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Autore: April Marywever    23/08/2010    0 recensioni
Questa storia è il continuato della One-Shot "Combattere per la vita".
"Oddio, quanto mi manca…
Non riesco più a vivere senza di lei.
Mi manca una parte di me stesso, una parte del mio cuore."

SOSPESA
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Scusate il ritardo, ma ho passato 15 giorni in vacanza in montagna... ho una piccola baita immersa nel verde, sapete? xD

Eccoci qui con un nuovo capitolo... Come starà andando ad Alex?

 

Nuovo Incontro

 

Ho passato un’estate letteralmente schifosa.

Di solito tutti gli anni io e la mia famiglia (mia madre) trascorrevamo una settimana tutti insieme al mare. Ma quest’anno, come quello precedente, e quell’altro prima ancora, non me la sono sentita.

Sono condizionato dal pensiero fisso di lei. Lo so che non è quello che Smile vorrebbe…. Ma proprio non ce la faccio.

Se è doloroso per me, non oso immaginare cosa sia stato per lei. Affrontare la morte così, di petto, è uno degli esempi più fervidi del suo immenso coraggio.

Ricominciare la scuola è stato il peggio del peggio.

Beh… oggi però, stranamente agli altri giorni, c’è una novità: una nuova studentessa.

Tutti dicono che si chiami Christie Wilson, e dalle poche informazioni che ho, credo che si trasferisca nella mia classe.

Sinceramente, questa notizia, non mi scalfisce affatto. La tratterò come sto trattando tutti da circa tre anni: con assoluta indifferenza.

Bussarono alla porta ed entrarono la preside, seguita da quella che avrebbe dovuto essere Christie.

Non riuscii a comprendere le emozioni che mi invasero nel momento stesso in cui la vidi.

Erano un miscuglio di sensazioni che partivano direttamente dal cuore, si espandevano in tutto il mio corpo, sopraffacendomi.

Provavo un inspiegabile terrore per esse.

Eppure era una ragazza normalissima: capelli rossi, boccolosi, occhi verdi che richiamavano i colori natalizi.

E così simili a quelli di lei…

Leggermente alta e piuttosto magra.

«Buongiorno. Lei si chiama Christie e da oggi seguirà le lezioni nella vostra classe. Trattatela come si deve. Mi raccomando.> disse la preside e con un sorriso, si congedò.

«Ciao, Christie. Dai, vieni… raccontaci di te.» propose il professor Guerini.

«Ok.» balbettò lei, ovviamente in imbarazzo.

«Ciao, mi chiamo Christie Wilson. Vengo da Londra e sono molto felice di aver avuto la possibilità di trasferirmi qui, in Italia. Spero di trovarmici bene.» il tono con cui pronuncio queste parole dava l’idea che avesse preparato questo discorso prima di enunciarlo a noi interlocutori. Mi fece capire che diceva questo ma pensava tutt’altro. Chiamatelo “sesto senso” ma per me, non ci raccontava la verità.

«Grazie Christie. Va pure vicino ad Alex. È l’unico posto libero.» aggiunse il profe.

«Ciao.» dissi freddo. Non volevo essere scortese ma prima di darle confidenza dovevo capire il perché di quelle emozioni così insolite.

«Ciao.» mormorò, dispiaciuta dal mio tono.

Non ci rivolgemmo più una parola nel corso della mattinata.

Suonata la campanella, mi diressi come sempre al cimitero.

Arrivato davanti alla sua tomba, come al solito, mi sedetti ed incominciai a raccontarle la mia giornata.

«Sai… è arrivata una ragazza nuova…» dissi dopo un po’.

«Non so come mai ma… mi sento come “legato” a lei… Ma comunque non ti tradirò mai… quindi è inutile.» aggiunsi poco dopo.

Ci fu il silenzio. Ovvio, cosa potevo aspettarmi?

Iniziò anche a piovigginare, e ben presto si trasformò in un vero e proprio acquazzone. Fantastico… pensai sarcastico. Poi notai qualcosa di incredibile.

Le prime gocce d’acqua, cadute dal cielo, avevano formato le parole: «Sii felice.»

«È impossibile…» sussurrai.

Rimasi sotto l’acqua per osservare se quel fatto così magico si sarebbe ripetuto.

Niente.

Magari me l’ero immaginato… Lo stress gioca brutti scherzi…

Ma se invece fosse stato tutto reale?

Ritornai a casa, feci una doccia en andai subito a letto, senza cenare.

Ripensai e ripensai. Magari ero davvero diventato pazzo… Andiamo! È impossibile che della semplice pioggia riuscisse a fare questo!

Non dormii affatto quella notte e il giorno dopo ebbi un tremendo mal di testa.

 

04 Settembre 4.00 AM

Caro Diario,

Scusa se non mi sono fatto più sentire.

Mi dispiace, ma avevo un valido motivo:

Christie Wilson.

Possibile che quella ragazza mi sconvolgesse così tanto? E per di più al cimitero è successa una cosa che da dell’incredibile: mi ha scritto la pioggia.

Non mi credi, non è vero? Eppure è così cavolo!

Davvero sto diventando pazzo? Non so più cosa pensare…

Lo so, ti ho scritto da poco, ma adesso devo veramente andare.

Ti scriverò al più presto, promesso!

Ciao, Alex

 

Passai così cinque giorni. Cinque interminabili giorni.

Quel fatto accaduto al cimitero mi aveva letteralmente scombussolato. Ormai non dormivo più, non mangiavo più.

Non sapevo più che fare.


Allora, che ne dite? Vi prego potete scrivere una mini-recensione anche di 1 riga e basta? Solo: mi piace o che schifezza, cambia hobby! xD

Grazie mille a chi l'ha semplicemente letta.

SarettaCullenWriter

   
 
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