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Autore: CUCCIOLA_83    12/10/2005    5 recensioni
Un singolo evento raccontato da 5 persone diverse. 6 FF per descrivere le varie fasi che hanno portato al matrimonio di Remus e Tonks. Ps. Queste ff sono state scritte prima "il diario dimenticato" quindi probabilmente troverete molte similitudini
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Un amicizia che dura da anni ormai

Due persone che agli occhi di molti possono risultare diverse

Un amore nato all’improvviso

Chi lo avrebbe mai i detto. Io e lei, così simili eppure così diversi. Lei estroversa, allegra, sempre pronta alla battuta e solare come il sole a mezzogiorno. Io molto introverso, a volte schivo, con l’aria un po’ trasandata, sempre attento che nessuno scopra il mio grande e terribile segreto.

Questo nostro amore, che agli occhi degli altri può sembrare strano, è nato all’improvviso. Quella bellissima estate passata a Hogwarts ci ha dato un grosso aiuto, benché anche prima fossimo amici, quell’esperienza ci ha unito. Lei si era divertita come una pazza a fare la professoressa, i ragazzi pendevano dalle sue labbra, anche se queste cambiavano molto spesso. Si divertiva soprattutto a prendermi in giro a causa del mio carattere tendenzialmente poco estroverso “dai Remus è estate. Questa stagione è fatta per divertirsi, non per buttarsi sui libri” ecco quello che mi ripeteva sempre quando mi trovava sotto un albero vicino al lago, puntualmente mi rovesciava dell’acqua ghiacciata in testa. Io, naturalmente non me la prendevo, era bello vederla ridere e scherzare, mi piaceva guardarla mentre si trasformava davanti ai ragazzi del primo anno, che rimanevano a bocca aperta, forse è stato proprio in quei momenti, mentre la guardavo così spensierata, che è nato dentro di me questo sentimento.

Quando mi resi conto di provare qualcosa di forte nei suoi confronti decisi di tenermi tutto dentro, cosa mai avrebbe potuto trovare in me? Una persona che una volta al mese si nascondeva alla vista di tutti, schiavo di una sorta di maledizione che mi aveva impedito per anni di essere un ragazzo normale. Lei era così bella, ma soprattutto giovane. Avevamo parecchi anni di differenza, circa una quindicina, e questo mi pesava molto.

Poi un giorno cambiò tutto. Ero seduto sotto il mio solito albero leggendo una copia di “soluzioni rapide per liberarsi degli gnomi” quando un’ondata di acqua gelida mi piombò in testa. Era davvero troppo, gettai da una parta il libro e iniziai a rincorrerla per tutto il parco «Ninfadora se ti prendo questa volta ti butto nel lago» odiava, e odia tutt’ora farsi chiamare così «non chiamarmi Ninfadora o ti trasformo in un criceto!» mi urlò. Continuammo così per un bel quarto d’ora anche se per me era un po’ difficile correre dato che era da poco passata la luna piena, ma strinsi i denti, questa volta non l’avrebbe passata liscia. Il parco era deserto, tutti i ragazzi erano nella sala grande per assistere ad un’esibizione del professore Vitious.

Stanco d’inseguirla in lungo e in largo, decisi di tentare il tutto per tutto. Non era tanto distante da me quindi tentai uno scatto felino, suona strano detto da me vero?, e con un salto riuscì ad afferrarla, peccato che cademmo entrambi sul prato, aggiungerei rovinosamente, io mi ritrovai sopra di lei. Eccoci lì a fissarci negli occhi, io avevo il cuore che batteva a mille non so se per la corsa o se per il fatto di averle così vicino. Non so quanto tempo passò ma io volevo che non finisse mai. Ad un certo punto lei mi sorrise «Remus ti hanno mai detto che hai dei begli occhi?», ha sempre avuto il dono di spiazzarmi con una semplice frase, io rimasi imbambolato per un po’ cercando di trovare una risposta quando ad un tratto mi ritrovai le sue labbra sulle mie «oh Finalmente!! Era da un po’ che volevo farlo. »

