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Autore: Cottage    12/08/2010    3 recensioni
Una banconota da 100 Pokè oscillava costantemente davanti ai miei occhi. "Ecco, questa è una cosa sospetta" avevo quindi detto, a Daisuke, il quale l'aveva già superata, non badandoci e dicendo "Sbrigati che siamo quasi arrivati"
Io, per tutta risposta, avevo sorriso, ridendo della mia distrazione "Hai ragione, scusa, si vede da lontano un miglio che questa è una trappola!" Quindi, dal nulla, erano scese altre banconote da 200 e 300 Pokè. "Oh, beh, direi che questo è un gran colpo di fortuna" Avevo ammesso, cambiando idea a facendo voltare un Daisuke stupito. Il mio lato taccagno aveva preso il sopravvento. Sembravo una bambina a cui la mamma aveva comprato un sacchetto di caramelle. Tante caramelle.

Madeleyne, Maddy, Madd-madd, chiamatela come più vi sembra comodo, è una ragazza normale (?), leggermente sarcastica e taccagna, che da un giorno all'altro decide di diventare allenatrice di Pokèmon e partire per una nuova regione.
In questo lungo -sì, si preannuncia lungo- viaggio incontrerà amici e nemici, persone divertenti e strambe e capirà che, dopotutto, stare chiusa in casa non è poi così divertente…
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
Capitoli:
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pkm 1.0

Preparare la borsa ed il look (perché non si può uscire in pigiama, purtroppo T.T).


Di certo, mi aspettavo un qualche tipo di reazione, come un urlo o un'occhiataccia, ma non una pentola rovesciata. Odiavo sprecare il buon cibo, soprattutto se era il mio buon cibo. E adesso chi si sarebbe mangiato quelle deliziose tagliatelle?


"Dobbiamo fare un discorsetto, tesorino. Gerald! Riunione generale! Scendi subito!"


Il nonno era una persona strana. Non perché era un ammasso scheletrico di rughe in cappotto e cappellino, e nemmeno perché si comportava come un bambinone. No. Lui era strano perché ti poteva fissare per ore con il suo sguardo da vecchio saggio, per poi dire cose alquanto assurde. Però, in realtà, era un tenerone.


Sembrava il contrario della nonna, forte e valorosa, vecchia allenatrice, diceva che non voleva mettere fine alla sua vita standosene sempre chiusa in casa a fare ciò che le altre signore di una certa età facevano. Non le era mai piaciuto cucire, ed anzi, l'ultima volta che ci aveva provato si era incastrata il dito nella sciarpa! Non le piaceva nemmeno svolgere le attività di casa, come pulire o lavare. A mio parere, poi, esse erano inutili e faticose: che senso aveva pulire se dopo si risporcava?


Così era mio nonno a curare la casa. Era un'amante dell'ordine, lui. Pareva che si divertisse a lucidare e spolverare i vari mobili e/o oggetti. Tutto questo mentre la nonna (più energica di me, non c'era dubbio) partecipava alle gare di thriathlon. Io non ero mai andata a vederla, odiavo lo sport …


La "riunione generale" consisteva in una semplice chiacchierata attorno al tavolo della cucina. A volte mangiavamo anche il pop corn durante i nostri discorsi!


Il nonno stava probabilmente ronfando sul divano perché era comparso dal nulla in meno di due secondi. Dopo averci rivolto un sorriso di saluto si era seduto e abbiamo potuto iniziare la riunione. La nonna aveva un'aria misteriosa, come i poliziotti dei telefilm quando vogliono interrogare qualcuno.


"Siamo qui riuniti oggi per discutere su un nuovo problema caduto su di noi." Si era concessa anche un sospiro. Come se si era già aspettata che prima o poi io le avrei chiesto di diventare un'allenatrice. Vedendo la mano alzata come-farebbe-un-alunno-con-la-maestra di mio nonno, la nonna aveva domandato: "Gerald?"


"Esatto, le tagliatelle sono tutte sul pavimento, cara, ed io pensavo …"aveva cominciato lui con un tono preoccupato, ma la nonna aveva deciso di interrompere subito quell'argomento, per lei, inutile.


"Il nostro pasticcino ha deciso di andare e trascorrere la sua vita come un allenatore di pokèmon, Gerald. Tu che ne pensi?" Il nonno stava di nuovo per parlare quando la nonna aveva continuato "Io penso che tu sia troppo piccola ed immatura per andare a catturare i pokèmon, dopotutto, non sai nemmeno pettinarti i capelli …"


Quello era stato un colpo basso, davvero. Non era colpa mia se i miei capelli si annodavano ogni tre secondi. E poi esistevano i parrucchieri, no?

