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Autore: Nunki    13/10/2005    7 recensioni
Una storia con sorpresa.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ha fatto molto piacere che il primo capitolo vi sia piaciuto. Figuratevi che l'ho scritto a scuola e che il mio compagno di banco pensava che non mi sentissi bene tanto che piangevo.

Vi lascio leggere, spero che vi piaccia la mia "sorpresa".

 

 

L’INIZIO

 

 

“Hermione ti prego no, Hermione ti prego, NOOOOOO!”

“Ron, Ron, che c’è, cosa è successo?” chiese Harry.

Il volto di Ron era imperlato di sudore e le lacrime rigavano il suo viso.

“Harry, Harry…” guardò Harry con un’espressione tra l’assente e il terrorizzato.

“Ron, cos’hai?” chiese di nuovo Harry molto angosciato per la strana reazione di Ron.

“Hermione!” urlò Ron, si districò dalle coperte e uscì correndo dalla stanza. Entrò, sbattendo la porta, in quella accanto dove le due ragazze si trovavano sedute al centro del letto con gli occhi gonfi dal sonno.

“Ron, ma cosa è successo?” chiese Ginny. “Perchè stavi urlando?”

Ma Ron non stava pensando alla sorella, si era catapultato sul letto di Hermione, l’aveva presa per le spalle e l’aveva guardata negli occhi.

“Ron, ma stai piangendo?” gli chiese Hermione in tono preoccupato.

“Hermione, sei viva!” e l’abbracciò come mai aveva fatto prima.

“Ron, certo che sono viva, ma sto morendo dal sonno, perché urlavi?” chiese imbarazzata dall’abbraccio e ancora preoccupata per la reazione di Ron.

“Oh, Hermione, che brutto incubo, stavamo lottando contro Tu-s… Voldemort e i suoi Mangiamorte e uno ti ha colpita con un Avada Kedavra…” i suoi occhi erano ancora pieni di lacrime e mentre parlava la sua voce era instabile, tremava tremendamente. “E… e… oh, Hermione ho creduto di morire, pensavo di averti perso per sempre” e l’abbracciò di nuovo con grande stupore di Hermione, “non posso permettere che finisca così, non riuscirei a resistere dal dolore, e pensare che tu ancora non sai che io ti…” e all’improvviso si sentì come se stesse cadendo da una grande altezza e si rese conto di quello che stava accadendo.

Si trovava in piena notte nella camera di Hermione, seduto sul suo letto, l’intera casa Weasley era intorno a lui, ammirando la scena con occhi insonnoliti e increduli.

Ron si staccò da Hermione, rosso in volto abbassò la faccia.

“Ehm… scusate se vi ho svegliati” e corse fuori diretto nel giardino.

“Ma che gli è preso?” disse George stropicciandosi gli occhi.

“Dichiararsi a quest’ora della notte! Mha, che stano fratello che abbiamo!” continuò Fred.

“Strano, ma almeno originale!” concluse George avviandosi nella sua camera seguito da Fred.

Hermione era rimasta immobile e rossa in volto in mezzo al letto. Non riusciva ancora a capire quello che era successo ma sapeva che doveva chiedere spiegazioni a Ron. Si alzò di scatto togliendosi le coperte di dosso e corse oltre la porta della stanza, urtò la signora Weasley lungo le scale che borbottava cose sul fatto che Ron non era tanto normale.

“Scusi” riuscì a dire e poi si catapultò in giardino dove trovò Ron inginocchiato, con la schiena poggiata al tronco di un albero e con le mani tra i capelli. Gli si avvicinò lentamente.

“Ron!” cercò di attirare la sua attenzione.

“Hermione!” si alzò di scatto Ron accorgendosi solo ora di quella figura accanto a lui. “Che ci fai qui?”

“Non hai finito di raccontarmi il tuo incubo. Hai detto che non saresti riuscito a resistere al dolore e che io ancora non sapevo che... che cosa Ron? Che cosa non mi ancora detto?” chiese Hermione avvicinandosi sempre di più a Ron.

“Come? Ah… bè… non è importante, ero solo preso dallo spavento. Fidati, non è importante.” e così dicendo, rosso in volto, cercò di tornare alla Tana.

“No Ron,” cominciò Hermione afferrandogli un braccio, “per me è importante”

Ron si voltò e non riuscì a guardarla negl’occhi, aveva lo sguardo basso. “Bè… vedi, io… con questa guerra alle porte in cui non sappiamo se sopravvivremo o no, ho paura che io non riesca mai a dirti… bè, ha dirti quello che sento per te!” e il suo volto divenne ancora più rosso.

“E cosa provi per me?” chiese Hermione prendendo un gran respiro prima di chiederlo.

“Bè… Hermione, dovresti averlo capito no?” e anche in questa situazione la sua codardia si faceva sentire.

“No, Ron, non l’ho capito” disse Hermione che voleva ostentatamente sentirselo dire da lui.

Ron la guardò negl’occhi e capì che lei aveva bisogno di udire quelle parole proprio da lui. E con un coraggio che riuscì a trovare solo pensando all’incubo e alla probabilità che potesse realmente accadere, la fissò negl’occhi e con una voce dolcissima lo disse. “Hermione, ti amo”.

Hermione gli si buttò al collo, si alzò sulle punte dei piedi e lo baciò a lungo.

“Ci voleva che io morissi per sentirtelo dire?” chiese Hermione dopo un bel po’.

“Oh, Hermione non lo dire, è stato un sogno terribile” disse Ron con un nodo alla gola.

“Me ne ero accorta, quando sei entrato nella stanza stavi piangendo come un bambino!” e gli asciugò la guancia bagnata con la manica del pigiama.

“È stato veramente un brutto incubo, guarda, sono ancora scosso!” e le fece vedere come la mano tremava.

“Non ci pensare più, adesso sono qui vicina a te” e gli si avvicinò per baciarlo di nuovo ma si ricordò che ancora non gli aveva detto una cosa. “Ah, Ron, dimenticavo”

“Cosa?” chiese Ron, portando indietro la testa per poterla guardare meglio negl’occhi.

“Anche io ti amo” entrambi risero e poi si baciarono giurando a se stessi che non avrebbero pensato al futuro e alla guerra che incombeva ma solo al presente e a loro due.

 

 

 

Allora? Piaciuta? Spero proprio di si! Lo so che è un po' piccola ma questo mi sentivo di scrivere.

Fatemi sapere!

   
 
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