si aggiungono anche Gustav e Georg che cercano di proteggere i loro amici. Arriviamo a casa stravolti. Leonora ci ha preparato le lasagne e stasera ceniamo tutti insieme,visto che è anche il mio compleanno e per inaugurare il video che uscirà domani 7 marzo. A tavola si apre una nuova discussione:

-“Ma scusa perché te,Alice,non rimani a vivere qui? In fondo ora hai 18 anni! Sei maggiorenne! Chiedi ai tuoi genitori! È ovvio che potranno venire tutti i fine settimane e tutte le volte che vogliono e le spese le pagheremo noi!” propone Tom. Vi chiederete perché ho 18 anni e frequento la terza liceo,beh è semplice,sono bocciata a causa di troppe assenze,quando ci fu l’incidente con James. Comunque rispondo a Tom:

-“Bell’idea!” cos’ mi precipito a chiamare i miei e,dopo alcune discussioni, cedono. Io urlo dalla gioia e inizio a saltare sul posto.

-“Hanno detto si?” urla di rimando Tom.

-“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!” urlo. Lui mi corre incontro prendendomi in braccio e facendomi volteggiare in qua e là. Ora a dominare nella stanza è la felicità,persino mia sorella è contenta,nonostante lei dovrà tornare a Lucca e separarsi da Gustav,ma la tranquillizza il fatto che hanno ancora sabato e domenica insieme e poi tutti i fine settimana. Si accontenta di poco lei. Poi mi ricordo di una cosa:

-“Ah! Quasi dimenticavo,domani vengono mamma e papà!” dico rivolta a mia sorella. Siamo al settimo cielo,soprattutto io e il “mio” nuovo ragazzo.

-“Stiamo insieme! Staremo insieme!”  e così continua a canticchiare Tom tenendomi le mani.

   
 
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