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Autore: Shee    16/10/2005    7 recensioni
Quando guardate l'orizzonte quello che vedete è una sottile linea scura che delimita il cielo e la terra. Lì loro si incontrano, ma sono talmente distanti che sembrano destinati a restare lontani.
Ma alla fine basta uno sguardo per capire che lo sbaglio sarebbe perdersi
dopotutto si è mai visto un cielo senza la terra sotto?
Song-fic sulle note di "Cielo e terra" di Nek
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scrivo il tuo nome senza il mio

 

Cielo e terra

 

 

Scrivo il tuo nome senza il mio

Oggi nel giorno dell’addio

Anche se è inevitabile

Mi chiedo ancora adesso:

Sono pronto a perderti

A rinunciare a te…?

 

Il biondo sollevò lo sguardo, dove stranamente non c’era la solita scintilla di determinazione e ironia, ma aveva lo sguardo ferito, perché? Non lo sapeva neanche lui, sapeva di certo che però la causa era quella persona che aveva di fronte, quella ragazza, donna che l’aveva ferito a morte, togliendogli la speranza di non essere segnato, di non essere odiato, sempre…i suoi occhi non erano evidentemente d’accordo con quello che aveva detto la bocca… quella stessa bocca che fino a poco prima era sua; quella stessa bocca, che sapeva non averlo mai ferito come stava facendo ora… mai.

 

Ma se ti guardo sento che

Sei spaventata come me

Poteva essere… non è

Poteva essere…

 

- non possiamo continuare… non posso continuare a mentire, devi capirlo…-

E lo capisco, davvero… ma non capisco perché debba mentire, perché ci eravamo sempre visti di nascosto, come se fosse una cosa proibita…  io. So la risposta, in fondo, sono io la causa, io sono un lurido serpeverde, lei una spocchiosa grifondoro… ma allora perché non riuscivamo ad impedirci di incontrarci? Perché vedendoci non riuscivamo mai a smettere di fissarci? Perché non riuscivamo mai una volta a dire una cosa carina? Perché lei non ha mai voluto farsi vedere in giro con me? Perché io non l’ho mai voluto, perché anche io non ho mai voluto niente di serio, quando so perfettamente che lei voleva solo questo…? Quando sapevo che lei non avrebbe esitato a rivelarsi, a perdere tutto, per i suoi sentimenti? Perché era un vigliacco e sapeva che sarebbe rimasto solo… e se poi fosse stato tutto solo uno sbaglio? Troppi perché… e in fondo nessuno dei due aveva neanche una risposta, neanche una…

- tu non lo vuoi veramente…-

Distolse lo sguardo dicendo - si che lo voglio… non posso deluderli…-dovevo immaginare che centravano loro, perché … no, non avevo affatto bisogno di altre domande senza risposta.

 

E il mio ricordo naviga

Attraversa l’anima

E improvvisamente sono là… ancora

Quando eravamo cielo e terra

E tu di me la mia metà

In ogni dubbio e in ogni verità

Quando avevamo la stessa pelle

La stessa luce nel corpo e nell’anima

 

Solo nel mio letto quella sera, prima ancora di cenare, senza la minima parvenza di fame, pensavo e ripensavo a quello che avevi detto… a quelle parole che avevi detto senza guardarmi negli occhi, impedendomi di dir addio ai tuoi… a quelle parole che a distanza di ventiquattro ore ancora bruciavano, come se le avessi marchiate a fuoco sul mio petto, sul mio cuore…o almeno su quello che ne rimaneva…cercai di respirare un po’ più a fondo, ma non trovai aria, non quella che cercavo, non quella che mi serviva assolutamente per vivere…

D’improvviso mi ritrovai in piedi, cercando con lo sguardo qualcosa che non c’era… le gambe mi condussero a forza verso le scale e dopo alcuni minuti stavo letteralmente correndo a perdifiato guardandomi intorno, alla ricerca disperata, impellente di qualcosa… qualcosa che… non c’era…

 

Senza respiro cerco te

Senza respiro e sento che

 

Mi guardai intorno ancora più agitato, dove era? Dove cercare? Dove sei amore…? Dei passi… passi frettolosi, che si arrestano appena scese le scale dal piano superiore…mi voltai e non riuscii a dire neanche una singola parola. I tuoi occhi… la mia terra…come poteva il cielo staccarsi dalla sua terra? E in quel momento era tutto chiaro… e i nostri occhi parlavano per noi, cercavano scuse infinite, chiedevano implorando di perdonarsi, perché chi ha mai visto la terra senza il cielo?nessuno, finalmente una risposta a uno dei tanti perché… che in fondo non erano niente… nei nostri occhi c’erano tutte le risposte di cui avevamo bisogno… ci movemmo lentamente per avvicinarci, ma la mia terra corse verso me, il suo cielo, come diceva lei quando eravamo … quando eravamo ancora cielo e terra…

 

Non c’è un colpevole lo sai

Ne un innocente

Solo… ancora per un attimo

Tra noi lo stesso battito

Quell’impressione che di nuovo sia

Ancora una volta

 

- come ho potuto pensare di starti lontana?-

- non ne ho idea…-

- perché non vuoi stare con me?-

Quella domanda mi colse alla sprovvista, stare con lei era tutto ciò che desideravo.

