Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: mario89    19/08/2010    1 recensioni
Sono Paul Mcarthy,un ragazzo di 21 anni colpito da una sfortuna che ha completamente cambiato la mia vita,senza volerlo mi sono ritrovato senza amici,senza una casa e sopratutto senza più sentimenti,queste sono le cose che ho perso dopo quel Morso,ma tante sono le cose che ho trovato,sono qui non per raccontarvi la solita storiella del vampirello perfetto che ha tutto,ma vi racconterò con quale difficoltà ho uno come noi deve lottare per sopravvivere...dentro e far si che non si muoia mai.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Bite

Stagione 1 Episodio 7
“Emozioni”


Dopo la lunga e torturata lotta contro la strega leggendaria Lana,io e Anna svenimmo privi di senso a terra,poco dopo le mie palpebre cominciarono ad aprirsi lentamente riuscendo a vedere un candelabro sfocato avanti a me,aprì del tutto gli occhi e mi alzai di colpo dal letto rimanendo però seduto su questo,girai velocemente la testa scrutando bene la stanza e vidi un arredamento del settecento mobili antichissimi e un tappeto con sopra ricamato un licantropo,mi alzai e uscì dalla stanza percorrendo un lungo corridoio buoi che mi condusse in una sala da pranzo enorme,con al centro un tavolo ovale e ventidue sedie,rimasi sbalordito e vidi che a capo tavolo vi era seduto Alex,mi avvicinai a lui notando la sua espressione triste e sconsolata.

Paul: Mi dispiace tanto per Manny
Dissi mortificato con un filo di amarezza
Alex: Lascia stare
Rispose secco senza aggiungere altro
Paul: E stata tutta colpa mia...non dovevo trarre conclusioni affrettate
Dissi stringendo il pantalone son le mani nervosamente
Alex: Ho detto! Lascia! Stare!
Esclamò per poi prendere il suo calice di sangue e berlo
Paul: Come sta Anna?
Domandai preoccupato
Alex: Sta bene...riposa nella camera di fronte a quella che alloggiavi tu
Rispose senza mai fissarmi con lo sguardo
Paul: Vado a vedere se ha bisogno di qualcosa
Conclusi voltandomi.

Mi incamminai nuovamente nel corridoio che portava nuovamente nella camera dove stavo riposando,sulla spalla destra avevo una fasciatura con una macchia di sangue probabilmente la mia,arrivai d'inanzi alla porta di Anna e titubai ad aprire la porta perchè non sapevo cosa dirle...ma dovevo farlo dopotutto era stata colpa mia se Manny era stato ucciso nella lotta,apri uno spiraglio e senti un lieve pianto provenire dalla stanza capì subito che fosse Anna a piangere e senza esitazione spalancai la porta ed entrai richiudendola leggermente dietro di me,era girata di spalle sul lettino con fasciature sul cranio polso e caviglie,insomma stava messa maluccio ma non era questo a preoccuparmi perchè noi vampiri dopo qualche giorno di riposo riusciamo a riprenderci dalle ferite fisiche...a me preoccupavano le ferite emotive di Anna e che sicuramente non sarebbero passate in fretta,ero d'avanti al suo letto e chinandomi indietro mi sedetti su questo osservando il viso in lacrime della gelida vampira.

Anna: Cosa ci fai qui?
Domando singhiozzando cercando di coprirsi il volto con le mani fasciate
Paul: Volevo assicurarmi che stessi bene
Risposi pacato e deciso
Anna: Sto bene puoi anche andare!
Esclamò liquidandomi in pochi secondi
Paul: Anna so cosa provi in questo momento credimi
Dissi cercando di confortarla un po',lei si girò verso di me
Anna: Tu non sai un bel niente,io non dovrei nemmeno pensare di poter avere queste sensazioni
Disse arrabbiata e tremante
Paul: Ti sbagli tutti soffriamo gioiamo amiamo,e non capisco perchè tu non debba farlo
Cercai di farla ragionare e farle rendere conto che questi sentimenti sono presenti in ognuno di noi Anna: Perché sono un fottutissimo vampiro,e noi vampiri non proviamo emozioni cazzo!!! Esclama per poi scoppiare a piangere,aprì le mie braccia e la strinsi a me facendola sfogare
Paul: Noi siamo diversi...
Dissi baciandole la testa
Anna: Sono una debole,Alex riesce anche in questi momenti così tristi a controllare le sue emozioni
Spiegò stringendomi anch'essa forte e piangere
Paul: Credo che anche Alex a modo suo stia soffrendo
Conclusi rimanendo ancora un po' con lei.

Dopo circa un oretta Anna si addormentò e rimasi lì per quasi una mezz'oretta ad osservarla mentre dormiva beata come un angioletto,dopo tutto quello che aveva passato si meritava un po' di pace...mi venne in mente però che ad aspettarmi c'era Fiore in stato di coma in ospedale pronta per essere risvegliata da un mio bacio,quindi lasciai la stanza di Anna e ripercorsi il lungo corridoio passando anche dalla sala da pranzo,mi fermai osservando un ultima volta Alex che osservava il vuoto senza dare espressione al suo viso...e uscì da quella sorta di castello abbandonato,percorsi il fitto bosco sino ad arrivare alla staccionata che portasse a casa mia,entrai aprendo la porta con la chiave nascosta sotto allo zerbino cercando di non far rumore per non svegliare i miei genitori...ma questo non fu possibile e di colpo mi ritrovai mia madre avanti a me.

