Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Zils    23/08/2010    4 recensioni
« Io? Mi vedo con in mano un paio di grossi calzini di lana ».
Solo una volta che si ritrovò nuovamente davanti a quell'oggetto che tanti sguardi avidi aveva sostenuto, che tanti cuori aveva fatto sussultare, che tante menti aveva mandato in confusione, si chiese se davvero Harry avesse creduto alle sue parole, il giorno prima.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il più profondo desiderio di un vecchio
Il più profondo desiderio di un vecchio





« Io? mi vedo con in mano un paio di grossi calzini di lana ».
Solo una volta che si ritrovò nuovamente davanti a quell'oggetto che tanti sguardi avidi aveva sostenuto, che tanti cuori aveva fatto sussultare, che tante menti aveva mandato in confusione, si chiese se davvero Harry avesse creduto alle sue parole, il giorno prima.
Convenne che quel giovane ragazzo, nonostante gli undici anni scarsi d'età, aveva un cervello particolarmente sveglio, probabilmente più di quello appartenente a maghi più esperti e più anziani di lui.
Convenne che quel giovane ragazzo non ci aveva creduto affatto alle sue parole, l'ennesima piccola, insignificante bugia di una lunga vita. L'ennesima insignificante bugia che andava a unirsi alle innumerevoli altre.
Albus Silente si trovava esattamente di fronte all'antico Specchio delle Brame, a davvero pochi metri da esso, ma lo sguardo era rivolto a tutt'altra parte, verso un punto indeterminato del pavimento.
Eppure li vedeva benissimo, con la coda dell'occhio. Li vedeva come li aveva visti il giorno precedente, mentre aiutava Harry a comprendere quale fosse il prodigioso potere dello specchio.
Sì. Li aveva visti.
Ma non i calzini.
Avrebbe in realtà voluto che fosse così: avrebbe significato che non c'era nient'altro di più importante da desiderare. Avrebbe significato che davvero non li aveva mai persi, e non avrebbe perciò avuto motivo di rivolerli indietro.
E invece li aveva perduti, e ora caratterizzavano il più profondo desiderio di un vecchio tormentato da rimorsi e rimpianti.
Non li guardava, ma Albus sapeva bene che un uomo alto e magro passava un lungo braccio dietro la schiena della moglie: un'austera donna dagli zigomi alti e dagli  occhi e capelli lucidi neri come la pece.
Sapeva anche che una bionda fanciulla sorrideva al fratello che la teneva per mano. Il sorriso era dolce e si estendeva fino agli occhi, questi ultimi rilucenti di una meravigliosa e contagiosa serenità.
Se stesso si trovava probabilmente accanto al fratello minore. Le iridi di un azzurro vivido e brillante dei due erano identiche, così come i lunghi capelli che ricadevano lisci sulla schiena.
Il naso del maggiore dei fratelli era probabilmente dritto e lungo come all'origine, segno dimostrante che non aveva mai incontrato Gellert Grindelwald, e che non aveva mai partecipato a una chiacchierata disputa col fratello nel bel mezzo di alcun funerale.
« Puoi entrare, Argus. È ora che questo affascinante cimelio venga trasferito in un luogo più adatto ».
Il custode delle chiavi rispose con un grugnito.
Albus Silente guardò Gazza portar via lo specchio, borbottando tra sè.
Il preside sorrideva bonariamente, lieto che l'oscurità della stanza impedisse la vista di quell'unica, solitaria lacrima che, da sotto gli occhiali a mezzaluna, era andata a perdersi in mezzo alla folta barba argentea.




______________________

Credo che non ci sia nulla da spiegare.
Spero che sia piaciuta ^^
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Zils