Stavo per dirle quanto avevo pensato, ma lei non mi aveva lasciato il tempo.


"E poi, sai cucinare?" Potevo sopravvivere di cereali, se era quello che intendeva ...


"Cara, la minestra … il brodo sta ---"

"Sai lavare i vestiti?" No, ma aveva importanza?


"Dicevo. Il brodo sta bagnando tutti i tappeti e --"

"Sai montare una tenda?" No. E mai lo avrei fatto. Mi ricordava troppo quegli odiosi boy scuot …


"Il gatto è caduto nella pentola del brodo, penso che stia annegando ..."

"Sai tenere in ordine le cose?" Ma era proprio nell'ordine che esse si perdevano!


"Oh, beh, tanto era un gatto vecchio … ma noi abbiamo un gatto?"

"Sai accendere un fuoco?" Per chi mi aveva preso, una piromane?


"Cara, sto iniziando a credere che in realtà il nostro nuovo gatto, sia un topo molto grosso ..."

"Sai quali sono le bacche e i funghi velenosi?" No, ma tanto non le avrei mangiate nemmeno se fossi stata obbligata: non avrei mangiato nulla che fosse potuto entrare in contatto con un insetto.


"Posso chiamarlo Giogio? Ti pregooooo!"

"Sai cosa fare con un kit di primo soccorso? Sai …"


Quando l'avrebbe fatta finita? Non era da lei questa parlantina … allora mi ero decisa a parlare:

" Nonna hai ragione, non so fare nulla! Al massimo riesco a legarmi le scarpe, ok? Ma questa è l'idea più eccitante che mi sia venuta in mente, ed adesso ho voglia di fare molte cose, proprio come tu hai fatto quando eri giovane! Allenare pokemon, battere i …" non mi ricordavo come si chiamavano quindi ho improvvisato " … capominestra, collezionare distintivi … cose così, insomma!" Avevo detto fiera di me stessa.


"Allora sei pronta." Aveva detto la nonna da grande saggio.


"Che? Non ho capito, puoi ripetere?" Avevo quindi chiesto esterrefatta.


"Anche io non sapevo far nulla, lo sai?" Aveva iniziato a raccontare "Quando dissi ai miei genitori di voler diventare un'allenatrice per poter competere nelle gare del Pokeathlon, loro mi chiusero in casa e mi dissero che ero una stupida." Aveva riso di cuore, poi, quasi come se non le importasse. "Allora sai cosa ho fatto? Sono scappata. Io volevo essere libera, e loro non mi potevano fermare. Ed adesso, guarda quanti trofei ho finto! Sono una campionessa nata!" Aveva detto poi, per vantarsi, mentre indicava ed abbracciava i vari trofei. "Per questo, adesso, io posso dire che tu sei pronta. Hai quella scintilla negli occhi … Gerald, smettila di giocare e vai a prepararle la borsa!"


Il nonno, borbottando, si era alzato dal pavimento, con un topo marrone attaccato al suo orecchio e la faccia ricoperta di graffi. Al mio sguardo inquisitore, lui mi aveva risposto " E' il modo di Gigio per dimostrare il suo affetto!" ed era corso via.


La nonna intanto, aveva detto che andava a fare la spesa e mi aveva abbandonato.

Tutta sola, in quella stanza buia e desolata … avevo iniziato a correre in camera mia per decidere cosa portare. Peccato che non avevo tenuto conto del pavimento bagnato dall'olio della precedente minestra, così ero scivolata ed avevo sbattuto la testa contro lo stipite della porta. Lentamente, dopo vari minuti, piangendo per il dolore, mi ero rialzata, maledicendo, lo stipite, la minestra, e la mia stupida scivolata.


Arrivando in camera avevo già deciso cosa portare con me: prima di tutto, il mio Blocco da disegno. Io infatti avevo una vera passione, adoravo disegnare! Soprattutto i miei cartoni animati o manga preferiti. Avevo immaginato che non sarebbe stato molto diverso per disegnare Pokemon. Qualche matita e gomma ed il gioco era fatto.


