7.7- L'incidente
Il tempo passò in
fretta, Pecey continuava ad essere il solito rubacuori ormai sembrava che tutte
le ragazze fossero passate per casa sua, Andie viveva felicemente la sua storia
con Julian, stavano per festeggiare i 4 mesi che stavano insieme, Jack viveva
la sua vita tranquillamente a Capeside, Dawson e Joey a Los Angeles, vivevano
la loro storia romanticamente, e Amy cresceva sempre più velocemente, mancava
una settimana al suo secondo compleanno!
“Amore, ce la facciamo ad andare a Capeside, per festeggiare il compleanno di Amy tutt’insieme?” chiese una mattina Joey.
“Si, certo, possiamo partire anche domani!” disse Dawson!
“Bhe allora chiamo per dire che arriviamo!”
“Non dire nulla, facciamo una sorpresa, voglio vedere la faccia di Jack, quando
le porto la bambina!” in quel momento Amy fece capolino dalla spalliera del suo
lettino: “mamma!!”
“Eccomi, piccolina!” Joey si alzò prese la bambina e ritornò nel letto con
Dawson, appena fu sul letto la bambina cominciò a dimenarsi e a giocare con
Dawson: “Addio pace!” disse sorridendo!
Passarono la mattinata in camera, giocando con la bambina, poi si alzarono e
prepararono i bagagli, in serata erano in aeroporto
pronti per tornare a Capeside.
Nessuno pensava che sarebbero tornati, e Grams era un po’ triste perché D&J
non l’avevano chiamata per andare a passare il compleanno della bambina a Los
Angeles, ma c’era Gail che la tranquillizzava: “vedrai
che verranno loro, in settimana li vedremo arrivare!”
Anche Jack, credeva che gli amici sarebbero presto arrivati, non ne poteva
avere la certezza ma se lo sentiva.
Quindi quando un taxi parcheggiò di fronte a casa Leery
nessuno fu sorpreso da veder scendere dalla macchina la famigliola felice.
La prima che li vide fu Lily che corse loro incontro seguita
a ruota da Alex! Quando i due entrarono in casa Gail dopo averli salutati e
fatto due coccole alla piccolina disse:
“Fortunatamente siete arrivati, tutti qui stavano per avere attacchi di
panico!!” disse Gail.
“Volevamo fare una sorpresa!” rispose Joey
“Tesoro, è quello che ho detto io!” ribatté la donna
“Forse è il caso che portiamo Amy da Grams e Jack!”
Detto questo i due ragazzi uscirono e andarono alla casa vicina, bussarono e
quando Jack venne ad aprire, alla vista di Amy quasi, quasi si mise a piangere,
fece accomodare gli amici, e cominciarono a chiacchierare del più e del meno,
mentre Amy giocherellava con tutti i soprammobili della casa. Ben presto arrivò
anche Grams che passò l’intero pomeriggio a giocare con la piccolina!
Joey ad un certo punto disse che doveva andare da Bessie perché non l’aveva
ancora vista, e poi sarebbe andata a fare una passeggiata, lasciò gli amici e
uscì.
Arrivò a casa della sorella e vide che il B&B era tutto pieno, quindi andò
in cucina e aiutò un po’ la sorella e il padre con la cena. Dopo aver
raccontato la sua vita a Los Angeles, lasciò la famiglia al loro lavoro e
decise di fare quella passeggiata, di cui aveva bisogno,
decise di andare all’Ice House e vedere se Pecey era lì.
Camminava per le vie di Capeside, ripensando a tutto ciò che aveva vissuto in
quel posto e a tutto ciò che gli era capitato in quegli anni, quando era una
ragazzina il suo sogno sarebbe stato mettere su famiglia con Dawson, e ora che
lo aveva fatto, quasi non ci credeva, aveva paura che prima o
poi potesse finire, e che a soffrire non sarebbero stati loro ma la piccola
Amy, cercò di scacciare questi pensieri, tra lei e Dawson non sarebbe mai
finita, da ora in avanti sarebbero stati sempre insieme e avrebbero cresciuto
Amy nei migliore dei modi!
Anche Dawson intanto era tornato a casa e dopo aver sistemato un po’ le loro
cose, adesso era assorto nei suoi pensieri, guardando quella camera, anche se
era un po’ modificata da Lily, ogni cosa, ancora parlava di lui e delle sue
storie! I primi mesi di convivenza con Joey erano stati perfetti, e se pur
aveva un po’ di paura, di affrettare le cose, aveva deciso di chiederle di
sposarlo, la sera del compleanno di Amy.
Joey, intanto come se il tempo si fosse fermato continuava a vagare per
Capeside, e ogni angolo di quella città le ricordava un pezzo della sua storia
con Dawson o un pezzo della sua storia con Pecey, o le raccontava un pezzetto
della vita dei suoi amici!
