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Autore: RoloChan105    19/08/2010    11 recensioni
Si alzò in piedi e fissò la luna. Attenta, l'osservai mutare…le sue spalle che diventavano più grandi, il suo bel viso allungarsi, i denti divenire affilati e il corpo ricoprirsi di una fitta peluria. Sentivo i suoi gorgoglii nel trasformarsi…chissà, forse era doloroso? Si chinò a terra in ginocchio quando finalmente finì.
Alzò lo sguardo verso di me e l'osservai sbalordita. Un essere metà lupo e metà uomo…Ergendosi in piedi in tutta la sua statura, si avvicinò infine a me. Mi alzai anche io e mi paragonai a lui. Era strano…molte persone si sarebbero sicuramente spaventate nel vederlo. Titubante, mossi una mano e la portai sul suo petto, accarezzando la sua pelliccia e constatando la sua morbidezza. Il suo manto all’ombra sembrava nero come la pece e invece era di un grigio scuro…
Sicuramente Zoro, era una delle cose più belle che avessi mai visto.
( Dato che me lo chiedono in molti, ripeto e ribadisco, che la storia è ZONAMI. C'è del LAWNAMI? Si. Perchè all'autrice piace. Se volete una trama avvincente -per quanto posso- abbiate fede e soprattutto PAZIENZA.)
Genere: Parodia, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nami, Roronoa Zoro, Sanji, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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-Wood-

-Wood-

 

 

 

Mi risvegliai quella mattina sdraiata sul divano.

Il fuoco ormai era nient’ altro che cenere se non per un breve rivolo di fumo che ancora producevano le ceneri nascoste. Mi misi a sedere e osservai la stanza. Sopra le mie spalle, avevo ancora il plaid e niente era cambiato o fuori posto.

Volsi velocemente lo sguardo sull’ orologio versione felix che con quel sorriso, oscillava la coda e muoveva gli occhi. Erano a malapena le otto.

Portai in alto le braccia e mi alzai andando verso la credenza e prendendo qualcosa per fare colazione.

 

 

Cominciai a stupirmi di quanta polvere potesse esserci in casa…

Per assecondare la noia, mi dedicai alle faccende domestiche. Quando spalancai una finestra, scorsi da lontano un cervo cornuto…

Ah… tutto cio, mi ricordava perfettamente Biancaneve…

Ci mancava solo che mi mettessi a cantare e ne ero sicura, metà della fauna sarebbe piombata in casa ad uccidermi sul posto.

Scossi il tappeto che avevo all’ entrata e il povero cervo scappò alla mia vista.

Bhe, che andasse a brucare da un'altra parte…

Dato che come cantante facevo pena, collegai il mio mp3 in salotto per scegliere una musica a farmi compagnia… Una delle tante cose positive nell’ essere soli, era quella di avere un debole per le musiche retrò e di ascoltarle in santa pace senza essere criticata.

Fischiettai e mugugnai qualche ritornello mentre passavo lo spazzolone nel salotto, dedicandomi poi, sotto al tavolo in cucina.

La musica che cominciò subito dopo a cantare, parlava di torte…

Mi fermai un attimo a seguire il ritmo e muovere la testa, pensando che forse, potevo fare lo stesso pure io.

Non ero mai stata una grande cuoca, ma i dolci…mi piacevano! E perché non imparare a farne uno?

Magari una bella crostata…con mele…no! Mirtilli? Frutti di bosco? O anche Fragoline!

Gia grondavo saliva per qualunque visione paradisiaca di Zucchero mi volasse davanti immaginandola.

E un'altra fortuna … era avere accanto un bosco, con delle fragoline che mi ricordavo, crescevano poco lontane da qui…

 

Chiusi la porta a chiave dopo aver finito tutte le faccende. Mi misi come di mia consuetudine quando uscivo, la mia amata mantellina rossa e imbracciando un cestino, mi avviai per la stradina che mia nonna, aveva fatto instaurare per praticità.