Anna: Dove sei stato fino ad ora?
Mi domandò incrociando le braccia al petto e osservandomi
Paul: Ho dormito a casa di Lee
Risposi grattandomi la nuca nervosamente
Anna: Paul perchè menti? Non sei stato a casa di Lee ho chiamato e non c'eri
Disse gesticolando con le mani,si voltò e si mkise la mano sulla fronte disperata
Paul: Mamma...
Gli sussurrai
Anna: Niente mamma,sono...sono sei mesi a questa parte che ti comporti in modo strano,non mangi non dormi non bevi....e poi sparisci giorni interi
Disse cominciando a piangere
Paul: Mamma ti prego non fare così
Dispiaciuto cercai di abbracciarla ma invano
Anna: Lascia stare! Vai in camera tua e restaci!
Disse indicandomi le scale con il dito,il suo sguardo era rivolto verso il basso
Paul: Volevo solo rassicurarti...che non faccio niente di male...tutto qui
Conclusi avviandomi verso la mia camera.

Entrai nella mia camera e di corsa mi preparai dei vestiti puliti ,mi spogliai ed entrai nella doccia aprendo il rubinetto dell'acqua,mi strofinai per bene la schiena le gambe e le braccia e vidi che la ferita era svanita non avevo nemmeno la cicatrice,appoggiai la testa sul muro e disperato cominciai a piangere come un bambino dando dei piccoli cazzotti sulla parete,il solo pensiero di non essere come qualsiasi altra persona sulla faccia della terra mi metteva angoscia e tristezza,l'essere diverso accendeva in me un sentimento di odio verso me stesso e quello che ero attualmente uno scherzo della natura,uscì dalla doccia e mi vesti frettoloso,aprì la finestra della mia camera visto che non potevo farmi vedere da mia madre che uscissi,scavalcai la finestra e feci un salto di quattro metri atterrando senza alcuna collisione dolorosa e mi recai usando la mia super velocità da vampiro verso l'ospedale dove vi era Fiore.

Arrivai sotto l'ospedale e di sicuro quello non era orario di visite quindi dovevo escogitare un modo per entrare nella stanza di Fiore senza essere visto dalla vigilanza notturna,il problema era che si poteva accedere solo internamente alla stanza perchè era posta al settimo piano dell'edificio,io credo non potevo di certo volare anche perchè non ho la facoltà di trasformarmi in pipistrello anche se mi sarebbe piaciuto avere questo dote,mi resi conto che dovevo tentare il tutto e per tutto e cercare di arrampicarmi da una finestra all'altra e così feci,caricai i miei polpacci e saltai per circa quattro metri di altezza aggrappandomi al cornicione della finestra del primo piano,saltando da un cornicione all'altro raggiunsi la finestra di Fiore,mi alzai in piedi su questa per rendermi conto se vi era qualcuno nella stanza,e dopo essermi assicurato che non c'era nessuno entrai facendo un piccolo balzo dalla finestra,mi avvicinai a lei e la guardai sembrava la bella addormentata la biancaneve dei nostri tempi,bastava un mio bacio e lei si sarebbe svegliata.

Paul: Non era questo il modo con la quale avrei voluto baciarti,per me sarà il mio primo bacio Dissi avvicinando il mio viso a quello di Fiore,portando le mie labbra gelide a sfiorare le sue delicatamente,poi le avvicinai abbastanza da darle un bacio appassionato,Fiore pian piano stava aprendo gli occhi...gli aprì completamente e accortasi che la stavo baciando mi spinse provando una sensazione gelida sulle labbra
Fiore: Sei freddissimo!
Esclamò alzando il busto dal lettino e toccandosi le labbra
Paul: Sono contento che sei sana e salva
Dissi sorridendole
Fiore: Ma cosa mi e successo?
Domandò storcendo il labbro
Paul: Non importa,ora stai bene
Risposi rassicurandola
Fiore: Questo...questo bacio perchè?
Domandò con aria incredula
Paul: Perché provo qualcosa per te!
Affermai con aria sicura sperando che non si spaventasse
Fiore: Paul...io vedi io
Improvvisamente si apre la porta della stanza e Fiore distoglie per un secondo lo sguardo da Paul,vedendo entrare dalla porta la madre e il padre,si gira nuovamente e Paul non c'era più
Tania: Oh mio dio amore mio ti sei svegliata,grazie grazie al cielo
Disse correndo verso Fiore e abbracciarla,lo stesso fece il padre Todd.

Saltai fuori dalla finestra appena si distrasse,dal suo sguardo capì che la cosa non era reciproca e che lei non poteva provare quello che provavo io,lei e una persona normale e può avere chi vuole mentre io con l'illusione di poter piacere ad una persona mi sono attaccato al pensiero che piaccio a questa persona....ma non e così,posso dire solo che certe emozioni vale la pena provarle nella vita umana o vampiro che essa sia,quel bacio fu un emozione che e rimasto finora in me.

Ecco finalmente il 6° capitolo,spero vi sia piaciuto anche perchè le cose stanno cominciando a movimentarsi,se la fanfiction vi piace ve ne sarei veramente grato se lasciaste un piccolo commentino,mi darebbe soddisfazione e più incentivo a scrivere il prox capitolo GRAZIE E ATTENTI AI VAMPIRI ^_^
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: mario89