Cap.
22
Non
puoi infrangerla come se nulla fosse
Tutti i giorni,
tutte le ore, per tutta la vita, Rose aveva
finto. E, ancora, stava fingendo. Si svegliava la mattina sentendo il
peso
opprimente delle responsabilità a cui le sue bugie la
sottoponevano. E si
sentiva morire.
Ma non poteva
sottrarsi. Era un obbligo e doveva rispettarlo. Sin
da quando aveva abbandonato la sua famiglia, alla giovane
età di tre anni, era
costretta a mentire per sopravvivere. E sarebbe stato oro, se fosse
stata solo
lei a dover mentire. Ma non era l’unica che si esponeva al
pericolo. Erano in
molti. Tra questi, spiccava il suo fratellino. Hugo era forse
l’unica persone a
cui teneva veramente Rose e l’ultima cosa che avrebbe voluto
era metterlo in
pericolo. Ma anche questo era inevitabile.
Rose custodiva un
enorme e pericoloso segreto, che rivelato
avrebbe rovinato la vita a lei e alla sua numerosa famiglia: era figlia
di una
Mezzosangue.
Nel regime in cui
vivevano a quel tempo, essere figli di
Mezzosangue significava una sola cosa: essere impuri. C’erano
due destini per
quelli come lei: l’oblio, o Azkaban. Ma nessuno dei due
andava bene per George
e Angelina Weasley, gli zii e i tutori di Rose Weasley.
L’oblio
consisteva in un incantesimo di memoria. Il ragazzo era
costretto a dimenticare tutto sulla magia, a frequentare una scuola
Babbana, a
fare un lavoro Babbano. Se aveva fortuna, il Ministero lo convocava da
adulto e
gli offriva un lavoro, uno di quelli minori, e poteva reintegrarsi nel
mondo
Magico. Ma solo se aveva fortuna. Motivo di quella grazia inaspettata?
I
Purosangue scarseggiavano, e c’era bisogno di lavoratori per
mantenere intatto
lo Stato.
Ma questo non era
quello che volevano gli zii da Rose. Rose era
brillante, lo si era capito sin dal suo primo anno di vita, e avrebbe
fatto
carriera. Farle dimenticare del suo mondo e
iscriverla ad una scuola
Babbana non era quello che le si addiceva. Così gli zii
avevano mentito. Spudoratamente.
Non potevano dire di
essere i genitori di Rose. No, quello no,
perché tutte le nascite venivano registrate immediatamente,
e loro non avevano
segnalato alcuna nascita per Rose. Quindi, comunque, le loro menzogne
non
potevano essere credibili. Di conseguenza, bisognava passare ad altri
argomenti. Dichiarare di accudire la figlia di Ron Weasley ed Hermione
Granger,
migliori amici del ricercato numero uno? Non era davvero il caso.
Affidare la
comparsa improvvisa della
bambina ad uno
strano gioco del destino? Era quello che avevano fatto.
Secondo il Registro
dei Neonati di Tutta Londra e Dintorni, Rose
era un’orfana trovata abbandonata sulla panchina di un parco,
affidata alla
custodia di George e Angelina Weasley. E, sempre secondo il Registro,
Hugo era
un orfano adottato da Bill e Fleur Weasley all’età
di un anno, prelevato da un
orfanatrofio dell’America.
Con Hugo era stato
estremamente semplice. Londra non aveva potere
negli Stati Uniti e non era stato possibile quindi verificare le parole
riguardo quell’adottamento. La storia era finita
lì. Per Rose era stato
leggermente più difficile: verificare le parole degli zii
era stata un’impresa
ardua e per mesi e mesi si era tenuto il caso in sospeso. Alla fine,
non
potendo trovare prove contrarie, Rose era restata con George e
Angelina.
Per Scorpius Malfoy
la storia era molto, molto più semplice.