Io sgranai gli occhi, non potevo credere a quello che era appena successo, la fissai per un po’ con una faccia che dopo mi rivelò sembrare quella di un pesce lesso, lei era diventata tutta rossa, e non solo di faccia ma anche di capelli, «beh sai, credo che…vedi è da un po’ di tempo che non faccio altro che pensare a te. Spero che non ti abbia dato fastidio il mio gesto..» Anche io come lei divenni rosso «no ma cosa vai a pensare? Vedi…anche io, cioè sì..no cioè..insomma anche io ho pensato molto a te in questo periodo, ma credevo che, sai il segreto con cui convivo, pensavo che mai ti saresti interessata ad uno come me. »

Per un momento mi sembrò quasi di essere tornato ai tempi dell’adolescenza, che mai avevo assaporato fino in fondo, ero lì nel parco della scuola che mi aveva visto crescere, con una ragazza bellissima, a scherzare come non facevo da un sacco di tempo. Mi resi conto di essere ancora sopra di lei e quindi mi spostai al suo fianco. Lì stesi nell’erba fresca a guardare il cielo di un azzurro brillante, o forse erano i miei occhi che brillavano pensando a lei ed a noi insieme, in quei momenti dimenticammo tutto. Dimenticammo perché eravamo lì a Hogwarts, dimenticammo l’Ordine Della Fenice, tutto insomma. C’importava solo di noi e della nostra felicità.

Naturalmente quei tre piccoli detective ci scoprirono quasi subito, era praticamente impossibile nascondere la nostra felicità secondo loro, devo ammettere che sono stati ossi duri anche se avevo potuto appurare le loro doti d’investigatori durante il loro terzo anno di scuola, non ci hanno mollato un attimo, fino a quando non siamo stati costretti a cedere. Anche Silente capì subito che tra di noi c’era qualcosa, d'altronde è impossibile nascondergli qualcosa, ma con la solita classe che lo contraddistingue non disse nulla, si limitava a sorridere e a farci l’occhiolino.

Dopo l’estate passata al castello di Hogwarts tornammo nella casa di Sirius, che era ancora il quartier generale dell’Ordine Della Fenice, sempre insieme e sempre più felici di esserlo nonostante tutto quello che stava accadendo. In poco tempo tutti i membri dell’ordine seppero di noi. La più felice fu Molly Weasley «e bravi i nostri ragazzi. Era ora che vi sistemaste» ci disse una sera a cena, per noi Molly era ed è un po’ come una mamma perché si prendeva cura della casa ma soprattutto di noi, è per questo che la sua approvazione mi fece ancora più piacere.

Questa che sta passando è una nottata lunga, forse è per questo che mi sono messo a scrivere la nostra storia. I miei sogni di recente sono pieni di incubi, ne abbiamo passate tante durante la grande guerra finale, molti amici se ne sono andati per far sì che questo che viviamo oggi sia un mondo migliore. Ed eccomi qui a scrivere da molte ore mentre guardo Tonks, nonostante tutto si ostina a volersi far chiamare così ma io la maggior parte delle volte la chiamo tesoro o amore, che sta dormendo. È così dolce mentre dorme, non che di solito non lo sia, è solo che sembra così serena, sebbene anche lei ne abbia viste molte forse troppe durante la battaglia.

Ora viviamo insieme e presto ci sposeremo, aspettiamo solo il ritorno di Harry dal corso per diventare Auror, che si concluda l’anno scolastico a Hogwarts per Hermione, e che finisca il campionato di quidditch per Ron. Eh sì i tre detective sono cresciuti e hanno finalmente intrapreso quello che sarà il loro futuro, spero solo che possano essere sempre felici proprio come lo sono io ora.

In oltre, spero che il mio tesoro non decida di farsi diventare i capelli di un colore strano, o cose simili il giorno delle nozze, «almeno per quel giorno, non ti chiedo tanto» la supplico tutti le volte che ne parliamo, ma lei dice che mi farà una sorpresa, e devo dire che mi fa abbastanza paura questa cosa. Ma non m’importa, la cosa importante è che passerò tutto il resto della vita insieme alla persona che amo.

A dimenticavo! Finalmente i ricercatori del ministero della magia hanno trovato un antidoto per i lupi mannari. Ora non sarò più costretto a nascondermi per una notte al mese, posso vivere come una persona normale e questo contribuisce ancor di più alla mia felicità.

Remus J. Lupin
   
 
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