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Autore: imtheonekeepingyoualive    23/08/2010    4 recensioni
Rimase ancora cinque minuti a bordo dell'auto, controllando l'ora sul quadrante dell'orologio. Avevano detto alle due, erano le due e dieci, poteva andare.
Scese e camminò attraverso il porto sotto l'acqua scrosciante, facendo scricchiolare i sassolini sotto le scarpe e dondolando appena, un pochino più sicuro sulle sue gambe.
L' acqua l'aveva rinvigorito, quel tanto per fargli passare il caldo opprimente che sentiva addosso.
Nascose meglio la mano destra dietro la gamba, ma era sicuro che l'altro comunque non l'avrebbe notata. Quando arrivò al piazzale lo vide.
Era girato di tre quarti verso l'altra entrata, aspettandosi di vederlo comparire da un momento all'altro, la testa incassata nelle spalle e il piede che tamburellava di nervosismo.
- Bri! - Lo chiamò ad alta voce.
Lo vide girarsi, squadrarlo e fare una specie di sorriso.
Ride, vedi?
Genere: Azione, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Johnny Christ, Matthew Shadows, Synyster Gates, The Rev, Zacky Vengeance
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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sidewinders10
Sidewinders

Capitolo 10: E' Brian quello che ci vuole




"The first time's hard enough
But you made it through
The seconds time I see the changes in you
He's got you somehow
You're needing him now"





Si riscosse da un sonno che via via si era fatto più agitato.
Aveva sognato qualcosa, sì. Qualcosa su Brian. E Matt. Gli era parso persino di sentire la voce roca di Shadz urlare gioiosa in un punto lontano del suo subconscio.
Si stropicciò il viso con la mano destra, per poi puntellarsi sul gomito ed alzare lentamente il busto. Gli faceva male la testa.
Sospirò, scorrendo con lo sguardo per tutta la stanza buia. Brian si era dimenticato le imposte aperte, come sempre, e la luce del lampione poco lontano illuminava sporadicamente l'ambiente.
Il letto era vuoto, dov'era Bri? Oh, forse era sceso da Johnny.
Si alzò e cercò i boxer in giro per la camera. Una volta trovati se li infilò, con lentezza esasperante. Si sentiva spossato come i primi giorni di convalescenza.
Sperò solo che non gli fosse tornata la febbre anche se temeva decisamente il contrario. Addocchiò anche i pantaloni non molto lontano e la maglietta lì accanto. Si mise anche quelli ed uscì diretto al piano inferiore, da JC e Brian.
A metà scala però si bloccò. Aveva sentito parlare, ma davvero, non era la voce di Brian quella. Per niente.
Era la voce di...
- Jim!- Gridò, saltando giù di corsa, felice.
Vide la testa di Jimmy voltarsi di scatto verso di lui, sorridente. - Ehi, Vee! -
Lo raggiunse e gli buttò il braccio buono al collo, abbracciandolo forte, commosso di rivederlo finalmente a casa sano e salvo. - Cazzo amico, mi siete mancati. - Gli disse, ancora stretto a lui.
- Anche tu ci sei mancato, Zack. Come ti senti, piuttosto? - Gli chiese, quando finalmente si staccarono, ancora sorridenti.
Zacky si asciugò un pò gli occhi, ridacchiando, per poi rispondere. - Meglio. Molto meglio, tranquillo. Ho solo bisogno di prendere le medicine, perchè ho paura mi stia salendo la febbre... Ma... - Si guardò in giro, improvvisamente ricordandosi che mancavano Matt e Brian. - Bri e Shadz dove sono? -
Jimmy sospirò. Non seppe perchè, ma vedendolo Zacky sentì un brivido scorrergli lungo la spina dorsale.
E non era fottutamente piacevole.
- Brian è a casa di Matt, Zacky. Matt voleva salutarti, ma tu dormivi e non ha voluto svegliarti perchè sai... Cioè, sei ferito e tutto. Domani ha detto che recupererete. -
Zacky cercò di buttare fuori l'aria in un profondo respiro, il gelo che gli permeava le ossa ed il corpo. Brian era a casa di Matt in quel preciso istante, insieme a Shadz. Insieme, cazzo.
Sapeva benissimo cosa stavano facendo, non c'era bisogno di pensarci. Brian non sarebbe cambiato proprio mai, era il solito egoista che pensava solo a scopare.
E lui che invece pensava che fosse tutto perfetto, che Brian fosse innamorato tanto quanto lo fosse lui, che quei giorni non erano solo un fottuto sogno ad occhi aperti. No, come sempre ci aveva picchiato il muso, questa volta bello forte.
Si accorse di stare tremando quando Jimmy glielo fece notare, poggiando le mani sulle sue e stringendole. - Ehi, stai bene? Zack? Zacky! -
Non capì bene cosa successe dopo, solo che le gambe già molli gli cedettero, facendolo cadere. Le lacrime bagnargli gli occhi, il respiro farsi pesante.
Il mal di testa era aumentato per colpa di tutto quello. Faceva un male cane.
Sentì la presa forte di Jim attorno alla vita, il grido spaventato di Johnny e poi nero.
Si lasciò andare, l'ultima cosa che percepì era una specie di spostamento ed una superficie morbida sotto di sé.
Poi, semplicemente, si spense.