Presi un bel respiro, prima di muovere il primo passo e infine, varcai quella linea immaginaria che mi ero data come confine…

Infondo…quella promessa riguardava una bambina…

Ormai ero cresciuta! Cosa poteva succedermi? Inoltre, non mi sarei di certo appisolata da qualche parte…

 

 

Nel mentre raggiunsi il luogo dove fin da piccola mia nonna mi portava per raccogliere le fragole e farci la marmellata, avevo preso qualche fiore qua e la per la strada in modo da poterne fare una deliziosa composizione da mettere come centro tavola e rallegrare l’ ambiente.

Posai il cestino e mi chinai sull’ erbetta fresca e bagnata del mattino dopo quella pioggia di ieri sera.

Con una mano, scostai qualche ciuffetto d’ erba e finalmente, trovai quelle che cercavo.

Erano piccole e rosse…

Mi passai la lingua sulle labbra e cominciai così a raccoglierne qualcuna…

Erano proprio come mi ricordavo. Belle, succose e …

Alzai attratta da un rumore la testa e per poco, il mio cuore smise di battere…

Appiattito nell’ erba di fronte a me, il muso di un lupo…

Mi fissava con i suoi occhi coloro oro e neri…pronti per il balzo e l’ inseguimento. Inizialmente non riuscì a muovere un muscolo e la mia voce non era proprio intenzionata ad uscire fuori anche per urlare in modo isterico. Non so quindi, come riuscì ad alzarmi e reggermi con le gambe tremanti…

Respiravo in modo compresso e tremavo… di paura.

Mi sentivo così inutile ed ero immobile. DIO!

Non potevo finire sbranata da lupo! Certo, dovevo ammetterlo che come preda ero succosa e molto sexy, ma un lupo mica le vedeva e le capiva queste cose. Quindi, concedetti in quegli attimi un lieve ragionamento: mi sarei dovuta ridurre a manichino e facilitare la bestia a sbranarmi comodo e indisturbato e fargli passare una bella giornatina insieme alla sua allegra famigliola di lupetti grigi? Corrucciai la fronte e scossi il capo.

-COL CAVOLO!-Urlai e quello, fu il segnale per il lupo di scattare da quel riparo e di corrermi incontro. Presi di nuovo controllo delle mie gambe e con una forza che nemmeno io sapevo di avere, cominciai a correre a perdifiato per quel bosco, saltando alberi, muschio e qualunque altra cosa incappasse nel mio cammino.

Sentivo il petto scoppiarmi e cercavo in tutti i modi di focalizzare la mia attenzione lontana da quella belva che percepivo dietro di me.

Sentivo il suo respiro, il suo rumore e la sua presenza farsi sempre più vicina…

Chiusi gli occhi immaginandomi il peggio ma, venni riscossa da un guaito dell’ animale che non capì la natura…

Infischiandomene e usando quel momento per aumentare la distanza, ripresi a correre in modo ancor più forte per cercare almeno di arrivare in casa e barricarmi dentro…

 

 

 

 

Arrivai alla porta e la chiusi immediatamente…

Con la schiena, scivolai contro la porta in legno molto rinforzato e cercai di riprendere una respirazione almeno stabile.

Chiusi gli occhi immaginandomi l’ animale che a momenti, sarebbe giunto alla mia porta cominciando a graffiarla con le unghie…

Magari non era solo…

Magari si era portato tutta l’ allegra famiglia…

Magari si aspettavano una scena del tipo i tre porcellini e il lupo sarebbe sceso dal camino?

Lanciai un occhiata di fuoco a quest’ ultimo ma era morto come il fuoco che poco prima, cercava di non spegnersi.

Mi portai una mano sulla fronte trovandola madida di sudore…avevo bisogno di una doccia…e la corsa mi aveva messo appetito…

Spalancai gli occhi… Oh no… la cesta…mugugnai un rimprovero nei miei confronti…

Ma che ci potevo fare e poi, era l’ unica cosa che mi era venuta in mente per salvarmi il culo!

Cercai di alzarmi in piedi e cominciai a strisciare verso la finestra per poter sbirciare se fuori era tutto ok.

Scostai la tenda e non potei credere ai miei occhi… la cesta…era li! Attaccata al mio cancellino!

