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Autore: mario89    13/08/2010    1 recensioni
Sono Paul Mcarthy,un ragazzo di 21 anni colpito da una sfortuna che ha completamente cambiato la mia vita,senza volerlo mi sono ritrovato senza amici,senza una casa e sopratutto senza più sentimenti,queste sono le cose che ho perso dopo quel Morso,ma tante sono le cose che ho trovato,sono qui non per raccontarvi la solita storiella del vampirello perfetto che ha tutto,ma vi racconterò con quale difficoltà ho uno come noi deve lottare per sopravvivere...dentro e far si che non si muoia mai.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Bite

Stagione 1 Episodio 4

“Istinto Animale”

L'incontro di Anna Alex e Manny ha cambiato ulteriormente la mia nuova vita,finalmente grazie all'anello di Sacta potevo fare ritorno a scuola e non aver paura della luce del sole,mi nutrivo con del sangue artificiale...sangue esportato da sanguisughe che vivono nello stagno del bosco,la mia vita quotidiana ricominciò da capo,la settimana seguente all'incontro dei tre mi svegliai per la prima volta dopo due mesi con i raggi del sole che accarezzavano il mio viso pallido,apri gli occhi e sorrisi per poi alzarmi e vestirmi come mio solito con jeans e camicia bianca,scesi e diedi il buon giorno ai miei genitori,che dopo il lungo periodo a preoccuparsi per me li vidi più sereni nel vedermi allegro e voglioso di iniziare la giornata,usci di casa e di corsa come un fulmine forse grazie alle mie capacità,riuscì ad arrivare al cancello della scuola in meno di tre minuti.

Arrivai nel cortile tenendo sotto il braccio una cartellina con dentro il minimo indispensabile per i corsi da seguire,ma il mio sguardo era rivolta alla zona cercando di intravedere Fiore,ma sembrava che non fosse venuta a scuola quella mattina e di fatto così fu,entrai in classe e andai a sedermi al fianco dell'unica persona che ritenevo essere un amico in quella scuola,Lee un ragazzo alto all'incirca un metro e cinquanta di soli quaranta chili etnia orientale biondo occhi neri,appena mi vide fu sorpreso e vidi che mi osservava incredulo e anche un po' dubbioso.

Paul: Ehy amico come va?
Lee: ...bene...
Paul: Che ti prende sembra che hai visto un fantasma!
Lee: Bhè siamo vicini...
Paul: Comunque sono felice anche io di rivederti
Lee: E cosa ti aspetti? Che ti salti addosso? Sei sparito per ben due mesi amico,e poi di botto ti presenti conciato in queste condizioni,e...e con un anello enorme al dito stile gangster
Paul: Sono stato poco bene...e puoi vedere i risultati
Lee: Insomma potevi avvisarmi,e poi cavolo io non so nemmeno dove abiti,quando ti decidi a portarmi a casa tua per un caffè?
Paul: Lee il fatto e che i miei genitori non accetterebbero mai la nostra situazione,sono all'antica
Lee: Idiota la smetti di prendermi in giro? Sono stato veramente in pensiero per te!
Paul: Uh! Sei un vero amico Lee grazie
Lee: Comunque devo ringraziarti
Paul: Per cosa?
Lee: Sono stato per ben tre minuti a parlare con Fiore di te,ha ha ha,tutti mi fissavano con un aria di invidia
Paul: Di me? E di cosa stavate parlando?
Lee: Bhè voleva sapere dove abitavi,poi stava entrando troppo nei particolari e ho detto che non ti conoscevo molto bene
Paul: Capisco,quindi l'argomento principale ero io
Lee: Bhè si...cavolo e vero cosa c'è da vantarmi tanto,non mi ha domandato nemmeno come mi chiamavo
Paul: Non svegliarti mai mio caro Lee,resta sempre nel mondo dei sogni,li stai bene.

Lee,un ragazzo sognatore e sempre alla ricerca di qualche ragazza che se lo fili anche se ben poche notano uno della sua statura,la scuola che frequentavamo era strapiena di fighetti palestrati e di buon partito,ma nulla riusciva a scoraggiarlo ed era questo che mi colpiva di lui la sua tenacia e fantasia,dopo la scuola stavo recandomi verso casa e mentre camminavo sentivo dentro di me una pulsazione che mi fece bloccare di colpo come se fossi una statua,non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo ma era come se il mio corpo proprio come l'altra sera mi stesse indicando la direzione da seguire,cercavo di controllare questa forza dentro di me ma invano,la parte del corpo dal bacino in giù si girò lentamente da sola mentre io cercavo di oppormi nel far girare anche il busto,cominciai a sudare ma riuscì a domare quell'istinto che già in precedenza mi controllò...sentì un fruscio d'erba sopra ad un albero e alzai il viso verso questo velocemente senza però vedere cosa fosse stato.

