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Autore: Angel TR    19/08/2010    1 recensioni
Mimi Force è in dolce attesa. Incredibile a dirsi, ma è così.
L'intera famiglia Force è in visibilio: Charles è a dir poco su di giri, Trinity ha già contattato i migliori negozi e prenotato centinaia di migliaia di vestitini per la bambina.
Nessuno però sembra accorgersi del crescente esaurimento della mamma.
Una nuova esperienza, scoperte terrificanti sul parto, biberon e il girovita che aumenta, Mimi trova anche il tempo di indagare sul gemello, perchè, in fondo, sono passati solo due anni dal legame e non tutti i contatti sono andati persi...
«Il seguito di "My Wedding Day"»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Force Legacy'
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~The Yummy Mummy Drama_♥

38

Sono le quattro e dodici di notte. Mi rigiro nel letto, come un topo intrappolato da un gatto grassone. Non capisco proprio perchè non sono ancora nel mondo dei sogni.
Aguzzo la vista, e tutt'attorno diventa più chiaro, manco avessi acceso una lampadina d'ultima generazione.
Maggie dorme tranquilla nella sua culla, con l'orsetto minuscolo che le ha comprato Kingsley. Ormai lei è convinta che sia lui suo padre.
Le lancio un'occhiata affettuosa, cercando di nascondere il panico. Kingsley non è suo padre. E un giorno dovrà scoprirlo. Kingsley...come posso aver detto una simile sciocchezza, prima?
Kingsley che gioca con Maggie; Kingsley che sorride, un lampo di luce nell'oscurità. Kingsley, il mio arcobaleno dopo la tempesta.
Com'è possibile che mi sento così stordita, se in realtà non faccio niente dalla mattina alla sera?...No, pazzesco. Kingsley mi sta facendo diventare una vittima. Sbuffo.
<< Ehi, Mimi. Sei sveglia? >>
Mimo un russare profondo, come quello che faceva Charlie quand'ero bambina (ed io ero convinta che stesse avendo un'infarto e correvo piangendo per casa!).
Sento Kingsley ridacchiare. << Non mi freghi. >>
In realtà sono ancora un po'restia a lasciarlo entrare nel letto. Così mi alzo, e colgo un lampo offeso negli occhi di Kingsley, così veloce che se avessi sbattuto le palpebre me lo sarei perso.
Ma chi si crede di essere?! Io, Mimi Force, faccio aspettare i maschi. Anche quelli come Kingsley Martin. Ehm...va bene, lo abbiamo già fatto tempo fa, ma tempo fa non avevo una figlia! Quindi, praticamente non conta.
Tiro su col naso. << Che vuoi? >>
<< Siediti. Dobbiamo parlare. >> Oddio, cosa vuole? Non mi siedo, come una bambina capricciosa.
<< Voglio prima sapere cosa. >> Alzo il mento, con un'aria dignitosa, per quanto me lo possa permettere il pigiama rosa della nonna e le pantofoline con i coniglietti che spiccano in un sorriso a due denti.
<< Madeleine Force >> Inizia Kingsley, fissando i suoi occhi nero-argento nei miei. Al buio, ritorna quasi della sua vecchia natura. Un Sangue D'Argento. Per un attimo, la paura mi paralizza.
E se fosse ritornato come prima?
Poi, Kingsley s'inginocchia, afferrandomi le mani in una presa morbida ma decisa.
Oddio, sento la pipì che scappa. Non chiedermi nulla, non chiedermi nulla! << Vuoi tu... >>
<< Ueeeeeee!! >>
Sono talmente contenta che quasi quasi me la lascio scappare. Sfuggo dalla presa di Kingsley, mi dirigo veloce come un fulmine -per quanto le pantofoline me lo permettano...l'ho già detto?- e sollevo Maggie tra le braccia.
Durante questa tregua, ho il tempo di pensare a ciò che ha appena detto -o iniziato a dire- Kingsley. Le cose vanno prese di petto. Tiro un sospiro, e mi giro.
<< Cosa stavi dicendo? >>
Kingsley accende la luce, e io riesco a vedere bene la sua espressione. Era divertita, per niente confusa o arrabbiata. Poi capisco. M'indica una busta. << E'dell'avvocato di Benjamin. >>
M'irrigidisco. Maggie smette di piangere.
<< Cosa dice? >>
Kingsley mi fissa profondamente. << Non l'ho aperta. >>
Un moto di gratitudine, merita di essere baciato. Gli passo Maggie, e strappo la busta il più velocemente possibile, come una donna appena uscita dal manicomio.
Scorro le lettere elegantemente scritte, la classica grafia dell'avvocato serioso, con completi grigi e cravatte di improbabili fantasie, che indossa occhiali non cerchiati.
Cortesi saluti, alla classica "Egregia sign.ina (signorina?) Force", fatture, strane scuse, e distinti saluti. La getto via, fuori dalla finestra. Kingsley va a guardare, mentre quella svolazza, come la civetta bianca di Harry Potter.
<< Perchè l'hai buttata? >>, mi chiede.
<< Niente di importante. >>, rispondo. Lo cingo per la vita e gli sussurro << Non m'interessa niente di Jack Force e del suo stupido avvocato. >>
Kingsley ridacchia. << Ah, cara Force, lo so che io sono ormai parte di te. >>
Una sensazione si scuote. Kingsley lo sa. Immagino una vita alle Bahamas, io e lui stesi sotto il sole, con Maggie che costruisce castelli di sabbia troppo complessi per una bambina normale.
Gli sorrido, un sorriso caldo, e lui ricambia. Perchè sa che sta giocando a ricostruire i pezzi del pazzle per ricomporre il mio cuore.


Angolo Autrice
Quant'è durata la mia pausa? Tantissimo. Perdonate se questo capitolo non è ironico come gli altri, ma mi servirà un po'per riprendere la mano. Love, Angel

  
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