Astoria Greengrass era morta alla nascita del piccolo Malfoy e, anche
se la sua
famiglia era stata di traditori, il Governo era riuscito a perdonare a
quella
casata così potente quel piccolo “momento di
instabilità” e aveva riconosciuto
la nascita di Scorpius. Quindi, Scorpius era a tutti gli effetti un
Malfoy
affidato alle cure degli Weasley. Per lui non bisognava fingere.
Le prime
complicazioni si erano venute a creare quando Rose e
Hugo avevano incominciato il loro primo anno a Hogwarts. Se ve lo state
chiedendo, sì, Hogwarts era rimasta pressappoco la scuola di
una volta. Almeno,
per quando riguarda l’aspetto esteriore. C’erano le
quattro Case, c’era un
preside all’apparenza competente, c’erano
professori che potevano sembrare
imparziali, e c’erano gli alunni. Ma all’interno
dell’edificio, dove gli occhi
indiscreti dei genitori e dei giornali non potevano arrivare, Hogwarts
era
cambiata nel profondo. I professori erano vecchi Mangiamorte contenti
di poter istruire
a dovere le nuove generazioni, ed erano davvero pochi i
professori buoni e
giusti che una volta popolavano la scuola di Magia. Con
l’avvento di questi
nuovi personaggi, si erano incominciate a dare agli alunni lezioni non
più Contro
la Magia Oscura, ma principalmente Pro la Magia
Oscura. Si facevano
numerosi favoritismi sugli alunni di Serpeverde e quelli delle casate
di
Purosangue più importanti. Per i traditori del
proprio sangue, di cui
facevano parte gli Weasley, si aveva un atteggiamento altezzoso e duro,
e
spesso venivano assegnate punizioni che non erano appropriate.
In questo regime
parziale ed ingiusto, Rose il primo anno si era
trovata completamente spiazzata. Era stata ammonita dai genitori che
non doveva
far parola con nessuno della sua parentela con Hugo, se non come cugini
acquisiti, ma non avrebbe mai creduto che la loro vita sarebbe stata
così
separata.
Dovete sapere che
erano strettamente vietati i rapporti tra
componenti di Case diverse, soprattutto Serpeverde e Grifondoro, e, per
una
sfortuna che Rose non si sarebbe mai stancata di maledire, la suddetta
ragazza
era stata assegnata, dallo sgangherato Cappello Parlante, alla Casa di Serpeverde.
Hugo, seguendo fermamente la tradizione di famiglia, era diventato un
orgoglioso Grifondoro. Dunque, secondo le leggi non scritte della
scuola, erano
incompatibili.
Rose
all’inizio non ne era stata così scandalizzata.
Aveva
passato i primi due anni gongolando, finalmente felice di essere
diversa dalla
sua famiglia. Certo, restava il problema Scorpius, che come i suoi
parenti
prima di lui era diventato un perfetto Serpeverde, ma poteva andare
peggio.
Finalmente, Rose poteva farsi nuovi amici e cercare di essere normale.
Aveva subito una
tremenda delusione quando, al suo terzo anno,
aveva assistito al disastroso Smistamento del fratellino. Aveva
creduto, molto
infantilmente, che se lei era stata smistata a Serpeverde allora anche
Hugo
sarebbe divenuto della stessa Casa. Ma non era stato così. E
Rose aveva
compreso che non sarebbe potuta stare insieme al fratello per dieci
mesi su
dodici. Inutile descrivere la sua disperazione il fatidico giorno dello
Smistamento.
Ulteriori
complicazioni si erano venute a creare quando la prima
volta avevano cercato di avere una conversazione tranquilla dentro
l’edificio
scolastico. Rose aveva convinto Hugo a parlarle, sostenendo fermamente
che quelle
inutili divisioni erano stupide e insensate, ma aveva fatto davvero una
brutta
scelta. Quando si erano avvicinati e si erano sorrisi, improvvisamente
la Sala
Grande si era ammutolita. In malo modo, Scorpius aveva trascinato Rose
al
tavolo di Serpeverde e Fred, già al quinto anno, aveva
sollecitato Hugo a
tornare a posto.
