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Autore: Nusia    16/08/2010    2 recensioni
e se Bella avesse conosciuto prima Edward Masen? Sarebbe stato amore a prima vista o le cose sarebebro andate diversamente?
Genere: Romantico, Triste, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Per vostra somma gioia posto oggi =D ho trovato stranamente la connessione e prima che se ne vada ho deciso di aggiornare =D…quindi bando alle ciance ecco il capitolo e grazie mille a tutte. Sabato torno e risponderò alle vostre recensioni =)

Recensite!

36- Capitolo (Nunzia)

Avere Alice che come un tornado girava per casa non era una bella cosa, fossi stata ancora umana ero quasi sicura che mi sarei ritrovata con un perenne mal di testa. Iniziavo a pensare che forse sarebbe stato meglio scappare a Las Vegas per sposarci, ma ogni qualvolta tentavo di pianificare la fuga arrivava Alice come una matta a sbraitare contro di me e dire “a me non puoi nascondere niente” quando si metteva sapeva essere davvero terrificante. Se c’era una cosa che avevo capito in quel primo mese da vampira era che non bisognava mai e ripeto mai chiedere ad Alice di organizzare un matrimonio, già era pazza di suo, se poi ci aggiungevamo una cerimonia nel mezzo ero la fine. La mia povera famiglia non aveva un attimo di respiro, persino Carlisle era costretto a seguire gli ordini di quel folletto e uscire dall’ospedale per comprare del mastro rosa che,a detta di Alice, non era mai abbastanza. Insomma tutti erano occupati e pieni di impegni tranne la sottoscritta. Proprio così, io ero l’unica a non dovermi occupare di nulla e per di più avevo l’ordine di non mettere piede nella camera di Alice, che si era trasformata in una vera e propria agenzia d’eventi, per le prossime due settimane.

“se vuoi renderti utile scrivi gli inviti” mi aveva detto quando avevo cercato di ribellarmi. Così, cercavo di perdere più ore possibili a scrivere quegli inviti che sarebbero andati a tutti meno che ai miei amici. Non potevo certo inviate Angela e gli altri al mio matrimonio, per loro ero morta. Sospirai pensando al dolore che stavo provando Angy in quel giorni, avrei tanto voluto dirgli al verità, ma l’avrei solo messa in pericolo, perciò cercavo, tramite, July di consolarla. Ero sicura che con l’aiuto di Ben ce l’avrebbe fatta. Sarebbe stato bello però averla al mio matrimonio invece di Tanya. Ditemi quello che volte ma quella vampira non mi va giù, ogni qualvolta vede Edward sembra che vorrebbe saltarlo addosso. Dio che nervi! Gli unici amici sinceri che avrei avuto al matrimonio, oltre ai Cullen, sarebbero stati July, Steh insieme al resto del branco e, ammettendo che se la sarebbe sentita, Jacob. Gli avevo portato l’invito specificando che non era costretto a presenziare, ma lui mi aveva promesso che ci sarebbe stato e che per un giorno avrebbe fatto finta che non puzzassi. Sempre il solito Jacob! Ero davvero felice di non aver perso, così com’ero felice di non aver abbandonato i miei genitori. Già, loro erano fantastici! Da quando avevano saputo che ero “viva” erano talmente contenti che non si preoccupavano di vedermi diversa. Ogni tanto mio padre scoppiava di curiosità e mi chiedeva perché fossi così diversa ma io gli facevo l’occhiolino dicendo di lasciare libero sfogo alla fantasia e lui si accontentava. Per quando riguardava mia madre…beh lei era davvero un altro paio di maniche. Reneé era sempre stata un po’ pazza e un’ amante delle novità perciò si era ambientata più che bene nel mio mondo, anzi devo ammettere che è davvero entusiasta di avere una figlia fuori dal normale e che la nuova famiglia della figlia sia ancora più straordinaria. Eh si, aveva conosciuto i Cullen e devo dire che si erano piaciuti subito, Emmett pensava che mia madre fosse un protento, Jasper non smetteva di ridere quando c’era lei in casa e Rose ed Esme l’adorava così come le adorava lei. Alice invece la riteneva una donna incredibile e piena di energia e la cosa non mi sorprendeva più di tanto visto che erano molto più che simili. Quasi mi veniva da ridere se ripensavo a quando gli feci rincontrare Edward.

