Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |      
Autore: Zils    19/08/2010    1 recensioni
Questa è una raccolta dedicata a Naozumi Kamura, dove viene descritto il legame con Sana che Naozumi ha sentito dalla sua infanzia.
Nonostante non abbia i genitori la bambina dai capelli rossi ride gioiosamente, come se la sua vita fosse comunque meravigliosa. Come se, in fondo, non le mancasse niente.
"Sanachan riderebbe di te".
Naozumi prova una vergogna probabilmente mai provata prima nel ricordare quelle parole, una vergogna che però viene subito rimpiazzata da un'ammirazione nuova nei confronti di quella bambina così vivace.
« Sanachan... »
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naozumi Kamura/Charles Lones | Coppie: Naozumi/Sana
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ragazzo con gli occhi azzurri e gentili
Ragazzo con gli occhi azzurri e gentili
Capitolo 1
Un obbiettivo




Naozumi Kamura è un bel bambino di cinque anni.
Naozumi Kamura è un bel bambino dal viso pallido dai lineamenti delicati, incorniciato da lisci capelli chiari e caratterizzato da due splendidi occhi azzurri, cristallini come due specchi d'acqua.
Naozumi Kamura, però, piange sempre.
Vive in uno spazioso edificio popolato da una ventina di altri bambini chiassosi e allegri, che condividono il suo stesso destino.
Eppure quei profondi occhi color di cielo non brillano come il firmamento d'estate.
Eppure quei profondi occhi color di cielo si velano in continuazione di lacrime amare che rigano incessantemente il suo viso d'angelo.
Eppure quella sua piccola bocca si spalanca così spesso e da essa provengono lamenti e urla capricciose da far accapponare la pelle.
In fondo, però, il piccolo Naozumi desidera soltanto una cosa.
Ma sfortunatamente il desiderio del piccolo è l'unico che la signora Kamura, donna estremamente premurosa e paziente, non può accontentare.
Naozumi ha provato a non pensarci; il suo animo è buono, e vuole bene alla signora che lo accudisce come a tutti - o quasi - i suoi compagni di giochi. Non è di certo colpa sua se al parco, alla tv, sulle riviste, sui libri da colorare e persino nei suoi sogni sono presenti suoi coetanei in braccio al proprio papà e baciati dalla propria madre.
Nao è ossessionato sempre dalla stessa domanda: perchè lui non può avere dei genitori? Perchè lui non può essere protetto dalle braccia forti e muscolose di un padre e accarezzato dalle mani lisce e delicate di una madre?
In un bel giorno di metà Settembre Naozumi è più capriccioso del solito: piange, urla, sbatte insistentemente i piedini per terra.
È in quel bel giorno di Settembre che Naozumi smetterà di piangere quasi definitivamente.
« Guarda, Naochan, quella bambina che vedi si chiama Sanachan » gli dice calma la signora Kamura indicando lo schermo del televisore, seppur il suo tono sia insolitamente alto nel tentativo di sovrastare i capricci del bambino.
« Lei è stata qui insieme a te, lo sai? Anche se è un segreto » aggiunge la signora. Quest'ultima non riesce a nascondere lo stupore nel vedere che Naozumi si è calmato e ha smesso di piangere, vagamente interessato alle sue parole.
La signora, incoraggiata da quell'incredibile risultato, continua a indicare lo schermo occupato da una bella bambina gioiosa. « C'è anche una foto di voi due insieme ». La responsabile dell'orfanotrofio porge un'istantanea al bambino. « Questi siete tu e Sanachan. Anche se adesso è stata adottata da una scrittrice, neanche lei ha i genitori. Eppure guardala, è così vivace! E dire che sei anche un maschietto! Sanachan riderebbe di te! »
Le manine di Naozumi tengono strette la fotografia dove due neonati stanno vicini in una culla. Gli occhietti ancora rossi e gonfi per il pianto si spostano rapidamente dalla bambina col sederino di fuori accanto a lui nella foto alla sua versione più grande sullo schermo della tv. Nonostante non abbia i genitori la bambina dai capelli rossi ride gioiosamente, come se la sua vita fosse comunque meravigliosa. Come se, in fondo, non le mancasse niente.
Sanachan riderebbe di te.
Naozumi prova una vergogna probabilmente mai provata prima nel ricordare quelle parole, una vergogna che però viene subito rimpiazzata da un'ammirazione nuova nei confronti di quella bambina così vivace.
« Sanachan... »
Ben presto Naozumi esprime un desiderio tutto nuovo a una signora Kamura assai confusa, che, nonostante il suo stupore, decide di accontentarlo: questa voltà può.
Naozumi vuole diventare come Sanachan, vuole lavorare nel mondo dello spettacolo... e magari lavorare con lei, un giorno.
Ora i bei occhi azzurri del bambino brillano come non mai.
Sanachan gli ha donato un obbiettivo, che lui avrebbe fatto di tutto per raggiungere.
Naozumi è sereno, e il pezzo di cielo contenuto nei suoi occhi è finalmente sgombro di nuvole.


______________________________________
Salve a tutti, sono nuova nel fandom! :)
Devo dire che Naozumi non è il mio personaggio preferito (adoro Akito e la madre di Sana, Misako), ma l'ho sempre apprezzato e ho deciso di fare una bella raccolta su di lui, descrivendo tutti i momenti più importanti che lo legano a Sana, quel legame che lui ha sempre sentito e che ha cambiato la sua vita.
Ringrazio coloro che leggeranno questa storia e coloro che magari la recensiranno/ricorderanno/preferiranno/seguiranno. :)
Il prossimo capitolo andrà avanti di due anni, quando Sana e Nao ne avranno quindi sette. Chi conosce il manga sicuramente capirà qual è l'occasione...

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Zils