Scorpius, tra i
borbottii infuriati di Rose e le urla isteriche
delle sue compagne di dormitorio, aveva spiegato alla sorellastra che
non
poteva assolutamente frequentare i suoi parenti dentro alle mura di
Hogwarts.
«È
una regola vecchia di noi studenti, Rose, non puoi infrangerla
come se nulla fosse» le aveva spiegato con
un’alzata di spalle, come se per lui
fosse stata la cosa più normale del mondo.
«I nostri
genitori potevano frequentarsi, quando erano a scuola»
aveva borbottato in risposta Rose, incrociando le braccia al petto e
abbassando
lo sguardo, cercando di non far vedere a nessuno le lacrime che le
riempivano
gli occhi. Non aveva mai pianto davanti a nessuno. «Non
è poi così vecchia, in
fondo, se loro potevano».
Dopo questo brutto
episodio, comunque, Rose e Hugo si erano
arresi all’evidenza: non sarebbero mai potuti essere normali
amici sotto gli
occhi vigili dei loro compagni. Era così incominciati i loro
incontri segreti.
Si incontravano
nella Stanza delle Necessità, in aule vuote, in
luoghi abbastanza discreti nel cortile della scuola, solo per poter
parlare,
fare i compiti insieme, abbracciarsi. Al secondo anno, un Hugo
brillante e
tremendamente intimorito dai suoi compagni aveva inventato una
pergamena in cui
appariva, quando l’altro lo scriveva, il luogo e
l’ora in cui sarebbe stato
previsto l’appuntamento. Per non farsi scoprire, avevano
tempo un ora per
notare il messaggio. Oltre quell’ora, il messaggio spariva.
Rose aveva coccolato
Hugo per una settimana intera, troppo
orgogliosa del fratellino. Si aggirava gongolante per i corridoi
tenendo la
pergamena al sicuro in una busta di stoffa appesa al collo. Quando
arrivava un
messaggio, la busta le inviava una piccola scossa innocente.
Verso la fine del
sesto anno, però, qualcuno aveva scoperto il
loro piccolo segreto. Si chiamava Albus. Albus Scamandro.
Rose non aveva mai
conosciuto una persona tanto subdola e
insopportabile (Scorpius escluso, si intende). Anche Albus, come Rose,
Hugo e
Scorpius, era stato adottato. Luna e Rolf Scamandro, però,
erano persone per
bene. Amici di famiglia, dicevano spesso i suoi zii. E i loro figli
erano
persone altrettanto semplici e gentili. Tutto il contrario di
quell’Albus, in
conclusione. Albus era Serpeverde, era del suo stesso anno e incuteva
timore
anche ai suoi zii. O, almeno, questo era quello che credeva Rose, visto
che
ogni volta che anche solo accennava a lui sia zio George che zia
Angelina
sobbalzavano e cercavano di cambiare argomento. Ma a Rose non era mai
interessato particolarmente lo strano comportamento degli zii.
‘Sarà per le
cose terribili che fa’ si diceva quando li vedeva sobbalzare.
Comunque, tornando
al discorso precedente, Albus Scamandro aveva
spifferato al direttore della Casa di Serpeverde cosa faceva Rose
durante il
tempo libero. Rose aveva passato l’ultima settimana di scuola
a mettere in
ordine, alla Babbana, il reparto Proibito della
biblioteca. Non aveva
mai odiato in vita sua una persona quanto aveva odiato Albus Scamandro.
A casa non era
andata meglio. I suoi zii, infuriati di non essere
stati ascoltati, le avevano tolto tutte le possibili paghette o mance
che
riceveva in precedenza. Era per questo, e per un altro motivo, che Rose
si era
trovata un lavoro al Dark Night.
Eccomi
qui!
Finalmente
tornata a casa, finalmente tutta per voi ^_^
Allora,
che ve ne pare di questo capitolo? Finalmente, capiamo qualcosa (non
tutto, se
no dov’è il gusto? ^_^) di quello che sta
succedendo nel Mondo Magico.
