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Autore: Halandar    18/08/2010    0 recensioni
In un mondo diverso dal nostro una battaglia decide il destino di una persona. Contemporaneamente appare in una scuola del nostro mondo uno strano ragazzo che sembra vivere fuori dalla nostra epoca e che manifesta strane doti...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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-Capitolo 1: Luogo: Universo presente Tempo: attuale, Inverno ( Gennaio) -

 

Una giornata sprecata come tutte le altre... Ecco cosa pensava la ragazza mentre sedeva in classe aspettando la fine dell'ora di lezione: una giornata completamente sprecata. Erano entrati alla seconda ora, in cui la professoressa di italiano aveva cianciato a vuoto per cinquanta lunghissimi minuti. L'ora successiva era stata anche peggio: il professore di Elettronica si era messo, come al solito, a spiegare la lezione a se stesso, mentre tutti gli altri ragazzi in classe facevano i comodi loro. Uno degli obiettivi ( secondo loro ) più divertenti era quello di dare fastidio a lei. Si divertivano particolarmente a prenderla in giro, sfruttando il suo completo rifiuto di uniformarsi ai loro stupidi gusti. Inoltre non era quella che loro avrebbero descritto come “ una ragazza da paura”: alta circa un metro e sessanta, era d corporatura esile, anche se un po' di carne nei punti giusti le conferiva le curve di una bella ragazza. Portava capelli castani lunghi fino alle spalle, capelli dello stesso colore degli occhi. Davanti a questi ultimi, un paio di occhiali viola, spesso oggetto di scherno dei suoi “cari compagni”. Anziché i soliti vestiti attillati che lasciavano poco spazio all'immaginazione, cosi adorati dalle altre ragazze della scuola, preferiva portare larghe magliette di gruppi metal, jeans e scarpe comode. Spesso la si poteva vedere con le cuffiette dell'Ipod alle orecchie, da cui usciva ciò che i suoi compagni di classe, ad eccezione di uno, giudicavano come “rumore”, mentre per lei era Metal, e cioè, musica sublime. Il suo nome? Ambra.

Per Ambra quella giornata di quarto liceo era ulteriormente peggiorata dall'arrivo recente di Roberto P., da lei soprannominato Contadino, una persona che in passato, con la scusa dell'amore, aveva unicamente cercato di portarsela ( inutilmente) a letto, facendola solo soffrire. Per concludere un quadro di eventi negativi, l'unica persona cui voleva bene in quella classe di rifiuti umani, era assente. Il suo nome era Roberto C., da lei rinominato Niisan ( fratello maggiore, in giapponese), non perché avessero una qualche reale parentela, ma per il fatto che gli voleva tanto bene da considerarlo un fratello. Questi purtroppo era assente quel giorno a causa di un'influenza molto virulenta che in quel periodo girava e, di tutti gli inutili buzzurri della classe aveva colpito proprio lui.

In definitiva Ambra sentiva che nulla avrebbe potuto smuovere il grigiore di quella giornata...Nulla?

Di cosa stava cianciando il prof? Si riscosse in tempo per sentire la parte finale del discorso

 

«...Insomma» stava dicendo il professore« So che stiamo avanti nell'anno e i pagellini arriveranno tra poco... ma ho appena ricevuto la comunicazione che oggi arriverà un nuovo studente»

 

Nella classe si diffuse un forte brusio. Gli studenti si ponevano tra loro le classiche domande sul nuovo arrivato, i maschi sperando che fosse una ragazza molto procace e facile da conquistare, le ragazze sperando che fosse il principe azzurro che sognavano dopo aver visto i film del periodo. A questa discussione esulava Ambra, per la quale un nuovo venuto corrispondeva unicamente ad una persona in più che l'avrebbe sfottuta solo per poi chiederle aiuto piagnucolante ai compiti in classe.

 

Il professore continuò il discorso sopra il rumore:

 

«Lo studente arriverà a far parte della classe dopo ricreazione e...»

 

Non fece in tempo a finire la frase poiché, come evocata, la campana della ricreazione squillò a segnalare la fine dell'ora. Tutti gli studenti si precipitarono fuori dall'aula per dirigersi ai luoghi dei loro svaghi usuali. Rimase in classe solo Ambra, senza nessun altro, a godersi il calore di un termosifone.

Trenta minuti più tardi, i compagni di classe rientrarono sbuffando in aula: questa volta erano tutti stranamente puntuali, la curiosità di scoprire il nuovo venuto aveva avuto la meglio sul loro desiderio di svago.

Fu il professore dell'ora precedente a riprendere il discorso interrotto:

 

«Bene, ora entrerà il nuovo studente. Si presenterà a voi e poi prenderà posto in uno dei banchi liberi... ad esempio, Ambra tu sei la più brava, che ne dici se lo aiuti un po' a portarsi a passo col programma?»

 

Perfetto!” Pensò lei “oltre che averlo in classe mi tocca anche fargli da balia... se scoccia lo farò pentire di avermi rivolto la parola...”... mentre pensava ciò, acconsentì a quanto detto dal prof con una vaga scrollata di spalle.

 

«Perfetto!» esclamò il professore gioiosamente. Continuò poi girandosi verso la porta« Entra pure!»

  
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