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Autore: Cottage    13/08/2010    4 recensioni
Una banconota da 100 Pokè oscillava costantemente davanti ai miei occhi. "Ecco, questa è una cosa sospetta" avevo quindi detto, a Daisuke, il quale l'aveva già superata, non badandoci e dicendo "Sbrigati che siamo quasi arrivati"
Io, per tutta risposta, avevo sorriso, ridendo della mia distrazione "Hai ragione, scusa, si vede da lontano un miglio che questa è una trappola!" Quindi, dal nulla, erano scese altre banconote da 200 e 300 Pokè. "Oh, beh, direi che questo è un gran colpo di fortuna" Avevo ammesso, cambiando idea a facendo voltare un Daisuke stupito. Il mio lato taccagno aveva preso il sopravvento. Sembravo una bambina a cui la mamma aveva comprato un sacchetto di caramelle. Tante caramelle.

Madeleyne, Maddy, Madd-madd, chiamatela come più vi sembra comodo, è una ragazza normale (?), leggermente sarcastica e taccagna, che da un giorno all'altro decide di diventare allenatrice di Pokèmon e partire per una nuova regione.
In questo lungo -sì, si preannuncia lungo- viaggio incontrerà amici e nemici, persone divertenti e strambe e capirà che, dopotutto, stare chiusa in casa non è poi così divertente…
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
Capitoli:
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Pkm 2.0

Sfera … che? (Il primo pokémon!)


Quando avevo detto di voler iniziare immediatamente la mia avventura, non avevo immaginato che sarei potuta finire … qui. Mia nonna, tornando dalla spesa, aveva infilato un sacco di cose impacchettate dentro alla mia borsa, e mi aveva spinto fuori di casa con una lettera, mentre lei, infilandosi la sua tuta da jogging, era corsa verso un punto indefinito. Mio nonno invece, mi aveva salutato dalla finestra, agitando la zampetta di … emh … Gigio, a mo' di ciao. La mia famiglia è strana.


Dopo aver girovagato un po', seguendo la mappa (sì, perché per fortuna la nonna me ne aveva infilata una nella borsa appena in tempo), avevo capito che il puntino rosso con scritto "Topopoli" era la città dove abitavo. Non l'avrei mai riconosciuta se non fosse stato per il disegnino di un topo nero affianco al nome, a mio parere, alquanto imbarazzante. Si chiamava così perché la città era invasa da molti tipi di topolini di campagna, che gironzolavano per le strade mangiucchiando i rifiuti che trovavano in giro. La nostra era la città (se così si poteva dire) più pulita dell'intera regione Rainbow.


Comunque, sarei dovuta proseguire verso un'altra città di cui non mi ricordavo il nome, dove nonna aveva detto che avrei incontrato uno scienziato bravo coi pokémon che mi avrebbe dato qualche dritta. La città aveva il disegnino di una fatina che abbracciava la luna.


Cioè, spiegatemi, perché io dovevo aver la città con i topi e gli altri le fatine? Una fitta di gelosia mi aveva ormai travolto.


Per arrivare in quella città, sarei dovuta camminare a nord per tutto il tempo, fino a trovare … beh, non so che cosa la macchia marrone significasse ma potevo tralasciarla. Durante la camminata avevo deciso di tirare fuori la cartaccia che la nonna mi aveva affibbiato.


Essa in realtà era una lista della spesa tutta spiegazzata, con i nomi di tutti gli oggetti che lei aveva comprato. Fra i pochi che riconoscevo, c'era un nome in particolare che attirava la mia attenzione: Pokéball.


Che fossero quelle strane palline che aveva in mano Grande Puffo? Ed a che servivano? Forse erano da mangiare? Oppure se si rompevano uscivano fuori dei coriandoli? Non ne avevo idea …


Così avevo deciso di tirarle fuori dalla borsa/zaino. Sì, perché piena com'era sembrava più uno zainone da campeggio …

Dentro c'era di tutto, dai vestiti ai sacchi a pelo, dal cibo in scatola ad un gruzzolo di denaro contante … ma per fortuna ero riuscita a trovarle!


Come? Beh, semplicemente, avevo rovesciato tutto il contenuto per terra, ed avevo affinato la vista per poter cercare degli oggetti tondi e rossicci. Dopo aver "rimesso tutto a posto" (cioè dopo aver lanciato gli oggetti nuovamente nella borsa disordinatamente) mi ero messa ad esaminarne una, spaparazandomi nel verde del prato, tanto ero stanca. Non guardatemi male, provate voi a camminare per un'ora intera senza mai fermarvi, dopo aver passato gli scorsi anni sempre chiusa in casa.


La pokéball era più piccola di quanto avessi potuto immaginare, sarebbe potuta entrare benissimo nella mia tasca, ma … perché mi erano sembrate più grosse quelle dello stupido Puffo? Oh, beh.