Aveva fatto un caffè per sé e Johnny, ancora scossi dall'improvviso cedimento di Zacky.
Erano parecchi minuti che se ne stavano zitti seduti al tavolo, uno di fronte all'altro, con lo sguardo fisso sul fondo della tazza fumante e con solo il ticchettio dell'orologio appeso al muro a fare loro compagnia.
Poi si decise a spezzare il gelo, schiarendosi un pò la voce. Alzò gli occhi su JC e lo vide fare lo stesso.
- Quando hai detto che devi prendere di nuovo la medicina? -
Johnny sbattè un attimo gli occhi e poi respirò. - Ehm tra... - Lanciò un'occhiata all'orologio. - Mezz'ora. -
- Okay. Brian ha lasciato qui il foglio con le dosi e tutto, non dovrebbe essere difficile. -
- Devi solo triturare le pasticche in un bicchiere d'acqua e poi io lo devo bere, tutto lì. -
Annuì, prendendo un sorso di caffè. Riappoggiò l'oggetto sul tavolo, quando la conversazione sembrò languire nuovamente.
- Mi sono spaventato da morire quando Zacky è svenuto così. - Questa volta era stato Johnny a rompere il silenzio opprimente.
- Già, anche io. Non me l'aspettavo assolutamente. Tre secondi prima era sorridente e mi stava abbracciando e poi, bum, è caduto. Non so cosa sia successo. La febbre si è alzata di botto, non è normale. Anche le medicine sembrano non fargli effetto. -
- Jim, senti... -
Aggrottò la fronte al tono di voce usato da JC, perchè era strano. Lo guardò in attesa che continuasse.
- Brian e Zacky... Ecco, credo che avessero, abbiano, una storia. -
Rimase zitto per due secondi, cercando di fare mente locale. - Una storia? Ma Brian non ha una specie di relazione con Shadows? Cioè, da quanto ho capito sono andati a letto insieme e, hai visto anche tu prima, si stavano baciando. -
Johnny annuì, abbassando lo sguardo sul suo caffè. - E' vero, però io li ho sentiti di sopra, quando pensavano dormissi. Ma, cioè, non è che dormo ventiquattro ore su ventiquattro, anzi... Quindi, beh ecco. Sono piuttosto sicuro che quelle che sentivo dal piano superiore non erano grida di dolore. -
- Ah. -
- Appunto. -
- Cazzo, questa cosa sì che è complicata. Ma Brian non poteva semplicemente scegliere uno? Non capisco perchè sia andato da Matt se ha una relazione con Zack, o perchè sia andato a letto con Zacky se ha invece una relazione con Matt. Ahh, quel ragazzo non capirà mai. -
- Jimmy, non hai capito... Zacky è follemente innamorato di Brian. - Riprese Johnny, fremente, spingendosi persino in avanti con le spalle.
- Johnny, ho capito benissimo, ma anche Matt ama Brian. E non è una delle solite storie da una botta e via, Matt lo ama proprio. -
- Cazzo. -
- Quindi ora sta a Brian decidere quello che vuole fare, Johnny. -
- ...Credo che Bri sia innamorato di Zacky, Jim. - Disse il più basso, con voce incerta.
Alzò un sopracciglio, diffidente. - E cosa te lo fa pensare? -
- Eh... - Iniziò l'altro, pensandoci. - Vedi, in questi giorni che abbiamo passato noi tre soli, ho visto piano piano il rapporto fra loro cambiare. Prima Brian sembrava preoccupato per Zacky, preoccupato che potesse morire, che potesse stare male, era sempre pallido, teso, aveva una faccia da zombie. Poi, ho cominciato a sentirli litigare, per qualsiasi cosa. Gridavano, si lanciavano le cose, Zacky mi ha detto una volta di avergli anche tirato dietro il bicchiere di vetro che aveva in mano. - Ridacchiò, prima di riprendere il racconto. - E poi... Poi è successo che Brian è completamente cambiato. Sembrava girare attorno a Zacky, come se lui fosse un pò il suo sole, capisci? -
Jimmy, che aveva socchiuso gli occhi preso dal discorso, annuì.
- Si lanciavano occhiate differenti, si toccavano in maniera diversa, persino il tono delle loro voci era più basso e sembrava pieno di cose sottintese che solo loro potevano capire. Sarò anche uno che non si interessa dei fatti degli altri, ma non sono scemo. Anche un cieco l'avrebbe capito. - Finì, alzando le spalle.
- Quindi pensi che Zacky sia svenuto per Brian e Matt? -
- Hm, penso che possa essere una delle cause. -
- Merda. -
- Jim, dovremmo chiamare Brian, dirgli che Zack ha la febbre alta, che dovrebbe tornare a casa. Non senti che continua a mormorare il suo nome? E' Brian quello che ci vuole. -
Ci pensò qualche secondo, spostando lo sguardo da Johnny al tavolo. La situazione era assurda.
Erano spettatori di un triangolo amoroso. Un triangolo amoroso fra i loro migliori amici e compagni di banda. Tre ragazzi che aveva pensato essere i più etero del mondo.
Sbuffò, battendo piano il pugno chiuso sulla superficie piana, per scaricare il nervosismo.
Cazzo cazzo cazzo. Sentiva che presto sarebbe successo qualcosa.
E quando aveva una sensazione del genere di solito non sbagliava mai. Sperò solo che fosse una cosa piacevole.
- Okay, okay, chiamiamo Brian. Spero solo non stiano facendo sesso, o saranno cazzi. -