Non si accorse di nulla, fu un attimo, un ragazzino ubriaco, una macchina a
tutta velocità, una curva brutta e in un attimo l’auto si ritrovò sul
marciapiede… Joey non poté fare nulla, forse se non fosse stata sovrapensiero
avrebbe potuto evitare che l’impatto fosse così diretto…ma
forse no, forse era solo destino…
Rintracciare la famiglia di Joey, non fu semplice, sui documenti di Joey ormai
era scritto l’indirizzo di Los Angeles, e quando provarono a chiamare trovarono
solo la segreteria inserita… quindi mentre i medici cercavano di salvarle la
vita, l’accettazione cercava di trovare i suoi famigliari, fortunatamente
un’infermiera riconobbe Joey nella foto della patente… chiamarono al B&B e
quando raccontarono l’accaduto, il signor Potter fece quasi cadere il telefono…
Bessie raccontò tutto a Bo e poi insieme al padre uscirono, andarono a casa
Leery…
Bussarono alla porta, andò ad aprire Tod:
“Buonasera Bessie, buonasera Potter!”
“Ciao Tod”, rispose Bessie trattenendo a stento le lacrime, “Dawson e Gail sono
in casa?”
“Si certo,ma è successo qualcosa di grave?” chiese molto preoccupato Tod. I due annuirono e seguirono in silenzio Tod in sala, dove
c’era Gail che giocava con la piccola, appena vide Gail, Bessie le corse
incontro e l’abbracciò e tutta la disperazione che davanti ad Alex, aveva
cercato di controllare esplose in un pianto disperato…
Dawson sentendo dei rumori, era intanto sceso e vedendo Bessie piangere, capì
che qualcosa non andava:
“Dov’è Joey?” disse terrorizzato, e a vedere le facce di Bessie e del signor
Potter, si immobilizò e tremò allo stesso momento: “Che le è successo!?!?!”
“Dawson, ci hanno chiamato dall’ospedale, due ore fa una macchina impazzita
l’ha centrata in pieno, l’ha stanno operando di urgenza, non è messa molto
bene!” disse il signor Potter, cercando di trattenere le lacrime, Dawson non si
fece dire altro si avventò alla porta prese le chiavi della macchina della
madre e corse via, passando non si accorse neanche di aver urtato delle
persona…
Pecey, vedendo l’amico andare via così di corsa, e di saltare in macchina come
una furia, capì che qualcosa di grave era accaduto, corse al portico di casa
Leery dove intanto erano usciti Tod, Gail, Bessie e il signor Potter…non ci
mise molto a capire, che era accaduto qualcosa di grave, e sicuramente a Joey:
“Che è successo?” chiese avvicinandosi al gruppetto seguito da Andie e Julian
(che nn capiva tutta la preoccupazione che vedeva salire sulle facce tese di
Pecey e Andie)
“Oh, ciao Pecey”, disse Gail e poi cercò senza piangere di raccontare
l’accaduto…
Dopo un’ora erano tutti all’ospedale, Dawson che camminava avanti e indietro,
Pecey che cercava di consolare Bessie, il signor Potter e Gail, immobili sulle
sedie, Jack che cercava di tranquillizzare Andie e Julian che non sapeva bene
cosa fare, Grams e Tod erano rimasti a casa con i bambini…
Julian, era veramente incapace di fare qualsiasi cosa, si sentiva sopraffatto
dal dolore che lo circondava, vedere quel gruppo di amici così atterriti gli
fece capire il legame che c’era tra loro, in quella sala operatoria non solo
c’era Joey che lottava per la vita ma anche li nella sala d’aspetto tutti
lottavano con lei… si allontanò un po’, andò al bar e comprò 8 caffè e li portò
nella sala d’aspetto, tutti bevvero in silenzio…
Julian avrebbe anche voluto stare vicino ad Andie, ma non sapeva nulla di Joey,
o meglio non molto, in quei mesi aveva imparato a conoscerla,conoscendo Sam di
“The Creek”, ma non abbastanza da poter andare da Andie e dirle « è forte
vedrai se la caverà» non lo sapeva, non poteva sapere se ce l’avrebbe fatta.
Dawson, non sapeva cosa fare, era attonito, disperato continuava a camminare
avanti e indietro stringendo nella tasca la scatolina di velluto che conteneva
l’anello per Joey. Non voleva dover soffrire nuovamente così tanto, prima il
signor Brooks, poi suo padre, poi Jen. No, Joey no! Non poteva perderla, non
ora, non così, era troppo presto, avevano una figlia, avevano
una vita davanti a loro. Non ce la fece più esplose in un pianto disperato e
corse via. Tutti si alzarono ma Pecey disse:
“lasciatelo fare, deve urlare al mondo il suo dolore, la sua rabbia, lo seguo
io e vedo che non combini cazzate!”
Anche Pecey era lacerato dentro, ma sapeva che se lui stava male, Dawson stava
soffrendo il triplo, se fosse successo qualcosa a Joey, Pecey avrebbe perso una
persona speciale ma Dawson avrebbe perso la sua migliore amica, sua sorella, la
sua amante, la sua forza, insomma con lei se ne sarebbe andata una parte della
sua vita… seguì l’amico e lo vide andare verso il pontile, arrivare in fondo e
urlare tutto il suo rammarico!
Gli si avvicinò lo prese tra le braccia: “Sfogati amico, urla al mondo la tua
rabbia!”
Rimasero così abbracciati e tutte le incomprensioni che avevano avuto negli
anni non esistevano più adesso uno era il sostegno dell’altro.