Io e Edward eravamo da poco tornati a casa, quella era stata una giornata davvero strana: insomma rivedere il proprio migliore amico e dire ai propri genitori di non essere morta senza fargli venire un infarto era davvero stato difficile. Ma ero felice. Felice dopo tanto tempo! All’improvviso prese a squillare il telefono dei Cullen, Alice andò a rispondere canticchiando la marci nuziale.

“Pronto?”

“Alice? Sono…sono Reneé, la mamma di Bella ricordi?” la voce di mai madre era ben udibile dal telefono. Mi alzai dal divano avvicinandomi a Alice.

“si certo Reneé dimmi tutto”

“senti, so che può essere assurdo ma il mio istinto mi dice che tu sai dov‘è Bella, puoi dirmelo? Devo chiederle una cosa” la pregò. Io e la mia nuova sorella scoppiammo a ridere insieme.

“te la passo subito Reneé” e così dicendo mi porse il telefono.

“mamma?” risposi ancora ridendo.

“Oh lo sapevo che eri li, dovrò darmi alla magia amore” si complimentò con se stessa.

“si mamma, dimmi tutto è successo qualcosa?”

“no amore è che io son così contenta di averti ritrovata. Tuo padre aveva perso le speranze ma io…io sapevo che tu eri viva, me lo sentivo. Insomma chi se ne frega che ormai somigli più ad Alice che me,l‘importante è che tu sia viva…o quasi”

“sai una cosa mamma? Sei sempre stata intuitiva. Comunque vai al sodo” la presi in giro.

“si, allora tu hai detto di essere felice e di stare con Edward. Dio mio anche lui è vivo? Dimmi che il signore ha lasciato quel gran bel ragazzo in vita e giuro che mi tuffo senza paracadute da un aereo” non riuscì a trattenere una risata e come me anche Edward ed Alice.

“oh mamma sei incredibile, chiunque si sarebbe spaventato ma non tu. Edward è vivo o come hai detto tu, quasi. È qui con me mamma e sono contenta di averlo ritrovato”

“oh santo cielo vengo subito dai Cullen voglio vederlo” e così dicendo mi attaccò il telefono in faccia senza aspettare una mia risposta. Guardai Edward che continuava a ridere ed Alice che era letteralmente piegata in due.

“è pazza! Mia madre è impazzita” esclamai.

“lo è sempre stata amore”

“si ma sta venendo qui e se non riuscissi trattenermi?” domandai andando nel panico.

“andrà tutto bene Bella,tu corri solo a cambiarti le lenti a contatto, per quanto Reneé sia pazza penso che gli prenderebbe un colpo a vedere i tuoi occhi rossi.” mi suggerì Alice picchiettandosi la testa.

“sei sicura?” lei annuì.

“tu sei speciale amore mio. Nessun neonato è controllato come te” mi tranquillizzò Edward.

Mezz’ora più tardi mia madre bussò alla porta di casa Cullen e secondo Edward i suoi pensieri erano tutti concentrati su di lui.

Alice si avvicinò per aprire ma poi scoppiò a ridere girandosi verso di noi:

“meglio che ti togli Bella, tua madre salterà letteralmente addosso a Edward” mi avvertì. Feci come mi disse,l’ultima cosa che volevo era risvegliare la mia sete trovandomi mia madre addosso. Impaziente Reneé bussò ancora e in quel momento Alice aprì la porta.

“salve Reneé”

“ciao Alice,Edward?” chiese come se fosse di fretta. Edward si schiarì la voce e un attimo dopo gli occhi di mia madre iniziarono brillare come aveva detto Alice si buttò tra le braccia del mio fidanzato.

“dannazione sei ancor a più bello” disse dopo essersi calmata.

“ehm ehm…behè il mio fidanzato mamma” scherzai io.

“mica te lo rubo” e così dicendo gli scoccò un bel bacio sulla guancia. Mitica mia madre!

Da quel giorno non faceva che elogiare suo genero!

“sai che sembri tanto una vampira pazza?” disse Edward materializzandosi al mio fianco col suo immancabile sorriso sghembo.

“non credo di seguirti” ammisi.

“ridevi da sola poco fa” chiarì.

“Oh…ehm stavo ricordando quando mia madre ti ha rivisto” gli dissi e q quel punto rise anche lui.

“che ci fai in giardino da sola?” mi chiese.

“beh Alice mi ha praticamente vietato di entrare in casa per le prossime 12 ore” mi lamentai prendendo posto tra le sue braccia.

“in effetti ha ragione, non puoi entrare. Sta cercando di decidere il posto dove si terrà la cerimonia” mi spiegò.