Avevano lasciato la scatolina sul comodino, Matt trovava decisamente più interessante Brian in quel preciso istante, molto molto più interessante.
Gli morsicò il collo, facendolo sospirare, sorridendo sulla sua pelle a quel suono, per poi salire lentamente verso la sua bocca, per chiuderla in un bacio umido e con molta lingua.
Aveva appena ripreso a muovere la mano sul suo membro quando un telefono squillò, facendoli bloccare. Non riconobbe la suoneria, quindi dedusse fosse quello di Brian.
- Cazzo, proprio adesso? - Disse, frustrato.
- Devo rispondere Matt. -
- Lo so, tranquillo. - Sussurrò irritato mentre si spingeva sulle braccia, per togliersi dal suo corpo così che potesse allungarsi verso i pantaloni e recuperare il cellulare.
- Merda è Jim. Pronto? Dimmi. -
Aggrottò la fronte, ascoltando Brian e la telefonata.
- Zack? Cazzo, quanto? Da quando? Sì. Gli hai dato le pastiglie? Quelle blu? Non scende? Cazzo, allora è grave. Sì. Sì, torniamo subito. Intanto mettigli una pezza bagnata con acqua fresca sulla fronte, cerca di alleviare un pò il calore, okay? Saremo lì in pochissimo. -
Lo guardò scattare come un fulmine, alzarsi e cominciare a vestirsi. Lui stava ancora cercando di capire che cazzo fosse successo.
- Ehi, si può sapere che... -
- Zacky! Ha la febbre altissima e non scende, nemmeno con gli antibiotici, devo tornare a casa, se sta male devo essere con lui. - Lo interruppe l'altro, mentre si allacciava i jeans.
- Ma... C'è Jim con lui. - Disse. Si pentì subito di quello che aveva detto quando l'occhiata inceneritrice di Brian lo fulminò.
- Se tu non vuoi venire, liberissimo. Mi dovrai prestare la tua auto però. -
- Non dire stronzate, vengo anche io. -
- Allora muoviti a vestirti. -
Sospirò e cominciò a recuperare i vestiti.
Fanculo, si era rovinato tutto.
Sentì la porta della camera chiudersi ed i passi veloci di Brian scendere le scale, come se volesse buttarsi giù.
Quando fu pronto si diresse verso la porta. Lanciò una fugace occhiata alla scatolina sul comodino e poi uscì.
Sul secondo gradino però, si fermò. Fece dietro-front e tornò nella stanza. Allungò una mano ad afferare la scatola e se la mise in tasca, poi si fiondò giù da Brian.
- Ce ne hai messo di tempo, cazzo. - Lo accolse questo, agitato.
- Stai calmo, adesso andiamo. Dai, esci. -


