Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: RobSten4ever    17/08/2010    2 recensioni
Due protagonisti, due vite che si incrociano.... lui: ventenne simpatico, dolce e amante della fotografia; lei: diciannovenne timida e introversa, dal passato difficile e doloroso, a donato la sua vita alla sua piccolina....
Se volete sapere come andrà a finire, seguitemi.....
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap.6

Dopo quel pomeriggio passato con Ilaria, nel quale avevo raccontato il mio segreto e avevo trovato una nuova amica, passarono alcuni giorni. Eravamo ormai in ottobre, e incominciava a fare freddo.
In quei giorni, ogni volta che andavo a lavorare, mi ritrovavo davanti Andrea, sempre seduto da solo, che mi osservava senza mai fare niente, e io mi sentivo sempre più strana.. Non riuscivo mai a capire cosa mi accadeva quando mi stava vicino ed ero sempre più spaventata da questi nuovi sentimenti, avevo sempre più paura di ricadere…
Però quel giorno quando andai a lavoro non lo trovai.. Sentii nascere i me una strana agitazione, mista a tristezza.. << ehi Giù tutto bene? >> mi domandò Marco vedendomi, avevamo il turno insieme quella mattina. << oh, si tutto ok.. Ero solo sovrappensiero… >> e feci un sorriso tirato, che non lo convinse per niente. Ormai anche lui sapeva la mia storia, era stata sua moglie a parlargliene, e stranamente non mi dava fastidio, anzi mi aveva risparmiato un altro viaggio nei miei ricordi dolorosi. << si come no… comunque oggi so che mia moglie usciva con Maura e Bea… >> disse e a sentire il nome di mia figlia sorrisi << si… povera piccola, chissà cm la troverò stasera a casa… quelle due sono pazze.. >> gli risposi, cercando di cambiare argomento << oh, si… non vorrei stare nei panni di quella povera bambina.. Ultimamente mia moglie e molto su di giri… >> disse lui e la sua faccia mi fece ridere << sono gli ormoni.. >> gli dissi mentre mi allontanavo da lui, visto che mi stavano chiamando ad un tavolo…
Per tutta la giornata non feci altro che guardare costantemente la porta d’ingresso nella speranza che entrasse qualcuno, ma cosi non fu.
Però prima che il mio turno, la porta si apri, e il mio cuore sobbalzò, ma di lui nessuna traccia; al posto suo entrò un bambino sui sei anni, con in mano un mazzolino di gigli bianchi e rose rosa… cercava qualcuno, poi i suoi occhi si puntarono su di me e si aprì in un grande sorriso; mi raggiunse e guardandomi con i suoi occhi grandi azzurri  mi disse << tu sei Giulia? >> come faceva a sapere il mio nome?! Mi chiesi mentalmente, poi vedendo che aspettava una mia risposta, decisi di parlare << si, sono io >> ecco un altro sorriso << bene.. Questi sono per te >> disse e mi allungò il mazzo di fiori.. Ok, ero a dir poco sconvolta, chi mai mi mandava dei fiori, con conoscevo nessuno… se era uno scherzo sicuramente non faceva ridere! << scusa chi te li ha dati? >> domandai e il suo sorriso si spense diventando serio << è un segreto >> sussurrò avvicinandosi a me.. << allora non posso accettarlo se non so di chi è >> dissi io. Allora lo vidi pensieroso guardò verso la porta e lo stesso feci io, ma non vidi nessuno, poi tornò a guardarmi << ok, posso solo dirti che te lo manda un ragazzo che mi ha fermato qua fuori. >> disse lui.. Un ragazzo?! Ma chi.. << scusami, com’è questo ragazzo? >> domandai << non l’ho visto bene, aveva gli occhiali… >> mannaggia!! << ok, va bene… grazie >> dissi e lui sorrise, visto che il suo compito era riuscito, e poi se ne andò tutto contento, chissà cosa il ragazzo misterioso gli avevi promesso in cambio.. Comunque, guardando meglio il mazzolino, che era davvero bello, notai un bigliettino con su il mio nome, scritto in bella grafia che avevo già visto, ma non ricordavo dove. Presi il biglietto e lo aprii: c’era un immagine di una bellissima colomba candida e un sole che si rifletteva sul mare. Non capii subito il senso di quelle due foto, fin quando non lessi, ciò che c’era scritto:

          

La rosa, il giglio, la colomba, il sole
Ho tutti amato un tempo con passione.
Or più non l’amo, amo solo lei
La piccola, bella, pura  e unica;
Lei sola, fonte di tutto l’amore,
È rosa e giglio,è colomba e sole.