Corsi fuori la presi…

Scostai la piccola tovagliola e la vidi ricolma di fragoline di bosco…

Sentì i brividi attraversarmi tutto il corpo…

Chi era stato?

 

 

Il pomeriggio arrivò senza che quasi me ne accorgessi. Avevo ormai finito la crostata seguendo un vecchio libro di ricette di mia nonna e non per vantarmi… ok, si, il dolce era venuto ottimo.

L’ avevo lasciato cuocere nel forno in tutta calma mentre io, avevo ripreso a scrivere qualcosa al pc. Sfogliai le ultime lettere che mi erano arrivate e ci rimasi di sasso quando lessi che Bibi, mi aveva mandato una E-mail.

Imbronciai le labbra e la spostai in “posta indesiderata”.

Forse l’ avrei letta in un altro momento…forse non l’ avrei letta e basta…

Tra la pubblicità che avevo ricevuto, c’era anche una lettera da parte del giornale dove qualche volta, abbozzavo degli articoli. Il capo, Iceburg, mi chiedeva, vista la mia sistemazione, la bellezza della natura…in particolar modo del bosco.

Aprì un foglio vuoto e con una vena d’ umorismo, cominciai a digitare le parole.

 

“ Oh certo, da Dio. Il bosco è una forza…è davvero entusiasmante correre tra la steppa per non essere divorati dai lupi. Per chi vuole perdere peso e affrontare una maratona, è nel posto giusto…

 

Un gocciolone scese dietro la mia nuca…e nuovamente mi domandavo…ma che diavolo ci facevo li!?

 

La sera arrivò spietata mentre in Tv, davano finalmente il mio telefilm preferito.

Mi ero preparata una fetta del mio dolce e pop corn a non finire. Il mio affidabilissimo plaid era a coprirmi le spalle e la luce, era spenta.

Oltre al suono della tv, lo scoppiettare del fuoco, creava quella tipica atmosfera in cui i tuoi genitori sono usciti fuori a cena e guardi un film dell’ orrore barricata in casa…

-Agente Booth, io credo che questo non si tratti affatto di suicidio…-Mormorò l’ antropologa forense alla tv.

-Andiamo Bones…-Sul volto dell’ agente dell’ FBI, era comparsa la solita espressione preoccupata.-Ne sei proprio sicura?- Un ombra di offesa passò inequivocabile negli occhi della mora.

-Stai forse mettendo in dubbio le mie doti di antropologa?-

-No scherzi!-Smentì lui-è solo che…questa volta… potresti esserti sbagliata.-

-Abbiamo un morto Booth…e questo è l’ unica cosa certa-Un sorriso si delineò sulle sue labbra-Al momento…-Un rumore di sottofondo che non proveniva affatto dalla tv mi fece abbassare immediatamente il volume della tv…

Proveniva inequivocabilmente da fuori…

Ebbi la sciocca, sciocchissima idea di andare a dare un occhiata…e mi ritrovai con il ben servito…

Appena aprì la porta, la scena avvenuta la mattina si era come…raddoppiata.

O era meglio dire…triplicata…forse quadruplicata…insomma! ERO CIRCONDATA DA UN BRANCO DI LUPI!

Non aspettarono un mio movimento come era avvenuto, forse erano più preparati…o forse erano svegli e l’ unica idiota certa al momento, ero io!

Avevo le dita che artigliavano la maniglia… Forza Nami!, mi urlai.

Chiudi la porta…chiudi quella maledetta porta! Era un urlo disperato quanto idiota.

-Bones!-La voce alla tv riuscì per un attimo a distrarmi,- Fatti da parte che apro la porta!-

-Oh aspetta!-Cercò di fermarlo-Posso sparare io!?- Scommisi che l’ agente Booth, aveva sgranato gli occhi.

-No!-Le urlò-L’ altra volta mi hai sparato di striscio!-

-Ma sono diventata brava ora!-

Ripreso controllo di me, chiusi violentemente la porta e urlai quando vidi la testa di un lupo cercare di entrare a fauci spiegate. Era rimasto incastrato alla porta e con forza, cercai di spingerlo via in modo da dolergli per farlo arretrare.