- non vorrei mai lasciarti…-

- non possiamo mentire, io sarei pronta a far sapere tutto di noi… a tutti, anche a loro, si… ma so che tu hai paura… di cosa?-

Abbassai lentamente lo sguardo, è vero, quella situazione in fondo mi piaceva, prenderla in giro in presenza di altri… amarla alla follia quando erano soli. Anche se in fondo quell’amore gli rodeva dentro da sempre, stava scavando disperato per uscire e non poteva permetterselo… ma come dire questo guardando quegli occhi così... così… bisognosi di certezze, di amore…?

Senza che me ne accorgessi stavo stringendola tra le braccia mentre lei cercava invano di combattere contro se stessa e di giustificare quello che doveva assolutamente fare: lasciarlo.

Finalmente lei rialzò lo sguardo, incrociando il mio e si fermò. Incantati, escludendo tutto attorno a noi, comprese quelle due o tre persone che stavo osservando interessatissime la scena.

 

Quando eravamo cielo e terra

E tu di me la mia metà

In ogni dubbio e in ogni verità…

In ogni sguardo.

Quando avevamo la stessa pelle,

La stessa luce nel corpo e nell’anima…

 

Non puoi, non puoi cercarmi, disperata e poi lasciarmi ancora… non puoi, neanche tu sei così crudele…mentre le lacrime cadono calde dal tuo bellissimo viso, che continua a stregarmi come mai aveva fatto, dipinto di malinconia… di nostalgia di quel caldo abbraccio che eravamo noi, di quella consolazione alle delusioni quotidiane, quella sottile gioia che faceva cambiare la giornata, quel dolce segreto che avevi dentro, quel calore che solo l’affetto, quello profondo… amore, poteva dare.

 

Così mentre io ti guardo andare via…

Senza mai voltarti…

Non riesco a non sentirti mia

e… e stare senza te…

 

Continuò a scendere le scale asciugandosi alla meno peggio le lacrime, così rendeva tutto più difficile, non poteva evitare la verità, non questa volta…  non potevo continuare ad ignorare ciò che cercava di farmi capire il mio cuore, squarciandosi in quei momenti durante i quali lei non era vicina…sparì dalla visuale, provocando un senso di vuoto incolmabile nel mio animo. Rimasi fermo cercando di cancellare l’impressione che lei avesse tremendamente ragione, aveva ragione quando invece di rispondere alla sue offese sorrideva e scherzosamente ribatteva che aveva da fare e che doveva andarsene in fretta. Aveva ragione quando lo implorava di pensare a loro due, di pensare a quello che erano… perché nascondersi? Era vergogna la sua? Affatto, assolutamente no, nel modo più assoluto.

 

E dimenticare

Ogni parola che mi dicevi

Ogni tuo gesto di libertà

Perché tutto questo è già di ieri ormai

Quando eravamo noi

 

Scossi vigorosamente la testa… senza pensare ricominciai a correre cercando la mia terra, colei che mi impediva di perdermi, colei che mi aiutava nella cosa più difficile: amare. Solo lei, solo lei l’aveva fatto… per questo mi imposi di fare tutto ciò che potevo, per non perderla.

- Hermione…- poco più di un sussurro, ma questa sentì; fermandosi, ma senza voltarsi, non poteva permettersi di volare come non aveva mai fatto nel cielo che erano gli occhi ,prima di ghiaccio del biondo.

- cosa vuoi?

- Hermione… guardami…-

- n-non posso-

- ti prego…-

Non poté farne a meno, ignorando i suoi amici che la stavano chiamando dall’entrata della sala grande, si voltò piantando i suoi occhi nei miei, innamorati .

- D-draco…basta…-

- non posso smettere. Non posso smettere di… di amarti…-

Una scintilla, una scintilla che si riaccendeva dopo tanto dolore.

- non…-

- non puoi dimenticare…non puoi dimenticare noi due… non puoi dimenticarti di cosa eravamo e di cosa siamo, io non lo dimenticherò mai…-

 

Quando eravamo noi…

 

Sotto gli occhi attoniti del corridoio affollato , e soprattutto di due ragazzi, la mora camminò a passi malfermi verso quel biondo dalla camicia sgualcita e la cravatta allentata… che aveva lo sguardo smarrito, esattamente come lei… gli saltò letteralmente al collo piangendo per il sollievo di sapere cosa fare, mentre ritrovava sé stessa in quel dolce abbraccio.

- sono solo una stupida…-

- allora siamo in due…-

Tra le lacrime sorrise, un sorriso… radioso, a dir poco.

- non potrò mai smettere di amarti…-

- lo so Hermione, lo so dalla prima volta che ti ho vista, che non ti saresti mai scordata di me…-

- e tu? Tu ti dimenticherai mai di me?-

- non credo proprio… sei la mia saputella preferita…-

Finalmente chiusero quelle due paia di finestre su un mondo ora completo, e … mentre si parlavano nel silenzio…

 

“senza respiro cerco te ,

senza respiro e sento… te…”

 

 

 

Okay… questa non so come sia venuta… avevo in mente tutta un’altra cosa ma poi accendendo il lettore CD e ascoltando la canzone che stava ascoltando l’altra volta, per caso, invece di quelle che volevo… mi è venuto tutto in mente…è una delle canzoni più belle che esistano… “CIELO E TERRA” di NEK . ascoltatela leggendo, anche se la mia fanfiction all’inizio è più tetra ma alla fine… ha un bel finale dopotutto… ehehehrecensite, mi raccomando!!!

 

 

Carillon

quasi dimentyicavo... ci vediamo domani con il finale di ROSA BIANCA... ciaociao
  
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