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Autore: _Syn    14/08/2010    2 recensioni
Raccolta Ed/Winry [scritta prima di leggere il capitolo 108]
Capitolo Uno [Dimostrare]: Winry si chiedeva spesso se cucinare e creare automail fosse la stessa cosa.
Capitolo Due [Casa]: “Ehi! Sono a casa!”
Capitolo Tre [Cambiare]: “Certo che non sei cresciuto quasi per niente, Ed.”
Capitolo Quattro [Bella]: “Sai, Winry... Sei stranamente bella.”
Capitolo Cinque [Capire]: La vita sedentaria non si addiceva a Edward Elric.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Pinako Rockbell, Roy Mustang, Winry Rockbell
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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5. Capire

La vita sedentaria non si addiceva a Edward Elric. Lo rendeva nervoso, più irascibile del solito e aumentava le possibilità che incrociasse un certo Comandante Supremo Mustang per i corridoi. Oppure a cena, quando il Dio decideva di mischiarsi con i comuni mortali, rinunciando ad una romantica cena con l'ultima delle sue frequenti prede.
“Fratellone,” seguì con le orecchie la voce squillante di Al, senza aprire gli occhi. Pur di non rischiare, aveva deciso di rinchiudersi in camera, spegnendo le luci e annullando momentaneamente la propria esistenza all'interno del Quartier Generale.
Il fascio di luce scivolato nella stanza a causa dell'improvviso aprirsi della porta fu immediatamente oscurato dal corpo di Al.
Ed mugugnò qualcosa e si rannicchiò sotto le coperte, cacciando la testa sotto il cuscino. Al richiuse la porta e, saltellando nella stanza – saltellava spesso da quando aveva recuperato il proprio corpo – lo raggiunse, si sedette sul suo letto, fissando la protuberanza deforme di fronte a lui.
“Smettila di nasconderti.” lo ammonì Al “Il Comandante Supremo vuole vederti.”
Tre parole che Edward Elric non avrebbe mai voluto sentire. Grugnì in maniera piuttosto evidente, mostrando tutto il suo disappunto. Che inferno...
Cosa diavolo voleva? Gli aveva già fatto rapporto, si era fatto prendere in giro per aver scambiato una donna ultraottantenne in pericolo per una esperta criminale e, come se non bastasse, aveva passato la giornata ad auto-commiserarsi.
“Non ho nulla da dirgli.” protestò Edward, rifiutandosi categoricamente di alzarsi dal letto solo per essere ricevuto dal ghigno soddisfatto e saccente di quel Comandante odioso.
Al sbuffò.
“Non mi avrebbe mandato a chiamarti se non fosse importante!” esclamò Al alzandosi e cercando di strappare il cuscino dalle dita di suo fratello. Ed lo strattonò contro di sé, cocciuto.

Dopo circa otto tentativi – i primi sette finiti con Al spiaccicato a terra e l'ottavo con il cuscino distrutto e una pioggia di piume a rallegrare la stanza – Edward si decise ad alzarsi. Ma solo per prendersela con Mustang. Per scaricare i nervi, insomma.

Fratellone, aspe...”

Ho capito, Al! Ci vado!”

Ma...”

E non volle sentire più una parola.

Di certo, quando uscì impettito dalla stanza, inconsapevolmente con indosso solo mutande e canottiera, non si aspettava di ritrovarsi davanti una Winry vestita di tutto punto – almeno lei aveva il senso della decenza – e pietrificata.

Ciao.” disse Ed, ancora inconsapevole delle sue condizioni.

Forse fu lo sguardo inquisitore di Winry, forse la brezzolina fresca che gli si insinuò tra le gambe o la risata soffocata di Havoc che, casualmente, passava di lì. Solo dopo questi indizi Ed si rese conto di essere vergognosamente quasi nudo di fronte a Winry.

Andiamo male. Molto male.” quando al peggio non c'è mai fine...

Come se avesse fiutato odore di umiliazione, Roy era sceso per capire che fine avesse fatto quel fagiolino un po' cresciuto, ritrovandosi davanti a quello spettacolo.

Non sai proprio farci con le donne, Fullmetal.” commentò, affiancandosi a Winry, che stava perlomeno riprendendosi dall'incontro improvviso.

Ma che ne vuole sapere lei?!” sbottò Ed, dimenticandosi che Winry era lì e che, forse, doveva dirgli qualcosa di importante. Ma era più forte di lui: non sarebbe mai caduto di fronte alle provocazioni di quel cretino in divisa.

Si dà il caso che io abbia molta più esperienza di te.”

Tsk... Non mi dica che le sue donne – ribadisco, donne – non l'hanno mai visto nudo.”

Sai, Fullmetal, certe cose vanno mostrate al momento giusto.”

Certo, se c'è qualcosa da mostrare.”

Questo è un tuo problema, Fagiolino.

Il fatto che avesse enfatizzato l'ultima parola fece arrossire Winry e Edward contemporaneamente, mentre Al ridacchiava nascosto nella penombra della stanza.

Brut-”

Ma prima che potesse controbattere e dare inizio all'ennesima lite, Winry pensò bene di trascinarlo nella sua stanza, salutando in fretta il Comandante Supremo, e intimando ad Al di uscire cortesemente.

Ricominciamo...?” chiese Winry, notando l'imbarazzo di Edward. Si era rifiutato di accendere le luci della stanza mentre indossava in fretta e furia il primo paio di pantaloni trovati in giro e una giacca decisamente troppo grande.

Sai, vero, che uno choc del genere potrebbe bloccarmi la crescita?” fece Ed, mettendola sul drammatico e alimentando lo scetticismo di Winry.

E' già bloccata, sta tranquillo.” lo rassicurò, ridacchiando. Non credeva che andare a Central sarebbe stato così divertente. Per fortuna, quella mattina, si era svegliata bene, non una nuvola oscurava il suo umore.

Ehi!”

Aveva persino dimenticato cosa doveva dire a Ed di così importante. Scoppiò semplicemente a ridere, le lacrime agli occhi. Era felice, avvertiva una gioia semplice scorrerle dentro e poteva dire con certezza che i momenti difficili erano passati; non c'era più nessun mostro da combattere, la pace sussurrava parole di conforto a chi aveva perso qualcosa in quella guerra.

Usciamo?”

Magari, sotto il sole che li abbracciava, Winry avrebbe ricordato cosa dirgli, oppure no. In quel momento non credeva fosse così importante. Ciò che era importante, invece, erano gli occhi dorati di Ed, il modo in cui quella giacca troppo grande lo facesse somigliare a un bambino e il sorriso che fece risplendere il piccolo mondo di Winry, immerso nella penombra dell'incertezza.

Era meraviglioso capire.

Capire di pensare all'unisono e di essere talmente vicini da annullare ogni percezione del tempo e dello spazio.

Perché mentre Edward la baciava, in quel buio in cui non aveva neanche avuto il tempo di pensare a quello che stava per fare – semplicemente guidato da quegli occhi azzurri – Winry non sapeva dove si trovasse. E capì, finalmente, che non le importava.

Era sempre e comunque casa. Era semplicemente Edward, ed era tutto ciò di cui aveva bisogno.




FINE
  
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