Bambini
adottati, punizioni ingiuste, nomi misteriosi...
Chi
sarà mai Albus Scamandro? Scommetto che lo sospettate... xP
Allora,
lasciandovi con questa breve spiegazione, e un nuovo mistero che non
verrà
presto risolto (eh, mi dispiace, sono lunga a far risolvere le cose...
=D),
passiamo ai ringraziamenti.
Ringrazio
le persone che hanno aggiunto la mia ff tra le preferite:
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- ale146
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2 - ashelia_96
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3 - bells7791
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Anche
quelle che l’hanno aggiunta tra le seguite:
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Chi
l’ha messa tra le ricordate:
1
- debby15
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2 - ellymartin
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3 - JosephineWhite
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4 - Lilla95
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Chi
ha letto e, infine, chi ha recensito =):
naog94:
Ehii ^_^ Allora,
riguardo allo Spoiler, credo che con questo capitolo ti sia stato
chiarito
tutto quello che c’era da sapere, no? ^_^ Se no, fammi pure
altre domande, e
vediamo se si potrà rispondere al prossimo capitolo!
Sono
contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto, e vediamo se ti
piace
anche questo ^_^
Un
bacio
prettyvitto:
Allora, prima di
tutto sono contenta che tu abbia avuto voglia di recensire anche solo
per farmi
una semplice domanda. È sempre bello sapere che i lettori si
fanno domande
sulla mia storia, vuol dire che incuriosisce ^_^
Per
secondo, devo dirti che no, non credo diventerà una
Scorpius/Lily. Per ora
pensavo ad una Rose/Scorpius, ma è tutto da vedere ^_^ La
mia trama e
malleabile come la creta =)
Un
abbraccio
JuliaSnape:
Ehi, ciano ^_^ Sono
contenta che ti siano piaciuto gli ultimi capitoli, il mio scopo era
proprio di
sorprendervi con una Rose un po’ diversa... Vedo che con
qualcuno sono riuscita
bene xP
Spero
di poter avere un tuo parere anche di questo ultimo capitolo ^_^
Un
bacione
ashelia_96:
Ehilà ^_^
Tutto bene?
Qui
è ritornato il caldo, putroppo... -__- si stava quasi meglio
con la pioggia ^_^
Ma io sono più fortunata, i miei non mi rompono con il
condizionatore perché
anche loro muoiono di caldo xP
Per
tuo fratello, oddio! Siete proprio terribili, allora O_o Non me lo
sarei mai
aspettata! =D
E
per la storia, era ovvio che tu non eri come Rose, non
l’avrei mai potuto dire
^_^
Ferragosto
l’ho passato in centro con una mia amica, putroppo il giorno
dopo dovevo
partire e non mi sono neanche potuta divertire come volevo... -__- Ma
la
settimana dopo è stata fantastica ^_^
Ora
ti lascio, i compiti incominciano a premere per essere completati
(kiara, di’
le cose come stanno, devono essere iniziati -_-).
Beh,
comunque, aspetto un tuo commento =)
Un
baciotto
Ilaja:
Ciaooooo =)
Allora,
sono contenta che Hugo e Rose ti piacciano. Per le loro disgrazie,
tutti i
pesci verranno a galla prima o poi ^_^ Intanto goditi la suspance =)
Sono
contenta che la storia ti piaccia, ciò a cui miravo era
proprio di non farla
scontata =P
Un
abbraccio e un bacio
Eccoci
qui. Allora, passiamo subito allo Spoiler, che ho una certa fretta ^_^
“La
risata cristallina di Corinna risuonò per la casa come
l’avviso
della fine delle vacanze.”
Eccoci
alla fine. Ora scappo.
Spero
di poter mettere la prossima volta le foto dei nostri protagonisti ^_^
Un
bacione grande a tutti quanti
_ki_