Il cuore gli batteva all'impazzata mentre saliva le scale di casa sua, verso la camera da letto che aveva diviso con Zacky per giorni. Spalancò la porta e vide la figura scura di Jim piegata su Zacky, che respirava pesantemente e...
Ripeteva il suo nome, come una supplica.
Dio, cosa aveva fatto...
- Zack! - Mormorò, mentre Jimmy si scostava per fargli spazio e Brian si sedeva al suo posto. Prese la pezza ormai calda e la bagnò nuovamente nell'acqua fresca, poi poi strizzarla.
La riposò sulla sua fronte, accarezzando nello stesso momento i suoi capelli sudati e scostandoli dal viso accaldato. - Zack, sono qui, sono io, Brian. - Sussurrò al suo orecchio, preoccupato.
Sentì appena i passi di Jimmy farsi via via più lontani, dopo il clack della porta che veniva chiusa.
L'unica cosa che importava era che Zacky si riprendesse.
- Ti prego amore mio, torna qui da me. -





Decimo capitolo di tredici.
Ebbene sì, l'ho terminata e in tutto sono tredici, manca ben poco alla fine. Avverto che il primo capitolo, con la scena dello sparo è cambiata, perchè quando ho incominciato questa storia un sacco di tempo fa, l'anno scorso, era completamente diversa. Poi mano a mano, scrivendola, abbandonandola e riprendendola, non i vari ambi di stile, di idee e di coppie, beh, è stravolta.
Quindi aspetterò ancora un pò e poi cambierò tutto, anche la presentazione.
Che dire... Questo capitolo è solo un momento di stallo, in cui Zacky si fa salire la febbre dal dolore di sapere Bri con Matt e Jimmy e Johnny fanno un bel discorsetto davanti ad una tazza di caffè.
Ma pare che Brian abbia scelto con chi vuole stare, no? :D
Scusate se non rispondo alle meravigliose recensioni, ma ho la connessione che mi dà problemi D: Da settimane ormai.
Già postare è un miracolo ç____ç

Al prossimo capitolo, vi ringrazio tuuuutte di cuore. A presto *O*

XoXo Gerard <3

   
 
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