“ma il matrimonio è mio, ho diritto a vedere cosa succede” sbuffai. A dire il vero non mi dispiaceva che si occupasse di tutto Alice, ma così mi sembrava esagerato.

“non quanto ha dato carta libera ad Alice Cullen”

“si però tu puoi vedere” lo accusai.

“beh io leggo nel pensiero quindi vedrei tutto comunque” disse dandosi delle arie.

“spaccone” borbottai facendolo ridere.

“io spaccone?” domandò scandalizzato.

“oh si, lo sei sempre stato Edward. Anche voglio avere un dono” farfugliai giocando con l’erba del giardino.

“si è vero sono spaccone. E comunque anche tu hai un dono”

“e sarebbe?” domandai.

“ad esempio un super autocontrollo. Insomma sei vampira da un mese e ti comporti come se ti fossi trasformata da anni. Il sangue umano non ti tocca più” si complimentò orgoglioso.

“si, ma questo non è un dono. Semplicemente non voglio uccidere nessun‘altro”

“beh ho detto ad esempio. Secondo me il tuo potere è un altro, devo solo cercare di ricordarmi il nome”

“Edward non ci sto capendo niente” ammisi.

“secondo me tu riesci a bloccare qualunque potere mentale ecco perché non riesco a leggerti la mente. È come se al tua mente fosse protetta” mi spiegò.

“però il potere di Alice e Jasper funziona” gli rammentai.

“questo perché loro non agiscono nella mente. Ricordami di chiederlo a Eleazar”

“chi?” chiesi non riconoscendo il nome.

“fa parte del clan dei Denali,sarà sicuramente dare un nome al tuo potere”

“capisco. Sai una cosa Edward?”era da un po’ che pensavo di proporgli la cosa,ma avevo sempre avuto paura di farlo.

“cosa?”

“beh io penso che i tuoi genitori sarebbero molto contenti di vederti, o saperti, felice” mormorai trovando il coraggio. Mi si chiudeva sempre lo stomaco quando pensavo ai signori Masen.

“io…io ho preso la mia decisione Bella” tentennò. Sapevo che voleva rivederli, infondo gli mancavano e lo capivo dallo sguardo che aveva ogni volta che li nominavo.

“ma perché Edward? Insomma non voglio costringerti e so che me ne hai parlato ma sarebbe davvero un bene per loro sapere che sei vivo”

“loro non sono come i tuoi genitori Bella. Mi mancano si, ma sono più al sicuro senza di me, mia madre impazzirebbe se sapesse cosa sono e mio padre non ci crederebbe”

“mi…mi dispiace aver tirato fuori questo discorso” mi scusai girandomi a baciargli le labbra.

“no amore hai fatto bene” mi consolò sorridendo.

“mi fai una promessa?”

“tutto quello che vuoi”

“mi prometti che se e quando ne sentirai la necessità,andrai a trovarli? Verrò con te e faremo come per un anno hai fatto con me. Li spieremo” gli proposi.

“promesso” disse avvicinandosi al mio viso e baciandomi con passione.

“scusate se interrompo questo momento piccioncini” si scusò Alice avvicinandosi a noi. Non al calcolammo minimamente.

“ehm ehm…” si schiarì al voce.

“vattene Alice” le ordinò Edward sulle mie labbra.

“non ci penso neanche, mi serve Bella”

“beh, io non voglio venire” le feci presente riavvicinandomi al bellissimo volto del mio fidanzato.

“Edward se non la molli le dirò dove la porterai in luna di miele” lo minacciò. Edward sbuffò sonoramente mettendosi a sedere.

“sei davvero un folletto insopportabile” le disse.

“anche io ti voglio bene fratellone. Bella vieni con me” e così dicendo mi afferrò per il polso trascinandomi dentro.

“se non dovessi uscirne viva, ricorda che ti amo” urlai prima di essere tirata su per le scale.

“come sei esagerata Bella” sospirò Alice.

“dove stiamo andando?” le chiesi.

“in camera di Edward, devo mostrarti una cosa, l‘unica cosa che puoi vedere” spiegò

“e perché Edward non può venire?”

“perché lui non può vederla”

“ma legge nel pensiero” le rammentai.

“sto già iniziando a cantare l‘inno francese in arabo” ribatté risoluta. Mi arresi e sospirando entrai nella camera.

“perfetto!” esultò “forza” e così dicendo mi afferrò per il polso trascinandomi verso l’armadio e aprendo le ante mostrandomi una custodia bianca. La guardai interdetta.