 

Ero rimasta a dir poco sconvolta, quella scrittura, quelle parole, mi fecero capire subito chi era l’artefice di tutto. Erano nati in me sentimenti contrastanti: dolcezza e piacere per quel gesto, e dolore e rabbia per una parole che c’era scritta: PURA.. Io non lo ero più, ero stata violata, mi avevano tolto la mia purezza con la forza, e quella cosa mi faceva tremendamente male, mi faceva contorcere lo stomaco in una morsa di ferro per il dolore che in quel momento provavo, lui non sapeva com’ero veramente, non dovevo accettare qual mazzolino di fiori. Finii il mio turno scappando fuori, senza salutare nessuno, non volevo che mi vedessero con gli occhi stracolmi di lacrime, perché solo uscendo mi accorsi che stavo piangendo, lacrime amare, lacrime piene di troppi ricordi, uscivano dai miei occhi.
Dovetti fermarmi per non scontrarmi con qualcuno, visto che vedevo tutto sfocato, ma ad un certo punto sentii sfiorarmi una spalla << stai bene? >> mi pietrificai, quella voce l’avrei riconosciuta ovunque ormai, stampata nel mio cervello dalla prima volta che la sentii.
Non risposi, non alzai la testa, rimasi nella posizione in cui mi aveva trovata << Giulia ti prego, rispondimi >> disse con la voce lievemente preoccupata << se ti ha infastidita il mio gesto, ti chiedo umilmente perdono, ma almeno dimmi qualcosa >> il suo gesto.. Quindi avevo ragione, era stato lui; credeva di avermi infastidito con quel gesto, ma lui non sapeva la verità, il perché delle mie lacrime, e non volevo che lo sapesse. L’unica cosa che mi veniva in mente era di andarmene, alla svelta e di liberarmi di lui, avevo paura di innamorarmi di nuovo.. << non toccarmi… ti prego non cercarmi più e non inseguirmi… io non posso.. >> dissi fredda con il cuore a mille, avevo deciso di seguire il cervello e non il cuore.. << ma io non capisco.. >> disse lui, mi dispiaceva vederlo cosi << non c’è niente da capire.. Non ti voglio nella mia vita >> quelle mie parole furono la botta finale, lasciò la presa dalle mie braccia e lo vidi abbassare la testa in segni di resa.. Non disse niente e capii che ci era rimasto male, e quel barlume di speranza che stava nascendo in me, si volatilizzò.. Io senza pensarci due volte, lo sorpassai e mi allontanai da lui in fretta.              

                 