Tornai a casa senza farci caso e ovviamente la mamma mi preparò uno spuntino che sinceramente non gradivo per niente,entrai e mi sedetti...osservavo disgustato quel sandwich che sino a pochi mesi fa avrebbe fatto gola al mio insaziabile stomaco,ma niente non c'era verso di dare nemmeno un mosrsetto a quella prelibatezza,la mamma si accorse della mia reazione e si avvicino e si sedette al mio fianco.

Anna: Amore perché non mangi il tuo spuntino? E quello che ti ho sempre preparato
Paul: E che vedi...in questo periodo non ho una grande fame mamma
Anna: Ti senti bene? Sentire proferire dalla tua bocca simili parole...mi fa preoccupare realmente tesoro
Paul: No tranquilla sto benone,solo che preferisco mangiare qualcosa di più leggero e nutriente
Anna: Tipo cosa? La mamma te lo prepara
Paul: Mamma non sono più un bambino,non ho bisogno più dello spuntino delle cinque
Anna: Capito,hai perfettamente ragione amore...sono troppo ossessiva
Paul: Uhm...un pochino lo sei
Anna: Suppongo che questa sera salterai nuovamente la cena!
Paul: Ho da fare alcune cose...dei compiti
Anna: Oh si compiti,se non e un problema posso portarti la cena in camera tua in tal caso
Paul: No...lascia stare perchè non studierò in qui,andrò a casa di un mio amico di scuola,ma tu sta tranquilla che prima di mezzanotte sono a casa
Anna: Ti prego mangia qualcosa a casa del tuo amico,ok?
Paul: Ok.

La mamma si alzò e si dirisse verso la cucina girandosi prima di fare ciò e guardarmi ,io le sorrisi e mi alzai lasciando sul tavolo il sandwich che mi aveva preparato,mi sentivo male nel rifiutare quelle attenzioni che da sempre mi facevano stare bene ma purtroppo tutto e cambiato e di certo non potevo dire ai miei genitori cosa fossi diventato,cosa gli avrei detto...mamma al posto del sandwich gradirei molto di più un bel bicchierone di sangue con un po' di panna montata sopra? Era stupido ciò che stavo facendo e mi rendevo conto che i miei ne stavano soffrendo molto ma io più di loro.

Usci di casa e mi diressi nel bosco il buio fitto circondava la zona ed era impossibile vedere sia in lontananza che in vicinanza ciò che mi circondava,misi le mani nelle tasche e camminavo a testa bassa silenziosamente cercando di dirigermi dove incontrai quelle tre persone misteriose,di colpo un ombra mi passo d'avanti spaventandomi e frenando il mio passo,rimasi immobile muovendo solo le iridi a destra e a sinistra cercando di capire cosa o chi fosse ma mi era difficile focalizzare una persona con quel buoi fitto quindi rimasi fermo pronto ad agire in un eventuale attacco,non si sentiva niente tranne che il vento che scuoteva le foglie degli alberi,ecco che dei passi scaltri e veloci si dirigono dietro di me emettendo un verso raccapricciante una sorta di grido,mi girai e una cosa mi colpi allo stomaco gettandomi a terra,portai le mai al punto dove il dolore rendeva possibile la ripresa...il verso della sconosciuta figura si sentiva sempre più frequente e vicino,i passi che calpestavano l'erba mi fecero rendere l'idea che la strana creatura mi stesse girando in torno,riuscì a rialzarmi a malapena visto il brutto colpo subito e tenendo la mano sullo stomaco e l'altra avanti a me pronta a difendermi,cercavo di individuare un qualcosa che mi rendesse l'idea della posizione della creatura,ma mi era difficile troppi rumori tra vento e foglie ostacolavano il mio tentativo di attaccare il nemico...così ecco nuovamente quel rumore di passi che si avvicinano verso di me,con la mano sinistra posta in avanti cercai di proteggermi dal colpo,ma fu un tentativo invano visto che il nemico colpì all'anca destra scaraventandomi nuovamente a terra,il dolore era insopportabile ed ora ero messo peggio di prima,stringevo i denti cercando di non gridare dal dolore visto che nelle vicinanze vi erano abitazioni,l'urlo della creatura si sentiva sempre più chiaramente e questo mi fece capire che era molto più vicino di prima,con gambe tremolanti mi feci forza e mi rialzai,chinato in avanti stremato chiusi gli occhi e mi concentrai sul grido della creatura che sempre più insistente emanava,questo continuava a girami in tondo come se non volesse lasciarmi via di fuga...io intanto aspettavo la sua mossa per agire ma ancora non mi era ben chiaro cosa avrei fatto,per il momento riuscivo solo ad estraniare i rumori che non fossero provenienti dalla creatura ed era fondamentale per me visto che almeno avrei saputo la sua posizione quando attaccherà,improvvisamente le grida cessano e anche il rumore che i suoi passi emanavano calpestando l'erba,aprì gli occhi e pensai che questa sarebbe stata la mia fine per la seconda volta...ecco che i passi veloci ricominciano a sentirsi e le grida riprendono,la creatura sta attaccando,il mio udito si concentra sulla creature i miei occhi cambiarono colore diventando rossi con iridi feline,non so come feci ma mi girai nell'esatto punto dove la creatura stava tentando di attaccarmi e portando entrambe le mani in avanti bloccai la sua testa,velocemente girai la creatura con le spalle verso il mio petto e la tenevo con il braccio sinistro,alzai il braccio destro e portai la mano sotto il mento della creatura...e di colpo caricando uno scatto veloce e potente verso destra gli spezzai il collo uccidendola,la lasciai cadere a terra e alzai le mani guardandole incredulo di quello che ero stato in grado di fare,da lontano intanto tre lanterne rosse si avvicinano sino ad arrivare in mia presenza e mostrare le loro figure,erano Anna Alex e Manny sempre con i loro vestiti neri e quell'espressione lugubre,si fermarono avanti a me e con la luce delle loro lanterne,vidi la mostruosa creature che mi aveva attaccato,era una specie di ibrido metà umano e metà animale con una coda da topo,era pelato grigio e aveva la testa dietro alle spalle spezzata,guardai con sguardo confuso i tre.