Si poteva vedere l'interno, dato che era semi-trasparente. Forse dentro si dovevano mettere le bevande ed i cibi?


Mi ero concessa, di toccarla, mordicchiarla e premerla un po' in giro, per vedere se si poteva aprire, ma invano. Dopo pochi minuti mi ero accorta di un bottoncino al centro della sfera, che, luminoso, mi intimava di premerlo. Non ci avevo pensato due volte.


Con un puff, la sfera si era ingrandita.

"Ed allora?" Mi ero chiesta piuttosto seccata.

L'avevo ricliccata ancora, e si era rimpicciolita.


Clik! Ingrandita.

Clik! Rimpicciolita.

Clik! Ingrandita.

Clik! Rimpicciolita.

Clik! Ingrandita.

Clik! Rimpicciolita.

Clik! Ingrandita.


Credetemi se ve lo dico, ma sarei potuta andare avanti per ore continuando in quel modo. Era esilerante! Oh, almeno, così credevo, finché non sentii un fruscio proveniente dal cespuglio dietro di me che mi riportò alla realtà.


Emettendo un'urletto strozzato, raccolsi la borsa e scattai in piedi, indietreggiando. E se era uno di quei pokémon selvatici tremendi, uno di quelli super mega pericolosi che come un camion ti travolgeva? Arretrai distrattamente di altri dieci passi, mentre dal cespuglio, l'essere scattò in avanti raggiungendomi ad una velocità che i miei occhi non potevano sopportare.


Era … un po' imbarazzante. Era un cosino alto all'incirca come il mio piede, con orecchiette ed i bianchi baffetti. Il pelo, ora irto, era viola e la punta coda sollevata era leggermente arrotolata su se stessa. Era un piccolo topolino.


Di norma un topo non mi avrebbe fatto paura, anzi era anche molto carino, solo che i suoi occhietti rossi e la sua smorfia, aggiunti alla sua posizione d'attacco, mi avevano fatto credere di non essere la benvenuta.


"Emh … b-bel topino … tu n-non mi v-v-uoi fare del male, v-vero?" Di risposta mi ringhiò contro, se si poteva dire "ringhio".


Non era nemmeno passata una giornata, che già mi ero ridicolizzata davanti ad un topo … bell'inizio. Stava di nuovo avanzando verso di me, lentamente, stavolta, come se stesse organizzando un piano. Presa dallo stress, avevo alzato in aria la pokéball, e, con tutta la forza (e la mira) che avevo gliel'avevo tirata in testa.


Forse il loro uso non era di antistress, ma era di arma? Probabile, perché a quella mossa, dal topo inaspettata, ero riuscita a sentire il forte rumore metallico del colpo.

L'essere aveva continuato a barcollare per un po', prima di essere risucchiato dentro alla sfera da una luce rossa.


Ero rimasta così a contemplare la sfera, che si agitava e rotolava come impazzita. Poi, finalmente, si era fermata. Strisciai come un soldato nella zona nemica, dove lo strano arnese era appoggiato sull'erbetta, senza nemmeno un'ammaccatura dallo scontro con il topo.


Più tranquilla, decisi di ignorare lo strano fatto e di proseguire il viaggio, questa volta mangiucchiando delle chewin gum prese dalla mia scorta personale. Passando vicino alla sfera, la sollevai, fino a portarmela all'altezza degli occhi. Forse mi ero sbagliata, ma quella sfera mi stava fissando con degli occhietti rossi … ?


"Ahhhhh!" Avevo urlato, mentre la sfera veniva catapultata in aria. Riprendendomi dalla sorpresa inaspettata, avevo afferrato la sfera prima che toccasse terra. Ora che guardavo meglio, mi ero accorta che il topo era finito lì dentro …


Che diavolo stava succedendo? Rianalizzando il mio schemino mentale della giornata, mi fermai su quattro vignette formato-ricordi dell'incontro precedente: me che balbettava per aver visto un topo; me che in preda al panico tirava la pokéball in testa all'animaletto; animaletto che veniva risucchiato; ed animaletto intrappolato nella pokéball, adesso di nuovo piccina.


Dopo un quarto d'ora ero riuscita, più o meno, a capire che avevo appena catturato il mio primo pokémon, che, ironia della sorte, era un topo. Io che venivo da Topolopoli, avevo preso un topo. Io, Madeleyne Hellys, avevo preso il mio primo pokémon. Che era un topo.


Avevo deciso di tirarlo fuori da lì. Un po', perché mi dispiaceva tenerlo dentro alla sfera, un altro po', perché così potevo studiarlo meglio. Ricliccando il bottoncino, il pokémon uscì fuori con il solito fascio di luce rossa.


