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Autore: Nyappy    20/08/2010    3 recensioni
-Non mi conosci.-, riprese Sasuke voltandosi verso di lei.
-Può darsi.-, rispose Sakura con aria di sfida, -Ma è più di cinque anni che ho a che fare con te. Un po' credo di conoscerti.-
Il ragazzo non rispose, e allora Sakura riprese: -E se non ti conosco adesso...-, respiro profondo, -Voglio conoscerti.-
Ecco. In un modo piuttosto contorto -e arrabbiato-, glie l'aveva detto.
-Vuoi davvero sapere tutto? Tutte le cose deplorevoli che ho fatto, tutto quello che è meglio che nessuno sappia?-, sbottò lui con tono acceso.
-Si. Perché l'hai detto anche tu: hai fatto. Sono passato. E quello che noi stiamo vivendo è il presente.-, Sakura si era messa a sorridere.
-Il presente non è nulla senza il passato.-, le ricordò Sasuke.
-Piantala di sparare cretinate.-, l'avvisò Sakura.
-E cosa dovrei fare allora?-, ecco un'altra di quelle domande pericolose, fatte con un sorriso furbo.
Sakura sorrise a sua volta, decisa a non dargliela vinta. -Cosa pensi che dovresti fare?-
I loro visi si stavano avvicinando, lentamente.
-Te ne pentirai.-, le ricordò Sasuke in un soffio.
-Credo proprio di no.-
[SasuSaku - KibaHina - NejiTen - ShikaTema - SaiIno - SuiKarin]
[ATTENZIONE: l'ultimo capitolo contiene un omake demenziale. Spero vi piaccia!]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella mattina, Sakura si alzò con una brutta sensazione addosso.
Aveva la netta impressione di essersi dimenticata qualcosa d'importante. Mentre si stropicciava gli occhi, le tornò in mente la sera prima e un grosso
sorriso le si stampò in faccia. Però quella brutta sensazione non l'abbandonava...
In cucina, fece colazione con latte e cereali e mandò un messaggio a Sasuke, per chiedergli se andasse meglio.
Purtroppo gli esami si avvicinavano, e non poteva permettersi di perdere una lezione importante con la professoressa Tsunade, anche se ne avrebbe
volentieri fatto a meno.
Dopotutto, voleva diventare un dottore per curare le persone, e se non sapeva curare, che razza di dottore poteva diventare?
La risposta di Sasuke arrivò quasi subito, telegrafica come la solito. In quel messaggio, il ragazzo le assicurava che andava molto meglio e che riusciva a stare in piedi. Sakura gli mandò un'altra risposta dove gli raccomandava di non esagerare con gli sforzi, di bere tanto... le solite raccomandazioni da dottori. O mamme.
O fidanzate.

Quella mattina la lezione era davvero intensa e difficile, e Sakura non poté permettersi il lusso di non seguire. Prendeva freneticamente appunti sul suo quaderno, mentre la professoressa Tsunade illustrava il modo corretto di fare una semplice -per lei- operazione.
Avrebbe tanto voluto rilassarsi il pomeriggio, ma purtroppo doveva andare al lavoro.
Quel negozietto di accessori stava diventando la sua seconda casa, ormai, e non è che le dispiacesse!
Si preparò ad un pomeriggio tranquillo e con pochi clienti, e così tirò fuori il libro di anatomia e se lo mise sopra le ginocchia, appoggiata al bancone.

Dopo un po' di ragazze entrate per dare un'occhiata, la porta si aprì con decisione e i campanellini appesi iniziarono a tinnitare.
Sakura alzò gli occhi dal libro per trovarsi di fronte Suigetsu, con la fronte corrugata e l'espressione imbarazzata.
-Ciao. Tu sei l'amica si Sasuke, no?-, beh, almeno si ricordava di lei. Era qualcosa!
-Si, sono Sakura. Hai bisogno d'aiuto, Suigetsu?-, Sakura ci mise un po' di sarcasmo, giusto un pochettino.
-Nono, faccio da solo.-
Suigetsu vagò per cinque minuti buoni nell'angolo collane e braccialetti, con l'aria di un pesce fuor d'acqua.
Sakura aveva più o meno intuito perché fosse lì: doveva fare un regalo ad una ragazza. Karin, probabilmente.
E come ogni ragazzo che entrava lì con quel proposito, si ritrovava sperso in mezzo a quell'enormità di cose carine e femminili.
-Hai bisogno d'aiuto.-, sentenziò Sakura alzandosi dallo sgabello e raggiungendo Suigetsu.
Questo si girò dall'altra parte, per orgoglio, e si ritrovò davanti scaffali e scaffali di cerchietti per capelli, penne e specchietti.

Alla fine, Sakura riuscì a far comprare a Suigetsu un lucidalabbra trasparente con una bella confezione, un braccialetto semplice ma importante e uno
specchietto piuttosto elaborato. Incartò i regali con della carta carina e mise anche un fiocchetto, porgendo il sacchetto a Suigetsu con un sorriso.
Questo pagò alzando gli occhi al cielo e con una smorfia imbarazzata prese il sacchetto ed uscì.
E bravo Suigetsu, se metteva fuori Karin Sakura avrebbe avuto un problema in meno.
Ridacchiando fra sé per quei pensieri un po' meschini, Sakura tornò a concentrarsi sul libro.