Dopodiché presi un po' dei miei fiocchetti e me li sistemai in tasca: adoravo i fiocchi! Funzionavano bene come decorazione ed erano molto utili come codini! E poi io ne facevo collezione …


"Uno specchietto … un pettine … un po' di dolcetti … spray anti-zanzare/insetti … tutti i miei soldini … il mio mp3 … cos'altro serve … cos'altro …?" Finito di impacchettare tutto, mi ero decisa a vestirmi. Non vestiti fashion, alla moda o eleganti, e nemmeno da esploratore, con quella specie di imbracatura … no, le due parole magiche erano comodità e praticità.


Insomma, dei pantaloncini-anti-pervertito bianchi sotto alla gonna bianco crema con i bordi a quadretti neri potevano bastare. Comodi e pratici. Poi una camicetta leggera -tanto faceva caldo- con le maniche ed il colletto a quadretti … no, non erano i quadretti a cui state pensando. Non erano dei quadri, erano dei quadretti intrecciati. Sì, esatto, proprio come quelli delle gonne scozzesi. Li adoro!


Ultimo tocco finale? I miei capelli. Per fortuna erano lavati, quindi era facile pettinarli. Per le prime ventiquattro ore. Comunque, i miei nodosi capelli di color castano nocciola mi ricadevano sempre sulla faccia. A volte sui miei occhi Fucsia, accecandoli … era un colore un po' insolito per gli occhi, ma non mi dispiaceva.


E quindi avevo deciso di legare quei ciuffi e renderli due codini ai lati della testa. Però al posto dei codini c'erano dei piccoli (e molto lunghi) fiocchi neri a quadretti bianchi. Il resto della rimanente massa di capelli (ne avevo moltissimi …) ricadeva sulle spalle, libera di muoversi ed ingarbugliarsi ad ogni singolo movimento.


E poi mancava il mio cappello. Era un piccolissimo cilindro con un bel fiocco bianco attorno ad esso. Lo avevo ricevuto in regalo dai miei genitori al mio quinto compleanno e da allora lo mettevo sempre. Però non stava mai al centro della testa, tanto era piccolo. Anzi, ricadeva da un lato …


Benissimo! Adesso ero finalmente pronta per andare incontro alla mia avventura! Nessuno mi avrebbe potuto fermare! Sarei diventata una brava esperta di pokemon ed avrei combattuto fino a farmi conoscere e guadagnarmi il rispetto delle persone!


Tutto questo, mi eccitava, ma una piccolo domanda si faceva largo nella mia mente, distruggendo i miei sogni: … dove cavolo dovevo andare?


Allora, che ve ne pare? Per adesso niente azione, anzi, proprio un capitolo noioso …

Ma ho dovuto scriverlo per due motivi: non potevo lasciare che il nonno e la nonna apparissero senza un grammo di personalità, cioè, un bambinone ed una sportiva per nonni XD darei qualsiasi cosa per averli!

Il secondo scopo per questo capitolo è perché non potevo mica far comparire uno zaino già pronto é_é, insomma, la roba non si mette da sola negli zaini, ed i vestiti non compaiono già addosso T.T cercate di capirmi ...


Devo aggiungere un'altra cosa: la FF è stata tratta dal manga di pokemon, non tanto dall'anime, perché secondo me è troppo infantile. Cioè, come fa' un minuscolo uccellino a trasportare su un essere umano? E poi, quindi, le grandezze dei pokemon saranno un pochino diverse … ed altre cose che scoprirete.


Domandina: Secondo voi il capitolo è troppo lungo o troppo corto?

Ed adesso passo a rispondere ai lettori (grazie mille ragazzi mi avete dato tanta soddisfazione T.T però se vi stancate di leggere potete benissimo abbandonare me triste)

E grazie Asteria 95 per aver messo esta storia fra le seguite!

Birbi: Grazie, tu sì mi hai reso contentissima! La mia prima recensione positiva! In realtà, anch'io sono come lei, sempre in casa, mai all'aperto … simpatica ed imbranata XD

Il grande puffo poi lo caratterizzerò un po', odio mollare i miei personaggi senza un carattere U.U Avevo pensato ad una regione diversa, perché delle altre noi sappiamo già tutto >_< così: nuovi posti=nuove avventure. Però ricompariranno anche dei vecchi personaggi …

Ah, ed il pokemon … beh, ne rimarrai un po' delusa (io sono divertita XD)!


Alaal: grazie per la recensione, ma forse ti stai sbagliando sulla protagonista … lei non è tanto cattiva (a volte), è solo che non si vuol complicare la vita XD


FATEMI SAPERE!

   
 
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