“bene,cosa mi devi far vedere?” le chiesi non riuscendo a capire cosa fosse. Lei alzò gli occhi al cielo più battendo le mano disse:

“questo” e tirò giù la cerniera della custodia facendola scivolare dalla stampella. Rimasi scioccata alla vista di quel abito bianco.

“Allora?” mi chiese impaziente.

Lo osservai per un interminabile attimo, mentre la sua area si fece preoccupata. La guaina stretta del vestito bianco si allargava nello strascico quasi fosse una calla capovolta e il taglio dell’abito era perfetto,elegante e sinuoso.

“non…non ti piace?” mi chiese Alice non vedendomi proferire parola. La guardai estasiata e grazie al mio sorriso si rilassò.

“scherzi? È il vestito più bello che io abbia mai visto” esultai buttandole le braccia al collo.

“dici davvero?”

“certo, è perfetto. Per me, per Edward…è grandioso, tu sei grandiosa” mi complimentai. Lei sorrise raggiante.

“speravo davvero che andasse bene” disse mentre io mi avvicinavo al mio mio abito per poterlo toccare. I miei occhi caddero sull’etichetta:

“1918?” chiesi scioccata.

“beh si. In parte l‘ho disegnato io sai? Lo strascico,il velo. Il pizzo è d‘epoca” mi spiegò complimentandosi con se stessa per l’ottimo lavoro.

“ma…ma come facevi a sapere che noi…insomma nel 1918 neanche erano anti i nostri genitori” balbettai. Era davvero impressionante!

“beh quando mi misi a fare un schizzo di un abito da sposa ebbi una visione: c‘erano due ragazzi che si stavano per sposare e lei aveva indosso il mio schizzo. Alla cerimonia c‘ero anche io e i vostri volti se pur non ben definiti erano pallidi” mi spiegò.

“perciò hai pensato di conservarlo per più di un secolo?” chiesi. Lei annuì.

“sei fantastica Alice, so che stai facendo un gran bel lavoro” le dissi. Lei si illuminò.

“ora però posso vedere il tuo vestito?” domandai. Lei restò impassibile.

“mmmh non mi dire che non hai ordinato i vestiti per le mie damigelle! Non voglio che la mia testimone sia costretta a pescare qualcosa dal suo immenso armadio” scherzai.

“aaaa ti adoro Bella” esultò saltandomi al collo.

“come facevi a non sapere che te lo avrei chiesto? Che razza di veggente sei?” la presi in giro.

“vai a giocare con Edward,quando sono pronta ti chiamo” e così dicendo volò via dalla camera portandosi dietro il mio abito da sposa.

“perché mia sorella sta cantando in arabo?” mi chiese perplesso Edward entrando nella sua stanza. Lo guardai per un secondo e poi scoppiai a ridere felice.

“segreto”mormorai solamente mentre lui mi prendeva le mani nelle sue.

“un segreto dici? Non è che state organizzando una fuga? Magari non vuoi più sposarmi”

“oh amore voglio sposarti oggi più di ieri” lo rassicurai facendolo sorridere.

“in questo caso, ho qualcosa da darti” e così dicendo si alzò dal letto avvicinandosi alla sua scrivania.

“cosa?” chiesi curiosa.

“sai mi sono reso conto di non aver fatto le cose per bene così ieri, mentre tu eri a caccia con Rose e Alice, sono andato con Emmet e Jasper a Seattle. Dovevo comprare una cosa” disse tornando vicino a me con in mano una scatolina nera di velluto. Lo guardai sorpresa, capendo cosa ci fosse in quella piccola custodia. Se fossi stata umana il mio cuore avrebbe aumentato i battiti e molto probabilmente avrei pianto.

“non…non ce n‘era bisogno” balbettai.

“si, invece” mi corresse inginocchiandosi davanti a me e prendendo la mia mano dove vi depositò un tenero bacio.

“Isabella Marie Swan” mi guardò da dietro quelle ciglia lunghe, con i suoi occhi dorati, dolci e ardenti di amore.

“prometto di amarti per sempre, ogni giorno per l‘eternità. Mi vuoi sposare?”

Avrei voluto dire così tante cose in quel momento, ma le parole mi si bloccavano in gola per la troppa gioia, perciò riuscì solo ad annuire e mormorare in flebile ma sincero: “Si”

Lui sorrise contento e infilò l’anello sul mio anulare. Lo guardai estasiata e poi gli buttai le braccia al collo e lo baciai dolcemente. Era mio per l’eternità!

   
 
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