"Ra!Ratta!" Disse quello, avvicinandosi un po' a me per poi annusarmi la mano.

Beh, per lo meno non mi aveva ancora addentato con quei dentoni bianchi sporgenti.


"… Ciao. Come ti chiami?" Avevo chiesto quindi, un po' insicura. Ma i pokémon avevano un nome, poi?


"Rattata!" Sembrava tutto quello che potesse dire. Magari i mostriciattoli sapevano solamente dire il proprio nome? In che guaio mi ero cacciata?


Adesso il top-- Rattata, stava zampettando sopra al mio braccio, fino alla testa, per poi riscendere giù. Sembrava confuso quasi quanto me. Tutto ciò era … imbarazzante, già. Avevo dovuto distogliere lo sguardo dal suo, per non arrossire. Cosa si faceva quando si aveva un pokémon? Beh, si lottava, era ovvio … ma non mi sembrava portato per le lotte. Ma poi, chi ero io per giudicare?


Anche Rattata sembrava un pochino sotto pressione e forse anche preoccupato, così decisi di rompere il ghiaccio. Dopotutto, se c'era una sola cosa in cui ero brava era parlare. La mia parlantina aveva convinto tutti gli allenatori che passavano per la mia stessa strada, a cambiare direzione. Non avevo voglia di trascinarmi dietro qualcun altro, magari, con già due o tre pokémon. Mi sarei sentita inferiore.


"Rattata" Lo avevo chiamato, ricevendo così tutta la sua attenzione "mi chiamo Madeleyne e dato che ti ho emh, come posso dire, catturato, che ne dici di entrare a far parte della mia squadra? Possiamo andare in giro per la regione, vedere nuovi posti, e battere tutti gli allenatori che potremo per diventare più forti!" Avevo aggiunto, sperando in un qualche segno celeste.


Dapprima, Rattata mi fissò un po', con la testa piegata da un lato e su due zampe, ma poi si liberò dell'espressione precedente e mi corse attorno, con un gran sorriso, prima di saltarmi in braccio. Dovevo ammettere che era davvero molto carino.


Forse, avremo potuto davvero diventare una buona squadra.




Ok, che ve ne pare di questo capitolo? Ho dedicato un'intera parte all'obbiettivo di far introdurre la protagonista (adesso sì che ce l'ha un nome) l'uso di una pokéball. Se ci fossi stata io al suo posto, l'avrei mangiata XD

Comunque, non disperate, poiché non dovrò per sempre annoiarvi con queste spiegazioni d'uso, poi arriverà una specie di enciclopedia ^^ (non si sofferma sul significato di enciclopedia ma sorride misteriosamente)


Alors … ho deciso di dare alla protagonista un Rattatuncolo perché, se giocate ai video game, dovreste sapere che attorno alla prima città ci sono solo pokémon fastidiosi e deboli, come pidgey, sentret, rattata, bidoof (grr.. odio quei cosi), starly...

E poi, cosa credevate, che lei avesse la fortuna di beccare uno shinx od un altro pokémon decente? Magari che se ne andava da un professore? Ma va là, lei è troppo pigra, e poi il prof. Non può avere i pokémon tutto l'anno, no?

Chi avesse qualcosa da dire a riguardo, può scriverla nella recensione. (sinceramente, credo che anche la protagonista si aspettasse qualcosa di un po' più .. esotico)


Birby: ziiii, mi hai recensito anche sto qua! Me contenta!! Però, vedi, se io faccio i capitoli così corti, è perché se io ci mettessi un'altra parte, sarebbero troppo lunghi. Io li divido in parti i miei capitoli, e purtroppo, per adesso, che è l'inizio, questo è il mio massimo. Il nonno mi sta molto simpatico anche a me, ma topo Gigio un po' meno …

La nonna poi l'approfondirò un pochino, perché ha ancora molto da offrire! Grazie per aver continuato a recensire tutto, spero che continuerai! PS: come ti sembra il pkm? Bell'inizio, eh? A me piacciono i rattata (nel manga sono carinissimi) e poi, su soul silver, il mio è una bomba!


Bree_: awwww, una nuova recensitrice! Io non adoro il vecchio Gerald, io lo AMO! Ciò messo una parte di me in quel tizio! Non parlare di capelli a me, però: appena finisco di lavarli si riannodano subito (i miei poveri capelli ricci, csì secchi che si potrebbe accendere un fuoco XD)


Poi ringrazio sempre Birby (che oltre a rece me l'ha messa fra le seguite) ed anche Asteria 95 che m'ha messa fra le seguite ma rimane nell'innominato XD

E poi anche tigre, che mi ha messa fra le storie da ricordare!


Grazie a tutti ragazzi!!!

DOMANDA DEL GIORNO: A chi piacciono i capelli rossi?

   
 
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