Paul: Ma che cazzo e questo coso?
Anna: Un Schlack
Paul: Cosa?
Alex: Un ibrido,creato da noi per addestrare i neonati come te
Paul: Oh ho! Aspettate un attimo,volete dire che questa cosa me l'avete scagliata voi contro?
Manny: Esattamente,dovevamo estrarre il tuo Istinto animale che riposava dentro di te
Paul: E non bastava chiedermelo,piuttosto che farmi rischiare la vita?
Alex: A tentato di fuoriuscire,ma tu sembra che ogni qual volta che essa lo voglia fare...la blocchi
Paul: Perché non riesco a controllarla,e ho paura di far del male alle persone che amo
Anna: Onorevole da parte tua...ma e stupido sapere di avere dei potere e reprimerli
Paul: Cosa sarebbe successo se...il mio istinto non fosse venuto fuori nell'attimo che questo coso mi stava attaccando?
Manny: E evidente...
Paul: Voi siete pazzi,questi per voi sono prove?
Anna: Paul ascoltami,questa e una delle innumerevoli prove che dovrai superare per essere in grado di...fronteggiare un membro della stirpe dei Volkrot
Alex: E credimi questa era la prova più semplicer> Paul: Cosa? State scherzando vero? Manny: Le prove che si susseguiranno saranno ancora più difficili e dure di questa
Anna: Metteranno a dura prova non solo il tuo fisico,ma anche la tua coscienza,i tuoi sentimenti,la tua emotività,il tuo cuore!
Paul: Non credo di potercela fare,non sono la persona più indicata per svolgere quest'impresa
Alex: Invece lo sei,perché nelle tue vene scorre il sangue di un Volkrot...e i Volkrot possono superare questo ed altro
Paul: Io voglio solo...la mia vendetta,voglio eliminare la persona che mi ha ridotto in questo stato...niente più! niente meno!
Anna: Se seguirai le nostre direttive,avrai la tua vendetta e porterai il tuo nome più in alto dei Volkrot ,sarai tu il nuovo re dei vampiri.

Non pensai quando dissi quelle cose e di conseguenza non pensai nemmeno a che tipo di prove potessero mettere alla prova quei elementi citati da Anna,ma la fiamma della vendetta ardeva dentro di me e niente dico niente avrebbe fermato la mia volontà di uccidere Dana,i tre prima che se ne andassero mi consegnarono due scatole alte cinquanta centimetri e larghe sessanta con dentro delle scorte di sangue artificiale,in modo da potermi nutrire fino al nuovo incontro con i tre,presi le due scatole e mi avviai verso casa sperando che almeno lì avrei trovato un po' di tranquillità.

Se la FanFiction vi piace recensite se c'è qualcosa che non vi garba nella storia scivetelo e sarà modificato all'istante,sono alle prime armi anche se ho anche un altra storia che sto scrivendo,spero che il capitolo vi piaccia ^_^
   
 
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