Verso le quattro del pomeriggio, dopo un altro po' di clienti, entrò una faccia conosciuta.
-Ehi, ciao!-, Sakura salutò Temari dal bancone. Questa rispose al saluto con la mano, prima di tuffarsi nel reparto dell'intimo.
Quando Temari portò al banco i completi che aveva scelto, Sakura arrossì al suo posto.
-Questi sarebbero per...?-, chiese fingendosi indaffarata a togliere le varie etichette antitaccheggio.
-Per me, no?-, rispose Temari con fare ovvio.
-No, nel senso... chi è quel fortunato che avrà l'occasione di vederteli addosso?-, Sakura alzò gli occhi per fissare in faccia Temari, che si girò farfugliando
qualcosa di incomprensibile.
Beh, era Shikamaru, senza dubbio. Sakura avrebbe voluto assistere alla scena in cui Temari si spogliava per vedere la reazione del ragazzo, di solito sempre annoiato. No, ok, forse solo la faccia e non la scena...

Era quasi l'ora di chiusura, e quello era stato un pomeriggio davvero pieno d'incontri, di solito non veniva mai nessuno di quelli che conosceva.
Ormai poteva aspettarsi di tutto. Chissà, poteva entrare Ino, o magari Naruto, o...
-Ciao.-, la porta si aprì ancora, e sentì raggiungerla una voce familiare.
-Sasuke? Ciao! Che ci fai qui?-, chiese Sakura sorpresa. -Stai ancora male, dovresti stare a casa!-, aggiunse subito dopo.
-Sto bene, ora. Devo fare un regalo.-, fu la risposta asciutta.
Sasuke era l'ultima persona che poteva entrare in quel negozio, eppure c'era. E nonostante tutto, aveva ancora il colorito pallido e due brutte occhiaie che non promettevano nulla di buono. Non stava bene, no...
E poi, le venne in mente un'altra cosa.
Regalo?
Per chi? Una ragazza, di sicuro. Lei?
Le rivenne in mente il bacio del giorno prima. Quella scena tornava ogni tanto a fare capolino tra i suoi pensieri, colorandoli di un bel rosa.
Sasuke si diresse subito alla cassa con dei semplici braccialetti e un anello. Un anello!
E poi a Sakura venne in mente una cosa.
Se erano per lei... perché Sasuke avrebbe dovuto prenderli lì, dove Sakura lavorava?
Guardò meglio i braccialetti, mentre toglieva il prezzo. Erano neri. Neri.
E Sasuke sapeva benissimo che il suo colore preferito era il rosa.
-Faccio un pacchetto?-, chiese con voce ferma, sforzandosi di mantenersi calma.
-Si, grazie.-, Sasuke rimaneva freddo, incredibilmente freddo.
Non iniziava a parlare, non... non sembrava ricordarsi del giorno prima.
Sakura incartò i regali come se Sasuke fosse un cliente qualsiasi, un estraneo, un nessuno.
Doveva farlo.
-Ecco qua.-
Quando il ragazzo uscì dal negozio, Sakura chiuse la porta a chiave e spense le luci, come se fosse stato un giorno qualunque, come se non l'avesse incontrato.
Poi entrò nel bagno, si appoggiò al muro e guardò il suo riflesso allo specchio.
Che stupida, aveva le lacrime agli occhi.
Alzò la testa e si mise a guardare in alto, rifiutandosi di piangere.
Che stupida, forse si era fatta mille castelli in aria per nulla.
Magari era lei che aveva frainteso tutto fin dal principio, o magari stava fraintendendo solo quel momento...
Non lo sapeva, e non lo voleva sapere.
Continuava a guardare in alto, a piangere silenziosamente e a darsi dell'illusa.
Ecco cos'era stata quella brutta sensazione il mattino.

Ciao a tutti! :D torno reduce dalla vacanza studio in Inghilterra! Aggiorno con un po' di ritardo perché, beh, appena tornata mi sono beccata la sinusite (._.)
e durante il soggiorno là mi sono fatta male al braccio, e tornata in Italia ha fatto problemi e scrivere è un po' un dolore xD
Ahah :) cooomunque... um, capitolo un po' strano. Devo ancora riprendermi xD ed è pure misterioso. Ma neanche tanto. Scommetto che sapete già per
chi sono i regali di Sasuke. Poi boh, Sakura. Sakura fraintende perché chiunque, preso dall'emozione, fraintenderebbe.
Lei sa che lo sta facendo. Eppure piange lo stesso. Perché è umana, sbaglia, e ha le sue emozioni negative. O almeno, è così che sto cercando di dipingerla.
Sbaglia e si fa mal perché non è una Mary Sue perfetta. Anche perché io quelle non le sopporto! XD
-Hele91: grazie mille, sono contenta che ti sia piaciuto! Che ne dici di questo? :D bacioni!
-mali6: grazi mille, mi sono davvero divertita :) sono contenta che il capitolo ti piaccia, spero di avergli dato un degno seguito! Bacioni!
-giose91: grazie mille :) pseudo-mafioso... ma con rimorso. Ah, esistessero in giro gli uomini delle fanfiction... io me ne prenoterei subito uno xD
ahahah :) bacioni! :D
-ladyvampire90:  grazie mille, sono contenta che ti piaccia! Spero che continuerai a seguirmi, mancano pochi capitoli alla fine :) bacioni!
Ringrazio in anticipo chi recensirà, aggiungerà la storia alle preferite/seguite o leggerà e basta, vuol dire molto per me :)
Nyappy
   
 
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