Un guaito passò rauco per la gola dell’ animale…

Una forza spropositata, l’ agguantò e non si sa come, vidi l’ animale venire trascinato via, in modo che la porta, tornasse chiusa. La sigillai immediatamente e sentendo i guaiti degli altri compagni, mi affacciai alla finestra a vedere e …quello che vidi, mi lasciò a bocca aperta.

Un essere, ritto in piedi, nero come la pece e con sembianze animali, stava combattendo contro quel branco di lupi…

-Continua-

 

Finalmente, qualcuno è arrivato. Diciamocelo, abbiamo atteso fin troppo!

Spero che nei prossimi capitoli capiti qualcosa di più succulento.

Perdonatemi se non ho aggiornato subito ma i miei sono a fare i classici lavoretti di casa e hanno imbiancato camera mia… per cui, niente connessione internet per qualche giorno…

Comunque…perdonatemi…ho dovuto…ho dovuto mettere qualcosa di BONES! *____*

Io lo lovvo troppoooooooooo!!!

Ende nauuuu… sono qua U_U

Passo col dirvi grazie a chi continua a leggere-inserire e recensire ! * inchino *

Passo con le recensioni…

Tsukichan: Tsuki! Proprio come hai detto tu, ecco Zoro al galoppo! Ovviamente tutti sappiamo che è lui!

E comunque, si carissima! Hai letto bene! Zoro sarà il classico allupatoooo! Yuuu-huuuu!! Mi darò nuovamente al maialo? Magari con più ferocia… umh… pensiamoci prima… * fase di pensiero*

Bibi06: mi fa piacere che mi trovi originale. Non mi piace affatto la solita frittata gia affrontata…ogni tanto ho bisogno di qualcosa di nuovo…e come hai letto nel primo cap nella mia “ postilla” le idee cadono giu dal cielo senza che me ne accorga.

Se devo essere comunque del tutto sincera, ho iniziato a scrivere perché appunto, avevo tante idee ( troppe ) e ho cominciato a scrivere perché a nessuno venivano in mente…( cioè si, sono un caso disperato, ma a chi verrebbero in mente certe cretinate via!)

Lucy94 : Credimi, gli scleri vengono a tutti * a me specialmente alla guida della mia panda assassina ma lasciamo perdere…* Allora, si! Il mio dizionario non mente mai! U___U dovrò leggermi qualche storiella vera per vedere che altro caratterizza i licantropi però, quasi tutte riportano storie tipo: era attratto dal suo sangue o, ha fatto xxxxxx e yyyyyyyy e poi l’ ha uccisa… Insomma! La mia è un opera di fantasia ( mia) idiota.

Non credo che seguirò la tradizione…( per la miseria, se l’ ha fatto la meyer, perché non io!) per cui, Zoro sarà il classico lupetto fedele alla sua amata U_U

Bello di mamma!

Alisea: Quanto ho adorato da piccola quella pubblicità…anche se lui, a dire il vero lo ricordavo più affascinante…ma vabbè! U_U Si, ho messo a Nami qualche lavoro e per questo capitolo, ho sollevato appunto il suo entusiasmo per un tema sulla natura…

Credo che alla fine, l’ articolo rispecchierà la sua malasorte e non che alla fine, se la farà con un lupo…

Ad ogni modo, grazie mille per aver seguito in silenzio fino ad ora le mie fic. Credimi* inchino* mi fai felice. Ti stappo una bottiglia di champagne per aver fatto la tua prima recensione ad una mia opera disastro sperando, che non sia l’ ultima ^^

hikaru_angelic:Non sai quanto sia brutto vedere la pagina vuota di word e dire…e che cazzo! Ho 3 pagine da riempire e non devo far intervenire Zoro… Alla fine, pensi che tutto possa risultare monotono…e grazie! Nami non ha un cavolo da fare li…

Alla fine, ti spremi il cervello e viene fuori questa cosa…

Umh! È diffcile si…comunque, era stata avvertita…ha”provato” cosa significa viaggiare da sola e …non è stato divertente…decisamente!

 

   
 
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