Sentivo un leggero picchiettare sul mio braccio destro, ma non capivo cos’era… uff mai un attimo di pace! Poi sentii delle labbra posarsi sulla mia guancia, erano piccole e morbide, appartenenti solo ad una persona: la mia piccola Bea. Mi convinsi ad aprire gli occhi e solo in quel momento mi accorsi di essermi addormentata, sinceramente non ricordavo nemmeno come fossi tornata a casa.. << Bea, amore, sei tornata >> dissi con la voce impastata dal sonno << finammente ti sei sveiata.. >> disse mettendo il suo dolcissimo broncio << scusami, piccola, ma ero stanca… >> dissi e poi la presi in braccio per poterle riempire il viso di baci, il mio angelo!
<< allora ti sei divertita con zia Maura e Ilaria? >> le domandai quando finii la prima dose di coccole << sisi,tanto tanto.. Siamo state al pacco, al cinema: Abbiamo visto la Principessa e il ranocchio, e poi al cento commecciale dove zia Ilaia ha compato dei mini vettitini, quelli che metto io per le bambole >> disse lei e io risi << tesoro, quelli che metti alle bambole sono diversi… Ilaria ha comprato dei vestitini per il suo bambino che nascera tra qualche mese >> le spiegai e lei mi guardò incredula << davvelo, e come fa a nascere? >> domandò… oddio in che guai mi ero cacciata?!? << bhe, vedi quando due persone grandi si voglio tanto bene, loro legame, nasce un bambino.. >> le spiegai brevemente << anche io sono nata così? >> ecco la domanda che sapevo sarebbe arrivata. << bhè, vedi Bea, con te è stato diverso, ma più o meno è avvenuto cosi >> cercai di stare calma, ma comunque il mio cuore batteva forte, non ero ancora pronta a raccontarle tutto, e lei per fotuna era ancora piccola da capire il significato di quelle parole.. << ah mamy, lo sai che ho conosciuto un bel lagazzo.. >> scusa, come?! << in che senso Bea? >> << stavamo al parco, e io stavo giocando con la palla che zia Ilaria mi ha compato, pelò poi la palla e cappata via e io per iplendela sono andata a sbattele a qualcuno.. Ela un lagazzo.. Io sono tubito cappata dalle zie e lolo mi sono venute incontlo, ma poi zia Ilaia si è metta a lidele vedendo il lagazzo e io mi elo nascosta dietlo zia Maua >> ok, mia figlia era una grande chiacchierona, am anche molto timida con le persone che non conosceva << poi cosa è successo? >> le domandai << zia Ilaia mi ha detto di tare buona pecchè lo conoscevo, e poi lui ti è avvicinato a mi ha detto il suo nome >> disse, ora ero curiosa di sentire il nome del ragazzo << e come si chiamava? >> le chiesi, ma prima che mi rispondesse spuntò in salotto, maura in accappatoio e asciugamano sulla testa << ehi ciao >> salutò solare come sempre << ciao, allora, Bea mi stava raccontando della giornata di oggi…ho notato che vi siete divertite >> dissi mentre lei si sedeva di fianco a noi << oh si, te l’ha detto del film che ci siamo viste? >> domandò << sisi, è la prima cosa che mi ha detto, le è piaciuto molto… poi però lo voglio vedere anche io >> risposi << si mamma… pelò dovai aspettae il dvd… >> << oh, non preoccuparti… aspetterò o possiamo ritornare al cinema..magari domani pomeriggio, quando finirò il lavoro.. >> ed ecco che mia figlia si aprì in un favoloso sorriso, lo stesso che aveva il padre… << davvelo, mamma! >> esclamò con gli occhi illuminati, annuii sorridendo e la sua razione non tardò ad arrivare, si scaraventò su di me abbracciandomi forte, << me lo pometti, mamy…? >> disse guardandomi negli occhi << promesso..>> le dissi e lei mi riabbracciò. Poi però si staccò da me velocemente e si premette una mano sulla fronte << no, me lo tavo pe dimenticale.. >> disse e la scena mi fece ridere, ricordandomi che ricopiava quella mossa da Maura, la quale lo faceva ogni volta si dimenticava di qualcosa; << Bea, cosa ti stavi per dimenticare? >> le chiesi << di Andea.. >> e adesso chi era?! Non stavo capendo, e Maura lo notò dalla mia faccia << piccola, spiega alla mamma chi è andrea.. >> disse lei << mamma è il lagazzo che ho vitto al pacco >> ah, ora ricordavo il racconto della giornata che mi stava facendo prima. << oh, si ora ricordo…ma non sapevo si chiamasse Andrea >> proprio quel nome poi, mi perseguitava, mi ritornarono alla mente le immagini di poche ore prima.. << si, abbiamo conosciuto il fratello di Ilaria, il ragazzo del parco… >> specificò Mau << non sapevo che Ilaria avesse un fratello, non me ne ha mai parlato, neanche marco.. >> esplicitai il mio pensiero << ah no?!.. Ma forse non ci avrà pensato, o se ne sarà dimenticata… >> ma sarà.. << comunque, ha anche un’altra sorella, la sua gemella, che però non vive qui ma in America… pare che non sia venuta neanche al suo matrimonio, perché ha avuto problemi con l’aereo, ma ha detto che sarà qui a giorni. >> wow, tutte quante cose non mi aveva detto, e io che le avevo raccontato la mia vita.. Restammo a chiacchierare un altro po’, poi arrivò l’ora di cenare, e poi di andare a nanna.

 

 

 


 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: RobSten4ever