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Autore: Gloom    20/08/2010    2 recensioni
"C'è qualcosa che accomuna me e Lina; c'è anche qualcosa che ci fa soffrire, e forse siamo capitate insieme proprio per capire cosa sia. Fa male, un male cane, e sia io che lei dobbiamo trovare un modo per fronteggiare questo dolore".
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ogni tanto Lina si mette a suonare la chitarra. Ne ha una classica, ed è probabile che abbia più anni di me e lei messe assieme. Non se la cava affatto male, soprattutto quando alla musica aggiunge la voce. Non ha mai seguito lezioni di canto, ma il risultato è comunque ottimo.

Una volta si è offerta di insegnami a suonare, ma io ho rifiutato: amo la musica, ma ho paura ad impararla. è come se volessi rimanere analfabeta per ammirare la bellezza di lettere meravigliose.

Mi sono tagliata i capelli e a Lina ha quasi preso un colpo nel vedermi. Sembrava crucciata e sorpresa. E forse un po' risentita, perché non è stata lei a pensarci per prima. Ma Lina non è antipatica, è solo immensamente triste.

Una sera ho appoggiato l'orecchio alla porta della sua camera, perché da dentro lei stava suonando come mai aveva fatto. Mi ero praticamente accoccolata sul pavimento, quando ho sentito qualcosa rompersi. Crash.

Entrai, ricordandomi di fare piano, e capii che Lina doveva aver scagliato per terra tutto ciò che si trovava sul comodino. Era stata la porcellana alla base della lampada da tavolo a fare crash.

 -Ehi, che succede?- mormorai, in piedi sulla soglia.

Lina si era praticamente nascosta dietro la chitarra, e stava tentando con tutte le forze di affondare nel letto.

 -Volevo solo sentire che rumore fanno i sogni quando si rompono-.

Mi morsi il labbro, chinando la testa (era molto più leggera senza tutti quei capelli), poi mi avvicinai e le diedi un bacio sulla guancia.

 

Me ne uscii fuori, su quel fazzoletto di terra che gli altri chiamano giardino. Mi levai scarpe e calze e mi sedetti a gambe incrociate sulla terra (non c'era dell'erba vera e propria, solo terra spaccata dal sole). Mi diedi un pizzico violentissimo, conficcando le unghie nella pelle e arrivando a strapparla. Non ci feci caso.

La tristezza mi stava schiacciando cosi tanto che mi sentivo pesantissima.Ogni volta che mi muovevo sentivo chili e chili di ciccia muoversi insieme a me, e trascinarli dietro era quanto di più faticoso avessi mai provato. Tutto era talmente opprimente da viziare la stessa aria che respiravo. Come se fosse veleno.

 

Mi scuso per questo capitolo particolarmente corto e insignificante, ma era per entrare più a fondo nella psicologia dei personaggi (suona bene eh? xD) e per ingannare l'attesa mentre mi do una regolata su come sistemare il resto della storia. Ora che l'ho pubblicata non posso fare fluff, quindi ci sto lavorando :)

Grazie mille alla nuova anima pia che mi ha recensita, Sarawinky. Se ti interessa saperlo no, non sono gemelle... Non so ancora se definire bene cosa sono; in caso ditemelo voi, per vedere se specificare il loro rapporto sia fondamentale ai fini della soria :) Un grazie ai miei carissimi lettori!! :)

  
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